Sono Rosanna Liburdi, una Psicologa Clinica (laurea presso, La Sapienza Roma) specializzata in qualità di Psicoterapeuta psicoanalitica (alla SIRPIDI - Scuola Internazionale di Ricerca e Formazione in Psicologia Clinica e Psicoterapia Psicoanalitica, IRCCS IDI, Roma) ed esperta in Psiconcologia e Neuropsicologia.
L’orientamento teorico è di tipo psicodinamico, con un’attenzione privilegiata alla relazione del campo bi-personale che è costituita dal terapeuta e dal paziente, agli stili di attaccamento e alla teoria della mentalizzazione riferita alla metodologia anglossassone del gruppo di lavoro di Peter Fonagy, Mary Target, Antony Bateman e Marco C.Chiesa.
I miei maggiori interessi riguardano gli studi sulla teoria della mente relazionale, la teoria degli studi sull’attaccamento e sulla diagnosi funzionale.
Attualmente mi occupo principalmente dell’attività di psicoterapeuta svolta ai sensi dell’art. 3 della legge 56/1989 e dell’attività di formatore in corsi sulla Comunicazione Efficace e Psicodiagnostica.
Nel corso della mia carriera con l’incarico di psicologa ho maturato diverse esperienze in ambito psiconcologico presso:
l’ambulatorio di psicologia clinica dell’Ospedale Fatebenefratelli,
l’ambulatorio di Terapia del Dolore dell’IFO diretto dal Prof. E. Arcuri,
la Fondazione G.Ghirotti attiva sul territorio nazionale.
- Ho collaborato con il corso di laurea in fisioterapia dell’Università di Tor Vergata;
- Sono stata assistente alla didattica presso la scuola di formazione SIRPIDI;
- Socio co-fondatore dell'Associazione Ceripa onlus di Latina;
- Docente per i corsi del “Progetto Compliance” del programma di sensibilizzazione sulla gestione del paziente a rischio cardiovascolare, in collaborazione con l’Università La Sapienza e la GPAnet sul territorio nazionale, rivolto ai medici di medicina generale.
- Ho vissuto per un periodo a Londra (UK) dove ha lavorato in qualità di psicologo e ricercatore presso il Cassel Hospital di Richmond (West London Mental Health), in stretta collaborazione con il Dott. Marco Cesare Chiesa del gruppo di Peter Fonagy.
Diversi sono gli argomenti toccati nelle mie pubblicazioni, tra gli altri ho parlato di:
mentalizzazione; adozione; malattia; disturbo schizotipico; Psicoterapia Psicoanalitica; Psico-oncologia; Sollievo;
Perchè rivolgersi allo Psicoterapeuta?
Nel corso della propria vita, di fronte ad alcuni eventi, scelte importanti o di difficile soluzione, si può vivere un periodo di disagio, dove la persona si percepisce improvvisamente fragile, limitata, confusa. Possono insorgere sintomi fisici, più in generale, la persona non si sente più serena o, come era prima.
Lo stato di disagio e di stress psico-fisico condiziona negativamente la vita quotidiana e l'intervento di un professionista in ambito di relazione di aiuto, può, aiutare la persona a comprendere cosa sta accadendo.
Parlare di Psicologia Clinica vuol dire anche parlare di Health Psychology (Psicologia della salute) orientata innanzitutto alla promozione della salute, educativa e non solo di assistenza e cura. L’obiettivo è di predisporre le condizioni sia individuali, sia sociali per lo sviluppo del Ben-Essere e ridurre, quindi, la necessità di trattamento.
In generale, la persona può richiedere un colloquio previo appuntamento telefonico o inviando una email.
Seguiranno, in accordo con la dottoressa tre/quattro colloqui di conoscenza, con il duplice obiettivo:
da un lato comprendere la richiesta di aiuto esplicitata dalla persona;
d'altro presentare un'eventuale programmazione per un piano di: consulenza, supporto psicologico o psicoterapia, laddove si riconosceranno i presupposti utili per un tipo di trattamento piuttosto che un altro.
Consulenza clinica, infatti, seguendo un modello teorico psicodinamico relazionale, sottolinea sin dal primo colloquio la relazione nel qui-ed-ora che si crea fra l'utente, paziente e il professionista, che accoglie la domanda di un eventuale intervento.
Quella relazione è reale, permeata di emozioni e vissuti, è simmetrica in quanto “incontro fra due esseri umani”.
A tale proposito sarà importante per l'utente utilizzare quello spazio e quel tempo per, sentirsi accolto, in sintonia con il professionista che lo ascolta. In altre parole, la dottoressa può analizzare la domanda di aiuto e orientare la persona verso un tipo di trattamento specifico e l'utente sceglierà comunque se affidarsi a quel professionista. L'intervento professionale è asimmetrico, la relazione che si crea è paritetica.
La Psicoterapia è un'arte.
Le psicoterapie psicoanalitiche (l’approccio teorico di consulenza clinica), inclusa la psicoanalisi, rappresentano delle possibilità di aiuto alle persone motivate che, in parte consapevoli, fanno richiesta a se stessi e al terapeuta di un “cambiamento”.
Tale genere di approcci teorici-pratici di radice psicodinamica ha come tema predominante l’onestà con noi stessi. Quanto più lo saremo, tanto più riusciremo, probabilmente a vivere una vita soddisfacente.
Sappiamo bene che l’onestà cui ci riferiamo, ossia le proprie motivazioni, non è qualcosa così semplice da raggiungere.
In tal senso, la psicoterapia dovrebbe promuovere nella persona, sempre più la capacità di riconoscere ciò che non è conscio, dunque con ciò che è difficile, doloroso, penoso angosciante in se stessi.
Due autori Blagys e Hilsenroth (2000) identificarono sette fattori che sono tipici di trattamenti psicoterapeutici psicoanalitici.
Vediamoli punto per punto considerando che Consulenza clinica concorda per grandi linee con tali caratteristiche.
un focus sugli affetti e sulle espressioni delle emozioni;
l’esplorazione della tendenza dei pazienti ad evitare alcuni argomenti oppure a comportarsi in modo da ostacolare il progresso terapeutico;
l’identificazione, nel paziente, di schemi ripetitivi in azioni, pensieri, sentimenti, esperienze e relazioni che sono stati “appresi” nelle prime relazioni di attaccamento con le figure genitoriali all’interno della famiglia;
l’enfasi sulle esperienze del passato (il lì-ed-allora) da riportare nella relazione con il terapeuta nella stanza di analisi (nel qui-ed-ora);
un focus sulle esperienze interpersonali;
un’attenzione alla relazione terapeutica che si viene a creare fra paziente e psicoterapeuta (transfert e contro-transfert);
l’esplorazione di desideri, sogni e fantasie;