Farmacia di Muria

Farmacia di Muria Farmacia, Erboristeria, Non di minore importanza è il reparto dedicato all’alimentazione biologica ed agli alimenti per celiaci.

La Farmacia Di Muria opera da oltre 40 anni per offrire un servizio di elevata qualità ai suoi clienti-pazienti con un’ ampia gamma di servizi offerti al pubblico e un’ampia gamma di prodotti salutistici e commerciali con frequenti campagne promozionali per i suoi più fedeli clienti. Di grande importanza è il reparto di Omeopatia e Fitoterapia, in entrambi i campi i clienti potranno rivolgersi a professionisti in grado di consigliare prodotti specifici per il proprio problema. La grande disponibilità di piante officinali del reparto erboristico permette la formulazione di Tisane personalizzate in base alle richieste in pochi minuti. Alla Farmacia Di Muria è possibile trovare una vasta scelta di prodotti cosmetici e dermocosmetici consigliati da un Informatore Cosmetico Qualificato in base alle esigenze specifiche di ogni cliente con esame della pelle e dei capelli.

DOMENICA 23 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTACari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 23 NOVEMBRE la nostra Fa...
23/11/2025

DOMENICA 23 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTA
Cari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 23 NOVEMBRE la nostra Farmacia RESTERA’ APERTA e a vostra disposizione.
L’orario di APERTURA è dalle 9.00 alle 13.00 al mattino e dalle 16.00 alle 20.00 alla sera.
Saremo al vostro fianco con la disponibilità di sempre, pronti, a rispondere ai vostri dubbi sui farmaci e la salute a risolvere ogni vostro piccolo problema. E allora, se volete, ci vediamo più tardi.

Arresto Cardiaco: Come Possiamo Salvare una Vita? 🚑💪L'arresto cardiaco (AC) è una delle principali cause di morte a live...
21/11/2025

Arresto Cardiaco: Come Possiamo Salvare una Vita? 🚑💪

L'arresto cardiaco (AC) è una delle principali cause di morte a livello globale. Si verifica quando il cuore smette improvvisamente di pompare sangue in modo efficace, portando alla perdita di coscienza e all'assenza di respiro. A differenza dell'infarto (che è un problema di "tubature" bloccate), l'arresto cardiaco è un problema elettrico.

La sopravvivenza di una vittima di AC dipende interamente dalla rapidità e dall'efficacia della Catena della Sopravvivenza.

La Catena della Sopravvivenza: I 4 Anelli Vitali
La Catena della Sopravvivenza rappresenta la sequenza cruciale di azioni che, se eseguite tempestivamente, massimizzano le possibilità di un esito positivo.

1. Riconoscimento e Chiamata d'Emergenza (118/112)
Tempo è Muscolo, Tempo è Cervello. Il primo passo è riconoscere immediatamente l'arresto cardiaco e attivare i soccorsi.

Riconoscimento:
- La vittima crolla improvvisamente.

- La vittima è priva di coscienza (non risponde se chiamata o scossa delicatamente).

- La vittima non respira o respira in modo anomalo (gasp, respiro agonico).

- Azione Immediata: Chiama o fai chiamare immediatamente il 118 o il 112 (Numero Unico Europeo per le Emergenze). Fornisci la posizione esatta e informa che la persona è incosciente e non respira.

2. Rianimazione Cardiopolmonare (RCP) Precoce
L'ossigeno nel sangue inizia ad esaurirsi rapidamente, e il cervello può subire danni irreversibili in pochi minuti. La RCP di alta qualità mantiene un flusso sanguigno minimo agli organi vitali.

- Tecnica: Inizia immediatamente il massaggio cardiaco esterno (compressioni toraciche).

- Posizione: Posizionati ai lati della vittima sdraiata su una superficie rigida.

- Punto di Compressione: Centro del torace, sulla metà inferiore dello sterno.

- Mani: Sovrapponi le mani, intrecciando le dita, mantenendo i gomiti dritti.

- Frequenza: Esegui le compressioni a un ritmo di 100-120 al minuto

- Profondità: Comprimi il torace di almeno 5-6 cm in un adulto.

- Rilasciamento: Lascia che il torace si espanda completamente dopo ogni compressione per permettere al cuore di riempirsi.

- Importante: Se non sei addestrato alla ventilazione (bocca a bocca), esegui la RCP solo con le compressioni (hands-only CPR), senza interruzioni, fino all'arrivo del defibrillatore o dei soccorsi.

3. Defibrillazione Precoce
Molti arresti cardiaci sono causati da una condizione chiamata Fibrillazione Ventricolare (FV), in cui l'attività elettrica del cuore è caotica e non genera un battito efficace. L'unico trattamento in questo caso è lo shock elettrico.

