Pietro Aliprandi - Studio di Psicologia Analitica

Pietro Aliprandi - Studio di Psicologia Analitica Medico-chirurgo. Scuola di specializzazione in Psicoterapia @ Centro Italiano Psicologia Analitica (CIPA-IAAP) di Milano. Riceve a Padova e Conegliano (TV).

PERCHÉ FESTEGGIARE HALLOWEENSu internet circolano centinaia di post su questa controversa “festa”, e la maggior parte sf...
31/10/2023

PERCHÉ FESTEGGIARE HALLOWEEN

Su internet circolano centinaia di post su questa controversa “festa”, e la maggior parte sfiorano il ridicolo. Vediamo di fare chiarezza in merito.

Molti detrattori cercano l'origine di questa celebrazione nel Samhain celtico, ma in realtà Hallowe'en è la forma contratta dell'inglese All Hallows' Eve, cioè “Vigilia di Ognissanti”: sì, Halloween è una festa cristiana, incluso il nome! Ed è tradizione cristiana, già dal XII secolo, quella di visitare i cimiteri la sera, accendere lumini e vestirsi di nero in commemorazione dei morti, dei martiri e dei santi. Ad ogni modo, tanto Samhain quanto Halloween segnano simbolicamente l'inizio dell'autunno, rappresentano un evento rituale che segna la conclusione delle attività agricole (estive) e l'inizio di quelle invernali. Le rappresentazioni grottesche e mostruose nascono dal bisogno apotropaico (cioè scaramantico) di sopravvivere ai rigori invernali. Da un punto di vista psicologico, ciò significa passare da un atteggiamento estroverso ad uno introverso, confrontarsi con i propri mostri e i propri demoni inconsci, riflettere su ciò che si è fatto finora e pianificare un nuovo inizio col ritorno della luce. Pregare per i morti è anche pregare per sé, per i nostri lutti e le nostre sofferenze passate, per non dimenticarle ma anche per confrontarsi coscientemente con esse, affinché non ritornino sotto forma di fantasmi persecutori. Del resto, prima della nascita della psicoanalisi l'uomo poteva contare solo sul rituale per confrontarsi con l'ignoto interiore. E tuttora lo facciamo, o almeno dovremmo.

Su internet circolano centinaia di post su questa controversa “festa”, e la maggior parte sfiorano il ridicolo. Vediamo ...
31/10/2023

Su internet circolano centinaia di post su questa controversa “festa”, e la maggior parte sfiorano il ridicolo. Vediamo di fare chiarezza in merito.

Su Vegolosi.it una mia intervista sul tema dell'eco-ansia. Cos'è, e come affrontarla?
24/10/2023

Su Vegolosi.it una mia intervista sul tema dell'eco-ansia. Cos'è, e come affrontarla?

È uscita una mia intervista per .it sul tema dell'eco-ansia. Cos'è, e come affrontarla? Qui riporto un estratto dell'art...
24/10/2023

È uscita una mia intervista per .it sul tema dell'eco-ansia. Cos'è, e come affrontarla? Qui riporto un estratto dell'articolo. Scrivete la vostra opinione nei commenti 👇

I colori hanno un'incredibile capacità di influenzare il nostro stato d'animo e di evocare emozioni. Durante l'estate, q...
01/09/2023

