Studio di Psicologia e Psicoterapia Dr.ssa Daniela De Cesario

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Studio di Psicologia e Psicoterapia Dr.ssa Daniela De Cesario Psicologa - Psicoterapeuta
Operatrice Training Autogeno Grazie.

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.Ci sono ferite che non si vedonoCi sono delusioni che fanno più male dei fallimentiE a volte, per chi affronta l’infert...
30/07/2025

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Ci sono ferite che non si vedono

Ci sono delusioni che fanno più male dei fallimenti

E a volte, per chi affronta l’infertilità, la delusione più grande non è solo nel test negativo, ma nelle mani in cui si è riposto tutto… e che non hanno saputo stringere davvero

Le delusioni arrivano quando chi dovrebbe accompagnarti… ti lascia sola

Quando ti senti solo un’altra “paziente” in lista, e non una donna che sta mettendo tutto di sé per diventare madre

Ogni volta che una paziente mi dice
“mi sono sentita un numero”
io sento la responsabilità — come professionista, ma anche come essere umano — di ricordare a tutti noi nel mondo della salute riproduttiva che la scienza deve camminare insieme all’empatia

Le pazienti infertili non cercano miracoli
Cercano ascolto
Cercano attenzione reale, non solo protocolli
Cercano umanità, non solo risultati

La verità è che non basta sapere “cosa fare”.
Serve anche come farlo

Serve uno spazio sicuro dove potersi sentire vulnerabili senza vergogna

Serve un medico che capisca che questa non è solo una procedura: è un viaggio emotivo che mette in discussione ogni parte di sé

Vorrei che chi lavora in questo ambito ricordasse una cosa:
l’infertilità non si cura solo con aghi, farmaci e monitoraggi
Si cura anche con parole che accolgono, mani che rassicurano, tempi che rispettano la fragilità emotiva

Senza ascolto, la cura è a metà
Senza presenza, ogni terapia è più pesante.
Senza rispetto emotivo, anche il centro più tecnologico diventa un luogo di dolore

Se sei stata delusa, se ti sei sentita ignorata, se hai pianto da sola in macchina dopo una visita troppo frettolosa… sappi che non sei tu ad essere fragile
È il sistema che spesso è troppo sordo al dolore invisibile

E se oggi senti di aver perso fiducia, ricorda: puoi ricominciare
Ma fallo con chi sa guardarti davvero
Con chi ti cura come persona, non solo come paziente

Non smettere di chiedere attenzione
Non smettere di pretendere rispetto
Perché la cura, quella vera, comincia dall’umanità

Il mio lavoro è anche questo:
ridare spazio alla tua voce
al tuo sentire
alla tua dignità

.Incontro donne ogni giornodonne che vedo spezzarsi piano, sotto il peso di un test negativo, di un’ecografia vuota, di ...
02/07/2025

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Incontro donne ogni giorno

donne che vedo spezzarsi piano, sotto il peso di un test negativo, di un’ecografia vuota, di un sogno che sembra allontanarsi ogni giorno di più.

E ogni giorno sono testimone di silenzi pieni di dolore.

Di occhi che si abbassano quando qualcuno chiede:
“Ma voi, figli…?”
Di donne che si sentono svuotate, difettose, sbagliate.

Lo so.
Lo so perché ogni giorno ascolto donne che hanno amato un figlio ancor prima che esistesse. Che hanno immaginato il suo profilo, le sue manine, il suono della sua voce… prima ancora di sapere se e quando sarebbe arrivato.

E poi arriva il momento in cui la biologia dice “no”.
Un no che fa rumore dentro. Che mette in discussione l’identità, il corpo, il futuro.

Eppure, c’è qualcosa che la genetica non può misurare.
Qualcosa che nasce prima, e va molto oltre.

La maternità non è un codice scritto nel DNA.
È un codice scritto nel cuore.

È ciò che senti quando ti svegli ogni mattina con il desiderio di dare amore.

È la cura instancabile, anche senza pancia.

È il legame che costruisci ogni giorno, anche attraverso strade non convenzionali.

È scegliere, con coraggio, di esserci, di amare, di accogliere.

Ci sono madri che hanno partorito con il corpo.
E madri che hanno partorito con l’anima.
Nessuna vale meno dell’altra.

La genetica?
È solo una minuscola parte della storia.

