22/10/2025
Il diaframma è il muscolo che principalmente gestisce la meccanica respiratoria.
Suddiviso funzionalmente in tre porzioni, sternale, delle cupole e dei pilastri, converge verso un unico centro rinforzato da tessuto connettivo, detto centro tendineo.
La sua innervazione proviene dalle radici di C3-C4-C5 che vanno a costituire i nervi frenici di destra e di sinistra. La sua vascolarizzazione è garantita dalle arterie freniche superiori e inferiori, che sono rami rispettivamente di aorta toracica e aorta addominale. Secondariamente riceve rami anche da arterie intercostali, pericardicofrenica e muscolofrenica. Il drenaggio venoso è invece appannaggio di vene diaframmatiche e mammarie interne. Trattasi di un muscolo striato semi-volontario, la cui azione è sottoposta al controllo del sistema nervoso autonomo, ma è comunque modificabile e modulabile con la volontà. Non a caso esistono tecniche di respirazione e riabilitazioni apposite.
La sua azione🫁: il diaframma contraendosi si abbassa, abbassa cupole e centro tendineo, crea un vacuum nel torace, che aumenta la pressione negativa presente nella cavità pleurica permettendo l’inspirazione e l’espansione dei volumi polmonari, che è un processo attivo, seppur sotto il controllo del sistema nervoso autonomo. Con l’espirazione invece, rilassa le sue fibre, che risalgono, riducono il volume toracico e passivamente inducono la fuoriuscita di aria ricca di CO2.
Ma fa solo questo? NO!
Diaframma e gestione delle pressioni:🗜️
Non solo anatomicamente e funzionalmente divide due cavità: toracica e addominale, a pressione opposta, torace negativa (pressione intrapleurica) e addome positiva, ma effettua una azione di “p***aggio” sui visceri sottodiaframmatici, e con tale azione di p***a modula anche le spinte che ricevono pavimento pelvico e parete addominale. Pensate quindi, a quanto una corretta meccanica di questo muscolo sia determinante nella gestione delle disfunzioni del pavimento pelvico e nelle problematiche della parete addominale, quali diastasi ed erniazioni.
Continua nel primo commento: