Dott.ssa Iolanda Ruotolo - Fisioterapista

Dott.ssa Iolanda Ruotolo - Fisioterapista Riabilitazione Ortopedica
PosturaleMeziérès
Manipolazioni Vertebrali
Atm
Viscerale
Taping
Cicatrici

05/10/2025

Mi permetto di condividere una riflessione che nasce dalle molte imprecisioni che si leggono online riguardo al Metodo Mézières.
Credo sia utile chiarire alcuni aspetti per una corretta informazione.



⚠️ Cosa NON sono gli “esercizi Mézières”

Sul web circolano molte posizioni presentate come “esercizi Mézières”, ma in realtà si tratta quasi sempre di semplici stiramenti o posture di stretching che ignorano i principi fondamentali del Metodo.
Queste interpretazioni snaturano la reale complessità ed efficacia del Metodo, trasformandolo in una serie di esercizi “ginnici” di dubbio valore terapeutico e, in alcuni casi, potenzialmente dannosi.

Un esempio frequente è la posizione con le gambe in elevazione a 90° appoggiate al muro.
Questa postura, così come viene proposta online, è quasi sempre scorretta: l’angolo di 90° di flessione dell’anca non basta e deve essere aumentato in direzione craniale, variandolo in base alle caratteristiche della persona.

Se mantenuta impropriamente può provocare compensi dannosi, come:

· eccessiva compressione delle vertebre cervicali,

· conflitto tra quinta vertebra lombare e sacro, causato dalla retroversione del bacino e dalla spinta in avanti delle ultime vertebre lombari, esercitata dal muscolo quadrato dei lombi in accorciamento.

Questi errori, oltre a rendere inefficace la postura, possono favorire conflitti radicolari e — nei casi peggiori — esporre al rischio di spondilolistesi.

Il Metodo Mézières è un trattamento clinico complesso: posture di questo tipo devono essere guidate e calibrate da un terapista certificato.



Perdonate lo sfogo, ma non se ne può più di vedere banalizzazioni presentate come Mézières.
Non è mio costume fare polemiche: ogni tecnica ha le sue specificità e ogni professionista sceglie, nel proprio tempo e con le conoscenze disponibili, i modelli che ritiene più coerenti con la realtà clinica.
La ricerca in ambito riabilitativo è in continua evoluzione: ciò che oggi consideriamo un modello valido sarà perfezionato domani.
L’importante è che ogni metodo venga applicato con rigore, coerenza e rispetto dei principi su cui si fonda.

10/09/2025

🏥 Orgoglio napoletano e italiano!

Sono 13 i medici dell’Istituto Pascale inseriti tra gli scienziati più influenti al mondo secondo la Stanford University.
Tra loro spicca Paolo Ascierto, riconosciuto come primo oncologo al mondo.

Un traguardo che conferma l’eccellenza della ricerca e della medicina a Napoli.

Informiamoci …
09/09/2025

Informiamoci …

OSTEOPATIA E BAMBINI: QUANDO LA CHIAREZZA DIVENTA UN DOVERE

Quando un medico, per strada, assiste a un incidente, ha il diritto, ma soprattutto il dovere morale, etico e deontologico, di fermarsi e prestare soccorso.

Allo stesso modo, anche i professionisti sanitari (inclusi i fisioterapisti), hanno l’obbligo di non voltarsi dall’altra parte quando vedono che le persone vengono trattate per problematiche cliniche e patologie da chi non è abilitato a farlo.

È qui che inizia la nostra responsabilità: fare chiarezza.

BREVE INTRODUZIONE

Mesi fa avevamo scritto un post in collaborazione con il presidente dei fisiatri interventisti. Lì, ricordavamo un punto semplice ma fondamentale.

“L’osteopatia non è ancora una professione sanitaria ufficialmente operativa in Italia. Chi la esercita deve essere già un sanitario (medico, fisioterapista, ecc.). In caso contrario, il rischio è quello dell’abuso di professione (art. 348 C.P.).”

