
08/09/2025
Mi è stato regalato Il “labirinto dell’anima” di Anna Llenas, un viaggio nelle emozioni raccontate con illustrazioni meravigliose e parole potenti. Una delle prime che mi ha colpito è stata la “dispersione”.
Non si tratta solo di incapacità di fermarsi: è un’emozione che descrive la sensazione di essere, emotivamente, ovunque e in nessun luogo allo stesso tempo. La mente vaga, si apre a mille stimoli, cerca direzioni diverse senza sceglierne nessuna, e così finisce per perdersi.
La dispersione porta con sé un paradosso: l’espansione illimitata che diventa vuoto. Più lo spazio interiore si allarga, più si fa difficile ritrovare un centro.
Accade spesso nei periodi di transizione: quando una scelta ci mette davanti a più strade possibili, quando la vita cambia direzione, quando ci sentiamo sospesi. È soprattutto in quei momenti che la dispersione si accompagna al rimuginio: un rincorrere pensieri e scenari che non portano a una decisione, ma amplificano la sensazione di smarrimento.
E allora la domanda che il libro pone acquista forza: dove stai andando davvero? Da cosa fuggi?
Riconoscere la dispersione significa dare un nome a quel disorientamento che spesso viviamo senza accorgercene. È un’emozione che parla di mancanza di radici, di fatica a raccogliere i pezzi di sé in una forma coerente.
Eppure, come ogni emozione, contiene messaggi: spesso ci mostra il bisogno di orientamento, di confini, di una direzione che non cancelli la complessità, ma che la trasformi in significato.
💭 Ti è mai capitato di sentire la dispersione come stato emotivo?