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La maggior parte delle donne cresce con l’idea che la nascita debba essere lasciata nelle mani dei professionisti per es...
16/06/2025

La maggior parte delle donne cresce con l’idea che la nascita debba essere lasciata nelle mani dei professionisti per essere “sicura”.

Spesso sentiamo storie traumatizzanti di nascite e - con il tempo - la nostra mente inizia a percepire questo evento come pericoloso, da manovrare e pieno di pericoli.

È ora di smettere con questa narrazione pregna di paure ma, soprattutto, iniziare a ricordare l’innata saggezza delle donne che riguarda il parto!
È meravigliosamente istintivo ed ereditario in chi siamo come donne, è perfettamente realizzato nei nostri corpi. ✨

Quindi da dove iniziamo a fare questo cambiamento?

INIZIA DA TE.

Thiago 🌗Per scriverti, piccolo Thiago, prendo un respiro e chiudo gli occhi. Il racconto della tua nascita ha un profumo...
23/05/2025

Thiago 🌗
Per scriverti, piccolo Thiago, prendo un respiro e chiudo gli occhi. Il racconto della tua nascita ha un profumo di amicizia, di trasformazione e di fiducia.
Sono stata per voi ostetrica - amica: che difficile a volte il mio ruolo! E al contempo un grande onore per questa fiducia e questa voglia di affidarmi la persona che sei oggi.
Trasformazione che ha richiesto tanta spontaneità e tanto lavoro: la tua mamma Lucia ha lasciato che ti prendessi lo spazio di cui avevi bisogno, accogliendo i cambiamenti corporei e, anzi, stupendosi ogni giorno dell’esplosione di energia e salute che le donavi. Il tuo papà Daniele è venuto a ogni visita - giuro! - e non ho molte parole da dire: la sua trasformazione è stata una vera rinascita. Tra vasche in piscina, palestra e milioni di attività tua mamma ti ha fatto sentire parte attiva di ogni sua giornata - e farla rallentare a 40 settimane è stato difficile, ma tu le hai fatto capire che era necessario. Quattro giorni prima della tua nascita non ha mancato all’appuntamento in palestra, ma guadagnandosi un pomeriggio in cucina due giorni dopo - ringraziamo la nonna Gina che ci insegna l’arte saggia della lentezza e di mani che impastano. Che bella la vostra magia Thiago. Ti sei preannunciato una notte, avvisando del tuo arrivo. Mamma e papà hanno dovuto imparare che i tuoi tempi non coincidevano con i loro e questo è stato un grande insegnamento. Il tuo tempo è stato al crepuscolo, quando il sole era ormai basso nel cielo e la luce illuminava il viso di tua madre che - con pieno ascolto e fiducia in te - faceva spazio al tuo arrivo nel mondo. Papà alleviava il dolore a mamma e mamma vocalizzava come fosse la cosa più naturale al mondo. Thiago lo so che hai sentito che lo spazio che ti veniva donato era tanto, per questo ti sei tuffato e hai navigato nella tua mamma con estrema decisione e senza paura. Guardarvi mi ha permesso di assaporare ancora di più come la nascita sia un atto di fede e amore. E i tuoi genitori lo hanno fatto profondamente, consapevolmente e in connessione con te e tra loro.
Non dimentico lo sguardo assorto di tuo padre che ad ogni onda aiutava mamma sentendosi competente e non dimentico la tua mamma che con la sua voce ti faceva esplorare sempre più parti di sé.
Thiago non eri ancora nato e ci avevi dato tanto: il bisogno dei tuoi spazi e della tua famiglia, il tuo tempo scandito dalla luna e la voglia di stare su mamma senza che nessuno vi separasse.
E proprio come avevi desiderato sei nato e non ti sei allontanato mai da mamma e papà, il tuo cordone ombelicale è stato tagliato dopo quasi due ore dalla tua nascita, la tua amica placenta è stata al tuo fianco a nutrirti fino a quando ne hai sentito il bisogno e hai conosciuto il sapore del latte pochi minuti dopo il tuo arrivo nel mondo.
Lucia, Daniele e Thiago io vi voglio bene e mai dimenticherò le vostre lacrime, la gioia, la fatica e la fiducia che mi avete donato e che custodisco gelosamente nel mio cuore.
La vostra nascita raccontatela: è un grande tesoro di sapienza, affidamento e bellezza.

