19/12/2020
La presenza dello Psicologo nella scuola è stato un grande traguardo.
Il Covid è stato un ottimo acceleratore.
La scuola chiusa, la DAD, i ridotti contatti sociale hanno esposto famiglie, bambini e adolescenti a grave stress.
Sono mancati tanti punti di riferimento, la quotidianità ha subito importanti cambiamenti.
Il servizio di Psicologia Scolastica è sempre stato indispensabile, ma, mai come adesso.
Gli psicologi lavorano da tempo solo in poche scuole e quasi sempre, con orari ridotti o con funzioni limitate.
Tante sono le esperienze positive da esempio per procedere verso un miglioramento continuo.
La scuola è l’ambiente di apprendimento per eccellenza, è luogo di relazioni e di socializzazione.
La frequenza scolastica percorre gli anni fondamentali della crescita dell’individuo, della sua formazione, attraverso un intreccio meraviglioso di affettività, razionalità, conoscenza; tutto avviene in stretto rapporto con il gruppo e con gli adulti di riferimento, che hanno compiti diversi rispetto ai genitori, ma che, con questi ultimi, stabiliscono un patto educativo di corresponsabilità.
La presenza dello psicologo nella scuola è garanzia di funzionalità, ma non possiamo dimenticare che si tratta di un contesto ad alto livello di complessità, con attori che devono “recitare” la loro parte, consapevoli dell’importanza del proprio lavoro, siano essi insegnanti, pedagogisti, psicologi, educatori, dirigenti, personale non docente.
La scuola funziona grazie a una sinergia di buon livello che deve essere parte integrante di una deontologia professionale.
Dott.ssa N. D'Avino
Psicoterapia Cognitivista
Psiconcologia