Hygeia Fisioterapia

Hygeia Fisioterapia Studio di Fisiokinesiterapia e Tecarterapia - Ostuni Lo studio di Fisiokinesiterapia di Maria Roma e Loredana Bagnulo opera in Ostuni.

L'esperienza pluriennale delle titolari ha permesso di mettere in pratica tutto quello che la FISIOKINESITERAPIA può offrire. L'obiettivo è quello di rivolgersi a persone affette da: patologie ortopediche e reumatologiche che necessitano di interventi di tipo fisioterapeutico e/o riabilitativo di tipo specialistico; alterazioni posturali; inestetismi determinati da cellulite, ritenzione idrica, rilassamento cutaneo. Infatti, all'interno dello studio, il paziente avrà la possibilità di ottenere il miglior beneficio dalle terapie proposte e prescritte. Weblog:
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Twitter page:
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IL CORE NON È UN ADDOMINALE: È UN DIAFRAMMA INCONTRATO PER CASO DA TRE VECCHI AMICI.Guarda bene quest’immagine.Se ti asp...
14/09/2025

IL CORE NON È UN ADDOMINALE: È UN DIAFRAMMA INCONTRATO PER CASO DA TRE VECCHI AMICI.

Guarda bene quest’immagine.
Se ti aspettavi di vedere solo un bel retto dell’addome scolpito.. stai guardando nel posto sbagliato. Qui c’è qualcosa di molto più potente.

Il Core come cilindro funzionale!

In alto: il diaframma.
In basso: il pavimento pelvico.
Davanti: il trasverso dell’addome.
Dietro: il multifido.

Quattro elementi apparentemente lontani, che insieme creano la tua cintura di forza, stabilità e controllo.

Immaginalo come una lattina di alluminio. Resiste a pressioni enormi se chiusa bene. Ma se premi su un lato o la buchi.. collassa. È questo il segreto del core: la pressione intra-addominale ben distribuita.

Non crunch, non addominali alti, non plank infiniti fatti male. Ma equilibrio tra spinta e contenimento.

Test di consapevolezza rapida

Sdraiati supino, gambe flesse, mani sull’addome.
1. Inspira: senti il torace aprirsi lateralmente?
2. Espira lentamente: il ventre si appiattisce da solo o lo stai forzando?
3. Premi leggermente con le dita sotto l’ombelico: riesci a percepire il trasverso che si attiva senza sollevare le coste o contrarre i glutei?
4. Ora pensa al pavimento pelvico: riesci a “chiuderlo” senza stringere le cosce?
5. Infine.. riesci a fare tutto questo senza bloccare il respiro?

Se almeno uno di questi passaggi ti ha fatto sudare.. benvenuto nel vero lavoro sul core.

Il core non serve solo per avere la pancia piatta.

Serve per stabilizzare la colonna, respirare meglio, ridurre il dolore lombare, migliorare l’equilibrio, favorire la mobilità, proteggere il pavimento pelvico e coordinare forza e fluidità nei movimenti quotidiani, per dire alcune funzioni..

Frase che cambia tutto? Non sei tu che devi controllare il core. È il core che dovrebbe controllare te.. silenziosamente, in ogni gesto.

Curiosità: il muscolo trasverso si attiva 200 millisecondi prima di ogni movimento dell’arto superiore in soggetti sani. Nei soggetti con lombalgia cronica.. no. 😅
E questo fa tutta la differenza del mondo.

Rieducare il core significa rieducare il corpo alla vita. Perché il core non è solo un centro anatomico. È un centro di comando.

E oggi, finalmente, lo hai visto per ciò che è: un cilindro intelligente, dinamico e vitale. Proprio come te. 💞

Oggi parliamo di un disturbo che arriva in punta di piedi.. anzi, di anca: la lesione del labbro acetabolare! Se sentite...
24/06/2025

Oggi parliamo di un disturbo che arriva in punta di piedi.. anzi, di anca: la lesione del labbro acetabolare! Se sentite un “clic”, un blocco o un dolore profondo all’inguine, non sempre è colpa dei pantaloni troppo stretti: potrebbe essere proprio il labbro dell’anca che sta soffrendo.

Cos’è e dov’è?

Il labbro acetabolare è una struttura fibrocartilaginea che avvolge il bordo della cavità dell’acetabolo (la “coppa” che accoglie la testa del femore).
Serve a stabilizzare l’anca, aumentare la congruenza articolare e sigillare il liquido sinoviale. Quando si lesiona, può causare dolore, blocchi e una fastidiosa sensazione di “scatto” interno.

Curiosità divertente:

Nonostante il nome “labbro”, non c’entra nulla con il viso (e neanche con il bacio!). Ma può “sussurrare” dolore all’inguine, specialmente durante certi movimenti. E se senti clic o blocchi, non è l’anca che scrolla il feed, ma sta chiedendo aiuto!

Come si sviluppa?

Le lesioni possono essere:

- traumatiche (cadute, torsioni improvvise)

– degenerative (sovraccarico, displasia, FAI ovvero conflitto femoro-acetabolare)

Il labbro può fissurarsi o staccarsi parzialmente, generando attrito, infiammazione e alterazioni nella biomeccanica del bacino.

Nella vita quotidiana:

I sintomi più comuni sono:

- dolore profondo all’inguine, soprattutto nei movimenti di flessione o rotazione,

- sensazione di scatto o clic interno,

- a volte limitazione nei movimenti o debolezza nel camminare o salire le scale
Anche restare troppo seduti o incrociare le gambe può accentuare il dolore.

Parole complicate, spiegate semplici

Labbro acetabolare: un anello cartilagineo che tiene fermo il femore nell’acetabolo e rende l’anca più stabile.