Dispositivo: Utilizzo di un Defibrillatore Automatico Esterno (DAE).

Procedura:
- Non appena disponibile, accendi il DAE e segui le istruzioni vocali.

- Applica gli elettrodi sul torace n**o della vittima (uno sotto la clavicola destra e l'altro sotto l'ascella sinistra).

- Il DAE analizzerà il ritmo cardiaco.

- Se è indicato uno shock, il dispositivo ti chiederà di premere il pulsante di scarica (dopo esserti assicurato che nessuno tocchi la vittima - "Via libera!").

* Priorità: La defibrillazione entro i primi 3-5 minuti può aumentare la sopravvivenza fino al 50-70%. Ogni minuto di ritardo riduce le possibilità di sopravvivenza del 7-10%.

4. Supporto Vitale Avanzato e Cure Post-Rianimazione
Questo anello è gestito esclusivamente dal personale sanitario avanzato (medici, infermieri e soccorritori specializzati) che arriva sul posto.

Interventi: Vengono somministrati farmaci (come l'adrenalina), vengono gestite le vie aeree in modo avanzato (es. intubazione) e vengono trattate le cause reversibili dell'arresto cardiaco (le "4 I e 4 T": Ipossia, Ipotermia, Ipo/Iperkaliemia, Ipovolemia; Tampone cardiaco, Tossici, Trombosi, Tensione pneumotorace).

Ospedale: Una volta ottenuto il Ritorno della Circolazione Spontanea (ROSC), la vittima viene trasportata in ospedale per le cure post-rianimazione intensive, che mirano a proteggere il cervello e il cuore.

Semaglutide: i Rischi Nascosti Dietro la Perdita di Peso Veloce La Semaglutide è un principio attivo farmaceutico che ha...
19/11/2025

Semaglutide: i Rischi Nascosti Dietro la Perdita di Peso Veloce

La Semaglutide è un principio attivo farmaceutico che ha guadagnato una popolarità senza precedenti, spinto sia da risultati clinici significativi nella gestione del peso che da una massiccia attenzione sui social media. L'evidenza di un aumento delle vendite, con incrementi che superano il +75% per le formulazioni originariamente indicate per il diabete, sottolinea la crescente domanda per il suo uso nella lotta all'obesità e al sovrappeso.

Cos'è la Semaglutide e Come Funziona:
La Semaglutide è un agonista del recettore del GLP-1 (Glucagon-like Peptide-1), un ormone prodotto naturalmente dall'intestino in risposta all'assunzione di cibo. I farmaci a base di Semaglutide, agiscono mimando e potenziando l'azione di questo ormone. Il suo meccanismo d'azione è duplice:
- Regolazione della Glicemia: Stimola la secrezione di insulina in presenza di alti livelli di glucosio e riduce la secrezione di glucagone, contribuendo a un migliore controllo della glicemia.

- Controllo dell'Appetito e Sazietà:
Agisce sui centri di controllo della fame (come l'ipotalamo) nel cervello, riducendo l'appetito e aumentando il senso di pienezza. Questi effetti combinati portano a una riduzione significativa dell'apporto calorico e, di conseguenza, a una notevole perdita di peso. Studi clinici hanno dimostrato una riduzione del peso corporeo che può superare il 15% del peso iniziale, specialmente se abbinata a dieta e attività fisica.

L'Aumento Vertiginoso delle Vendite
L'enorme successo della Semaglutide come strumento per la perdita di peso ha portato a un forte aumento delle vendite. causando, in alcuni periodi, carenze o difficoltà di reperimento per i pazienti con diabete di tipo 2 che ne hanno una reale necessità terapeutica.

Quali Sono i Rischi e gli Effetti Collaterali?
Sebbene la Semaglutide sia considerata una svolta terapeutica, non è esente da rischi ed effetti collaterali, specialmente quando usata in modo inappropriato o senza stretto controllo medico.
⚠️ Effetti Collaterali Comuni (Spesso transitori) La maggior parte dei pazienti sperimenta effetti collaterali legati all'apparato gastrointestinale, che tendono a diminuire con il tempo e con l'aggiustamento del dosaggio:

- Nausea, Vomito e Diarrea o Stitichezza: Sono i disturbi più frequenti, dovuti al rallentamento dello svuotamento gastrico.