I colori hanno un'incredibile capacità di influenzare il nostro stato d'animo e di evocare emozioni. Durante l'estate, quando ci immergiamo nella bellezza della natura in fiore e nei panorami mozzafiato, i colori vibranti diventano ancor più significativi per il nostro benessere emotivo. La buona notizia è che possiamo usare attivamente i colori, tramite l'arte e la creatività, per catturare e fissare nella nostra mente le emozioni positive sperimentate durante le vacanze estive.
I colori caldi, come il giallo e l'arancione, sono simboli di allegria e vitalità. Utilizzarli in opere d'arte, come dipinti o disegni, può aiutarci a rivivere la sensazione di felicità provata durante momenti spensierati al mare o in campagna. L'atto di selezionare le tonalità e di combinare i colori ci consente di esprimere le emozioni vissute, creando un'opera che racconta la nostra storia estiva.
Il blu e il verde, colori rilassanti e rigeneranti, ci connettono con la pace interiore che spesso troviamo durante le vacanze estive. Utilizzando queste tonalità in un'opera artistica, possiamo ricreare la serenità delle giornate trascorse in riva al mare o in mezzo alla natura. Le sfumature di blu possono catturare l'immensità del cielo e dell'oceano, mentre il verde ci riporta al contatto con la terra e il suo potere rigenerante.
Il rosso, simbolo di passione ed energia, può essere usato per esprimere l'entusiasmo e la vitalità che ci ha pervaso durante avventure estive e momenti emozionanti. Creare opere d'arte con tocchi di rosso ci permette di rievocare la forza e la gioia che abbiamo provato durante queste esperienze memorabili.
L'uso del viola e del rosa nelle nostre creazioni artistiche può rappresentare la gratitudine e l'amore che abbiamo provato durante le interazioni con le persone care durante le vacanze estive. I colori delicati ci aiutano a fissare nella mente i momenti di connessione emotiva e affetto trascorsi con familiari e amici.
La creazione artistica, sia essa un disegno, un dipinto o anche una semplice composizione di collage, ci offre un'opportunità di esprimere le emozioni positive e di fissarle nella nostra mente. Questo processo terapeutico ci permette di rivivere quei momenti speciali anche dopo la fine delle vacanze, offrendoci un rifugio emotivo quando ne abbiamo bisogno.
Ricordiamoci che l'arte non ha bisogno di essere perfetta o di seguire regole rigorose. È un mezzo espressivo personale, in cui possiamo liberamente giocare con i colori e le forme per trasmettere ciò che proviamo. Ogni pennellata o segno sul foglio è un'opportunità per catturare l'essenza delle nostre emozioni estive e custodirle per sempre.

Il fuoco, maestro ancestrale dei misteri, illumina le notti buie e alimenta la nostra sopravvivenza fin dai tempi antich...
28/08/2023

Il fuoco, maestro ancestrale dei misteri, illumina le notti buie e alimenta la nostra sopravvivenza fin dai tempi antichi. Non solo elemento materiale, il fuoco è portatore di significati profondi che hanno intrecciato i fili della sua storia con l'anima umana. Una danza sinuosa di simbolismo si cela dietro le fiamme, e la passione arde in esse, connettendoci a un'energia vitale primordiale.
Il fuoco è stato adorato come divinità in svariate culture, legato al potere della purificazione e della trasformazione. Come un rito di rinascita, la sua ardente abbraccio dissolve ciò che è vecchio e brucia ponti verso nuovi orizzonti. In esso risiede un potere creativo, una forza senza freni che fa eco alla nostra stessa passione interiore.
L'anelito della passione, una forza impetuosa che ci spinge oltre i limiti, trova nel fuoco un riflesso delle emozioni ardenti che ci consumano. Il calore che sprigioniamo, i sogni che alimentiamo, la determinazione che incendia i nostri cuori, tutto ciò è la fiamma viva della passione. Ma, come l'ardente focolare che richiede attenzione, anche la passione deve essere governata con saggezza. Lasciata bruciare incontrollata, può incenerire le relazioni e consumarci dall'interno.
L'energia vitale, inestricabilmente intrecciata al fuoco e alla passione, è il "Chi" orientale, il flusso sottile che pervade l'universo e anima ogni essere. Nella cultura cinese antica, il fuoco era uno dei cinque elementi, strettamente connesso all'entusiasmo e all'energia vitale. Quando la passione è intrisa di autenticità e valore, il nostro "Chi" si accende, irradiando forza e vitalità.
Coltivare la passione è come risvegliare l'anima a una danza incendiaria. Seguire il richiamo delle passioni autentiche ci avvicina alla nostra essenza più profonda e ci immerge nella gioia di esprimerci pienamente. La passione ci guida verso un sentiero intrapreso con ardore, un'energia vibrante che si rinnova costantemente.
Tuttavia, per apprezzare appieno la potenza del fuoco e della passione, dobbiamo imparare a incanalare il loro potere con equilibrio e saggezza. Come danzatori, dobbiamo saper muoverci tra le fiamme, senza restarne consumati. Connettere la passione con il significato più profondo e con i nostri valori, fa sì che l'energia scaturisca con una forza costruttiva, arricchendo il nostro cammino.
In questa danza delle emozioni e dell'energia vitale, il fuoco ci offre una luce interiore che irradia il nostro essere. Essa ci spinge oltre i confini del quotidiano, alimentando il desiderio di realizzare i nostri sogni più audaci. Confluenza tra ciò che siamo e ciò che amiamo, il fuoco della passione illumina la via verso la nostra realizzazione personale.
Soffiar via le ceneri del dubbio e lasciare spazio alla fiamma della passione, ci insegna che bruciare con intensità è la chiave per vivere appieno. Nel fuoco e nella passione, troviamo la forza di esplorare il nostro potenziale più autentico, portandoci a un'esistenza piena di significato.