Non ti rende madre il DNA.

Ti rende madre la tua capacità di accogliere.

Ti rende madre la notte passata accanto a un lettino, una carezza sulla fronte, un “ci sono” detto nel silenzio.

Ti rende madre il legame che costruisci ogni giorno, con pazienza, presenza e cuore.

Ti rende madre la tua scelta di esserci, anche quando tutto sembra crollare.

Se stai affrontando l’infertilità, la PMA, l’adozione, la maternità surrogata o un percorso che sembra troppo lontano da quello che avevi immaginato… sappi questo: non sei meno madre, sei solo una madre nata da un’altra via. E va bene così.

L’amore non conosce cellule, ma conosce legami.
E i legami sono ciò che costruisce una famiglia.

Perché essere madre non è una questione di geni.
È una questione di amore.

.Oggi per una di voi é stato un giorno duro.Un giorno che avrebbe potuto cambiare la vita per sempre ma non lo ha fatto....
25/06/2025

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Oggi per una di voi é stato un giorno duro.

Un giorno che avrebbe potuto cambiare la vita per sempre ma non lo ha fatto.

Oggi è stato il giorno del fallimento,
il giorno in cui quella sola, unica e inaspettata possibilità poteva diventare il successo, la svolta, il miracolo.

Oggi poteva essere tante cose, poteva essere tutte le cose sognate, desiderate, volute, cercate.

Subito il pensiero é andato a cercare colpevoli e motivi e poi soluzioni e alternative.

Ma sapete cosa ho fatto io ?

Oggi ho scelto di fare un’altra cosa.

Ti ho guardata negli occhi e ti ho detto solo questo:

“Oggi è il giorno del dolore!
É il giorno in cui si piange
Ci si dispera
Si impreca
Si mandano al diavolo tutti
Il giorno in cui si fanno i pensieri più orribili ed angoscianti
É il giorno in cui pensi che non funzioni
Che sei rotta che tu madre non lo diventerai mai
É il giorno in cui vince la rabbia
La frustrazione
La delusione
Il senso di ingiustizia e quello di impotenza.

Il giorno in cui ti chiedi cosa hai fatto di male
In cui ti chiedi “Perché a noi? Perché così?”

É il giorno in cui tu hai paura di ciò che provi, di ciò che ti sta succedendo e di cosa potrebbe essere ed io devo ancorarti proprio qui!

Perché se tu oggi non mi stai chiedendo soluzioni mi stai chiedendo di restare,
di accogliere ciò che hai dentro e di non lasciare che questo travolga me come sta travolgendo te.

E io sono qui. Ti tengo ferma, ti tengo forte.

A pensare cosa fare ci penseremo domani, o il giorno dopo e quello dopo ancora o tra una settimana …..
Non oggi! Oggi no!

Si oggi è un giorno di m***a!

Oggi é il giorno della perdita
É il giorno del lutto
É il giorno in cui la tua possibilità reale é sfumata …. Davvero!!!

Si è un giorno di m***a

Ma ricordati serve m***a per far crescere fiori ed avere frutti.”

Per S. 💜

.Oggi durante una seduta si é parlato della luna…La luna, con le sue fasi cicliche e silenziose, da sempre è simbolo di ...
17/06/2025

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Oggi durante una seduta si é parlato della luna…

La luna, con le sue fasi cicliche e silenziose, da sempre è simbolo di femminilità, fertilità, rinnovamento.

Ogni mese rinasce, cresce, si compie… e poi scompare. Proprio come il corpo femminile, che attraversa cicli di attesa, preparazione, delusione, e — a volte — rinascita.

Per chi vive l’infertilità, ogni mese può sembrare una piccola luna nuova: un buio silenzioso in cui la speranza sembra svanire.
Ma anche la luna nuova, invisibile nel cielo, è solo l’inizio di un nuovo ciclo.
Non è la fine.

🌘 Come il quarto calante, si vive la perdita, il dolore sottile dell’attesa non ricompensata.

🌗 Nella fase intermedia, si cerca di trovare un equilibrio tra accettazione e desiderio.

🌖 Con il quarto crescente, torna la speranza, si prova ancora, si lotta.

🌕 E quando si arriva alla luna piena — che sia una gravidanza, una nuova scelta, o una pace interiore — è un momento di luce, di pienezza, anche se spesso diverso da ciò che ci si aspettava.