- Dolore Addominale/GastricoStanchezza o Debolezza, Mal di Testa

🚨 Rischi e Effetti Collaterali Gravi (Rari ma Seri)È fondamentale assumere il farmaco solo dietro prescrizione e monitoraggio specialistico a causa dei seguenti rischi, per alcuni dei quali l'indicazione terapeutica specifica per l'obesità contiene avvertenze specifiche:
- Pancreatite Acuta: Una grave infiammazione del pancreas.

- Calcoli Biliari (Colelitiasi): Il rapido calo ponderale, anche in assenza di Semaglutide, può aumentare il rischio di formazione di calcoli alla colecisti.

- Ipoglicemia: Rischio maggiore se il farmaco è assunto in associazione ad altri antidiabetici (come l'insulina o le sulfaniluree).

- Retinopatia Diabetica: Nei pazienti diabetici, l'inizio rapido del trattamento può portare a un peggioramento temporaneo di questa condizione.

- Reazioni Allergiche Gravi: Inclusi angioedema e reazioni anafilattiche (molto rari).

- Disidratazione: Causata da vomito o diarrea persistenti.

* Controindicazioni: Il farmaco è generalmente controindicato in pazienti con storia personale o familiare di carcinoma midollare della tiroide o con sindrome da neoplasia endocrina multipla di tipo 2

Importante: La Semaglutide deve essere sempre parte di un piano terapeutico globale che include dieta ipocalorica equilibrata e regolare attività fisica. L'uso per dimagrire deve essere riservato a pazienti adulti con obesità o sovrappeso

DOMENICA 16 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTACari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 16 NOVEMBRE la nostra Fa...
16/11/2025

DOMENICA 16 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTA
Cari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 16 NOVEMBRE la nostra Farmacia RESTERA’ APERTA e a vostra disposizione.
L’orario di APERTURA è dalle 9.00 alle 13.00 al mattino e dalle 16.00 alle 20.00 alla sera.
Saremo al vostro fianco con la disponibilità di sempre, pronti, a rispondere ai vostri dubbi sui farmaci e la salute a risolvere ogni vostro piccolo problema. E allora, se volete, ci vediamo più tardi.

Oltre il "Semplice Mal di Testa": Le Cefalee Come Emergenza Sanitaria I disturbi cefalalgici, comunemente noti come mal ...
14/11/2025

Oltre il "Semplice Mal di Testa": Le Cefalee Come Emergenza Sanitaria

I disturbi cefalalgici, comunemente noti come mal di testa, rappresentano una delle più grandi sfide di salute pubblica a livello globale. Lungi dall'essere un disturbo minore o una semplice seccatura, l'impatto delle cefalee sulla qualità della vita, sulla produttività e sul sistema sanitario mondiale è devastante. Secondo recenti e ampi studi, si stima che quasi 3 miliardi di persone in tutto il mondo abbiano sofferto di mal di testa nel 2023, una cifra sbalorditiva che corrisponde a circa un terzo della popolazione mondiale.

Un Carico di Disabilità Sottovalutato
La vera gravità del problema è sottolineata dal suo impatto in termini di disabilità. Le cefalee, in particolare l'emicrania, non sono solo diffuse, ma sono anche estremamente invalidanti.

Sesta Causa di Disabilità Globale: Le cefalee sono classificate come la sesta causa principale di disabilità a livello globale, evidenziando come limitino in modo significativo le attività quotidiane, la vita sociale e la capacità lavorativa di chi ne soffre.

Anni Vissuti con Disabilità (YLDs): La perdita di salute causata da emicrania, cefalea tensiva e cefalea da abuso di farmaci è misurata in "anni vissuti con disabilità" (YLDs). L'emicrania da sola ha causato decine di milioni di YLDs a livello mondiale, confermandosi la forma più grave e disabilitante tra le cefalee.

Emicrania al Vertice: Sebbene la cefalea tensiva sia la forma più comune (colpendo circa due miliardi di persone), l'emicrania è quella che provoca le conseguenze più gravi. È caratterizzata da attacchi ricorrenti di dolore da moderato a severo, spesso pulsante e unilaterale, accompagnato da nausea, vomito e ipersensibilità a luce e suoni (fotofobia e fonofobia), costringendo spesso il paziente all'isolamento.

👩‍🦱 Le Donne Sono le Più Colpite
Un dato che emerge costantemente dagli studi epidemiologici è la forte disparità di genere:

Doppia Incidenza: Le donne sono più del doppio degli uomini a soffrire di disturbi cefalalgici.

Maggiore Disabilità: Le donne trascorrono una parte significativamente maggiore della loro vita con sintomi e livelli di disabilità nettamente superiori a quelli sperimentati dagli uomini. Questa maggiore vulnerabilità è spesso attribuita a fattori ormonali, unita talvolta a un maggiore carico mentale e stressogeno legato ai ruoli lavorativi e sociali.

