26/11/2025
Suo padre vietò a tutti i suoi 12 figli di sposarsi.
Lei lo fece lo stesso. In segreto.
Poi tornò a casa, cenò con la famiglia…
e sparì per sempre.
📍 Londra, anni ‘40 dell’Ottocento.
Elizabeth Barrett ha 39 anni. È considerata ormai morente.
Vive chiusa in una stanza a 50 Wimpole Street, tra tende tirate, morfina e silenzi.
Da adolescente ha avuto un incidente a cavallo, forse problemi ai polmoni, forse ai nervi. I medici non sanno cosa abbia — ma sono certi di una cosa: non vivrà ancora a lungo.
👤 Il padre: Edward Barrett Moulton-Barrett.
Ricco, autoritario, possessivo.
Vietava ai suoi figli di sposarsi. Punto.
Nessuna spiegazione. Nessuna eccezione.
✍️ Ma Elizabeth scrive.
Versi intensi, profondi, celebri. Diventa una delle poetesse più famose d’Inghilterra.
Più di Tennyson, per un periodo.
Ma scrive da una gabbia. Di seta, di dolore, di controllo.
Finché arriva una lettera.
💌 “Amo i suoi versi con tutto il cuore, cara signorina Barrett.”
È firmata Robert Browning. Giovane poeta. Ammiratore.
Le scrive. Lei risponde.
Nascono 574 lettere in 20 mesi.
Robert la tratta come un’uguale. Non come una malata. Non come una donna da compatire.
Vuole incontrarla. Lei rifiuta. Troppo malata. Troppo isolata. Troppo spaventata.
🌿 Alla fine accetta.
Si vedono. Robert non vede una malata.
Vede Elizabeth. Lucida, brillante, appassionata.
Le chiede di sposarlo.
Lei dice no. Il padre non approverà. Lei è troppo debole. Sarebbe solo un peso.
La risposta di lui?
“Sei la persona più forte che conosca.”
🔒 E così, pianificano la fuga.
Il 12 settembre 1846 si sposano in segreto.
Lei torna a casa. Cena in silenzio. Sale in camera come se nulla fosse.
Per una settimana finge di essere la figlia obbediente, troppo fragile per uscire.
Poi una sera se ne va.
Per sempre.
🕊️ Fugge con il suo cagnolino Flush, pochi oggetti e la mano di Robert.
Si trasferiscono in Italia.
Il padre la disereda. Non leggerà mai più una sua lettera. Non pronuncerà mai più il suo nome.
🌞 Ma in Italia succede qualcosa.
Il sole. La libertà.
L’amore, quello vero. Quello che ti guarda per chi sei.
La sua salute migliora.
La donna che non doveva nemmeno camminare, inizia a viaggiare.
A 43 anni — età in cui tutti la davano già per spacciata — partorisce suo figlio.
E scrive. Scrive come mai prima.
💗 “Come ti amo? Lascia che te lo conti…”
I suoi Sonetti dal portoghese diventano immortali.
Non parlano di essere salvata.
Parlano di libertà. Di forza. Di verità.
✊ In Italia diventa attivista.
Sostiene l’Unità d’Italia.
Scrive contro la schiavitù, anche se la sua famiglia ci aveva guadagnato sopra.
Viene persino proposta come Poeta Laureato. In un’epoca in cui le donne… dovevano solo tacere.
Robert non l’ha mai messa in ombra.
L’ha sempre sostenuta. Da pari. Da innamorato. Da alleato.
⏳ Vivono 15 anni insieme.
15 anni che nessuno credeva lei avrebbe avuto.
Muore tra le braccia di Robert a 55 anni.
Il padre è già morto. Senza mai perdonarla.
Ma Elizabeth aveva smesso da tempo di chiedere il permesso.
⭐ Cosa ci ha insegnato
Che a volte non è il corpo a essere malato… ma la gabbia in cui ti costringono a vivere.
Che l’atto più rivoluzionario è scegliere di andarsene.
Che il vero amore non ti salva… ti vede.
Che vivere secondo i tuoi termini è una forma di libertà potente e bellissima.
A 40 anni uscì da casa “troppo malata per sopravvivere”.
Vivere è stata la sua più grande ribellione.
Elizabeth Barrett Browning
6 marzo 1806 – 29 giugno 1861
Poetessa. Rivoluzionaria. Sopravvissuta.
Non aveva bisogno di essere salvata.
Aveva bisogno di essere libera…