La luna ci insegna che non esiste luce senza ombra, e che ogni fase, anche la più buia, ha un senso all’interno del ciclo più grande.

Ed anche se stai vivendo in un percorso che sembra fagocitarti in cui la luce appare fioca o spenta la tua luna continua a girare, anche quando non si vede.

La tua luna sei tu!

Sii la tua luna!!

Non splendere sempre.

Brilla quando sei pronta.

E nasconditi quando hai bisogno.

Sii gentile con te stessa in ogni fase del tuo cielo

.A te che porti nel cuore un sogno che sembra allontanarsiA te che ti senti spezzata davanti a un test negativoA te che ...
27/05/2025

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A te che porti nel cuore un sogno che sembra allontanarsi

A te che ti senti spezzata davanti a un test negativo

A te che ti guardi allo specchio cercando risposte
colpe
senso

A te che ogni mese aspetti un miracolo
e ogni silenzio del corpo ti sembra un grido

A te che ti senti sospesa in un vuoto che nessuno vede
che sorridi mentre dentro crolli piano

Se oggi ti senti incompleta
non è una fine
È un passaggio
È il tempo misterioso e silenzioso del mutamento

Come la terra prima della primavera
che pare sterile ma custodisce semi invisibili

Come il mare prima della calma
che pare agitato ma prepara nuovi equilibri

Se oggi ti senti spezzata
è solo il cuore che si sta trasformando

Il dolore che senti non è debolezza:
è il segno che stai amando con tutto ciò che sei
anche senza ricevere niente in cambio

Tu sei in trasformazione
E anche se il dolore ti oscura la vista
dentro di te continua a vivere una forza antica
profonda
capace di rinascere in mille forme

Non lasciare che la mancanza riscriva il tuo valore

Non sei definita da ciò che il tuo corpo può o non può fare
Sei definita da ciò che il tuo cuore sa amare
E quell’amore… non ha limiti
Non ha confini
Non ha bisogno di conferme esterne per essere vero

C’è una bellezza profonda nel tuo cammino
una forza che non fa rumore ma che regge il mondo

E anche se oggi ti senti incompleta
è solo perché stai cambiando forma
Stai diventando nuova

Tienilo stretto
Onoralo
E ricorda: sei intera anche nei tuoi giorni più fragili

E sì… sei ancora intera
Più di quanto tu possa credere 💜

“Semplicemente grazie e grata per averti avuta accanto.Grazie per avermi accompagnato nel percorso di risalita dall’abis...
13/05/2025

“Semplicemente grazie e grata per averti avuta accanto.
Grazie per avermi accompagnato nel percorso di risalita dall’abisso quale é l’infertilità.
Ecco, tu sei stata la mia sirena in quegli abissi.
Ed oggi, se ho rivisto la luce della superficie ed ho ripreso a respirare, é stato grazie a te
Ti porterò per sempre con me
Con infinita stima ed affetto”

Così con queste parole oggi si è chiuso un percorso terapeutico intenso, profondo, a tratti doloroso ma infinitamente prezioso.

Un viaggio dentro la ferita dell’infertilità
una ferita silenziosa, spesso invisibile
che però scava in profondità e chiede di essere vista, accolta, ascoltata.

Abbiamo attraversato insieme il dolore, la rabbia, la speranza instancabile e poi il crollo di tutte le attese. Abbiamo dato un nome alla perdita, al senso di vuoto, alla frustrazione di un corpo che non risponde come si vorrebbe. Ma soprattutto, abbiamo lavorato per trasformare tutto questo in qualcosa di più grande: comprensione, amore per sé, accettazione ed accoglienza.

Perché scegliere di fermarsi non è una resa. È un atto di profondo rispetto verso i propri limiti, verso il proprio corpo, verso la propria vita, verso la propria storia. È un gesto di coraggio e di libertà. In questo spazio sicuro, abbiamo imparato che smettere di lottare non significa smettere di vivere. Significa scegliere di vivere diversamente, con verità, con dolcezza.

Porto con me l’emozione di aver assistito a questa trasformazione. Alla nascita di una nuova pace. Alla forza di chi ha saputo dire: “Basta”, non per chiudere, ma per aprire. Per aprirsi a un futuro ancora tutto da scrivere.