Dal 2018 esiste un percorso legislativo per il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, ma ad oggi non è ancora completato né tradotto in percorsi universitari abilitanti.

Questo significa che chi si presenta come solo osteopata, senza un titolo sanitario di base, non è autorizzato a trattare clinicamente dolore o patologie.

DETTO QUESTO..

Pochi giorni fa un pediatra molto seguito ha sollevato lo stesso tema, riportando l’attenzione sull’uso dell’osteopatia nei neonati e nei bambini. E anche noi, come fisioterapisti, sentiamo il dovere di aggiungere un tassello di chiarezza.

Oggi, tutti gli osteopati che sono esclusivamente osteopati, e si presentano come tali, non sono abilitati a trattare adulti o bambini con problematiche di salute.

Diverso è il caso di chi è anche fisioterapista: in quel contesto, è la laurea in fisioterapia che consente un certo tipo di presa in carico, non il titolo di osteopata in sé.

Molti osteopati non hanno una laurea sanitaria: provengono da percorsi diversi, e questo ha generato confusione. Solo con la recente istituzione della laurea in osteopatia, i cui primi laureati usciranno tra qualche anno, il perimetro sarà definito con chiarezza: un ruolo limitato all’ambito preventivo, non clinico.

FAI QUESTA DOMANDA!

Per questo oggi, chi porta il proprio bambino da un osteopata dovrebbe fare una domanda semplice e diretta:

“Quale titolo di studio hai, oltre l’osteopatia, che ti abilita a prenderti cura della salute di mio figlio?”

E aggiungiamo un chiarimento che spesso manca: se la risposta è, osteopata, chinesiologo clinico, o l’elenco di vari master.. sappiate che nessuno di questi titoli abilita a trattare patologie.

Non è una questione di sminuire la competenza, la passione o l’empatia, qualità che molti osteopati indubbiamente hanno. È una questione di responsabilità, di leggi, di diritti dei genitori e di doveri del professionista nel rispondere con chiarezza.

E qui vogliamo essere ancora più chiari: umanamente ci mettiamo dalla parte dei genitori.

Troppo spesso i genitori non vengono ascoltati come meritano. I pediatri, spesso sommersi da tempi stretti e carichi di lavoro enormi, finiscono per visitare in fretta. E così situazioni che si risolverebbero spontaneamente spingono le famiglie a cercare altrove rassicurazioni.

PRIMO PROBLEMA

Ed è qui che nasce il primo problema: quando professionisti sanitari, spesso per mancanza di aggiornamento o per abitudine, finiscono per inviare i genitori all’osteopata. Lo fanno convinti di aiutare, ma senza rendersi conto che così si alimenta ulteriore disinformazione.

Chi appartiene al perimetro sanitario non può e non deve consigliare una figura che non è abilitata a trattare patologie cliniche. E in futuro lo sarà ancora meno, perché la laurea in osteopatia definirà un ambito esclusivamente preventivo.

Qui sta la vera criticità: tanta disinformazione, anche dentro la classe medica e sanitaria. E proprio per questo riteniamo fondamentale ribadire che la chiarezza non è un dettaglio: è un dovere verso i genitori.

Da oltre dieci anni consigliamo ai colleghi fisioterapisti che sono anche osteopati di non presentarsi esclusivamente come osteopati. Perché cavalcare l’onda oggi può sembrare conveniente, ma quando l’onda si abbatterà sulla riva resterà solo un titolo che, agli occhi dei pazienti, non restituirà il valore e la competenza che deriva dall’essere fisioterapisti.

E con lo stesso spirito cerchiamo di sensibilizzare la classe medica: se decidete di inviare a un osteopata, che sia almeno un professionista sanitario (medico, fisioterapista, ecc.), perché solo così valgono obblighi normativi e deontologici.

SECONDO PROBLEMA

C’è un altro rischio enorme: senza chiarezza, l’etichetta “osteopata” diventa un contenitore indistinto. Il genitore non sa se dietro c’è un sanitario.. o persino un medico che sceglie di presentarsi solo come osteopata.

