13/07/2025
Per fortuna qualcosa inizia a cambiare. Le mamme di oggi sono molto più attente rispetto a quelle anche di solo 14 anni fa. Noto un cambiamento in positivo, più consapevoli che un bambino obeso sarà un adulto obeso se non si interviene subito sul cambiamento. Sono dolcissime, tenere e premurose. Non vanno criticate o accusate, ma sostenute e guidate al meglio. E il cambiamento ci sarà per il loro bambino e come conseguenza naturale anche per tutta la famiglia. Vederlo è fantastico 😘
(✏Elena Meli) In Italia, stando alle stime della Società Italiana di Endocrinologia e Diabetologia Pediatrica (Siedp), fra 5 e 15 anni i bambini e ragazzini obesi sono circa 700mila, di cui 150 mila in forma grave. E secondo i dati riferiti durante l’ultimo congresso dell’European Association for the Study of Obesity (Easo) i giovani alle prese con questo problema sono più che quadruplicati nei Paesi occidentali dal 1990 al 2022. «Purtroppo intercettarli e curarli come si dovrebbe non è semplice, anche perché non molti pediatri si occupano di terapia dell’obesità e l’accesso dei giovanissimi ai centri specializzati è meno frequente», osserva Luca Busetto, vicepresidente Easo. «Peraltro tuttora si tende a fare la diagnosi soltanto basandosi sul peso, ma, come accade per gli adulti, anche nei più giovani si dovrebbero già considerare le eventuali complicanze dell’obesità, che ne aggravano il quadro al di là dell’effettivo numero di chili: vediamo ragazzini di 14 anni con il pre-dabete o il diabete di tipo 2, con le apnee ostruttive nel sonno o anche, molto spesso, con il fegato grasso»
👉 Leggi l'articolo completo su Figli&Genitori