Alessandro Vitale, Tra scienza e coscienza

Alessandro Vitale, Tra scienza e coscienza Pagina di divulgazione tra scienza e coscienza. Cancro del fegato, trapianti, intelligenza artificiale in medicina, bioetica e disinformazione.

Una voce critica, ma documentata, tra dati, domande e dubbi che contano. Questa pagina ha lo scopo di pubblicare le novità scientifiche riguardanti la pandemia in corso, i tumori del fegato e delle vie biliari a scopo di divulgazione scientifica per i medici e per i pazienti. Nello stesso tempo vuole fornire uno strumento di assistenza gratuita a medici e pazienti.

🕊️ From healthocide to healthogenesis: beyond bearing witness in Gaza👉 La nostra Rapid Response pubblicata su The BMJ: h...
16/11/2025

🕊️ From healthocide to healthogenesis: beyond bearing witness in Gaza

👉 La nostra Rapid Response pubblicata su The BMJ: https://www.bmj.com/content/391/bmj.r2120/rr-3

Sono davvero orgoglioso che The BMJ abbia pubblicato la nostra risposta all’editoriale di Kamran Abbasi, “Where genocide, healthocide, and atrocities start, medical neutrality ends” [1].
In quell’articolo, l’Editor-in-Chief del BMJ lancia un messaggio tanto semplice quanto radicale: di fronte alla distruzione deliberata della sanità — ospedali bombardati, medici uccisi, cure rese impossibili — la neutralità medica non è più tale. È resa morale.

Nella nostra Rapid Response, scritta insieme ai colleghi Mohammad Abu Hilal, Andrew Gumbs, Umberto Cillo e Isabella Frigerio, sosteniamo che limitarsi a testimoniare non basta più.
La devastazione sanitaria di Gaza — ciò che definiamo healthocide — richiede ora un passo ulteriore: la ricostruzione consapevole, etica, guidata dai professionisti palestinesi stessi.

🌱 Chiamiamo questo percorso healthogenesis:
Un processo intenzionale di rinascita sanitaria dopo la distruzione, fondato sulla dignità, sull'equità e sulla leadership locale.

🔎 Cosa chiediamo in modo chiaro:

⚕️ Protezione dei medici e degli ospedali, oggi bersagliati come mai nella storia recente.
⚠️ Fine dell’idea che il silenzio equivalga alla neutralità.
🩺 Ruolo attivo delle società scientifiche, che non possono restare ai margini.
🔧 Ricostruzione dei servizi essenziali: oncologia, riabilitazione, salute mentale e sistemi informativi.
🌍 Passare da “osservare” a “ricostruire”, insieme.

Per fornire un quadro operativo, proponiamo anche la creazione di un tavolo globale copresieduto da esperti dei territori colpiti e da organizzazioni internazionali, con l’obiettivo di definire standard etici e pratici per proteggere la sanità in guerra e guidare la ricostruzione dopo il conflitto.

Questo non è fare politica.
È prendersi cura della vita: la prima responsabilità della nostra professione.

Un grazie sincero ai miei coautori, per la lucida determinazione di questo lavoro.
E grazie a The BMJ per aver aperto uno spazio necessario, in un momento in cui non si può più tacere.

🕊️ “If silence is a failure to act, then reconstruction fulfils medicine’s true promise.”

[1] https://www.bmj.com/content/391/bmj.r2120

🔙 Guardando al Congresso Nazionale AICEP — e guardando avantiIl Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Chirur...
15/11/2025

🔙 Guardando al Congresso Nazionale AICEP — e guardando avanti

Il Congresso Nazionale dell’Associazione Italiana di Chirurgia Epato-Bilio-Pancreatica (AICEP) si è appena concluso, ed è stato davvero un successo straordinario.
Un sincero grazie al Prof. Felice Giuliante, a Francesco Ardito e a Simone Famularo per il grande sforzo organizzativo e per la calorosa accoglienza che ci hanno riservato.

Dopo lo slancio straordinario del congresso di Padova 2024, anche quest’anno la nostra Società ha confermato di essere viva, in salute e ricca di potenziale.

Eppure, proprio nei momenti di successo è giusto fermarsi a riflettere.
Se AICEP vuole crescere come la società scientifica matura e moderna che la chirurgia HPB italiana merita, oggi è necessario un salto di qualità.

Alcuni passi positivi sono già stati compiuti — come il dotarsi di una Segreteria organizzativa stabile ed efficiente.
Ma ora dobbiamo andare oltre: rafforzare la nostra struttura democratica, garantire una partecipazione autentica dell’Assemblea e dare una voce più forte soprattutto ai giovani, che rappresentano il vero futuro del nostro settore.