🇮🇹 La Cefalea in Italia: Riconoscimento e Sfide
Anche in Italia l'impatto è notevole. Un passo cruciale verso il riconoscimento della gravità di questa condizione è stato compiuto con la Legge n. 81 del 14 luglio 2020, che ha riconosciuto la cefalea primaria cronica come malattia sociale.

Il riconoscimento riguarda forme specifiche e invalidanti, tra cui:

Emicrania cronica ad alta frequenza.

Cefalea cronica quotidiana con o senza abuso di farmaci.

Cefalea a grappolo cronica.

Questo riconoscimento è fondamentale per sbloccare l'accesso a percorsi diagnostici e terapeutici adeguati, incluso, in casi selezionati e gravi, il potenziale riconoscimento dell'invalidità civile, che però dipende ancora dall'uniformità dei criteri di valutazione medico-legale a livello nazionale.

🛑 Un Problema di Consapevolezza e Cura
Nonostante l'enorme prevalenza, i disturbi cefalalgici rimangono ancora largamente sottovalutati e spesso non diagnosticati o trattati in modo appropriato.

Ritardo Diagnostico: Molti pazienti arrivano alla diagnosi e alle cure specialistiche (i Centri Cefalee) solo dopo anni di dolore gestito con l'automedicazione, spesso con un uso eccessivo di farmaci che può portare a una forma di cefalea secondaria (cefalea da abuso di farmaci).

Stigma Sociale: Chi soffre di cefalea, in particolare di emicrania, sperimenta un notevole stigma sociale, con la patologia che viene spesso banalizzata come un "semplice mal di testa", portando i pazienti a nascondere il disturbo sul posto di lavoro o nella vita sociale.

💡 L'Urgenza di Agire
I dati globali e nazionali non lasciano dubbi: le cefalee non sono solo comuni, ma sono tra i disturbi più invalidanti che affliggono l'umanità. È urgente:

Aumentare la Consapevolezza: Promuovere la conoscenza della cefalea come vera e propria malattia neurologica, non come un sintomo passeggero.

Migliorare l'Accesso alle Cure: Potenziando i Centri Cefalee e garantendo un accesso equo e tempestivo a diagnosi specialistiche e a terapie innovative (come gli anticorpi monoclonali CGRP).

Investire nella Ricerca: Continuare a studiare i meccanismi sottostanti per sviluppare strategie di prevenzione e cura sempre più mirate.

Affrontare l'epidemia globale di cefalea è un imperativo etico, sociale ed economico per alleggerire un carico che pesa su quasi 3 miliardi di persone e sulle loro comunità.

🧠 Alzheimer: Camminare Rallenta il Declino Cognitivo della malattia.Un crescente corpus di ricerche scientifiche sta met...
11/11/2025

🧠 Alzheimer: Camminare Rallenta il Declino Cognitivo della malattia.

Un crescente corpus di ricerche scientifiche sta mettendo in luce un'alleata inaspettata ma potente nella lotta contro il Morbo di Alzheimer: una semplice e quotidiana camminata. L'attività fisica aerobica, in particolare quella di moderata intensità come il camminare regolarmente, non è solo benefica per il corpo, ma svolge un ruolo cruciale nel rallentare la progressione del declino cognitivo associato alla malattia neurodegenerativa.

🚶 Lo Studio: Camminare Modifica la Traiettoria della MalattiaGli studi condotti su pazienti affetti da Alzheimer, sia nelle fasi iniziali che in quelle moderate, hanno consistentemente dimostrato una correlazione significativa tra l'esercizio fisico e il mantenimento delle funzioni cerebrali.
Un meccanismo chiave risiede nella capacità dell'esercizio di migliorare il flusso sanguigno cerebrale. Il cammino aumenta l'apporto di ossigeno e nutrienti al cervello, essenziale per la salute neuronale e per contrastare l'atrofia (il restringimento del tessuto cerebrale).

I Risultati Chiave:Rallentamento del Declino:
I pazienti che mantengono un regime di cammino regolare (spesso tra i 150 e i 200 minuti a settimana) mostrano un declino cognitivo più lento misurato attraverso scale standardizzate (come il punteggio MMSE) rispetto ai soggetti sedentari.

- Aumento del Volume dell'Ippocampo:
L'esercizio fisico è stato collegato all'aumento del volume dell'ippocampo, l'area del cervello fondamentale per la memoria e l'apprendimento, che è anche tra le prime a essere colpita dall'Alzheimer.