FAI (Femoro-Acetabular Impingement): una condizione in cui il femore e l’acetabolo vanno in conflitto meccanico, schiacciando il labbro.

Accenni di fisioterapia

Se la lesione non è severa o non chirurgica, il trattamento fisioterapico mira a:

– rinforzare i muscoli del core e dell’anca per ridurre il carico articolare,

– correggere il gesto motorio (soprattutto sportivo),

– lavorare su mobilità, stabilità lombo-pelvica e rieducazione posturale,

– evitare movimenti estremi in flessione + rotazione interna.

Se la lesione è significativa, può essere necessario l’intervento artroscopico (riparazione o debridement).

Curiosità scientifica

Molti pazienti con lesione del labbro acetabolare vengono trattati inizialmente per pubalgia o ernia inguinale, senza successo. Solo con RMN specifica o artro-RMN si arriva alla diagnosi corretta. E il tempo è prezioso: una lesione trascurata può portare a degenerazione articolare precoce.

Conclusione

Il labbro dell’anca può essere piccolo, ma il suo ruolo è enorme. Se inizia a “lamentarsi”, non ignorarlo! Con una valutazione precisa e un piano fisioterapico mirato, puoi evitare peggioramenti e.. tornare a muoverti con stile.

Il Muscolo Piriforme: Crocevia tra Postura, Evoluzione, Mito e Emozione.Il muscolo piriforme rappresenta molto più di un...
13/06/2025

Il Muscolo Piriforme: Crocevia tra Postura, Evoluzione, Mito e Emozione.

Il muscolo piriforme rappresenta molto più di una semplice struttura anatomica. È un crocevia straordinario in cui convergono biomeccanica, filogenesi, neurofisiologia, antropologia, emozioni e persino simbolismi antichi.

📌 Anatomia e Biomeccanica
Il piriforme è un piccolo muscolo profondo, situato nella regione glutea, che origina dalla superficie anteriore dell’osso sacro e si inserisce sul grande trocantere del femore. La sua funzione principale è ruotare esternamente l’anca e stabilizzare l’articolazione coxo-femorale.
Tuttavia, la sua posizione strategica rispetto al nervo sciatico ne fa un punto critico per molte disfunzioni posturali e sindromi dolorose, come la sindrome del piriforme.
Biomeccanicamente, funge da ponte tra il bacino e l’arto inferiore, influenzando l’equilibrio statico e dinamico dell’intero corpo.

🧬 Filogenesi e Antropologia
Dal punto di vista evolutivo, il piriforme ha assunto crescente importanza con la stazione eretta. Negli ominidi, l’adattamento alla bipedia ha richiesto un raffinato sistema di stabilizzazione pelvica e lombare. Il piriforme, insieme agli altri rotatori esterni dell’anca, ha contribuito a mantenere l’equilibrio nella locomozione bipede.
Antropologicamente, il bacino è sempre stato visto come centro della vita, sede della riproduzione e della stabilità sociale (nel parto, nella seduta, nella caccia).

🧠 Neurofisiologia e Postura
Il piriforme è intimamente collegato al plesso sacrale e, quindi, alla regolazione motoria e sensitiva dell’arto inferiore. Attraverso catene miofasciali e circuiti propriocettivi, influenza direttamente il controllo posturale.
Inoltre, tramite il sistema nervoso autonomo (simpatico e parasimpatico), il tono del piriforme può riflettere stati di stress o rilassamento, partecipando al linguaggio corporeo delle emozioni.

🫀 Collegamento con Visceri e Perineo
Il piriforme lavora in sinergia con il pavimento pelvico e i visceri addominali. Essendo ancorato al sacro e in stretto rapporto con il legamento sacrotuberoso, contribuisce al sostegno viscerale.
Alterazioni del tono piriforme possono riflettersi su:
stipsi
tensioni pelviche
problematiche uro-ginecologiche
disfunzioni sessuali

🌀 Miti, Leggende e Chakra
Nelle tradizioni orientali, l’area del sacro è sede del Muladhara Chakra, il “centro della radice”, legato alla sopravvivenza, al radicamento e alla sicurezza materiale ed emotiva. Una rigidità o un’ipomobilità in questa zona viene spesso collegata a paure inconsce e insicurezze.
In diverse mitologie, il bacino e il sacro sono simboli di fertilità, forza e connessione con la terra.
Il mito di Prometeo, incatenato su una roccia, può essere interpretato simbolicamente come una “tensione sacro-pelvica” per chi vive sensi di colpa o punizioni interiori.

💭 Emozioni e Somatizzazioni
Dal punto di vista psicosomatico, tensioni croniche nel piriforme spesso si osservano in soggetti che vivono:
paura di andare avanti nella vita (riflesso sulla difficoltà di camminare senza dolore)
conflitti legati alla sopravvivenza o sicurezza personale
repressione di emozioni legate a sessualità o creatività
Il piriforme diventa così una valvola somatica per trattenere emozioni profonde, un po’ come un “guardiano” del proprio terreno personale.
Il muscolo piriforme è un ponte anatomico e simbolico tra corpo, psiche ed evoluzione. La sua cura – tramite mobilizzazioni, stretching, osteopatia, lavoro sul respiro e consapevolezza emotiva – permette non solo un miglioramento posturale, ma anche una riconnessione profonda con se stessi, con le proprie radici e con il proprio cammino evolutivo.

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Indirizzo

Largo Giovanni Falcone 10/A
Ostuni
72017

Orario di apertura

Lunedì 08:00 - 19:00
Martedì 08:00 - 19:00
Mercoledì 08:00 - 19:00
Giovedì 08:00 - 19:00

Telefono

+393393842117

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