Sono grato al Prof. Guido Torzilli e al Prof. Umberto Cillo per i loro contributi costruttivi in Assemblea: i loro interventi hanno evidenziato punti essenziali per il cammino che ci attende.

Tra le proposte emerse dalle recenti discussioni, una appare particolarmente promettente:

➡️ mantenere il congresso nazionale biennale previsto dallo statuto, con il naturale ricambio del Presidente e del Consiglio Direttivo,
➡️ introducendo negli anni alterni un congresso nazionale monotematico e trasversale, capace di mantenere il coinvolgimento annuale della comunità senza alterare i cicli di governance.

Altrettanto importante è la necessità di regole chiare e scritte per la candidatura delle sedi congressuali future, per le candidature presidenziali e per tutte le decisioni strategiche.
Regolamenti trasparenti — affidati a comitati indipendenti — proteggono la Società dall’arbitrarietà e garantiscono che le scelte vengano prese nell’interesse dell’intera comunità.

Anche il ruolo del Consiglio Direttivo e dei Probiviri deve essere rafforzato: questi organi devono essere centrali nelle decisioni, non marginali.
La governance di AICEP deve poggiare sulle istituzioni, non sui singoli individui.

Infine, dobbiamo investire molto di più nei giovani chirurghi e ricercatori, sostenendo la loro crescita e contribuendo a rivitalizzare un settore che sta vivendo una crisi vocazionale preoccupante.

In sintesi, la nostra Società è più che pronta per la sua prossima evoluzione:
una AICEP più trasparente, più strutturata, più regolata, più democratica, e meno dipendente dalle iniziative personali.
Senza questo passaggio, rischiamo non un passo avanti… ma un passo nel vuoto.

Questo congresso ci ha mostrato cosa AICEP può essere al suo meglio.
Ora è tempo di completare il percorso di rinnovamento e offrire alla nostra comunità la governance che merita.

🎓 Le mie prime tre laureande in Scienze InfermieristicheOggi voglio condividere una gioia sincera. Dopo decine di tesi i...
12/11/2025

🎓 Le mie prime tre laureande in Scienze Infermieristiche

Oggi voglio condividere una gioia sincera. Dopo decine di tesi in Medicina e in Chirurgia, e di tesi specialistiche in chirurgia, seguire le mie prime tre laureande in Scienze Infermieristiche è stata un’esperienza nuova, intensa e sorprendente.

La loro passione, la cura dei dettagli, la dedizione con cui hanno affrontato ogni parte del lavoro mi hanno ricordato cosa significa davvero “prendersi cura”.

In loro ho visto non solo competenza, ma una profonda umanità — quella che rende grande la professione infermieristica e che fa ben sperare per il futuro della nostra sanità.

Complimenti e grazie di cuore a tutte e tre per avermi insegnato, ancora una volta, quanto si può crescere anche dopo tanti anni di docenza. 💐

🧭 Il vero problema oggi non sono più i no-vaxHo deciso di scrivere questo post perché, anche se non preso di mira nomina...
05/11/2025

🧭 Il vero problema oggi non sono più i no-vax

Ho deciso di scrivere questo post perché, anche se non preso di mira nominalmente, mi sono sentito chiamato in causa da alcuni amici che stimo molto e che hanno criticato duramente chi ha parlato del lavoro del NEJM sui vaccini [1] in modo (a loro dire) acritico, “senza neppure averlo letto”.
Per questo l’ho riletto ancora più a fondo, soprattutto i supplementi metodologici.

Per anni abbiamo creduto che la sfida principale fosse la disinformazione antivaccinista. Oggi non più.
Il problema è più profondo: una parte della politica si è fatta portavoce di un modello anti-scientifico, in cui metodo, prudenza e complessità vengono derisi come debolezze, e l’evidenza viene piegata al consenso.

I miei post non sono più rivolti a chi rifiuta i vaccini per ideologia.
Sono rivolti a chi ha in mano il potere di legiferare e comunicare e sceglie di farlo screditando la scienza o banalizzandola. Non è folclore: è una minaccia alla fiducia pubblica nella conoscenza.