- Miglioramento dell'Umore e del Sonno: L'attività fisica aiuta a gestire i sintomi comportamentali e psicologici, riducendo l'ansia, la depressione e migliorando la qualità del sonno, fattori che influenzano indirettamente la funzione cognitiva e la qualità della vita.

🔬 I Meccanismi Biologici Dietro l'Effetto Protettivo
L'efficacia del cammino nell'Alzheimer non è casuale, ma è supportata da precisi cambiamenti a livello molecolare e cellulare:

- Produzione di BDNF: Il camminare stimola il rilascio del Fattore Neurotrofico Derivato dal Cervello (BDNF). Questa proteina agisce come un fertilizzante per il cervello: supporta la sopravvivenza dei neuroni esistenti, incoraggia la crescita di nuovi neuroni (neurogenesi) e favorisce la plasticità sinaptica.

- Riduzione dell'Infiammazione: L'Alzheimer è caratterizzato da una cronica infiammazione cerebrale. L'esercizio ha effetti anti-infiammatori, aiutando a ridurre i livelli di citochine pro-infiammatorie che danneggiano le cellule nervose.

- Compensazione delle Placche: Sebbene l'esercizio non elimini direttamente le placche di proteina beta-amiloide (il segno distintivo dell'Alzheimer), migliora la resilienza del cervello. Potenziando le reti neurali esistenti, il cervello diventa più capace di funzionare efficacemente anche in presenza di una certa quantità di placche e grovigli neurofibrillari.

📝 Raccomandazioni Pratiche per i Pazienti e i Caregiver
Per massimizzare i benefici, l'attività fisica deve essere regolare, sicura e sostenibile nel tempo.:

- Frequenza: Camminare 3-5 giorni alla settimana. La costanza è più importante dell'intensità.

- Durata: Puntare a sessioni di 30-45 minuti oppure anche sessioni più brevi (es. 10-15 minuti, 3 volte al giorno) sono utili, specialmente nelle fasi più avanzate.

- Intensità Moderata: il paziente dovrebbe essere in grado di parlare, ma non di cantare. Mantenere una frequenza cardiaca leggermente elevata (esercizio aerobico).

- Sicurezza: Indossare scarpe comode e adatte. Evitare terreni scivolosi o irregolari. Essenziale la supervisione del caregiver per prevenire cadute.

- Socializzazione: Camminare in compagnia (con un caregiver o un gruppo) è preferibile. L'aspetto sociale rinforza l'aderenza e offre stimolazione cognitiva aggiuntiva.

Attenzione: Qualsiasi programma di esercizio deve essere discusso e approvato dal medico curante o dal neurologo per assicurarsi che sia appropriato per lo stato di salute generale del paziente.

In conclusione, la ricerca offre un messaggio di speranza: sebbene non sia una cura, integrare la camminata nella routine quotidiana rappresenta un intervento non farmacologico accessibile ed efficace per migliorare la qualità della vita e rallentare i passi del declino cognitivo in chi è affetto da Alzheimer.

DOMENICA 9 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTACari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 9 NOVEMBRE la nostra Farm...
09/11/2025

DOMENICA 9 NOVEMBRE LA FARMACIA E' APERTA
Cari Amici, voglio ricordarvi che anche oggi DOMENICA 9 NOVEMBRE la nostra Farmacia RESTERA’ APERTA e a vostra disposizione.
L’orario di APERTURA è dalle 9.00 alle 13.00 al mattino e dalle 16.00 alle 20.00 alla sera.
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"Zero Calorie, Rischio Elevato per il fegato": Il Nuovo Allarme sui Dolcificanti. Per anni, le bevande dolcificate a bas...
08/11/2025

"Zero Calorie, Rischio Elevato per il fegato": Il Nuovo Allarme sui Dolcificanti.

Per anni, le bevande dolcificate a basso o nullo contenuto calorico (spesso etichettate come "light", "diet" o "zero") sono state promosse e percepite come un'alternativa salutare alle bibite tradizionali cariche di zucchero. Tuttavia, un nuovo studio di ampie dimensioni presentato alla United European Gastroenterology (UEG) Week 2025 sta scuotendo questa convinzione, suggerendo che le conseguenze per la salute epatica potrebbero essere più gravi del previsto, superando persino quelle attribuite alle bevande zuccherate.

Lo studio, condotto su oltre 120.000 partecipanti del vasto database della UK Biobank, ha rilevato un'associazione significativa tra il consumo regolare di questi prodotti e un aumentato rischio di sviluppare Malattia Epatica Steatosica Associata a Disfunzione Metabolica (MASLD), precedentemente nota come fegato grasso non alcolico (NAFLD).

