30/03/2025
Nella mente e nelle emozioni di un bambina di 2-3 anni
"Ho due anni, e non sono cattiva… mi sento solo un po’ frustrata. Sono nervosa, stressata, sopraffatta e confusa. In questo momento avrei tanto bisogno di un abbraccio.
Questa mattina mi sono svegliata con il desiderio di vestirmi da sola, ma mi è stato detto: “No, non abbiamo tempo. Lascia fare a me.” E questo mi ha resa triste.
Volevo mangiare la colazione da sola, ma mi hanno detto: “No, fai troppo disordine. Te la do io.” E mi sono sentita frustrata.
Poi volevo camminare fino alla macchina e salirci da sola, ma ancora una volta ho sentito: “No, dobbiamo sbrigarci. Ti aiuto io.” E ho iniziato a piangere.
Quando ho provato a scendere dalla macchina da sola, mi è stato detto: “No, non c’è tempo. Aspetta che ti prenda io.” Ma io volevo solo sentirmi capace.
Più tardi ho provato a giocare con i blocchi, ma mi hanno detto: “No, non si fa così. Fallo in questo modo…” E allora non ho voluto più giocare.
Ho visto una bambola che aveva un’altra bambina e volevo giocarci, ma mi hanno detto: “No, devi condividerla.” Non so cosa ho fatto di male, ma mi sono sentita triste. Così ho pianto. Avevo bisogno di un abbraccio… ma mi hanno detto: “Dai, stai bene. Vai a giocare.”
Poi ho sentito: “È ora di mettere a posto i giochi.” Ma non sapevo da dove cominciare. Stavo solo aspettando che qualcuno mi mostrasse come fare.
Qualcuno ha detto: “Che fai lì ferma? Metti via quei giochi, subito!” Ma io non ho potuto vestirmi da sola, né camminare dove volevo, e ora ci si aspetta che io sappia cosa fare da sola?
Sono confusa. Qualcuno dovrebbe mostrarmi come si fa. Da dove si comincia? Dove vanno i giochi? Sento tante parole, ma non capisco bene. Mi spaventa, e resto ferma.
Poi mi sdraio per terra e piango.
Quando è arrivato il momento di mangiare, volevo prendere da sola il mio cibo, ma mi hanno detto: “No, sei troppo piccola. Lascia fare a me.” Mi sono sentita piccola davvero.
Ho provato a mangiare quello che c’era nel piatto, ma siccome non l’ho scelto io, continuavano a dirmi: “Dai, prova questo… mangia questo…” e mi mettevano il cibo in faccia.
Non volevo più mangiare. Volevo lanciare tutto e piangere. Non posso nemmeno scendere dal tavolo, perché non mi lasciano… dicono che devo prendere ancora un morso. E allora piango ancora di più. Ho fame, sono stanca, frustrata e triste. Ho bisogno di un abbraccio. Non mi sento al sicuro, né capita. E questo mi fa paura. Piango ancora.
Ho solo due anni. Non mi fanno vestire da sola, né mi lasciano muovermi come vorrei, né prendermi cura di me stessa.
Eppure ci si aspetta che sappia condividere, ascoltare, aspettare, esprimere le emozioni nel modo giusto. Che capisca cosa si può rompere, cosa è pericoloso, cosa si fa e cosa no.
Ma non lo so ancora. Non mi è permesso allenarmi a camminare, arrampicarmi, ti**re, spingere, infilare la zip, abbottonare, versare, correre, lanciare… tutte cose che mi incuriosiscono e mi rendono felice.
Ho due anni. Non sono “terribile”… sono solo una bambina che ha bisogno di tempo, di pazienza, di comprensione. E di tanti, tanti abbracci."
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