Il risultato? Ancora più confusione.

Al genitore rimane soltanto l’idea che “l’osteopata ha trattato mio figlio” e sarà portato a consigliare l’osteopata ad altri, senza distinguere se dietro ci sia o meno un titolo sanitario.

Non è una battaglia di ruoli. È un invito alla responsabilità e alla trasparenza. Perché scegliere consapevolmente è un diritto che ogni genitore merita. E questa chiarezza deve partire proprio da chi, in medicina e in sanità, ha scelto di prendersi cura delle persone.

Nel primo commento troverete la traduzione integrale del comunicato della Société Française de Pédiatrie, che ha ufficialmente controindicato l’osteopatia neonatale, con il supporto dell’Unione Francese di Medicina Manuale e Osteopatia.

Grazie per l'attenzione.

08/09/2025

📆 𝟖 𝐒𝐞𝐭𝐭𝐞𝐦𝐛𝐫𝐞-𝐆𝐢𝐨𝐫𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐌𝐨𝐧𝐝𝐢𝐚𝐥𝐞 𝐝𝐞𝐥𝐥𝐚 𝐅𝐢𝐬𝐢𝐨𝐭𝐞𝐫𝐚𝐩𝐢𝐚

Celebriamo oggi il ruolo centrale della fisioterapia nella promozione della salute, nella prevenzione e nel recupero funzionale.

Quest’anno il focus è su:
🔹 Sanità territoriale da rafforzare,con il fisioterapista come figura centrale
🔹 Prevenzione delle fragilità negli anziani, sempre più urgente in un Paese che invecchia rapidamente

Temi affrontati anche nel nostro evento internazionale a Posillipo, con esperti da tutta Italia e dall’estero.

In questa giornata importante per tutta la categoria, rinnoviamo il nostro impegno per una fisioterapia sempre più riconosciuta e accessibile, parte integrante del Servizio Sanitario Nazionale e del sistema socio-sanitario.
Il nostro obiettivo: 𝐧𝐨𝐧 𝐥𝐚𝐬𝐜𝐢𝐚𝐫𝐞 𝐧𝐞𝐬𝐬𝐮𝐧𝐨 𝐢𝐧𝐝𝐢𝐞𝐭𝐫𝐨 e garantire a tutti l’accesso gratuito alle cure fisioterapiche.

👏 Grazie a tutti i fisioterapisti e le fisioterapiste che ogni giorno operano con competenza e dedizione al servizio della collettività.



Amen
02/09/2025

Amen

🚨 Il Consiglio di Stato conferma la posizione del Ministero della Salute 🚨

La FNOFI accoglie con favore la decisione del Consiglio di Stato che ha sancito la piena legittimità della circolare del Ministero della Salute, ribadendo un principio fondamentale: il massofisioterapista non è un professionista sanitario e non può operare autonomamente.

🔴 La salute dei cittadini non può essere affidata a chi non ha titolo! Solo i fisioterapisti abilitati e iscritti all’Albo garantiscono un intervento sicuro, corretto e tutelato legalmente. È essenziale che la professione sanitaria sia riservata a chi ha una formazione adeguata, per proteggere veramente la salute di tutti.

👉 La FNOFI invita i cittadini a rivolgersi esclusivamente a fisioterapisti abilitati e a denunciare eventuali casi di esercizio abusivo della professione. Le Regioni, le Aziende sanitarie e le Autorità di vigilanza devono rafforzare i controlli!

💬 Presidente FNOFI, Piero Ferrante: “Una vittoria per la salute pubblica, che mette ordine nel sistema e protegge i cittadini da pratiche non conformi.”

🔝
02/09/2025

🔝

03/07/2025

Fisiatra? Fisioterapista? Chinesiologo? Osteopata? Posturologo?

Facciamo chiarezza una volta per tutte.

In un mondo in cui ogni giorno si parla di dolore, postura, diagnosi, benessere, prevenzione, ginnastica posturale, trattamenti risolutivi ed esercizi miracolosi.. orientarsi è sempre più difficile.