Quando il sole si innalza ardente nel cielo estivo e le giornate si tingono di calore, i cuori dei viaggiatori s'infiamm...
22/08/2023

Quando il sole si innalza ardente nel cielo estivo e le giornate si tingono di calore, i cuori dei viaggiatori s'infiammano, e una chiamata ancestrale risuona nell'anima di coloro che desiderano intraprendere un'epica odissea verso l'ignoto. È il momento delle vacanze estive, il momento in cui l'animo inquieto si risveglia, in cerca di un'opportunità di crescita e cambiamento, un'occasione di trasformazione profonda.
Un viaggio estivo è come una traversata verso i confini dell'immaginazione, una fuga dal quotidiano che ci avvolge con la sua monotonia implacabile. È un soffiare di vento sulla cenere spenta del nostro spirito, risvegliandolo in un turbine di sensazioni e scoperte. Come Ulisse dell'antica Grecia, ci prepariamo ad affrontare il mare tempestoso della vita, sperando di giungere a mete lontane, sia fisiche che interiori.
I luoghi che ci attendono sono come promesse di mondi sconosciuti, e l'attesa dell'incontro con culture distanti e folkloristiche suscita in noi un senso di euforia. Le parole si fanno superflue, e la connessione con l'ambiente circostante si trasforma in una danza silenziosa dell'anima.
Mentre camminiamo lungo sentieri inesplorati o contempliamo l'orizzonte sulla battigia, il cuore si apre come un antico libro di saggezza. Le pagine del passato vengono sfogliate, le memorie risorgono come fantasmi del tempo, e ci troviamo faccia a faccia con le paure e le speranze che celavamo nel profondo dell'essere.
Il viaggio non è solo una fuga dalle nostre certezze, ma un'occasione di confronto con noi stessi. Nel silenzio delle notti stellate, ci abbandoniamo alle riflessioni, scrutando l'animo in cerca di risposte alle domande senza fine. Ci scopriamo fragili, ma al contempo potenti, come onde dell'oceano, che si infrangono con forza sulle rocce, ma che poi si ritirano in una quiete apparente.
Solo nel cuore del viaggio incontriamo l'essenza delle persone. Lontani dalle maschere sociali, ci sveliamo autentici, mostrando le nostre gioie e le nostre fragilità. Le barriere dell'estraneità si sgretolano, e un senso di comunione ci unisce a chi incrocia il nostro cammino. Nei sorrisi di sconosciuti, nei gesti di gentilezza, nei racconti delle loro vite, scopriamo l'unità di tutte le anime, intrecciate come fili di un antico arazzo cosmico.
Ma come ogni odissea, il viaggio ha il suo lato oscuro. Ci troviamo di fronte a sfide e insidie, incertezze e paura. Attraversiamo l'abisso delle nostre emozioni, ma ciò che sembra un abbandono al naufragio diventa invece una sfida da superare, un'opportunità di crescita e forgiatura del nostro carattere.
E quando giunge il momento di tornare a casa, il cuore è traboccante di ricordi, emozioni e un senso di gratitudine verso l'esperienza vissuta. Ma il vero viaggio non finisce qui. Le esperienze accumulate diventano un bagaglio prezioso, che ci arricchisce per sempre.