Prendiamo l’ultimo studio del New England Journal of Medicine (Scott et al., ottobre 2025) su vaccini COVID-19, RSV e influenza. È una rapid systematic review registrata (PROSPERO), con 17.263 record valutati e 511 studi inclusi. Gli autori dichiarano con chiarezza i limiti intrinseci:
• Prevalenza di studi osservazionali (molti con rischio di bias da moderato ad alto): riduce la forza causale, ma è fisiologico nelle valutazioni “real-world”.
• Eterogeneità elevata (I² anche >60–80%) per popolazioni, varianti, intervalli vaccinali e outcome: le stime aggregate sono ordini di grandezza medi, non verità assolute.
• Publication bias possibile e non formalmente quantificato (niente funnel/Egger dedicati): richiede prudenza interpretativa.
• Assenza di valutazione GRADE: il lavoro aggiorna l’evidenza, non emette raccomandazioni.
• Dati aggregati (senza dati individuali, IPD).
• Finestra temporale chiusa a luglio 2025 ed esclusione dei preprint e dei rapporti non peer-reviewed (es. alcuni flussi di farmacovigilanza).
• Contestualizzazione virologica: per COVID-19 e influenza, l’efficacia dipende dal matching tra ceppo e varianti; i numeri vanno letti sullo sfondo dell’epidemiologia locale.

Detto questo, proprio perché i limiti sono esplicitati e testati con analisi di sensibilità, i risultati restano coerenti e robusti:
• ~50% di riduzione dei ricoveri COVID-19 (con protezione fino al 75% contro i decessi in specifici studi su anziani),
• ~70–80% contro i ricoveri RSV (vaccino materno, nirsevimab nei lattanti e vaccini ≥60 anni),
• ~48% negli adulti e ~67% nei bambini contro ricoveri per influenza,
con profili di sicurezza in linea con anni precedenti e eventi rari (es. miocardite, GBS) a tassi molto bassi, che vanno comunque pesati contro i rischi della malattia.

Questa è la scienza, almeno secondo me: non infallibilità, ma trasparenza del dubbio e metodo.
Ed è proprio questo che rischia di essere eroso da una politica che preferisce lo slogan all’analisi, l’assoluto alla complessità. Per questo, oggi, il problema non sono più le urla di una minoranza rumorosa: sono le chiacchiere di chi governa, quando riscrive la realtà scientifica per convenienza. E per questo penso che dobbiamo stare molto attenti a prestare il fianco ad alcuni personaggi subito pronti a strumentalizzare i nostri messaggi giustamente critici contro lo scientismo.

Il silenzio, per non voler apparire troppo entusiasti, a questo punto, rischierebbe di diventare colpevole.

[1] https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMsa2514268

📊 Tumori in Europa: cosa dicono davvero i numeriGianluca Piacenza ha raccolto i dati ufficiali sulla mortalità per tumor...
04/11/2025

📊 Tumori in Europa: cosa dicono davvero i numeri

Gianluca Piacenza ha raccolto i dati ufficiali sulla mortalità per tumori maligni in sei Paesi europei (Danimarca, Finlandia, Germania, Inghilterra e Galles, Irlanda, Scozia).

I grafici mostrano una tendenza chiara:
👉 Negli ultimi dieci anni, la mortalità è rimasta stabile o è in lieve calo ovunque.
💡 Ogni Paese utilizza criteri di standardizzazione propri, quindi i grafici non servono per confrontare Paesi, ma per capire come si evolva la situazione nel tempo, all'interno di ciascun sistema sanitario.

Un grazie a Gianluca per il rigore con cui elabora questi dati — e per il prossimo approfondimento sugli under 50, già in preparazione.

̀pubblica

P.S. Volontariamente evito qualsiasi tono polemico contro chi questi numeri non vuole neanche guardarli o pensa che siano inventati. Lo scopo del post è solo rassicurare contro i falsi allarmismi.

Ecco le fonti dei dati:
Danimarca: https://sundhedsdatastyrelsen.dk/
Finlandia: https://stat.fi/en
Germania: https://www.gbe-bund.de/gbe/
Inghilterra e Galles: https://www.nomisweb.co.uk/
Irlanda: https://data.cso.ie/
Scozia: https://www.nrscotland.gov.uk/

🔬 LA SCIENZA, NON LE CHIACCHIERE… Il modo migliore per rispondere alla disinformazione e alle politiche sanitarie populi...
04/11/2025

🔬 LA SCIENZA, NON LE CHIACCHIERE…

Il modo migliore per rispondere alla disinformazione e alle politiche sanitarie populiste non è la rabbia.
È l’evidenza.
L’evidenza scientifica, quella vera, solida, verificata.

Il New England Journal of Medicine ha appena pubblicato una grande meta-analisi su oltre 500 studi sulle vaccinazioni contro Covid-19, RSV (virus respiratorio sinciziale) e influenza negli Stati Uniti [1].

