29/08/2025
[𝗧𝗿𝗮𝘂𝗺𝗶 𝗺𝗶𝗻𝗼𝗿𝗶 𝗲 𝗮𝗯𝘂𝘀𝗼 𝗻𝗮𝗿𝗰𝗶𝘀𝗶𝘀𝘁𝗶𝗰𝗼: 𝗹𝗲 𝗿𝗮𝗱𝗶𝗰𝗶 𝗱𝗲𝗹𝗹𝗮 𝗰𝗼𝗱𝗶𝗽𝗲𝗻𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮].
Il genitore narcisista può generare diversi traumi nel bambino, in molti casi legati alla mancanza di supporto, di presenza consistente e di validazione emotiva proprio alla luce della sostanziale carenza di empatia del profilo narcisista.
I traumi cosiddetti minori, apparentemente invisibili, per certi versi sono i più insidiosi perché sono passati inosservati alle persone circostanti.
Tra questi eventi traumatici, rientra in genere anche la sindrome da abuso narcisistico.
In questo caso, il figlio può presentare uno 𝘀𝘃𝗶𝗹𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗲𝗺𝗼𝘁𝗶𝘃𝗼 𝗯𝗹𝗼𝗰𝗰𝗮𝘁𝗼.
Quando il bambino cresce, attraversa diverse fasi della propria crescita fisica, emotiva e mentale. La crescita sul piano fisico è quella meno problematica, soprattutto nel mondo occidentale, oltre ad essere ovvia da vedere.
Sul piano emotivo vi è, invece, tutta una costellazione di bisogni, tra cui quello di approvazione, di essere visti, di affetto, presenza, validazione, compagnia e amore.
Se questi bisogni non sono soddisfatti, la crescita psicologica del bambino viene bloccata almeno in alcune parti.
In un ambiente sano, il bisogno del bambino viene riflesso e torna indietro, venendo rinforzato. Il bambino si rende conto che il suo bisogno esiste davvero e può costruire un'identità solida.
Il genitore narcisista, essendo privo di empatia e considerando l'altro come estensione della propria personalità, non funge da specchio e 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝗾𝘂𝗶𝗻𝗱𝗶 𝗶𝗻 𝗴𝗿𝗮𝗱𝗼 𝗱𝗶 𝘃𝗮𝗹𝗶𝗱𝗮𝗿𝗲 𝗰𝗶𝗼̀ 𝗰𝗵𝗲 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲.
Non gli permette di avere conferma dei propri moti interni e della propria identità, che viene negata.
In secondo luogo, spesso non soddisfa i bisogni del bambino perché vede i propri bisogni come più importanti, anteponendoli ed imponendoglieli in qualche modo.
Il bambino non può sviluppare un senso di sé solido, e i suoi bisogni vengono confusi con quelli del genitore. Si crea un miscuglio e 𝗶𝗹 𝗯𝗮𝗺𝗯𝗶𝗻𝗼 𝗽𝗿𝗲𝗻𝗱𝗲 𝗶 𝗯𝗶𝘀𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗱𝗲𝗹 𝗴𝗲𝗻𝗶𝘁𝗼𝗿𝗲 𝗰𝗼𝗺𝗲 𝗶 𝗽𝗿𝗼𝗽𝗿𝗶 (fenomeno detto 𝘦𝘯𝘮𝘦𝘴𝘩𝘮𝘦𝘯𝘵). In altri termini, non vi è un confine sano dove il bambino vede ciò che è suo e ciò che non lo è.
Dato che il bambino dipende dal proprio genitore per la sua stessa sopravvivenza e non ha un contesto razionale per comprendere questo trauma, non può far altro che sopprimere il proprio sentire e i propri bisogni.
Se il genitore non conferma, ad esempio, che il bambino ha fame, significa che lui non ha fame.
𝗖𝗼𝗻 𝗼𝗴𝗻𝗶 𝗲𝘃𝗶𝗱𝗲𝗻𝘇𝗮, 𝗻𝗼𝗻 𝗲̀ 𝘃𝗲𝗿𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲 𝗾𝘂𝗲𝗹𝗹𝗼 𝗰𝗵𝗲 𝘀𝗲𝗻𝘁𝗲.
Come secondo aspetto, arriva a credere che in lui ci sia qualcosa di fondamentalmente sbagliato.
Queste sono le basi infantili del profilo dell'adulto codipendente, che non si fida dei propri sentimenti, delle proprie sensazioni ed emozioni, andando quindi a cercare conferma all'esterno.