
22/09/2025
In queste settimane, in molti/e ci avete segnalato piattaforme di telepsicologia e strategie di marketing, che associano la nostra professione a logiche commerciali pericolose e dannose.
Abbiamo condiviso la nostra preoccupazione con le altre Regioni e Province autonome, poiché questa problematica riguarda tutti/e noi.
Le piattaforme digitali hanno aperto molte possibilità di lavoro, soprattutto ai giovani psicologi e psicologhe, e hanno reso più accessibile il servizio psicologico, in particolare tra le nuove generazioni, più abituate all’uso dei dispositivi digitali.
Tuttavia, si ravvisa un rischio concreto di progressiva commercializzazione della salute mentale: il CNOP desidera impegnarsi per rafforzare la propria azione di vigilanza con linee guida, strumenti di monitoraggio e interlocuzione con le autorità competenti.
La Referente del Gruppo di lavoro Intelligenza Artificiale del CNOP, Valentina Di Mattei, ha evidenziato in un recente articolo come questi approcci «possono diventare gravi se banalizzano la malattia mentale o assimilano la prestazione psicologica a un prodotto di consumo, per esempio con codici sconto e promozioni».
Il valore di questa evoluzione non può essere ignorato, ma va accompagnato e tutelato con regole e rispetto della dignità professionale.
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