📊 I risultati sono chiarissimi:

• I vaccini anti-Covid-19 (aggiornati XBB.1.5) riducono i ricoveri di circa 50%, e i decessi fino al 75% negli anziani.
• Le vaccinazioni e gli anticorpi contro RSV proteggono dal 68 all’83% dei neonati e degli anziani dai ricoveri ospedalieri.
• I vaccini antinfluenzali riducono le ospedalizzazioni di circa il 48% negli adulti e il 67% nei bambini.
• I profili di sicurezza restano eccellenti: la miocardite nei maschi adolescenti si osserva in appena 1–3 casi ogni 100.000 dosi, e la sindrome di Guillain-Barré dopo vaccino RSVpreF in circa 18 casi ogni milione di dosi.

Il messaggio finale dello studio è inequivocabile:

“Le evidenze pubblicate confermano la sicurezza e l’efficacia delle vaccinazioni contro Covid-19, RSV e influenza.”
(Scott J. et al., NEJM, ottobre 2025).

💡 Nell’epoca delle fake news, l’unico vero vaccino sociale resta la scienza.

[1] https://www.nejm.org/doi/full/10.1056/NEJMsa2514268

⚖️ Neutralità o complicità? Facebook e ... La medicina davanti al genocidio🕊️ Da quando, la scorsa estate, ho deciso di ...
03/11/2025

⚖️ Neutralità o complicità? Facebook e ... La medicina davanti al genocidio

🕊️ Da quando, la scorsa estate, ho deciso di rompere il mio silenzio su Gaza, ho notato – con un po’ di amarezza – che l’argomento non “funziona” molto su Facebook.
📉 Pochi like, pochi commenti.
E questo, lo ammetto, mi rattrista molto, perché conferma che le persone preferiscono far finta di niente, almeno in questo Social.
Non ho mai scritto per ottenere like, ma da oggi lo farò ancora meno.
💬 Ho capito che quello che conta davvero è scrivere in libertà, dire ciò in cui si crede, anche quando non è popolare.
Ho anche scoperto che su Facebook funziona molto meglio offendere, umiliare, urlare.
Io, invece, credo fermamente nei valori opposti e continuerò su questa strada.

📚 Proprio in questi giorni The BMJ [1] ha pubblicato un articolo coraggioso che invita il mondo medico e scientifico a guardarsi allo specchio:
La distruzione di ospedali e l’uccisione di operatori sanitari a Gaza – scrivono gli autori – fanno parte di ciò che una Commissione ONU ha definito genocidio.

⚠️ Il testo denuncia anche il doppio standard:
Dopo l’invasione russa dell’Ucraina, università e istituzioni britanniche sospesero immediatamente le collaborazioni;
Ma nulla di simile è avvenuto per Israele.
Questa incoerenza, affermano gli autori, mina la credibilità morale della medicina.

🩺 La chiamata all’azione è chiara:

✋ Disimpegnarsi da ogni collaborazione con istituzioni implicate in genocidio o crimini contro l’umanità;

🔍 Garantire trasparenza e controllo etico in ogni ricerca o finanziamento;

🕯️ Ridefinire la neutralità non come silenzio, bensì come distanza morale attiva: difendere la vita e la salute di tutti, senza eccezioni.

⏳ A quasi ottant’anni dalla Convenzione sul Genocidio, la medicina deve scegliere se restare complice o tornare ad essere ciò che dovrebbe sempre essere:
La voce che difende la vita.

[1] https://www.bmj.com/content/391/bmj.r2277

🔴 Oltre 3 milioni di anni di vita perduti a Gaza — un terzo erano il futuro di bambini sotto i 15 anniUna nuova analisi ...
03/11/2025

🔴 Oltre 3 milioni di anni di vita perduti a Gaza — un terzo erano il futuro di bambini sotto i 15 anni

Una nuova analisi pubblicata su The Lancet [1] stima 3.082.000 anni di vita persi a Gaza dall’ottobre 2023 al luglio 2025, con una media di oltre 51 anni di vita per ogni persona uccisa.
La maggior parte di questi anni perduti apparteneva a civili, e più di 1 milione — circa un terzo — ai bambini sotto i 15 anni.

Non sono solo numeri: sono compleanni che non verranno festeggiati, cure mai ricevute, vite mai vissute.
Per noi operatori sanitari questa non è solo una tragedia umanitaria, ma un dovere etico.

Il silenzio delle società scientifiche non è più accettabile.
Difendere la vita e la salute è la prima missione della medicina.