E spesso, chi ha un sintomo o un fastidio finisce per scegliere in base a ciò che appare sui social, non in base alle competenze reali.

Il problema? Sui social si sente di tutto.

Per questo, il dott. Marco Di Gesù, presidente dell’Associazione Nazionale di Fisiatria Interventistica, e Fisio-Notizie hanno deciso di fare un po’ di chiarezza insieme con un articolo pensato per aiutarti a scegliere in modo consapevole.

L’obiettivo di questo articolo? Fare finalmente ordine. E lo faremo analizzando, in modo pratico e comprensibile, le figure professionali che più spesso si incontrano cercando soluzioni a un dolore o a un problema fisico.

1. FISIATRA – Diagnosi, prescrizione, trattamenti mini-invasivi

Quando c’è un sintomo, serve prima di tutto capire di cosa si tratta.

Il fisiatra è il medico specialista in Medicina Fisica e Riabilitazione: visita, formula una diagnosi, prescrive esami, farmaci, trattamenti fisioterapici e può indicare percorsi riabilitativi specifici. È anche l’unica figura tra quelle che tratteremo, abilitata a eseguire trattamenti percutanei (come infiltrazioni, dry needling, elettrolisi) e utilizzare l’ecografo a fini diagnostici.

In ambito medico, accanto al medico di base (Medico di Medicina Generale) e al pediatra, il fisiatra rappresenta un riferimento fondamentale, insieme a ortopedico, reumatologo, neurologo, medico dello sport, a seconda dei casi.

Nell’ambito muscoloscheletrico, in particolare, il fisiatra specializzato in interventistica può integrare la visita con l’ecografia e include nel percorso riabilitativo le tecniche mini-invasive più appropriate, favorendo una presa in carico coordinata ed efficace.

2. FISIOTERAPISTA – Valutazione funzionale, trattamento e prevenzione clinica

Il fisioterapista è il professionista sanitario con competenze specifiche nella valutazione e nel trattamento delle disfunzioni dell’apparato muscolo-scheletrico, neurologico e viscerale che limitano il movimento e la funzione, sia in fase acuta che cronica, anche in autonomia (in contesto privato).

Può lavorare anche in assenza di una diagnosi medica, purché i segni e i sintomi presentati rientrino nelle sue competenze. In caso contrario, ha il dovere di indirizzare il paziente verso una valutazione medica specialistica.

Il fisioterapista appartiene alle professioni sanitarie, le uniche ad eseguire valutazioni cliniche funzionali, trattare sintomi, agire in presenza di dolore, patologie diagnosticate o sospette, o pianificare percorsi riabilitativi personalizzati.

Nessun altro professionista non sanitario può farlo in questi termini, anche se in possesso di master, attestati o certificazioni private.

Il fisioterapista lavora anche in ambito preventivo, promuovendo stili di vita corretti e strategie per ridurre il rischio di recidive o di peggioramento funzionale.

Inoltre, ha la capacità di discernere i casi in cui si sia in presenza di una patologia che richieda, pertanto, una diagnosi e l’invio alla corretta figura sanitaria specialistica a cui rimandare il paziente.

3. CHINESIOLOGO – Prevenzione, performance, movimento

Il chinesiologo è il laureato in Scienze Motorie, esperto in attività motoria finalizzata al benessere e adattata, alla prevenzione e al miglioramento della performance.

- Chinesiologo con laurea triennale (L-22)

Si occupa di attività motoria in soggetti sani, con finalità educative, ludiche, preventive e di promozione della salute. Non è abilitato a redigere programmi di esercizio fisico adattato su soggetti con patologie, né a operare in presenza di dolore o sintomi clinici. Può collaborare con le figure sanitarie in fase post-riabilitativa, sempre su indicazione e sotto la supervisione di un professionista sanitario.