📈 I Numeri del Rischio Eclatante
I dati emersi dalla ricerca osservazionale sono stati sorprendenti e hanno messo in discussione la percezione di sicurezza dei dolcificanti:

Rischio Aumentato del 60%: I soggetti che consumavano più di una lattina (circa 250g) al giorno di bevande a basso/nullo contenuto di zuccheri e dolcificate artificialmente (LNSSBs) mostravano un rischio aumentato del 60% di sviluppare MASLD rispetto a chi non ne consumava.

Confronto Sfavorevole: Nello stesso studio, il consumo regolare di bevande dolcificate con zucchero (SSBs) era associato a un aumento del rischio di MASLD del 50%.

Mortalità Epatica: I ricercatori hanno inoltre rilevato che solo il consumo di bevande light era legato a un maggiore rischio di decesso per cause correlate al fegato, un'associazione che non è stata statisticamente significativa per le bevande zuccherate in questo specifico contesto.

🔬 Il Meccanismo d'Azione "Subdolo"
Mentre il danno causato dalle bevande zuccherate è relativamente ben compreso (e dovuto principalmente all'eccesso di fruttosio che viene metabolizzato direttamente dal fegato, portando all'accumulo di grasso), il meccanismo d'azione delle bevande light è più subdolo e complesso, coinvolgendo principalmente l'asse intestino-fegato.

Alterazione del Microbioma: I dolcificanti artificiali (come aspartame, sucralosio, saccarina) non vengono assorbiti, ma interagiscono con la flora batterica intestinale. Questa alterazione del microbioma può portare a disbiosi e aumentare la permeabilità intestinale, consentendo ai prodotti batterici di raggiungere il fegato (fenomeno noto come ipotesi dell'endotossina).

Confusione Metabolica e Insulina: Sebbene prive di calorie, alcune ricerche suggeriscono che il sapore intensamente dolce di queste bevande possa comunque stimolare la secrezione di insulina attraverso meccanismi riflessi, oppure interferire con i segnali ormonali di sazietà (come la grelina e la leptina). Questo squilibrio può portare a resistenza insulinica – un fattore chiave nello sviluppo del fegato grasso.

Aumento del Desiderio di Zuccheri: L'eccessiva dolcezza dei dolcificanti potrebbe intensificare il desiderio di cibi dolci o ipercalorici, portando indirettamente a un maggiore apporto calorico complessivo.

💧 L'Unica Scelta Protettiva: L'Acqua
Lo studio ha fornito una chiara indicazione sull'alternativa più sicura: la sostituzione di qualsiasi tipo di bevanda dolcificata con acqua semplice ha mostrato una significativa riduzione del rischio di sviluppare MASLD (si parla di una riduzione del rischio fino al 15% o più).

Come hanno ribadito i ricercatori, l'acqua non solo idrata l'organismo, ma elimina completamente il carico metabolico e previene l'accumulo di grasso nel fegato.

Il monito è chiaro: Sostituire una bevanda zuccherata con una "diet" non è un cambio salutare; è semplicemente uno scambio di rischio, che, per il fegato, può rivelarsi anche peggiore. L'eliminazione totale delle bevande dolcificate, sia zuccherate che artificialmente dolcificate, rimane la strategia più efficace per la salute epatica.

Vita Sedentaria: Come la Giusta Alimentazione Può Rallentare l'Invecchiamento CellulareIn un'epoca dominata dal lavoro d...
06/11/2025

Vita Sedentaria: Come la Giusta Alimentazione Può Rallentare l'Invecchiamento Cellulare

In un'epoca dominata dal lavoro d'ufficio e dalla comodità digitale, un numero crescente di persone conduce una vita prevalentemente sedentaria. Questo stile di vita, caratterizzato da un basso dispendio energetico, aumenta esponenzialmente il rischio di sviluppare condizioni croniche come obesità, diabete di tipo 2, malattie cardiovascolari e sindrome metabolica.

L'esercizio fisico è l'antidoto primario, ma quando il movimento scarseggia, la dieta alimentare assume un ruolo di compensazione e prevenzione cruciale. Studi recenti di nutrizione pubblica e metabolica hanno delineato un profilo alimentare specifico per coloro che passano la maggior parte del tempo seduti.

🎯 La Priorità: Basso Carico Glicemico e Alta Densità Nutrizionale
Per i sedentari, la parola d'ordine è efficienza metabolica. Un basso dispendio calorico significa che ogni caloria introdotta conta di più. La strategia vincente si basa su due pilastri:

Controllo del Carico Glicemico: La sedentarietà riduce la sensibilità all'insulina. Consumare cibi con un alto indice glicemico (come zuccheri semplici e farine raffinate) provoca picchi di glucosio che stressano il pancreas e favoriscono l'accumulo di grasso addominale.