Ho conosciuto una “bella” persona ma bella davvero di quelle che ce ne sono poche e sono rare e preziose. Ho conosciuto una umanità personale e professionale unica ed introvabile.

Grazie per la fiducia, per le lacrime, per le parole. E per il silenzio condiviso.

Grazie per la tua lettera di arrivederci perché certe parole riscaldano il cuore 💜

.La maternità non è un viaggio unico ma ha mille facce!Ci sono madri  in lutto per la loro perdita in gravidanza o al pa...
11/05/2025

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La maternità non è un viaggio unico ma ha mille facce!

Ci sono madri in lutto per la loro perdita in gravidanza o al parto

Madri che lasciano libere le loro creature perché per loro la vita sarebbe troppo difficile e dolorosa e perché la vita non saprebbe accoglierle

Ci sono madri che combattono ogni giorno accanto ai loro figli

Madri costrette a letto per intere settimane

Ci sono madri che lottano per tenere al sicuro nel ventre la propria creatura

Madri di un bimbo arcobaleno che tremano ad ogni respiro

Ci sono madri che hanno appena partorito e non pensavano sarebbe stato così difficile

Madri che hanno perso la loro mamma e sentono prepotente quella mancanza

Ci sono madri che proprio oggi attendono un gesto d’amore nella loro solitudine

Madri stanche che comunque mostrano sempre il sorriso

Ci sono madri che scelgono di esserlo da
sole anche contro tutto e tutti

Madri che fanno scelte d’amore diverse e fanno figli con un’altra madre

Ci sono madri che vanno al prendersi il proprio figlio in terre lontane

Ci sono madri grazie alla medicina

Madri grazie al dono di altre donne

E poi ci sono le madri che i figli non li hanno

Madri che si illudono ad ogni ritardo

Madri dell’ennesimo test negativo

Madri nelle sale d’attesa dei centri Pma

Madri a dieta che si sottopongono a mille terapie

Madri che si pungono la pancia e prendono tante pastiglie ogni giorno

Madri che devono giustificare perché non sono madri

Madri che vivono della speranza e nell’attesa che la prossima sia la LORO festa della mamma

Ci sono madri che stingono per la prima volta tra le braccia la vita ed altre che li fanno per l’ultima

Madri che accolgono e madri che lasciano andare

Ci sono madri che aiutano altre donne a diventare madri

E poi ci sono io, mamma imperfetta che prova a fare ciò che può come sa

E c’è la mia di mamma sempre nel cuore

Ci sono tante madri una diversa dall’altra ma tutte ugualmente immensamente mamme

Questo giorno è per omaggiare chi sa prendersi cura

Questo giorno è per te 💜



.Ti hanno tolto le tubeE insieme a lorose n’è andata anche l’ultima speranza di una gravidanza naturaleEd ora non c’è pi...
09/04/2025

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Ti hanno tolto le tube
E insieme a loro
se n’è andata anche l’ultima speranza di una gravidanza naturale

Ed ora non c’è più spazio per quell’illusione
Anche se hai già fatto tanti tentativi andati a vuoto
Rimaneva la possibilità ed ora è impossibile
E fa male
Fa male perché è definitivo
Perché cambia lo sguardo con cui guardi il futuro

Ti hanno tolto le tube
Quelle piccole vie segrete dove poteva nascere
per caso o per destino
la vita

E con loro
hai perso anche l’illusione
Quel pensiero dolce e amaro che forse
un giorno
senza programmarlo
potesse accadere
Perché il cuore non ragiona
Il cuore spera

E ora quella speranza
quella piccola
fragile
irrazionale speranza
non c’è più

Non che tu ci credessi davvero
ma quella minuscola possibilità
quel “non si sa mai”
era lì in fondo al cuore

Adesso non più

Non è solo una questione fisica
È una frattura emotiva

È una verità che taglia
che pesa come un macigno sul petto
È finita
E fa un male che non si può raccontare

Perché non si tratta solo di organi
di biologia
di medicina
Si tratta di sogni
Di culle immaginate
Di nomi sussurrati nel silenzio
Di stanze pronte e braccia vuote
Si tratta di quel dolore che nessuno vede
ma che ti sveglia di notte e ti stringe la gola

Oggi
semplicemente
fai i conti con una certezza nuova
E provi in qualche modo anche a farci pace