⁠- Chinesiologo con laurea magistrale (LM-67)

È l’unica figura non sanitaria che può elaborare e gestire programmi di Esercizio Fisico Adattato (EFA), rivolti a soggetti con patologie croniche stabilizzate. Anche in questo caso, l’attività deve svolgersi in assenza di condizioni cliniche acute, sempre con finalità preventive e di mantenimento funzionale, e non di trattamento riabilitativo della patologia. Richiede un raccordo con il medico o il fisioterapista responsabile del percorso di cura fatto precedentemente.

La sua attività è quindi lecita e preziosa nella prevenzione primaria, nel miglioramento dello stile di vita e nel periodo post-riabilitativo, purché siano chiari i confini: il chinesiologo non è una figura sanitaria e non può sostituirsi ai professionisti della riabilitazione clinica.

Anche master universitari, corsi di alta formazione o certificazioni private non abilitano ad attività cliniche o terapeutiche se non affiancati da un titolo sanitario abilitante.

4. OSTEOPATA – Tra manualità e limiti normativi

L’osteopatia non è ancora una professione sanitaria ufficialmente operativa in Italia. Chi la esercita deve essere già un sanitario (medico, fisioterapista, ecc.). In caso contrario, il rischio è quello dell’abuso di professione (art. 348 C.P.).

Dal 2018 esiste un percorso legislativo per il riconoscimento dell’osteopatia come professione sanitaria, ma ad oggi non è ancora completamente definito né attuato con percorsi universitari abilitanti. Questo significa che chi si presenta come osteopata senza un titolo sanitario di base, di fatto, non è autorizzato a trattare clinicamente dolore o patologie.

5. POSTUROLOGO – Attenzione ai titoli e alla formazione

La posturologia, invece, non è una professione, ma un ambito di studio multidisciplinare. Un “posturologo” può avere una formazione eterogenea (fisioterapista, medico, laureato in scienze motorie) ma la qualifica non corrisponde a un titolo abilitante di per sé.

Attenzione dunque a scuole private, attestati non riconosciuti o chi si presenta come “terapista posturale” senza titoli abilitanti: il rischio è di affidarsi a figure non qualificate, con conseguenze per la salute e per la legalità dell’atto terapeutico.

6. LE PAROLE CONTANO – Quando “trattamento” e “paziente” non sono neutre

Quando è presente un sintomo o una disfunzione, parole come “paziente” e “trattamento” implicano un atto sanitario. Non sono termini neutri: presuppongono una formazione abilitante, una responsabilità professionale, norme deontologiche, un’assicurazione obbligatoria.

Per questo è fondamentale che il fisiatra (o altro medico) faccia diagnosi, il fisioterapista si occupi di prevenzione e riabilitazione clinica, il chinesiologo con laurea magistrale LM-67 elabori e gestisca programmi di esercizio fisico adattato su soggetti con patologie croniche stabilizzate, sempre in raccordo con la figura sanitaria e senza finalità terapeutiche, il chinesiologo con laurea triennale promuova il benessere e la salute nei soggetti sani.

L’abuso di titoli (come “dottore” quando usato in modo da far intendere che si tratti di un medico) ha contribuito alla confusione. Ma la chiarezza protegge tutti: i cittadini, i professionisti onesti, la salute pubblica.

IN SINTESI, A CHI RIVOLGERSI?

Hai dolore, rigidità, un problema, un dubbio o un sintomo che non passa? Parlane con il tuo medico di base o con un fisiatra: se necessario, saranno loro a indirizzarti verso lo specialista più idoneo.

Puoi anche rivolgerti direttamente a un fisioterapista qualificato, che saprà valutare la situazione, trattare i casi di sua competenza ed eventualmente inviarti al medico più adatto.

Stai bene oppure hai una patologia cronica stabilizzata dal medico o dal fisioterapista e vuoi migliorare la tua autonomia e la tua forma fisica in sicurezza? Puoi affidarti a un chinesiologo con laurea magistrale LM-67, che progetta programmi di esercizio fisico adattato.

Se stai bene e vuoi migliorare postura, performance e qualità della vita, puoi rivolgerti a un chinesiologo laureato in Scienze Motorie.