Alta Densità Nutrizionale: Si deve privilegiare la qualità sulla quantità, scegliendo alimenti ricchi di micronutrienti (vitamine, minerali, antiossidanti) per contrastare lo stress ossidativo e l'infiammazione cronica, spesso associati alla sedentarietà.

🥗 I Cibi "Anti-Sedentarietà": I Magnifici Cinque
Gli esperti raccomandano di concentrarsi su categorie specifiche di alimenti che offrono il massimo beneficio con il minimo impatto negativo in termini calorici e glicemici.

1. Fibre e Cereali Integrali (Il "Carburante Lento")
La fibra è l'amica numero uno del sedentario.

Azione: Rallenta l'assorbimento degli zuccheri (riducendo i picchi glicemici), promuove la sazietà (utile per controllare le porzioni) e supporta il microbiota intestinale, essenziale per la salute immunitaria e metabolica.

Esempi: Avena (soprattutto beta-glucani), legumi (fagioli, lenticchie, ceci), cereali integrali al 100% (riso integrale, farro, orzo).

2. Grassi Sani (Omega-3 e Antinfiammatori)
I grassi monoinsaturi e polinsaturi, in particolare gli Omega-3, sono fondamentali per la salute cardiovascolare e per ridurre l'infiammazione sistemica.

Azione: Contribuiscono a mantenere l'elasticità delle pareti arteriose e a ridurre i livelli di trigliceridi. L'infiammazione cronica è una causa principale della resistenza all'insulina.

Esempi: Pesce azzurro (salmone, sgombro, sardine), frutta secca a guscio (noci, mandorle), olio extra vergine d'oliva (ricco di polifenoli e grassi monoinsaturi), semi di chia e semi di lino.

3. Proteine Magre (Sostegno Muscolare e Sazietà)
Anche se il sedentario non pratica attività intensa, il mantenimento della massa muscolare è cruciale, poiché i muscoli sono il principale sito di utilizzo del glucosio.

Azione: Le proteine hanno un forte potere saziante e richiedono più energia per essere digerite rispetto ai carboidrati (effetto termico).

Esempi: Uova, yogurt greco (senza zuccheri aggiunti), pollo o tacchino (petto), pesce, e fonti vegetali come la quinoa e il tofu.

4. Frutta e Verdura Colorata (Antiossidanti e Volume)
Questi alimenti sono la fonte principale di vitamine, minerali e, soprattutto, antiossidanti che combattono i radicali liberi.

Azione: Forniscono un elevato volume e sazietà con pochissime calorie e contrastano l'ossidazione cellulare. L'assunzione di magnesio e potassio è vitale per la funzione muscolare e nervosa.

Esempi: Verdure a foglia verde scuro (spinaci, cavolo nero), frutti di bosco (ricchi di antocianine), avocado (grassi sani e potassio).

5. Acqua e Tè Verde (Idratazione e Termogenesi)
L'idratazione è spesso trascurata, ma è essenziale per tutti i processi metabolici.

Azione: Mantenere un buono stato di idratazione aiuta il metabolismo e la concentrazione. Il tè verde contiene catechine (EGCG) che, secondo alcuni studi, possono avere un modesto effetto termogenico e migliorare il profilo lipidico.

❌ Da Limitare: I Grandi Nemici del Sedentario
I cibi che devono essere rigorosamente limitati in un contesto di sedentarietà sono quelli ad alta densità calorica e bassa densità nutrizionale:

Bevande Zuccherate e Succhi di Frutta Industriali: Contengono "calorie vuote" che vengono assorbite rapidamente, sovraccaricando il metabolismo.

Cibi Lavorati e Snack Confezionati: Spesso ricchi di grassi trans, sale, e zuccheri nascosti che promuovono l'infiammazione e l'aumento di peso.

Farine Raffinate: Pane bianco, pasta non integrale e dolciumi causano rapidi sbalzi glicemici.

⚖️ L'Approccio Finale
Lo studio del rapporto tra dieta e sedentarietà suggerisce un modello alimentare che assomiglia molto alla Dieta Mediterranea, ma con una maggiore enfasi sul controllo delle porzioni e sulla qualità dei carboidrati.

Per chi non ha tempo per l'attività fisica regolare, l'atto di scegliere il cibo diventa il più importante esercizio di salute. È fondamentale non solo sapere cosa mangiare, ma anche quando e quanto, distribuendo l'apporto calorico in modo equilibrato nell'arco della giornata per mantenere una glicemia stabile.