Nicola ☀️ È trascorsa una -quasi- settimana dalla tua nascita, piccolo Nicola. E io fatico a trovare le parole per racco...
16/05/2025

Nicola ☀️ È trascorsa una -quasi- settimana dalla tua nascita, piccolo Nicola. E io fatico a trovare le parole per raccontare la tua venuta al mondo.
In questi giorni in cui entro nella tua casa mi sembra naturale tu sia lì, sul divano accanto a mamma, tra le mille richieste dei tuoi fratelli, tra citofoni che suonano e famigliari che si prendono cura di voi.
Tu ci sei sempre stato.
Da quel giorno in cui mamma e papà vennero al mio studio perché desideravano un parto naturale dopo il parto cesareo dei tuoi fratelli gemelli.
Nicola la tua attesa è stata un vero arcobaleno 🌈 di emozioni: paura, speranza, devozione, attesa, fiducia, rivincita. Amore.
Le ho sentite tutte scorrere nelle mie vene, perché ho sempre creduto nella forza della tua vita - un giorno avremo molto da raccontarti.
E poi arriva il momento del trekking, un tempo necessario per attivarsi e riposarsi sulla spiaggia e poi ricominciare. Esattamente come hai fatto quando hai cavalcato le onde delle contrazioni.
Ti sei annunciato qualche giorno prima e la fatica nello stare nella tua attesa è servita a fare spazio in mamma. Ormai papà era pronto. Si ricordava ogni passo del nostro corso ed è stato un grande supporto pieno di fiducia e intensa curiosità.
Ed è così che all’alba mi avete chiamata, mamma Paola ti sentiva e mi raccontava dove fossi. Ti ha sentito attraversare il suo corpo in ogni millimetro.
Mai un attimo di esitazione. Ti stavi facendo sempre più vicino.
E quando abbiamo capito che stavi per fare il tuffo nel mondo siamo partiti in direzione dell’ospedale.
Ma tu, tu piccolo Nicola volevi essere più veloce di noi. E con una sosta, papà che si gira e ti vede ve**re al mondo, mamma Paola ti ha accompagnato così dolcemente e così in connessione con te, che sei nato senza che nessuno ti toccasse, nessuno che ti separasse da mamma o che interrompesse quell’attimo pieno di magia e amore strabiliante. Hai fatto un lunghissimo pelle a pelle con mamma. Con i piedini accarezzavi la cicatrice, come volessi salutare quel punto da cui i tuoi fratelli hanno visto la luce. E come a dire “mamma ce l’abbiamo fatta”.
Non dimenticherò le vostre lacrime, mischiate alle mie.
È stato più di un sogno.
Paola Maffione

È un vostro D I R I T T O ! 👩🏽‍⚖️Non si tratta di certo di una coccola speciale.Il pelle a pelle immediato è sicurezza n...
15/05/2025

È un vostro D I R I T T O ! 👩🏽‍⚖️
Non si tratta di certo di una coccola speciale.

Il pelle a pelle immediato è sicurezza non solo per il bambino, ma anche per la mamma.

Termoregolare, aiutare e sostenere la nascita della placenta, gestire la perdita di sangue.. e tanto altro!
Come il contatto visivo, accoglienza, sostenere legame e imparare sin da subito il linguaggio del neonato.
Una grande, enorme opportunità di FIDUCIA. Nell’essere neo - mamma e nello scoprirsi neo - nato.

Non sottovalutate l’importanza del contatto pelle a pelle IMMEDIATO.
Non ritornerà mai questo momento.

E no, ricordiamo a chi ci assiste che non si tratta di un capriccio. Ma di una enorme opportunità di creare salute. ✨

Il neonato è tuo. Il contatto è vostro.

Il peso, lunghezza e il controllo possono essere posticipati, poiché LA priorità è la non separazione.

Nella tua nascita è stato sostenuto il pelle a pelle?

