Dott. Vincenzo Palumbo Chirurgo Generale

Dott. Vincenzo Palumbo Chirurgo Generale Mi occupo prevalentemente di chirurgia della parete addominale (ernie e laparoceli), chirurgia lapar Presente online su Ultraspecialisti, iDoctors e Medelit.

Collabora con l'unità funzionale di chirurgia generale della Casa di Cura Triolo-Zancla di Palermo. Visita presso il Centro Ippocrate (Caltanissetta), il Centro Orione (Palermo) e Mediclinic (Bagheria).

23/06/2025
30/05/2025

Il tuo sistema immunitario ora può aiutare a combattere il cancro senza interventi chirurgici o chemioterapia

Un trattamento immunitario rivoluzionario ha dimostrato promettente nel trattamento di diversi tipi di cancro, offrendo speranza ai pazienti che potrebbero altrimenti affrontare interventi chirurgici, chemioterapia o radiazioni. A una di queste pazienti, la 71enne Maureen Sideris, è stato diagnosticato un cancro alla giunzione gastroesofagea nel 2022. Inizialmente, i suoi medici le suggerirono un intervento chirurgico, seguito da chemioterapia e radiazioni. Tuttavia, a causa della composizione genetica del suo cancro, è stata introdotta ad un trattamento sperimentale che potrebbe potenzialmente eliminare la necessità di un intervento chirurgico.

Questo trattamento prevede un inibitore del checkpoint chiamato dostarlimab, una forma di immunoterapia che aiuta il sistema immunitario dell’organismo a riconoscere e combattere le cellule tumorali. In uno studio precedente condotto dal Dr. Andrea Cercek al Memorial Sloan Kettering Cancer Center, dostarlimab ha aiutato 42 pazienti affetti da cancro rettale a diventare liberi dal cancro. Ora, lo stesso trattamento viene testato per altri tumori come colon, esofageo, stomaco e altro ancora.

I recenti risultati di uno studio più ampio sui tumori non rettali hanno dimostrato che il 64% dei pazienti non aveva alcuna malattia rimanente dopo un anno. Dopo due anni, il 92% dei pazienti non ha avuto recidive. Anche chi ha visto una ricorrenza aveva cellule tumorali più piccole o meno. Mentre l'immunoterapia può avere alcuni effetti collaterali come affaticamento ed eruzioni cutanee, sono generalmente gestibili e meno invasive rispetto ai tradizionali trattamenti contro il cancro.

Questa ricerca promettente suggerisce che l'immunoterapia potrebbe sostituire la chirurgia in molti casi, offrendo un modo meno invasivo ed efficace per combattere il cancro. Il trattamento è ora incluso nelle linee guida del National Comprehensive Cancer Network per specifici tumori, e la FDA ha accelerato la sua approvazione per alcune mutazioni genetiche. Studi futuri mirano a perfezionare ulteriormente questo trattamento e a renderlo disponibile per un maggior numero di pazienti.

04/05/2025

Pollo e cancro gastrointestinale: la correlazione inquietante emerge da uno studio italiano durato 20 anni. La carne bianca perde l'appeal?

24/04/2025

Vaccino a mRNA personalizzato contro il carcinoma pancreatico: primi dati promettenti

Un vaccino sperimentale a mRNA, sviluppato da BioNTech in collaborazione con Genentech, sta aprendo nuove prospettive nella gestione dell’adenocarcinoma duttale pancreatico resecabile. Si chiama autogene cevumeran e sfrutta la piattaforma dell’mRNA già nota per i vaccini anti-COVID, ma in una versione completamente personalizzata.

Come funziona?

Dopo la resezione chirurgica del tumore, i ricercatori identificano fino a 20 neoantigeni tumorali specifici del singolo paziente, codificandoli in una sequenza di mRNA. Il vaccino, iniettato per via sottocutanea, ha lo scopo di istruire il sistema immunitario a riconoscere queste mutazioni tumorali e a rispondere con una risposta T-mediata.

