Dott.ssa Alessia Gasparini

Dott.ssa Alessia Gasparini Psicologa con L. M. in Psicologia Clinica e della Riabilitazione. Ha conseguito anche

Riprendo le parole di  per rinforzare il concetto di  . La persona autistica può non comprendere la persona neurotipica,...
22/07/2025

Riprendo le parole di per rinforzare il concetto di . La persona autistica può non comprendere la persona neurotipica, ma anche la persona neurotipica può non riuscire a capire la persona autistica. C'è bisogno di "allenare" l'empatia di entrambe 🌈

Per molti, le vacanze estive sono un momento atteso tutto l'anno, ma per le persone neurodivergenti può non essere così ...
21/07/2025

Per molti, le vacanze estive sono un momento atteso tutto l'anno, ma per le persone neurodivergenti può non essere così facile. Questo perché spesso sono chiamate a:

🌸 affrontare un cambiamento improvviso di routine e ricreare nuove abitudini;

🌸 gestire il tempo in prima persona (mentre prima era definito da impegni scolastici/lavorativi e extrascolastici);

🌸 occuparsi di faccende domestiche o di attività poco motivanti;

🌸 fare i conti molto spesso con aspetti di ipersensorialità legati a gambi di temperatura.

🌱 Ai genitori di bambini e adolescenti nd ricordo spesso che, dopo un anno scolastico generalmente faticoso, la tendenza a non voler "far niente" per recuperare le energie, è una necessità. Si possono concordare piccoli compiti, offrendo flessibilità (ad esempio, individuando 2 o 3 compiti da eseguire entro la giornata o la settimana, senza tempi stretti) e andando incontro alle funzioni esecutive "scariche" (ad esempio, usare delle liste scritte/agende visive aiuta nel recupero in memoria delle attività da svolgere).

🌱 Può essere utile fare una lista di attività che ricaricano, interessi e passioni, per facilitare la creazione di una nuova routine. Può tuttavia accadere che il desiderio di dedicarsi ad un'attività possa essere limitato dalla necessità preliminare di pianificazione o di predisposizione del materiale necessario. Per questo motivo, la persona nd può essere spinta ad occuparsi in attività immediatamente fruibili (compreso scrollare i social). Su questo la persona nd ha bisogno di supporto.

🌱 Attrezzarsi per contrastare l'ipersensorialità intensificata dal cambio di temperatura, ad esempio con maschere viso in gel refrigeranti/impacchi gel refrigeranti , face ice rollers, piccoli ventilatori portatili, salviette rinfrescanti.


Vi aspettiamo 😊
19/07/2025

Vi aspettiamo 😊

📣Venerdì 2️⃣4️⃣ ottobre si terrà a Padova il convegno "Disturbi del Neurosviluppo: nuove prospettive dalla ricerca per nuovi percorsi di cura": l'evento, organizzato in occasione del 50° anniversario delle sedi di Padova e Vicenza, vuole fare il punto sulla ricerca scientifica, sui progressi raggiunti, riflettere sugli sviluppi scientifici e tecnologici, nonché sul cambiamento culturale che ha segnato questi cinque decenni di lavoro nel campo della riabilitazione e della cura.👶👧👩‍🦽
Info: bit.ly/Convegno_Padova_24_ottobre

17/07/2025

Piccole storie, grandi obiettivi Storie semplici per spiegare a bambini e ragazzi emozioni, regole e modi di dire. Per insegnanti, terapisti, genitori e bambini che imparano… a modo loro

Conosci il PDA? Hai mai incontrato persone con queste caratteristiche di funzionamento? Conosci le tecniche da utilizzar...
08/07/2025

Conosci il PDA? Hai mai incontrato persone con queste caratteristiche di funzionamento? Conosci le tecniche da utilizzare?

Ho la fortuna di potermi confrontare con ben due equipe di colleghi, lavorando in due contesti diversi (La Nostra Famigl...
03/07/2025

Ho la fortuna di potermi confrontare con ben due equipe di colleghi, lavorando in due contesti diversi (La Nostra Famiglia per l'età evolutiva, Gruppo Empathie per l'età adulta). Osservo costantemente come ogni professionista abbia la sua "parola", ovvero un concetto che trova centrale nel suo lavoro, nella relazione con il paziente, nell'interazione con i contesti che ruotano attorno alla persona. La mia "parola" è CONSAPEVOLEZZA. C'è sempre nelle mie risposte, nei materiali che uso, nelle cose che condivido. Credo fortemente che la CONSAPEVOLEZZA sia la chiave del percorso di benessere della persona neurodivergente.
Nell'età evolutiva mi trovo genitori e insegnanti che mi dicono che, una volta ricevuta la diagnosi, il bambino o l'adolescente la usa come scusa.
Non è vero.
È un bisogno di dare un nome a ciò che la persona neurodivergente vive, è un modo per condividere e rendere partecipe l'altro.
"Parlo di me", non "mi giustifico".
In altri piccoli pazienti, invece, emerge forte il bisogno di usare le parole corrette per comprendere i propri vissuti. Anche i più piccoli, ognuno con i propri tempi e modi, hanno bisogno di nominare nel modo giusto le cose.
Nei percorsi valutativi, con tutti, bambini, adolescenti, adulti, il livello di consapevolezza è determinante, sia per definire al meglio il percorso stesso, sia per arrivare ad una descrizione completa e puntuale delle caratteristiche della persona.
Spesso la diagnosi è quel confine che permette alla persona di mettere ordine e fare chiarezza. E togliersi sensi di colpa o la percezione di essere sbagliati.
La mia "parola" è e continuerà ad essere sempre CONSAPEVOLEZZA!