3 6 5 giorni dopo ✨La meraviglia del mio lavoro, dei miei legami e della continuità - e non parlo dell’assistenza alla n...
26/04/2025

3 6 5 giorni dopo ✨

La meraviglia del mio lavoro, dei miei legami e della continuità - e non parlo dell’assistenza alla nascita.

Sono 365 giorni di prime volte
Sono 365 giorni di latte di mamma
Sono 365 giorni di scoperte
Sono 365 giorni di incertezze e paure
Sono 365 giorni di magia e stupore
Sono 365 giorni di una neo - mamma e un neo - papà
Sono 365 giorni di V I T A

Che meraviglia vedervi crescere 🪢

#365

✨Riccardo Che fuoco, la tua nascita! Ci sono nascite che da raccontare sono pregne e cariche di intensità e magia. E la ...
24/04/2025

✨Riccardo
Che fuoco, la tua nascita!
Ci sono nascite che da raccontare sono pregne e cariche di intensità e magia. E la tua è proprio una di queste!
Ci siamo conosciuti con la tua mamma e il tuo papà e in poco tempo tutte le idee di dove e come saresti venuto al mondo le abbiamo stravolte; alle paure si dava sempre un pochino di ascolto, ma la fiducia era tanta.
Ed è ‘fiducia’ la parola che circonda l’ambiente dove ti sei messo in viaggio, con le persone che desideravi e lì dove sei venuto al mondo.
Riccardo con te è stato un lavoro di squadra meraviglioso!!
Il tuo papà aveva percorso la strada verso l’ospedale prima da solo, e lo stupore del paesaggio era l’unica cosa che rieccheggiava nei suoi occhi. Poi anche mamma se n’è innamorata.

Ed ecco che una notte, dove la luna splendeva alta nel cielo in una bellezza disarmante, hai deciso che come un fuoco dovevi dare un forte segnale: e allora tra una risata e una lacrima abbiamo dato il via alle danze.
Anzi, avete! Tu, mamma e papà avete iniziato a prendere confidenza con le onde e le milioni di nuove sensazioni.
Poi un po’ di pausa in vasca e via.. si riparte.
Mamma dormiva e ti chiamava tra una onda e l’altra, abbandonando la testa e i pensieri. Cercava ‘casa’, senza rendersi conto che la sua casa eri tu.
Papà non ha mai lasciato le mani, ha tenuto i capelli nei momenti più intensi e non si è perso un attimo. Si è stupito della forza e capacità di lasciare andare della tua mamma.
E non faceva altro che ripetere che fosse bellissima!

E poi ecco che siamo andati in ospedale. Avete reso quelle mura le vostre mura.
E avete sperimentato dolci e sapienti mani.

E con il richiamo delle ultime energie ecco che sei sbocciato.
Tra le braccia di mamma. Sotto uno stupore ammirevole di papà.

Vi siete scoperti saggi e profondamente legati.
Quel legame che, trasformandosi, porta la vita a ve**re al mondo con un fuoco dirompete, deciso e meravigliosamente delicato.

Grazie Riccardo, mi hai dato nuove sfumature del mio lavoro. Della vita. E della potenza di una fiamma che a volte sembra smettere di brillare, ma poi lo fa più forte di prima.
E grazie Rossella e Dario, ma i milioni di ‘perché’ già li sapete.

Adriano! Raccontare la tua venuta al mondo è un misto di risate, qualche lacrima e una protezione della bolla sacra che ...
25/02/2025