È un punto di non ritorno
anche emotivo
E come ogni addio
merita rispetto
spazio e comprensione

È una forma di lutto silenzioso
Invisibile agli occhi,
ma profondo nel cuore
E non devi negarlo
Lo devi accogliere
Lo devi onorare
Perché anche le speranze perdute meritano una carezza

Oggi quella scintilla si spegne
E chiude una porta che tenevi socchiusa
anche senza accorgertene

Perché anche le illusioni
a volte
sono una forma d’amore

Perché anche dire addio a una speranza è un atto d’amore
Verso te
il tuo corpo
la donna che sei diventata attraversando tutto questo

Un giorno tornerà la forza
vedrai
Ma oggi devi solo stringere forte quella parte di te che ha sperato
E dirle:
“Grazie. Mi hai tenuta in piedi fin qui.”

Succede spesso che chi sta accanto ad una persona  che  cerca un figlio si trovi in seria difficoltà rispetto a cosa dir...
01/04/2025

Succede spesso che chi sta accanto ad una persona che cerca un figlio si trovi in seria difficoltà rispetto a cosa dire, come comportarsi …..

la sensazione é quella di dover trovare le parole giuste, di dare il suggerimento efficace e magari, perché no, dare pure h a mano ….

Quando qualcuno affronta la difficoltà di concepire, il suo dolore è già una ferita aperta che sanguina ogni giorno. Non ha bisogno di sentirsi dire
“Rilassati, vedrai che arriverà”
o “Hai provato a….?”,
perché ogni consiglio, anche se dato con buone intenzioni, suona come un’implicita accusa:
forse non stai facendo abbastanza, forse il problema sei tu.

La verità è che chi lotta con l’infertilità ha già pensato a tutto.
Ha già provato, sperato, pianto, si è informato, ha consultato specialisti, ha esaminato ogni possibilità.

Ogni suggerimento non richiesto, ogni tentativo di minimizzare il suo dolore, lo fa sentire ancora più solo e incompreso.

Ecco perché la cosa più preziosa che si possa offrire non è una soluzione, ma una presenza.
Un ascolto sincero, senza interruzioni, senza frasi fatte. Uno spazio sicuro in cui piangere senza sentirsi deboli, in cui esprimere la propria rabbia senza sentirsi sbagliati.

A volte, il gesto più grande è semplicemente dire:
“Ti vedo. Ti capisco. Sono qui per te.”

Perché il dolore dell’attesa è già abbastanza pesante senza doverlo giustificare.

.Il giorno é lungofatto di corse senza finedi incastri tra mille impegni Un appuntamento dopo l’altro Una priorità conti...
25/03/2025

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Il giorno é lungo
fatto di corse senza fine
di incastri tra mille impegni
Un appuntamento dopo l’altro

Una priorità continua
Nulla lasciato indietro

Il giorno é un turbinio di rumori luci ed altre sensazioni che si rimbalzano tra loro

Poi fortunatamente la giornata arriva a termine

Sopraggiunge la sera puoi finalmente rilassarti
puoi interrompere la tua frenesia

Meno rumori
luci più tenui
Puoi lasciare andare
puoi spegnere il cervello

Credi di poterlo fare
Speri di riuscirci

E proprio quando stai per pregustarti la tranquillità

Quando al buio vai a letto sistemi le ultime cose e poi
Spegni la luce e ….
si accendono i pensieri

Pensieri che arrivano puntuali, quando tutto intorno è silenzio

Quando il corpo è stanco, ma la mente non smette di ripercorrere ogni attesa, ogni speranza, ogni delusione

Chi vive la ricerca di un figlio attraverso la PMA
sa cosa significa addormentarsi con il cuore pesante, dopo l’ennesimo esito negativo

Sa cosa vuol dire sentirsi svuotati, feriti, a volte perfino in colpa per un corpo che sembra non ascoltare il desiderio più profondo

Fai fatica a dormire
c’è una smania di pensieri presentimenti paure
una peggio di quella prima

Eppure, proprio in quelle notti in cui tutto sembra crollare, c’è ancora qualcosa che resta acceso: la forza di chi continua a sperare, nonostante tutto
La resilienza di chi, anche tra le lacrime, trova il coraggio di andare avanti.