Un sottile velo si stende sull'anima umana, celando le sfumature oscure che giacciono nascoste nell'ombra. Mentre il sol...
16/08/2023

Un sottile velo si stende sull'anima umana, celando le sfumature oscure che giacciono nascoste nell'ombra. Mentre il sole dà il suo slancio all'estate, la psiche umana si affaccia al mistero delle sue profondità, dove l'oscurità e la luce danzano in un'eterna rincorsa. Come stagliarsi in controluce contro i raggi dorati, così l'ombra sussurra, implora di essere vista e conosciuta.
In questa calda stagione dell'allegria, la nostra mente si rivela un giardino di contrasti. E il sole, maestoso sovrano di questa stagione, rivela sia le gioie vivaci che le ferite segrete della psiche umana. L'aria vibrante risuona di risate gioiose e melodie spensierate, ma tra gli eco dell'estate, un'orchestra invisibile suona le note oscure dell'anima.
La psicologia junghiana suggerisce che dietro ogni luce c'è un'ombra, e nell'estate ciò è ancor più evidente. Nel bagliore dei tramonti infuocati, l'ombra si allunga, espandendo la sua portata nel silenzio dell'anima. E nell'incanto delle notti stellate, i segreti più oscuri dell'essere umano si avvicinano alla superficie, chiamando a gran voce l'attenzione.
I raggi dorati del sole solleticano il nostro narcisismo, e ci inebriamo del riflesso dorato che ci ritrae come protagonisti delle nostre stesse storie. Ma mentre ci ammiriamo nell'immagine riflessa, l'ombra ci osserva in silenzio, svelando fragilità celate e vulnerabilità tenute gelosamente al riparo dalla luce del giorno.
Le calde giornate estive spingono verso l'impulsività, l'euforia che fa danzare i cuori, che spinge ad abbandonarsi alle tentazioni, a seguire strade rischiose. E mentre il sole infuoca la passione, l'ombra si alimenta di desideri segreti, di impulsi repressi, sospirando nell'attesa di essere ascoltata.
Ma l'estate ci chiede di mantenere le maschere saldamente ancorate, di sorridere nonostante il peso dell'ombra che si insinua nell'anima. La società ci accoglie con le braccia aperte solo se portiamo in dono un sorriso smagliante. E così, l'ombra si cela dietro il sipario della nostra anima, disperatamente in cerca di un momento di autenticità.
I viaggi estivi portano le anime in viaggio sia dentro che fuori di sé. Ma quando si intraprende un viaggio verso il mondo esterno, ci si trova spesso faccia a faccia con gli aspetti inconfessati di sé stessi. L'ombra, sempre in agguato, si rivela nelle piccole attenzioni rifiutate, nei conflitti sfuggiti di mano, nei volti sconosciuti che riflettono i nostri pregiudizi.
Accettare l'ombra è un pellegrinaggio interiore. Un viaggio di scoperta e perdono, un'immersione nelle profondità dell'anima, dove l'oscurità e la luce danzano insieme, formando un tutt'uno. E se solo ci concedessimo di ascoltare l'eco dei pensieri proibiti e delle emozioni negate, forse potremmo abbracciare l'intera gamma dell'essere umano.
In questa estasi estiva, concediamoci momenti di solitudine, di quiete immersi nella natura. Lontano dalla frenesia del mondo, possiamo concedere spazio all'ascolto dell'anima, a riflettere sulle sue inquietudini e gioie, abbracciando l'intera essenza di ciò che siamo.

Nell'immensità del firmamento, un potente signore domina i cieli con la sua fulgida maestà: il Sole. Incarnazione dell'e...
09/08/2023