Il percorso di   passa anche attraverso il dare un nome a ciò che riguarda le caratteristiche della persona autistica.Mo...
01/07/2025

Il percorso di passa anche attraverso il dare un nome a ciò che riguarda le caratteristiche della persona autistica.
Molte parole entrano per la prima volta nel vocabolario delle persone autistiche e dei loro familiari, diventando un modo facile per comprendere, spiegare e condividere.

In occasione dei 50 anni della Nostra Famiglia di Padova, ci sarà un convegno interessante, con tante esperienze formati...
27/06/2025

In occasione dei 50 anni della Nostra Famiglia di Padova, ci sarà un convegno interessante, con tante esperienze formative e occasioni di confronto. Con tanta gratitudine, ci sarò anch'io tra i relatori 😊

Salve the date 😉

https://emedea.it/medea/it/formazione-it/eventi-formativi/609-disturbi-del-neurosviluppo-nuove-prospettive-dalla-ricerca-per-nuovi-percorsi-di-cura?fbclid=IwY2xjawLLXgxleHRuA2FlbQIxMQABHhp1sX5GtXNhZVRhxgS6MHiu6uISYxt-Omfk04SkpJXk7Y8MfmUG9aRh2hLX_aem_TfZ7sNsxbtB9HEyMaWdNkQ

23/06/2025

Se sei una persona neurodivergente, potresti aver già sentito la narrazione che associa certi neurotipi a determinati talenti straordinari, a volte raccontati quasi come dei “superpoteri”, soprattutto quando parliamo del contesto lavorativo. Questo messaggio, nonostante a volte sia guidato dalle migliori intenzioni, può essere fuorviante e persino dannoso.

Per molte persone neurodivergenti, e in particolare per le persone autistiche, può essere in realtà davvero faticoso riuscire a realizzarsi in ambito lavorativo. Quando un interesse intenso diventa un lavoro, la pressione delle scadenze, delle aspettative altrui e della necessità di performance può trasformare ciò che era una fonte di piacere e benessere in una fonte di stress e esaurimento. Altre volte gli interessi intensi non possono essere spesi in contesto lavorativo oppure non sono proprio presenti (non è infatti una caratteristica obbligatoria). La sensorialità, che invece è quasi sempre alterata, non viene quasi mai analizzata e spesso diventa motivo di burnout o della scelta di cambiare lavoro. Nonostante sia un diritto della persona neurodivergente ottenere degli accomodamenti in contesto lavorativo, il nostro Paese è ancora molto in difficoltà nel garantire la loro implementazione.

Spesso nei miei percorsi terapeutici di psicologo clinico per adulti neurodivergenti mi trovo ad aiutare la persona a trovare le giuste modalità affinché il lavoro possa essere un ambito di vita in cui realizzarsi e trovare il giusto equilibrio tra proprie capacità/caratteristiche e senso di auto efficacia. Si tratta di lavorare per creare un mondo del lavoro in cui le autentiche capacità di ogni individuo siano riconosciute e valorizzate, dove il benessere sia prioritario e dove trovare uno spazio per esistere e prosperare, senza il peso di dover costantemente dimostrare di meritare quella posizione “nonostante la neurodivergenza”.

Dott. Matteo Bonafé
Psicologo clinico

22/06/2025
Ho ancora in mente l'espressione di entusiasmo di S., quegli occhi che si spalancano dalla felicità nel chiedermi "allor...
16/05/2024

Ho ancora in mente l'espressione di entusiasmo di S., quegli occhi che si spalancano dalla felicità nel chiedermi "allora sono autistico??!??!!". Tutto questo al termine di un percorso di accompagnamento alla diagnosi. S. ha 15 anni e tanta voglia di sapere il perché di tante cose. Non è stato difficile portarlo a riverargli il nome di tutto quello che sente e vede da sempre di sè. Perché S., come tanti adolescenti autistici, le risposte le cerca da tempo..e dopo aver messo in fila le sue caratteristiche, sempre in una prospettiva di neurodivergenza e non di deficit, e avergli chiesto se sapeva come si chiamava tutto questo, è stato lui stesso a chiedermi se era autistico, urlandolo con gioia!
È qualcosa che mi capita sempre più spesso e che parte dal percorso di valutazione, un percorso, per come è stato pensato, che aiuta da subito a far chiarezza e a mettere in ordine. Perché spesso poi, c'è solo bisogno di ascoltare, convalidare e confermare qualcosa che già cercano da sè.
Oggi ringrazio S. (ma la settimana scorsa era E., la settimana prima G) perché vedere quella felicità spontanea nei suoi occhi mi ha regalato una grandissima emozione ❤️

Indirizzo

Padova
Padua
35139

Sito Web

https://lanostrafamiglia.it/

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