.Per molti oggi è un giorno di gioia, di regali fatti a mano, di abbracci stretti.Ma per alcuni uomini è un giorno silen...
19/03/2025

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Per molti oggi è un giorno di gioia, di regali fatti a mano, di abbracci stretti.

Ma per alcuni uomini è un giorno silenzioso, un promemoria di un sogno che non si è realizzato.

E’ un giorno che pesa, un promemoria di ciò che non è stato e di ciò che non potrà forse mai essere.

A voi, padri di cuore,
padri in attesa,
padri in ricerca,
a voi che avete amato con tutta l’anima e che oggi portate nel cuore un’assenza che nessuna parola potrà colmare.

A voi, che avete cullato sogni, stretto piccole stelle, e che ora stringete solo il ricordo ed il desiderio .

A voi, che ogni giorno trovate la forza di andare avanti, anche se dentro vi manca un pezzo.

A voi che avreste dato tutto per stringere un figlio tra le braccia.

A voi che avete sperato, lottato, atteso, e poi dovuto fare i conti con un’assenza che pesa.

A voi che sentite il cuore riempirsi ogni volta che un bambino vi chiama per nome, ma mai “papà”.

Oggi, nel rumore della festa, c’è spazio anche per il vostro silenzio.
E in quel silenzio, c’è un amore che nessuno potrà mai spegnere.

Oggi celebriamo anche voi.
Perché la paternità è un atto d’amore, e l’amore non conosce confini.

Per i papà allora!

Per tutti i papà!

Per quelli che stingono tra le braccia i loro bambini.

Per quelli che lottano per averli.

Per quelli sospesi.

Per quelli che attendono e per quelli che hanno smesso di farlo.

Per i papà di figli lontani o perduti.

Per quelli attenti e per quelli distratti.

Per il mio papà!

Non si può essere padri se non con il cuore e l’amore!


👪❤️🎉🎂💕

.Sì lo sai tu,che hai visto il tuo corpo diventare un campo di battaglia, segnato da aghi, lividi e ormoni che ti hanno ...
05/03/2025

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Sì lo sai tu,che hai visto il tuo corpo diventare un campo di battaglia, segnato da aghi, lividi e ormoni che ti hanno stravolto dentro e fuori.

Lo sai tu, che hai contato i giorni, le ore, i minuti tra una visita e l’altra, tra un prelievo e un’ecografia, cercando di aggrapparti a ogni briciolo di speranza.

Lo sai tu, che hai trattenuto il fiato ogni volta che il telefono squillava, aspettando quel verdetto che avrebbe potuto cambiarti la vita.
Che hai pianto in un bagno pubblico dopo l’ennesima chiamata con la frase che nessuna donna in questo percorso vorrebbe mai sentire: “Mi dispiace.”

Lo sai tu cosa significhi vivere in bilico tra sogno e incubo.

Tu che ti senti dire “Devi rilassarti” quando ogni cellula del tuo corpo brama ciò che sembra essere negato.

Nessuno può sapere il senso di vuoto dopo un ciclo fallito, quella sensazione di sconfitta che pesa sul petto come un macigno.

Nessuno può immaginare le notti passate in bianco a chiederti “Perché io?”, le lacrime che hai versato in silenzio, il dolore di ogni esame, di ogni attesa, di ogni speranza infranta.
Nessuno può sapere cosa significa sentire il cuore spezzarsi ogni volta che il test è negativo, mentre il mondo intorno continua a girare come se niente fosse.

Quello che hai passato lì, dentro quelle stanze della pma, lo sai solo tu.

Lì hai lasciato pezzi di te tra paura e fiducia.
Lì hai dovuto trovare una forza che neanche sapevi di avere.
Lo sai tu che hai sorriso quando dentro urlavi, mentre dici “Va tutto bene” ma dentro di te si sgretola un sogno.

Lo sai tu e lo sanno tutte quelle donne che, come te, hanno dovuto ricostruire se stesse pezzo dopo pezzo dopo ogni crollo.

Lo sanno tutte quelle che si sono asciugate le lacrime da sole, perché il mondo fuori va avanti, inconsapevole del dolore invisibile che portate dentro.

Eppure, in mezzo a tutto questo, c’è una forza che non sapevi di avere. Una determinazione che va oltre la paura. Una speranza che, nonostante tutto, non riesce a spegnersi del tutto.

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