Nell'immensità del firmamento, un potente signore domina i cieli con la sua fulgida maestà: il Sole. Incarnazione dell'essenza stessa della Luce, egli si staglia imponente, irradia le tenebre con un fuoco arcano, e il suo splendore avvolge il mondo nell'abbraccio caldo di un eterno mattino.
Nei miti e nelle leggende tramandati dai tempi ancestrali, il Sole emerge come un essere divino, un dio creatore che plasma la realtà con la sua aurea potenza. Le civiltà del passato lo riverivano, gli dedicavano preghiere e inni, riconoscendo nel suo radioso volto la sorgente dell'ispirazione, della saggezza e dell'ordine cosmico. Questo astro regale, con la sua eterna danza attraverso l'azzurro del cielo, rappresentava il ciclo immortale della vita, l'incessante flusso dell'esistenza umana e la promessa di rinascita.
Nel cuore della psicologia analitica di Jung, il Sole si trasfigura in un archetipo misterioso, simbolo del Sè, il nucleo pulsante della nostra esistenza. È la voce interiore che ci chiama, una chiamata che risuona come un richiamo antico e primordiale. Un viaggio verso la completa comprensione di sé, verso l'individuazione, una ricerca ardita attraverso le profondità dell'anima, tra desideri inconfessati e paure sepolte.
Il Sole nei sogni danza come un'anima errante, portatrice di messaggi enigmatici. È un faro nella notte oscura dell'inconscio, guida e consigliere di coloro che hanno il coraggio di ascoltare le sue parole senza tempo. Ma al contempo, il Sole rivela l'ombra nascosta, gli aspetti negletti e dimenticati di noi stessi, poiché la luce e l'oscurità sono inseparabili, come due facce di una medaglia.
Come il sole tramonta all'orizzonte, scomparendo tra le pieghe dell'orizzonte dorato, così anche noi affrontiamo l'ombra dell'esistenza, le sfide che minacciano di spegnere la nostra luce interiore. Eppure, proprio in quelle ore più oscure, il Sole dell'anima lotta per risorgere, per emergere dal buio e rifulgere con uno splendore ancora più intenso. Il Sole è il nostro guerriero interiore, il viandante solitario dell'anima, che trasforma le prove della vita in un'opportunità di crescita e realizzazione.

Sul confine etereo tra cielo e terra, si stende un mistero senza tempo: il mare. Infinito, iridescente, il suo simbolism...
02/08/2023

Sul confine etereo tra cielo e terra, si stende un mistero senza tempo: il mare. Infinito, iridescente, il suo simbolismo abbraccia l'anima umana con un richiamo ancestrale, attraendoci verso il suo orizzonte senza fine. Onde sfiorano la riva con un sussurro sommesso, come le note di un'antica melodia, mentre l'abbraccio salmastro delle maree ci avvolge con un'emozione profonda.
Il mare è il riflesso dell'inconscio, un oceano di sentimenti reconditi e segreti celati nei meandri più oscuri della nostra psiche. Come le correnti invisibili che scorrono in profondità, le emozioni si intrecciano e si intorpidiscono nel misterioso abisso della nostra mente. Il mare ci invita ad immergerci nelle nostre profondità interiori, a scrutare i misteri dell'anima, a esplorare l'ignoto che risiede in noi.
In una danza perpetua, il mare si presenta come un'alternanza di stati d'animo, una sinfonia di dualità. Alba e tramonto si riflettono sulla superficie dell'acqua, dipingendo pennellate di luce e ombra. Così, nella nostra psiche, si susseguono momenti di calma e serenità, intervallati da fasi di passione travolgente e tormento interiore. Come onde selvagge, le nostre emozioni possono schiantarsi contro le rocce della ragione, lasciando segni indelebili nel paesaggio dell'anima.
Il mare è un'immersione nell'ignoto, un viaggio verso l'incognita. La sua vastità si perde all'orizzonte, lontano dalla nostra vista e dal nostro controllo. In un mondo sempre più governato dalla certezza, il mare ci invita ad abbracciare l'incertezza, a danzare con l'ignoto. Come marinai avventurieri, ci lanciamo in nuove esperienze, lasciando che la corrente ci porti verso luoghi ancora sconosciuti.
In riva al mare, il tempo sembra fermarsi. Le onde si infrangono con cadenza costante, sospirate dal vento come un canto lontano. La melodia del mare è il richiamo di un passato ancestrale, il richiamo delle nostre radici primordiali. Ci connette con l'essenza dell'umanità, con la memoria di chi siamo stati e di chi saremo.
Camminare sulla spiaggia, i piedi affondati nella sabbia, è come percorrere un sentiero nell'anima stessa. La linea di confine tra terra e mare diventa il confine tra ciò che conosciamo e ciò che ancora dobbiamo scoprire. Ogni passo è un incontro con il nostro io più autentico, con la nostra vulnerabilità e la nostra forza, con i nostri sogni e le nostre paure.
Il mare è un balsamo per l'anima stanca, una terapia naturale per il cuore inquieto. La sua presenza ci avvolge con un senso di pace e armonia, come se le sue onde gentili carezzassero dolcemente le nostre preoccupazioni e ansie. Ci invita a lasciarci andare, a lasciare che il flusso della vita ci porti dove deve portarci.

