24/09/2025
LA TERAPIA COGNITIVO-COMPORTAMENTALE (TCC)
Salve a tutti,
come anticipato nel mio precedente video oggi vi darò qualche informazione sulla terapia cognitivo comportamentale, dato che è considerata la terapia d’elezione per i disturbi d’ansia.
La terapia cognitivo comportamentale è un modello per la comprensione della psicopatologia e un tipo di psicoterapia ampiamente utilizzata per il trattamento dei principali disturbi psichici.
Con la definizione ad ombrello di terapia cognitivo comportamentale, si indica in realtà una vasta famiglia di psicoterapie perché è stata sviluppata originariamente negli anni settanta grazie all'integrazione delle terapie comportamentali e di quelle cognitiviste.
Il termine "cognitivo" fa riferimento a tutto ciò che accade internamente alla mente (processi mentali come pensiero, ragionamento, attenzione, memoria…). La terapia cognitiva aiuta ad individuare certi pensieri ricorrenti, schemi fissi di ragionamento e di interpretazione della realtà, che sono concomitanti alle forti e persistenti emozioni problematiche e aiuta a correggerli e ad integrarli con altri pensieri più realistici, o, comunque, più funzionali al proprio benessere.
Il termine "comportamentale" fa riferimento invece ai comportamenti manifesti da parte del soggetto. La terapia comportamentale aiuta a modificare la relazione fra le situazioni che creano difficoltà e le abituali reazioni emotive e comportamentali che la persona mette in atto in tali circostanze.
In sintesi tale approccio terapeutico si basa sull’assunto che esista una complessa relazione tra emozioni, pensieri e comportamenti e che i problemi emotivi non siano dovuti agli eventi vissuti dal paziente ma alla sua rappresentazione soggettiva e distorta della realtà e alle credenze disfunzionali, spesso inconsapevoli che si mantengono nel tempo.
La TCC ha delle caratteristiche specifiche:
1. Si basa su evidenze scientifiche e ricerche volte ad ampliare le conoscenze sulle strutture e i processi mentali;
2. E’ focalizzata sul problema e orientata all’azione. Viene individuato il problema concreto e attuale del paziente, viene formulata una diagnosi e concordati gli obiettivi del trattamento e i passi per raggiungerli;
3. E’ collaborativa perché paziente e terapeuta lavorano insieme attivamente per trovare strategie e perché il terapeuta aiuta il paziente a diventare terapeuta di se stesso, fornendogli gli strumenti utili per la risoluzione dei suoi problemi;
4. E’ una terapia breve, quando ciò è possibile. La durata della terapia varia di solito dai quattro ai dodici mesi, con sedute a cadenza il più delle volte settimanale;
5. Utilizza gli homeworks che sono parte integrante della terapia. Sono esercizi che permettono di mettere in pratica quanto appreso in seduta e che i pazienti possono sperimentare in situazioni di vita reale.
Penso di avervi detto l’essenziale per quanto riguarda la TCC, il resto lo potete scoprire da voi ma attenti alle fonti da cui traete le informazioni. Mi raccomando che siano fonti scientifiche attendibili. A presto con un nuovo video e restate connessi!!!