[1] https://www.thelancet.com/journals/lancet/article/PIIS0140-6736(25)02112-9/fulltext

🫀 Scienza, etica e compassione possono convivere.Un recente studio pubblicato sul Journal of Hepatology [1] apre una del...
30/10/2025

🫀 Scienza, etica e compassione possono convivere.

Un recente studio pubblicato sul Journal of Hepatology [1] apre una delle frontiere più delicate ma anche più umane della medicina moderna:
L’utilizzo, per il trapianto di fegato, di organi donati da persone che hanno scelto la Medical Assistance in Dying (MAiD) — l’eutanasia volontaria regolamentata in Canada 🇨🇦 dal 2016.

Tra il 2016 e il 2023, sei centri di trapianto canadesi hanno eseguito 313 trapianti di fegato, di cui 56 provenienti da donatori MAiD.
I risultati sono sorprendenti: la sopravvivenza del paziente e del graft a 1, 3 e 5 anni è del tutto paragonabile a quella dei trapianti da donatori convenzionali a cuore fermo.
Grazie a questi donatori, l’attività di trapianto da donatore a cuore fermo è aumentata del 21,8% in tutto il Paese.

Ma oltre ai numeri, colpisce anche la dimensione etica.
La decisione di donare gli organi avviene solo dopo l’accesso alla MAiD ed è gestita da team diversi per garantire autonomia, trasparenza e l’assenza di conflitti d’interesse.
Per molti pazienti affetti da gravi malattie neurodegenerative, donare è un modo per dare senso e valore al proprio ultimo gesto di vita. ❤️

Un lavoro che ci ricorda che la medicina non è fatta solo di tecnica, ma anche di rispetto, di dignità e di libertà di scelta.



[1] https://www.journal-of-hepatology.eu/article/S0168-8278(25)02478-X/fulltext

🌿 Due giorni intensi, ma di quelli che ti fanno tornare a casa con il sorriso.Un congresso di altissimo livello scientif...
25/10/2025

🌿 Due giorni intensi, ma di quelli che ti fanno tornare a casa con il sorriso.
Un congresso di altissimo livello scientifico — e, cosa assai più rara, un congresso in cui senti di tornare a casa, di essere tra amici, tra persone che si rispettano davvero e condividono la stessa passione.
Una famiglia, come il piccolo grande miracolo ospedaliero che Carmine è riuscito a creare a Gragnano: la prova vivente che la buona sanità si può fare anche negli ospedali più piccoli, con umiltà, rispetto, e soprattutto mettendo sempre il bene dei pazienti al primo posto.
Grazie di cuore, Carmine — sei un grande. 🙏💙

Non solo Gaza: i dati e un impegno per tutti i conflitti 🏥🛡️🌍Molti ci accusano — me e gli altri co-autori della lettera ...
25/10/2025

Non solo Gaza: i dati e un impegno per tutti i conflitti 🏥🛡️🌍

Molti ci accusano — me e gli altri co-autori della lettera su The Lancet che ha denunciato l’“healthocide” a Gaza — di aver guardato solo Gaza e di aver trascurato gli altri conflitti. Rispondo con due punti semplici.

1) 📊 I dati
Nella storia recente, non troviamo nulla di paragonabile per estensione e sistematicità degli attacchi alle strutture sanitarie:
• 🇵🇸 Gaza (2025): 94%
• 🇸🇾 Siria (2011–22): 70%
• 🇾🇪 Yemen (2015–23): 50%
• 🇺🇦 Ucraina (2022–24): 20%
• 🇸🇩 Sudan (2023): 40%
• 🇦🇫 Afghanistan (2001–21): 35%

Stime aggregate da WHO/PHSA, PHR/UNOCHA, WHO/UNICEF, WHO SSA, UNOCHA, WHO/HRW (📎 grafico e tabella in allegato).

2) 🧭 Il messaggio
Proprio perché i numeri sono così chiari, il nostro appello alle società scientifiche è di partire da Gaza per assumere un ruolo attivo e permanente di denuncia e tutela della cura in tutti i conflitti — presenti e purtroppo futuri. Non “contro” qualcuno, ma “per” qualcosa di antico e non negoziabile: 📜 il giuramento di Ippocrate, ⚖️ la neutralità medica, 🏥 la protezione di ospedali, operatori e pazienti.

Questo non relativizza altre guerre: le include. Partiamo da Gaza per alzare l’asticella ovunque: documentare, informare le istituzioni, pretendere il rispetto delle regole umanitarie e difendere — sempre — il diritto alla cura. 🕊️

Indirizzo

Via Giustiniani 2
Padua
35128

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