La prossima volta che hai un sintomo o un fastidio e leggi “trattamento risolutivo” o “miracoloso”, fai due domande: “Hai una laurea? Sei un professionista sanitario?”

Se la risposta è vaga.. cambiare strada è già prendersi cura di sé.

Se questo contenuto ti è stato utile, condividilo. Anche informare è un atto di cura. Anche una condivisione può cambiare il percorso di chi è in cerca di risposte.

Verifica sempre la qualifica di chi si prende cura di te!

Medico: https://portale.fnomceo.it/cerca-prof

Fisioterapista: https://albo.alboweb-fnofi.net/registry/search

Chinesiologo: https://www.scienzemotorie.it

Questo contenuto è stato realizzato da Fisio-Notizie e dal dott. Marco Di Gesù per promuovere una cultura della salute basata su competenza e responsabilità.

04/06/2025

Oggi, mercoledì 4 giugno, non perdere l'intervista del Presidente FNOFI, Piero Ferrante, nella trasmissione “Basta la Salute” in onda su Rainews24 alle 16:45, con replica stasera alle 21:45 e domenica alle 21:45.

In questa intervista, il Presidente Ferrante commenta la recente sentenza del Consiglio di Stato che, in linea con una giurisprudenza amministrativa ormai consolidata, ha definitivamente confermato che il massofisioterapista non è annoverabile tra le “professioni sanitarie”, ma è ricompreso tra gli “operatori di interesse sanitario”. Il massofisioterapista, quindi, è una figura di tipo ausiliario, non gode, a differenza dei professionisti sanitari, di autonomia professionale e quindi, in ambito sanitario, può operare unicamente sotto la supervisione, le indicazioni, la presenza e la responsabilità di un fisioterapista, professionista sanitario.

Per questo, è sempre necessario rivolgersi ad un fisioterapista abilitato e iscritto all’Ordine: il controllo è semplice, basta digitare www.fnofi.it e verificare su “ricerca albo”.

L'intervista inizia al minuto 11:10.
Qui il link: https://www.rainews.it/rubriche/bastalasalute/video/2025/06/Basta-la-salute-del-03062025-2e21d52c-833b-4002-8323-63dc82627ab7.html

Dobbiamo ascoltare sempre i nostri pazienti ed essere in grado di indirizzarli da chi può salvarli !!
03/06/2025

Dobbiamo ascoltare sempre i nostri pazienti ed essere in grado di indirizzarli da chi può salvarli !!

La famosa pugile britannica, Georgia O'Connor, ha perso la vita a 25 anni dopo che ha lottato contro un cancro che è stato ignorato dai medici, che si sono rifiutati di farle i test necessari, sostenendo che si trattava di un problema mentale.
La diagnosi del cancro è arrivata 4 mesi dopo che la pugile aveva iniziato a riportare i gravi sintomi di cui soffriva. Sfortunatamente, quando alla fine hanno iniziato a realizzare gli esami adeguati, il cancro si era già diffuso troppo per essere curato in modo efficace.
La tragica scomparsa della pugile, che si è sposata 2 settimane prima di aver perso la vita, ha riaperto il dibattito sull'importanza di ascoltare e soddisfare i bisogni medici dei pazienti.

02/04/2025

Viviamo in un’era in cui lo smartphone è un’estensione del nostro corpo e il computer il nostro compagno di lavoro quotidiano. Ma c’è un prezzo da pagare per questa modernità: la sindrome da testa avanzata (Forward Head Posture - FHP).

Hai mai notato persone con il mento sporgente in avanti, le spalle arrotondate e il collo teso? Magari anche tu, senza rendertene conto, assumi questa postura mentre guardi lo schermo del telefono o lavori al computer.

Cosa succede alla tua colonna cervicale?

