28/11/2025
1 DICEMBRE 2025 - GIORNATA MONDIALE DI LOTTA ALL’AIDS
LA PREVENZIONE È FUTURO - L'AIDS NON È STORIA, È ATTUALITÀ E CONSAPEVOLEZZA
ASL VCO e Associazione Contorno Viola aderiscono alla Giornata Mondiale di lotta contro l’AIDS, collaborando insieme per promuovere buone pratiche di promozione della salute a partire dalle nuove generazioni. Nelle scuole superiori di secondo grado della Provincia, vengono realizzati percorsi di educazione ad una sessualità consapevole e di prevenzione all’HIV e ad altre infezioni sessualmente trasmissibili, grazie alla preziosa collaborazione dei peer educator, ragazze e ragazzi che diventano protagonisti della propria prevenzione e agenti di cambiamento tra i propri pari.
Il 1° dicembre, Giornata Mondiale di Lotta all'AIDS, si conferma un appuntamento importante per riaccendere i riflettori sulla necessità di una prevenzione efficace e di una informazione mirata, soprattutto verso le nuove generazioni.
La lotta all'HIV si basa oggi su alcuni strumenti potenti che devono essere conosciuti e utilizzati in modo responsabile dai cittadini, in particolare dai giovani:
1. Educazione Sessuale e Affettiva: La base di tutto è una corretta informazione sulle modalità di trasmissione e sui rischi. È fondamentale che questo tipo di educazione sia strutturale e costante negli ambienti formativi.
2. L'uso Corretto del Pr********vo: Rimane lo strumento primario ed essenziale per la prevenzione di tutte le Infezioni Sessualmente Trasmissibili (IST), incluso l'HIV.
3. Il Test: La diagnosi precoce è vitale. Essere a conoscenza del proprio stato sierologico è il primo passo per accedere alle cure e beneficiare del principio U=U, bloccando di fatto la catena del contagio.
Il 1° dicembre è il giorno per chiedere a tutti – Istituzioni, media, educatori e famiglie – di intensificare gli sforzi per decostruire lo stigma e promuovere una cultura della salute sessuale aperta e non giudicante. Solo rimuovendo la paura potremo incoraggiare il testing e garantire che le persone con HIV possano vivere una vita piena e contribuire a un futuro libero da nuove infezioni.
Nel 2024 in Italia sono state registrate 2379 nuove diagnosi di infezione da HIV, (4,0 casi ogni 100.000 abitanti - dati Ministero della Salute); un dato inferiore rispetto alla media dell’Europa occidentale. Inoltre ci sono stati 450 nuovi casi di AIDS (0,8 per 100.000): l’83,6%. Dal 2015 le diagnosi tardive sono in continuo aumento. La maggior parte delle persone scopre l’infezione in fase avanzata e la fascia più colpita dalle diagnosi tardive è quella degli eterosessuali over 50. Questa situazione è il risultato diretto di due fattori che si autoalimentano: la scarsa consapevolezza del rischio e lo stigma sociale che ancora impedisce a molti di sottoporsi al test.
I dati della provincia del VCO nel 2025 ci rimandano la seguente fotografia: 5 nuovi casi (tre uomini e due donne) di cui due in Aids conclamato, età media 44 anni, tutti infettati per via sessuale.
Per questo 1 dicembre vogliamo invitare la cittadinanza ad essere consapevoli della propria salute e dei servizi offerti dal territorio per promuovere benessere psicofisico.
Se non avete mai fatto il test HIV è il momento di farlo, per la propria salute e quella dei propri cari, senza la preoccupazione di essere discriminato, poiché il test si può fare in forma anonima e gratuita.
Per eseguire il test e ricevere informazioni sul virus HIV e sulle altre infezioni sessualmente trasmissibili, è possibile rivolgersi presso l’Ambulatorio Malattie Infettive dell’Ospedale Castelli di Verbania. L’ambulatorio è aperto al pubblico dal lunedì al venerdì dalle 8.00 alle 10.00, previo appuntamento al numero 0323.541329.
Si ricorda che nell’Ambulatorio è possibile anche avere a disposizione la profilassi
pre-esposizione nei riguardi dell’infezione HIV per i soggetti a rischio di infettarsi mediante rapporti sessuali non adeguatamente protetti.
Il Direttore Generale Dott. Francesco Cattel sottolinea: ”la sfida attuale non è solo medica, anche se la scienza ha permesso di tenere l'infezione da HIV controllata efficacemente con i farmaci, ma è anche sociale, riguardando l'informazione e il diritto alla salute. È essenziale migliorare la consapevolezza per promuovere comportamenti corretti per tutelare sia i singoli che la collettività, specialmente le categorie che sono più a rischio”.