Adriano! Raccontare la tua venuta al mondo è un misto di risate, qualche lacrima e una protezione della bolla sacra che ti circondava.
Ho scoperto che esistevi con i piedi nella sabbia e le onde che ci accarezzavano, quando ancora la paura riusciva spesso a prendere il sopravvento e i sogni di aerei e missioni della tua mamma erano molto forti.
Il tuo papà, deciso e forte come una roccia, cercava di parare i colpi e abbracciare ogni fragilità.
Ti sei fatto spazio, nuotavi nelle acque sempre in movimento, conoscendo tanti bimbi che la tua mamma incontrava, altre pance piene di vita, con un sottofondo di telecronache calcistiche perchè il tuo papà non manca mai a nessuna gara o torneo.
I desideri per la tua nascita sono stati un costruendo: credere pienamente nella fisiologia, sapendo cosa non avreste voluto e lottando perché venisse ascoltato il tuo volere. E quando hai sentito che papà e mamma erano allineati hai deciso di fare il salto.
E come possiamo spiegare che sapevamo esattamente che saresti nato il 26? La tua mamma aveva già annunciato il giorno della tua nascita mesi prima, come se la mia reperibilità potesse essere proprio solo quel giorno. E non si è sbagliata!
Ti sei annunciato forte e deciso. Sapevamo ormai che dopo qualche ora saresti atterrato sul petto di mamma.
Tra un asciugamano tagliato, una spesa frizzantina, alti livelli di ossitocina che ormai papà sapeva creare (non prima di aver finito di vedere una partita al telefono!) le onde si sono fatte più vicine.
E senza mai allontanarti dal tuo papà, la tranquillità di un ambiente che assecondava i bisogni, docce infinite e vocalizzi.. ecco che sei sgusciato e ti sei accoccolato sul petto di mamma. Senza essere mai separato.
Con un attacco al seno immediato, pelle a pelle infinito e una sorella gemella placenta unica hai donato a mamma una sensazione di benessere indescrivibile.
Ti ha chiamato “amore di mamma” dal primo istante e con oggi non c’è stato momento in cui ti abbia tolto gli occhi di dosso.

Fiducia, fluire e stare. Ci hai donato ciò e non lo dimenticheremo mai!

Annalucia - 01/01/2025🪷Ho conosciuto i tuoi genitori quando tu eri una piccola creatura che si stava facendo spazio dent...
03/02/2025

Annalucia - 01/01/2025🪷

Ho conosciuto i tuoi genitori quando tu eri una piccola creatura che si stava facendo spazio dentro la tua mamma, quando i tuoi primi movimenti erano una gioia e una curiosità, quando ti bastava un richiamo di papà per farci sentire forte e chiaro il tuo battito cardiaco.

Attesa, (im)pazienza e decisioni importanti sono stati i tasselli di ogni nostro incontro; tu ci sentivi e ascoltavi partecipe ogni nostra riflessione.

Ma ogni creatura ha un grande messaggio che porta con sè: il tuo volere e i tuoi bisogni erano primari sin da dentro alla pancia.
E non abbiamo - si anche io! - potuto far altro che accoglierli e imparare a capire e ridefinire i confini, accogliere l’imprevisto e accettare che ciò che si era desiderato avesse preso una strada diversa.

I sogni e i progetti ci portano a vedere il futuro, e i tuoi genitori non facevano altro che immaginare il vostro primo viaggio insieme, il primo volo e il primo cielo che toccherai.
Tu ci sei sempre stata in loro, sin da quella proposta sulla barca, nel vestito bianco di mamma e nei gemelli indossati dal tuo papà nel giorno più importante (prima della tua nascita!).

Annalucia grazie per avermi insegnato che bisogna imparare ad accettare, che i bambini sono saggi e che la vita dirompe forte e mescola le carte in tavola per creare un’opera d’arte più incredibile, e soprattutto autentica, di quel meraviglioso dono che è la vita.

Buona vita piccola 🤍

Le esperienze di nascita hanno un forte impatto sulla maternità. Elaborarle, raccontarle per guarire (non per fare terro...
27/01/2025

Le esperienze di nascita hanno un forte impatto sulla maternità.
Elaborarle, raccontarle per guarire (non per fare terrorismo tra donne!) e lavorare su queste è un passo importante per un processo di trasformazione.

Ogni nascita è travolgente, profondamente intima e impattante sui mesi - e anni - che verranno.

Una nascita può essere una rinascita.
E quando ci sentiamo le ferite e le cicatrici profonde, non solo sul corpo, possiamo e dobbiamo prendercene cura: possono nascere molti fiori da quel dolore.

Da parte di tutte noi.Per chi combatte la tua stessa guerra.Per chi vive questo orrore invisibile.
21/12/2024

Da parte di tutte noi.

Per chi combatte la tua stessa guerra.
Per chi vive questo orrore invisibile.

04/11/2024

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