25/06/2025
Lui è Bob e vive a Portland, negli Stati Uniti. È il 1978. Ha 49 anni e una vita piena alle spalle. È stato gestore di una stazione, impiegato in un grande magazzino. Sente che è il momento di mettersi in proprio. Con la moglie Charlee apre una macina di farine integrali. Ed è un successo. In poco tempo arriva a distribuire oltre 200 prodotti in più di 70 paesi.
Ogni anno il fatturato cresce, Bob è milionario. Cresce anche il numero dei dipendenti. Bob vuole conoscerli uno a uno, sono più di 700 persone. Gira per l’azienda, impara i nomi di tutti, scopre i loro talenti, cerca di andare incontro ai loro bisogni. Capisce che il vero motore del successo sono le persone che lavorano al suo fianco.
È il 2010. Bob compie 81 anni, è vedovo. Non sa per quanto tempo ancora potrà dirigere l’azienda. Riflette a lungo. Poi prende una decisione. Avvia un piano di proprietà aziendale condivisa, cede un terzo dell’azienda ai suoi dipendenti. C’è chi gli dà del pazzo, ma lui ha coraggio. E sceglie di fidarsi.
Funziona. Le quote aumentano di valore, insieme alle persone che le possiedono. Nel 2018 Bob lascia la direzione, è sereno. Due anni dopo, l’intera azienda diventa di proprietà dei 700 dipendenti, che sono impiegati e proprietari al tempo stesso. È un modello raro. Lo adottano solo seimila aziende negli Stati Uniti, ma Bob non si pente della sua scelta. Perché sentirsi parte di qualcosa fa la differenza.
È il 2024. Bob muore a 94 anni. Al suo funerale c’è la sua famiglia allargata, tutti i suoi ex dipendenti con mariti e mogli. Tutti ricordano Bob per l’energia, la gentilezza, l’ampiezza di visione.
Oggi, nel 2025, la macina fondata da Bob produce ancora farina per cibi integrali. E continua a ispirare. Perché Bob ha dimostrato che si può costruire un’azienda forte senza vendersi. Dove il capitale più prezioso è la fiducia. Dove il lavoro è anche comunità.