
15/04/2025
Giovedì scorso ho avuto il piacere di portare il mio contributo clinico all’Open day di in cui si è parlato di cosa succede nella cura attraverso lo schermo. Quanti elementi ci sono da tenere a mente nell’online? Tantissimi! Si lavora in condizioni diverse dalla presenza, in cui il setting non è più preparato e pensato dal solo terapeuta ma è co-costruito con l’interlocutore e questo è un elemento che è sempre stato cardine nella terapia. Questo non deve spaventare ed essere demonizzato, ma essere colto come occasione di navigare una nuova esperienza, caratterizzata da nuovi fenomeni che acquistano un significato all’interno dei percorsi di cura. Un’altra domanda che emerge è “È presente il corpo nell’online?”, è presente in modo diverso, non solo nel pezzo di corpo che si vede o nella voce che si sente, ma tutto ciò che si presenta nella finestrella online e che entra a far parte della relazione terapeutica. Parlare di questo modo di fare terapia ha suscitato molti interrogativi tra chi ha partecipato, ed è giusto che colleghi e futuri colleghi continuino a porseli per poter comprendere meglio questa esperienza terapeutica ormai sdoganata ma non con moltissimi anni di studio e storia clinica alle spalle. Ciò che è fondamentale è mantenere un pensiero clinico e curioso verso ciò che avviene in terapia. Avere le risposte non è ciò che deve interessarci, quanto in realtà continuare a porci le domande giuste, affinché non si affrontino ingenuamente il lavoro con i pazienti in questi contesti e all’interno delle istituzioni (quali piattaforme) che contengono il nostro operato.