132 anni e non sentirli
mi affido alle parole di una gentilissima signora che anche se lontana ricorda ancora e fervidamente la nostra farmacia:
La farmacia De Sanctis nel cuore della “chiazz”.
Al numero 23, nei terranei del bello e maestoso palazzo De Majo, costruito alla fine dell’ottocento, troviamo la farmacia centrale De Sanctis. E’ una finestra della “chiazz” aperta da 132 anni sulla storia di Orta Nova. Quanta vita! La piazza cambia nome nel corso degli anni, Largo del Piano, Piazza Municipio, Piazza della Rivoluzione, Piazza Municipio, Piazza Pietro Nenni, si costruisce la villetta con la fontana di bronzo, vi si aggiungono la Statua votiva di Sant’Antonio e il monumento ai Caduti, il Palazzo ottocentesco del Municipio viene demolito, si costruisce un nuovo palazzo, al posto della rotatoria si costruisce una fontana monumentale, ma la farmacia conserva la sua ubicazione. Sotto la protezione del Santo Patrono, continua a guardare verso Via Nazionale, un tempo frondosa Piazzetta dei Martiri, oggi Piazzetta Aldo Moro con campanile. La sua presenza è antica, risale al lontano 1886, quando Francesco Paolo De Majo trasferisce la sua farmacia da Strada Giovine. Da 132 anni ci ripete “sono qui e abbiamo cura di te” Cos’è la farmacia? Un luogo dove si preparavano i farmaci e che oggi vende i farmaci. Chi è il farmacista? Un mezzo mago che chiuso nel retro della sua bottega preparava pozioni, mescolava elementi, pestava nel mortaio erbe medicamentose alla ricerca di un rimedio per i tanti e diversi mali dell’uomo. Diremmo meglio uno scienziato che si dona agli altri con pazienza, impegno e tanto studio. Un attento conoscitore di farmaci che si avvale dei suoi tanti anni di studi chimico farmacologici per sollevare e curare. Nel corso degli anni la farmacia De Sanctis viene gestita sempre con grande professionalità ed umanità da farmacisti della stessa famiglia o imparentati tra di loro. Passa ad Andrea Sinisi farmacista e poi a Francesco De Sanctis farmacista, genero di Andrea, per aver sposato sua figlia Giuseppina. Alla morte di Francesco, avvenuta nel 1980, viene gestita da suo figlio Andrea fino al 2013, attualmente vi lavorano Maria, nipote di Francesco e sua moglie Yanna Papanicolau, tutti farmacisti. I miei ricordi di bambina vanno al farmacista Francesco De Sanctis, fratello di Luigi medico condotto del paese. Nei piccoli e grandi malesseri mia madre mi diceva. “Andiamo in Farmacia da Don Ciccio” Poi mano nella mano con in cuore uno stato d’animo tra il timore e la soggezione varcavamo la porta della farmacia sicure che saremmo state ascoltate e avremmo ricevuto il consiglio giusto. Il Dottor Francesco de Sanctis era una persona preparata, cortese e amabile. Calvo, piuttosto basso, sempre fasciato nel suo camice bianco ti accoglieva con un sorriso sornione e fissandoti da sotto i suoi occhialini rotondi ti ascoltava benevolo stando dritto in piedi dietro il bancone. Alle spalle gli facevano da cornice scaffali contenenti mortai di pietra e antichi vasi di ceramica che avevano contenuto in passato sostanze come malva, melissa e senape. Oggi alcuni mortai e alcuni vasi si possono ammirare nelle vetrine laterali della farmacia che si affacciano in Via Papa Giovanni XXIII. In un’aria pungente che sapeva di farmaci e sostanze disinfettanti Don Ciccio ci ascoltava scrutandoci attentamente ci interrogava sul malessere del momento e se necessario ricorreva al farmaco giusto o ci tranquillizzava semplicemente con appropriati consigli. C’era tra mia madre e il farmacista un rapporto di fiducia e di rispetto reciproco rimasto immutato negli anni. Rivedo il dottor Francesco raccolto ai piedi della bara di mia madre col capo chino e il berretto tra le mani venuto a casa prima del funerale a porgerle il suo ultimo saluto. Oggi la Famacia De Sanctis ha modernizzato il suo aspetto fisico a iniziare dall’insegna luminosa, è plurifunzionale, partecipa a campagne di prevenzione ed ha un’equipe attenta e preparata su cui volti sorridenti si legge ora come allora ”ci prendiamo cura di voi".
Eletta Santopietro.