
05/02/2025
A volte, noi adulti non siamo del tutto consapevoli del peso che i nostri comportamenti hanno sui bambini, che essendo amorevoli e leali, fanno di tutto per renderci felici.
Il comportamento perfezionistico, caratterizzato dal “dovere” essere perfetto a tutti i costi e in tutti gli ambiti in cui il soggetto si esprime quotidianamente, è una modalità di funzionamento che si sviluppa attraverso le prime interazioni con l’ambiente.
Il bambino può apprendere che l’amore e l’approvazione degli adulti significativi sono condizionati dai livelli di performance raggiunti.
Questo può accadere a casa, dove le aspettative genitoriali sono eccessivamente elevate oppure dove il bambino impara per imitazione dai modelli, riproducendo i comportamenti perfezionistici osservati nei genitori.
Oppure a scuola dove gli insegnanti possono essere più attenti alla didattica che alla formazione umana incoraggiando e premiando solo i primi della classe,
il pomeriggio durante le attività sportive dove l’allenatore può trasmettere la necessità di vincere piuttosto che divertirsi… e così via.
Il compito degli adulti non è quello di aspettarsi qualcosa dai bambini.
Le aspettative possono essere completamente sganciate dalla realtà di quel bambino. Il rischio è che l’adulto cerchi di fare in modo che il piccolo corrisponda ad all’immagine ideale del bambino perfetto: il figlio perfetto, l’alunno perfetto, il giocatore perfetto.
Ma il bambino reale perderà sempre questo confronto e se gli adulti continueranno su questa scia egli sentirà di non essere all’altezza di un ideale irraggiungibile e la frustrazione lo accompagnerà sempre.
É importante sostenere i bambini per evitare che sviluppino un basso livello di autostima e reazioni di ansia legate alla paura del fallimento e del giudizio altrui. Osserviamoli, ascoltiamoli e accettiamoli per le loro peculiarità perché sviluppino buone competenze emotive, relazionali e un autentica accettazione di sé e dell’altro!