26/07/2023

IL FALSO MITO DEL POLIAMORE

Sono davvero colpito nel constatare che “poliamore” oggi è una parola che sta diventando molto di moda. Essere poliamorosi comporta intrattenere più relazioni sentimentali e sessuali contemporaneamente, in base al principio che amare una sola persona limita il nostro potenziale espressivo, amoroso, affettivo e sessuale.

Così come il nostro libro “Appartenersi” (Mondadori ed.) celebra il valore della stabilità in un relazione affettiva, presupponendo che essa sia monogamica, ci sono oggi disponibili libri che celebrano il valore del poliamore. Alla base di questo modello di affettività ci starebbe il principio secondo il quale gli esseri umani non sono fatti per la monogamia e che a molti può capitare di desiderare di esprimere amore verso più persone contemporaneamente.

La cosa che mi colpisce davvero tanto è che il poliamore viene presentato e proposto come qualcosa che rappresenta una vera possibilità di felicità. Implica che fin dalla sua nascita, la coppia sia aperta all’esperienza del poliamore. I partner si impegnano ad avere una relazione aperta e non esclusiva.

Uno dei miei quesiti più grandi è come la psicologia possa avallare questo modello di coppia affettiva. Molti specialisti ne parlano, la spiegano alle persone e nei media, la rendono attraente. Poi, chi incontra coppie in crisi nella propria pratica professionale, maneggia con regolarità il tremendo dolore sperimentato all’interno di relazioni in cui l’amore viene contaminato da relazioni multiple.

Si celebra il poliamore, lo scambismo sessuale come se fossero modelli e pratiche da sperimentare. Perché non provarci? Perché non vivere anche questo tipo di esperienza? Molti specialisti in area psicologica e sessuologica parlano di queste pratiche come se fossero normalizzabili e senza effetti collaterali e indesiderati. Ma questa narrazione normalizzante non racconta mail il senso di vuoto, isolamento, dislocazione verso se stessi e l’altro che queste esperienze a volte portano in chi le vive. Moltiplicare il fronte di relazioni intime e sessuali in cui ci dirigiamo potrebbe avere anche effetti indesiderati e collaterali. Potrebbe farci sentire ancora più soli, tristi, isolati, depressi. Potrebbe portare il partner a non riconoscere più in noi il soggetto con cui stare in una relazione d’amore. Perché la sessualità è prima di tutto intimità. E l’amore – anche se pensi che non sia cosi – quasi sempre chiede di essere esclusivo. Ora molti colleghi scriveranno chiedendo prove scientifiche di ciò che affermo. Davvero ci vuole una conferma scientifica all’affermazione che l’amore stabile e monogamo è fonte di maggiore felicità di quello poliamoroso o scambista? Davvero, invitare due innamorati a promettersi fedeltà invece che la sperimentazione di una coppia aperta vuol dire limitare il potenziale di noi esseri umani?

So con certezza che scrivere oggi queste parole, affermare queste verità significa automaticamente diventare il bersaglio di critiche infinite. Alcune di queste critiche screditano intorno al pregiudizio religioso (il solito paolotto, bigotto, conservatore). Altre screditano intorno al pregiudizio scientifico (ma come non conosci quella review evidence-based? Qual è la letteratura scientifica alla base delle tue affermazioni?).

Mi tengo tutte le critiche. Ma se devo dare un consiglio a chi mi ha letto fin qui, ho una sola cosa da dirvi: se volete essere davvero felici in amore, evitate poliamorosità e scambismo.

Nel libro “Appartnersi. Perché l’amore per sempre è una risorsa” (Mondadori ed.) provo a motivare tutto questo con la teoria dell’attaccamento di Bowlby e la piramide dei bisogni di Maslow. Cosa dite? Non sono abbastanza evidence-based? Allora, scusate la mia ignoranza.

Il dibattito sull’amore oggi è ampio e confuso. Se pensate che quanto affermo in questo post, possa servire a fare chiarezza, condividete.

