10/09/2025
La voce di Hind è una sola, ma parla per conto dei ventimila bambini già uccisi a Gaza. Secondo l’UNICEF ne muoiono ventotto ogni giorno — vittime sia del conflitto armato sia della fame — in una carneficina che non concede né pausa né pietà. Parla per conto di tutti i bambini che muoiono in guerre e genocidi, dei bambini scomparsi, dei bambini che perdono tutto, protagonisti di diversi film presentati in questa Mostra. Parla dell’uccisione del futuro dell’umanità.
"La voce di Hind Rajab"
Commento di Elisabetta Marchiori
https://www.centrovenetodipsicoanalisi.it/la-voce-di-hind-rajab/
“The Voice of Hind Rajab”, scritto e diretto dalla cineasta tunisina Kaouther Ben Hania, è stato il film che ha ricevuto più applausi e provocato più lacrime e rabbia — ottenendo il Gran Premio della Giuria — in questa 82° Mostra d’Arte Cinematografica di Venezia..
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“The Voice of Hind Rajab” sussurra l’orrore attraverso la voce flebile di una bambina, obbligando lo spettatore a mettersi in ascolto e ad attivare l’immaginazione.
La storia è nota: il 29 gennaio 2024 Hind, una bambina palestinese di sei anni, rimane intrappolata in un’auto, dove viaggiava con due zii e i due cugini, sotto il fuoco israeliano, accucciata con i loro cadaveri coperti di sangue. Il padre dalla Germania riesce a metterla in contatto telefonico con gli operatori del centralino della Mezzaluna Rossa Palestinese, che cercano con i mezzi che hanno a disposizione di salvarla. L’ambulanza si trova a una distanza effettiva di una manciata di minuti, la telefonata con Hind, più volte interrotta, dura nella realtà settanta minuti. Di fatto, la storia è quella di un’agonia in diretta, di una morte in diretta.
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Se Hind è bloccata nell’auto, gli operatori si trovano bloccati in una spirale kafkiana fatta di richieste inevase e ordini contraddittori, in un loop in cui si riattivano le stesse sequenze di parole e gesti, di reazioni di rabbia e di disperazione. Insieme, questi personaggi compongono un coro tragico in cui l’azione non consiste nel fare, ma nel non poter fare."
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