Igiene Orale e Rischio IctusUn recente studio pubblicato sulla rivista ufficiale dell'American Academy of Neurology, Neu...
04/11/2025

Igiene Orale e Rischio Ictus

Un recente studio pubblicato sulla rivista ufficiale dell'American Academy of Neurology, Neurology® Open Access, ha acceso i riflettori su una correlazione allarmante ma sempre più evidente: le persone affette contemporaneamente da carie dentale e malattie gengivali (come gengivite o parodontite) potrebbero correre un rischio di ictus ischemico significativamente più elevato, con stime che in alcuni contesti suggeriscono un aumento che si avvicina al raddoppio.

Sebbene la ricerca sottolinei che non sia ancora stata dimostrata una relazione di causa-effetto diretta, l'associazione è robusta e suggerisce che la salute del cavo orale sia un indicatore cruciale del benessere generale e della prevenzione degli eventi cerebrovascolari.

🔬 Il Meccanismo Sotto la Lente: Infiammazione e Batteri
La connessione tra la bocca e il cervello passa attraverso il flusso sanguigno e l'infiammazione sistemica.

1. L'Invasione Batterica
Le malattie gengivali, e in particolare la parodontite (un'infiammazione avanzata che distrugge i tessuti di supporto dei denti), creano delle "tasche" nelle gengive che fungono da serbatoi per i batteri orali. Questi batteri patogeni possono entrare nel flusso sanguigno attraverso le gengive sanguinanti o infiammate, un fenomeno noto come batteriemia.

Una volta nel circolo, batteri specifici, come lo $Streptococcus mutans$ o lo $Streptococcus anginosus$ (spesso associati alla carie e alle infezioni orali), possono viaggiare fino al cervello. Alcuni studi ipotizzano che questi batteri possano legarsi ai vasi sanguigni indeboliti dall'ipertensione o dall'età, danneggiando l'endotelio (il rivestimento interno dei vasi) e promuovendo la formazione di placche.

2. La Risposta Infiammatoria Sistemica
La presenza di infezioni e infiammazioni croniche nel cavo orale stimola una risposta immunitaria persistente. Il corpo rilascia mediatori infiammatori (come le citochine) che non rimangono localizzati nella bocca, ma si diffondono in tutto l'organismo. Questa infiammazione sistemica cronica è un fattore di rischio noto per l'aterosclerosi, il processo di indurimento e restringimento delle arterie dovuto all'accumulo di placche.

Se queste placche si formano nelle arterie carotidi del collo o nelle arterie cerebrali, possono rompersi e formare trombi (coaguli di sangue) che bloccano il flusso sanguigno, causando l'ictus ischemico. L'infiammazione di origine parodontale, quindi, contribuirebbe a rendere i vasi sanguigni più vulnerabili e la coagulazione del sangue più probabile.

📈 I Dati dello Studio
Gli studi che hanno esaminato questa associazione hanno spesso rilevato che il rischio è particolarmente elevato in coloro che presentano entrambe le condizioni (carie e malattia gengivale). L'analisi di coorti di individui che non avevano una storia pregressa di ictus ha dimostrato che i partecipanti con una salute orale compromessa mostravano un'incidenza significativamente maggiore di eventi cerebrovascolari nel tempo.

È emerso inoltre che i trattamenti odontoiatrici professionali, in particolare lo scaling dentale (pulizia profonda sotto-gengivale per la parodontite), si associano a un rischio di ictus ridotto (anche fino al 25% o più) nei pazienti con problemi gengivali. Questo dato suggerisce che il controllo dell'infezione e dell'infiammazione orale può avere un effetto protettivo che si estende al sistema cardiovascolare e cerebrovascolare.

🦷 La Prevenzione è la Migliore Cura
La conclusione per la sanità pubblica è chiara: la cura della bocca non è solo un fatto estetico o funzionale, ma un pilastro della prevenzione delle malattie sistemiche più gravi.

Igiene Quotidiana Rigorosa: Spazzolare i denti almeno due volte al giorno e usare il filo interdentale è fondamentale per rimuovere la placca e prevenire carie e gengivite.

Controlli Regolari: Visite periodiche dal dentista e sedute di igiene professionale sono essenziali per diagnosticare e trattare precocemente carie, infiammazioni e parodontite.

Attenzione ai Sintomi: Sanguinamento delle gengive, alito cattivo persistente, denti che si muovono o dolore sono segnali che non vanno ignorati e che richiedono un intervento tempestivo.

Il messaggio è inequivocabile: investire nella propria igiene orale è un passo concreto per proteggere il cuore e, in particolare, il cervello dal rischio di ictus ischemico.

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