La testa pesa circa 5 kg quando è in posizione neutra, ma per ogni centimetro che si sposta in avanti, il peso percepito dalla colonna aumenta esponenzialmente:

A 15° di inclinazione il peso aumenta fino a 12 kg
A 30° di inclinazione il peso aumenta fino a 18 kg
A 45° di inclinazione il peso aumenta fino a 22 kg
A 60° di inclinazione il peso aumenta fino a 27 kg

Immagina di camminare tutto il giorno con uno zaino da 27 kg appeso al collo: i tuoi muscoli cervicali e dorsali sono costretti a uno sforzo continuo per mantenere la testa in posizione!

Le conseguenze della testa avanzata

Dolore cervicale e tensione muscolare. Il trapezio superiore, lo sternocleidomastoideo e i muscoli suboccipitali lavorano eccessivamente per sostenere il peso della testa.

Mal di testa e vertigini. La compressione delle arterie vertebrali e l’irritazione dei nervi cervicali possono ridurre l’afflusso di sangue al cervello.

Rigidità e riduzione della mobilità. La colonna cervicale perde progressivamente la sua curvatura naturale, aumentando il rischio di degenerazione articolare.

Stress sulla colonna toracica. Le spalle tendono ad arrotondarsi, compromettendo la respirazione e causando tensioni tra scapole e zona lombare.

Come correggere la postura?

Consapevolezza. Controlla spesso la tua postura: il mento deve essere leggermente retratto, lo sguardo allineato all’orizzonte e le spalle rilassate.

Allungamento dei muscoli cervicali anteriori. I muscoli sternocleidomastoideo e scaleni devono essere rilasciati per permettere alla testa di tornare in posizione neutra.

Potenziamento della muscolatura posteriore. I muscoli estensori cervicali profondi e il trapezio inferiore devono essere attivati per contrastare la postura cifotica.

Regolazione ergonomica della postazione di lavoro. Lo schermo del computer deve essere all’altezza degli occhi, la schiena ben supportata e i piedi poggiati a terra.

Limitare l’uso dello smartphone in posizione scorretta. Solleva il telefono all’altezza degli occhi invece di abbassare la testa.

Conclusione

La sindrome da testa avanzata non è solo un problema estetico, ma un vero e proprio disastro biomeccanico che può portare a dolori cronici e degenerazioni articolari. Non aspettare di sentire dolore: correggere la postura oggi è la chiave per evitare problemi domani!

Per i curiosi, direttamente dalla rubrica Patologie Spiritose, l'articolo dedicato al Text-Neck!

https://educarefisio.com/2024/12/14/text-neck/

L’inattività fisica è associata a cambiamenti strutturali dannosi nella colonna lombare, tra cui ridotta altezza del dis...
29/03/2025

L’inattività fisica è associata a cambiamenti strutturali dannosi nella colonna lombare, tra cui ridotta altezza del disco intervertebrale e aumento del grasso muscolare paraspinale.Questi cambiamenti sono associati a un maggiore rischio di lombalgia e disabilità.
Il movimento è la chiave per una colonna sana!💪👍🥰

Scopri consigli pratici e approfondimenti sul benessere fisico e la fisioterapia. Leggi i nostri articoli su EduCare Fisio.

04/02/2025

La Giornata Mondiale contro il Cancro ci ricorda l’importanza della prevenzione, della ricerca e del sostegno ai pazienti e alle loro famiglie.

Ogni anno, oltre 1,5 milioni di persone in Europa ricevono una diagnosi di cancro. Dietro questi numeri ci sono vite, famiglie, battaglie quotidiane fatte di speranza, resistenza e coraggio.

Affrontare il cancro significa prendersi cura della persona nella sua totalità. Non si tratta solo di cure mediche, ma anche di garantire un supporto psicologico adeguato, un aspetto ancora troppo trascurato. Oggi, solo un malato oncologico su cinque riceve un aiuto psicologico nel sistema pubblico, un dato che deve far riflettere. È tempo di colmare questa lacuna e riconoscere il diritto all’assistenza psicologica come parte integrante del percorso di cura.

Indirizzo

Via Giacomo Puccini 22
Nola
80035

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00

Telefono

+393294487204

Sito Web

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