Estate, il tempo dell'anno in cui il sole brilla con uno splendore particolare e il mondo sembra dipinto con i colori pi...
25/07/2023

Estate, il tempo dell'anno in cui il sole brilla con uno splendore particolare e il mondo sembra dipinto con i colori più vividi. Le giornate si allungano, e il profumo dei fiori danza nell'aria. È un periodo in cui molte persone si godono le meritate vacanze, ma la gratitudine ci insegna a non dare mai nulla per scontato.
Chiara, una giovane psicologa, aveva sempre amato l'estate, ma quest'anno, la sua prospettiva era diversa. Dopo anni di studio e lavoro, aveva finalmente aperto il suo studio privato, ma il desiderio di essere sempre all'altezza e il carico di lavoro la stavano logorando. Sentiva di aver perso la connessione con il presente, così quando l'estate arrivò, decise di prendersi una pausa e trascorrere del tempo in una villa rurale.
Lì, in quella piccola oasi di pace, Chiara decise di dedicarsi a un esperimento personale: coltivare la gratitudine. Prese un taccuino e cominciò a scrivere tutte le cose per cui era grata, grandi e piccole. Iniziò con l'ovvio, come la famiglia e gli amici che l'avevano sostenuta nel suo percorso. Poi passò alle piccole gioie quotidiane: il sapore dolce di una fetta di anguria, i tramonti arancioni che coloravano il cielo, il cinguettio degli uccelli al mattino.
Chiara decise di concentrarsi su queste piccole gioie estive, e mentre lo faceva, qualcosa cambiò dentro di lei. Iniziarono a emergere ricordi dimenticati, momenti felici di quando era bambina e correva a piedi nudi sulla sabbia calda della spiaggia. Si rese conto che aveva smesso di apprezzare le cose semplici, così prese una penna colorata e scrisse su un foglio tutte le attività estive che amava: fare un pic-nic in riva al lago, leggere un libro sotto l'ombra di un albero, fare lunghe passeggiate nella natura.
Chiara decise di seguire il suo istinto e chiese al proprietario della villa, Antonio, se poteva aiutarlo con il suo orto. Antonio accettò con un sorriso caloroso e la guidò tra le piantagioni. Mentre lavoravano insieme, Chiara imparò la pazienza e la dedizione necessarie per coltivare la terra. Antonio le parlò dell'importanza di dare tempo alle piante per crescere e di apprezzare il processo, proprio come nella vita.
L'esperienza nell'orto aveva insegnato a Chiara a rallentare e a vivere il momento. Sentiva il terreno caldo tra le mani, annusava l'odore della terra, e guardava i fiori che sbocciavano con gratitudine. Si rese conto che così come le piante avevano bisogno di cure, anche noi abbiamo bisogno di prenderci cura di noi stessi e delle nostre relazioni.
Durante l'estate, Chiara partecipò anche a un workshop di fotografia naturalistica. Attraverso l'obiettivo della macchina fotografica, imparò a notare dettagli che altrimenti avrebbe trascurato. Scattò foto di fiori e insetti, di paesaggi incantevoli e dettagli apparentemente insignificanti. Ogni scatto la faceva sentire grata per la bellezza che la circondava e per la possibilità di fermare il tempo in un istante.
Con il passare dei giorni, Chiara si sentiva ringiovanita e piena di energia. Aveva riscoperto la gioia dell'estate e aveva imparato a essere presente nel momento, a godersi le piccole cose e a coltivare la gratitudine.
Quando tornò al suo studio, portò con sé un nuovo approccio. Iniziò ogni seduta chiedendo ai suoi pazienti di esprimere almeno tre cose per cui erano grati quel giorno. Vide con stupore come questo piccolo esercizio di gratitudine avesse un impatto positivo sulla salute mentale dei suoi pazienti, aiutandoli a concentrarsi sulle risorse e i lati positivi della loro vita.
Inoltre, Chiara cominciò a scrivere un diario della gratitudine, dove ogni sera annotava le cose belle che aveva vissuto durante la giornata. Questo semplice atto di scrittura la aiutava a riconnettersi con il presente e a sviluppare una maggiore consapevolezza delle cose meravigliose che accadevano ogni giorno, anche le più insignificanti.
Coltivare la gratitudine estiva aveva cambiato Chiara profondamente. Si sentiva come se avesse scoperto un tesoro nascosto che era sempre stato lì, ma che lei aveva trascurato. Ogni estate successiva, avrebbe coltivato la sua gratitudine con cura, sapendo che quelle piccole gioie estive erano in realtà le cose più preziose della vita.
In un mondo così frenetico e orientato al futuro, prendersi il tempo per apprezzare il presente è il miglior regalo che possiamo farci. Coltivare la gratitudine estiva ci ricorda di essere consapevoli delle piccole gioie che la vita ci offre ogni giorno e ci aiuta a vivere con maggiore felicità e soddisfazione. Come Antonio e le piantine di pomodoro, possiamo anche noi nutrire la gratitudine e vedere i frutti di questo prezioso dono crescere e fiorire dentro di noi.

L'estate è una stagione che sollecita i nostri sensi in molti modi. Le giornate lunghe e luminose, le temperature piacev...
19/07/2023

L'estate è una stagione che sollecita i nostri sensi in molti modi. Le giornate lunghe e luminose, le temperature piacevoli e la bellezza della natura che si risveglia ci offrono un'opportunità unica per connetterci con il momento presente e godere appieno delle esperienze estive. La meditazione può diventare un prezioso strumento per sfruttare al massimo questa stagione, poiché può aiutarci a rilassarci, rinnovare le energie e approfittare delle gioie dell'estate.
La meditazione è una pratica millenaria che ci consente di focalizzare la nostra attenzione sul presente, portando benefici significativi per la salute mentale, emotiva e fisica. Durante l'estate, quando le nostre vite spesso si riempiono di attività, viaggi e impegni sociali, è particolarmente importante dedicare del tempo a noi stessi per rigenerare mente e corpo. Ecco alcuni suggerimenti per una pratica meditativa leggera ed energizzante durante le giornate estive.
1. Trova un luogo tranquillo all'aperto: la natura offre uno sfondo ideale per la meditazione estiva. Cerca un posto tranquillo, come un parco, un giardino o una spiaggia, dove puoi goderti la pace e la bellezza circostante. L'essere circondati dalla natura ci aiuta a rilassarci più facilmente e a entrare in uno stato meditativo.
2. Sfrutta i suoni dell'estate: l'aria è spesso riempita dai suoni della natura, come il canto degli uccelli, il fruscio delle foglie o il suono delle onde. Sfrutta questi suoni come oggetto di meditazione. Siediti comodamente, chiudi gli occhi e lascia che i suoni ti guidino nel presente. Concentrati su ogni suono che senti, senza giudizio o analisi.
3. Pratica la meditazione camminata: l'estate è il momento perfetto per sperimentare la meditazione camminata. Trova un sentiero o una strada tranquilla e cammina lentamente, concentrandoti sulla sensazione dei tuoi piedi che toccano il suolo. Porta la tua attenzione anche su ciò che ti circonda: gli alberi, i fiori, il vento sul tuo viso. La meditazione camminata è un modo efficace per combinarla con l'esercizio fisico e beneficiare sia della calma mentale che dell'energia fisica.
4. Sfrutta il potere del sole: l'estate è il momento in cui il sole è più generoso e luminoso. La luce solare ha un impatto positivo sul nostro umore e sulla produzione di vitamina D. Trova un posto soleggiato, stendi un tappetino o una coperta e siediti in meditazione mentre lasci che i raggi solari ti riscaldino. Concentrati sulla sensazione del sole sulla tua pelle e permetti che la sua luce interiore si diffonda dentro di te.
5. Approfitta dei colori vivaci: durante la meditazione, puoi sfruttare il potere dei colori per rinnovare l'energia e migliorare il tuo stato d'animo. Immagina di respirare i colori dell'estate: il giallo brillante del sole, l'azzurro intenso del cielo, il verde lussureggiante delle piante. Visualizza questi colori che fluiscano attraverso il tuo corpo, portando con sé freschezza e vitalità.

Indirizzo

Padua

Orario di apertura

Lunedì 00:30 - 15:30
16:00 - 19:00
Martedì 10:00 - 14:00
15:00 - 19:00
Mercoledì 10:00 - 14:00
15:00 - 19:00
Giovedì 10:00 - 14:00
15:00 - 19:00
Venerdì 08:30 - 11:30
12:00 - 15:00

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