I dati dello studio (fase 1)

Pubblicato su Nature nel 2023, lo studio ha coinvolto 16 pazienti. Tutti hanno ricevuto, dopo chirurgia, una combinazione di vaccino + atezolizumab (anti-PD-L1) + chemioterapia.
In 8 pazienti su 16 si è osservata una risposta immunitaria mirata contro i neoantigeni. A distanza di 18 mesi, questi pazienti non avevano ancora recidive, mentre i non-responder avevano una sopravvivenza libera da malattia mediana di 13,4 mesi.

Fonte: Nature, 2023

Quali implicazioni?

Si tratta ovviamente di dati preliminari, ma il concetto è interessante: personalizzazione radicale del trattamento adiuvante in oncologia, con l’obiettivo di superare l’approccio “one size fits all”. Il limite, al momento, è la complessità logistica: serve una piattaforma di sequenziamento e produzione mRNA su misura per ciascun paziente.

Nota politica

Secondo un’inchiesta di KFF Health News, ci sarebbero state pressioni da parte di funzionari del NIH per evitare riferimenti espliciti alla tecnologia mRNA nelle richieste di finanziamento, probabilmente per ragioni politiche legate alla percezione pubblica post-COVID.

Fonte: KFF Health News

16/04/2025

MELANOMA: LA DIAGNOSI SEMPRE PIU’ PERSONALIZZATA

Pubblicate sul sito dell’Istituto Superiore di Sanità le nuove linee guida, che serviranno a migliorare i referti e a renderli omogenei in tutta Italia, con l’obiettivo di migliorare il percorso di cura. Alla loro stesura hanno contribuito anche i pazienti

ANCHE se hanno lo stesso nome, i tumori non sono tutti uguali: a fare la differenza sono le loro caratteristiche molecolari. Vale anche per il melanoma, il tumore della pelle più aggressivo, la cui incidenza è in aumento in Italia. E' importante diagosticarlo precocemente, ma anche nel modo corretto, tenendo conto delle mutazioni che possono modificare il percoso di cura e la scelta dei farmaci. Proprio per questo da oggi, per la sua diagnosi, ci sono delle nuove linee guida: a redigerle sono stati gli specialisti della Società Italiana di Anatomia Patologica e Citologia Diagnostica (SIAPEC-IAP Divisione Italiana), in collaborazione con l’Associazione Italiana di Oncologia Medica (Aiom) e con la partecipazione fondamentale dei rappresentanti delle associazioni dei pazienti. “L’elevato impatto epidemiologico del melanoma nella popolazione italiana e la recente introduzione di terapie innovative che hanno modificato radicalmente le potenzialità di cura ci hanno condotto a considerare prioritaria questa nuova Linea Guida sulla ‘Diagnosi istopatologica e molecolare delle lesioni melanocitarie’”, spiega Anna Sapino, presidente SIAPEC-IAP: “Le linee guida si basano sulla letteratura biomedica e sono finalizzate a guidare la pratica clinica degli anatomo-patologi sul territorio nazionale in un’ottica di appropriatezza”.

Le nuove linee guida
Il mandato era stato dato da Mauro Truini, past president della società scientifica, e alla stesura ha collaborato un gruppo di lavoro multidisciplinare e multiprofessionale, con esperti anatomo-patologi, oncologi, dermatologi, chirurghi, immunologi, tecnici di laboratorio biomedico, oltre che, come ricordato, di pazienti. Le nuove indicazioni hanno superato il processo di valutazione da parte del Centro Nazionale per l’Eccellenza Clinica la Qualità e la Sicurezza delle cure (CNEC) dell’Istituto Superiore di Sanità, che ne ha raccomandato l’utilizzo (sono infatti pubblicate sul sito dell’ISS, all’interno del Sistema Nazionale Linee Guida).

Un referto “preciso” e affidabile per tutti i pazienti
“L’obiettivo era di standardizzare e rendere più riproducibile il referto istopatologico strutturato del melanoma, alla luce delle evidenze della letteratura internazionale”, sottolinea Daniela Massi, coordinatrice delle Linee Guida: “Inoltre volevamo illustrare in modo chiaro quali siano i test immunoistochimici e molecolari utili da eseguire sui tessuti di melanoma allo scopo di indirizzare i pazienti alle terapie mirate”. Il nuovo documento sarà quindi supporto decisionale per stabilire quale, tra più opzioni alternative, sia la migliore. “l fine ultimo - conclude Massi - è offrire ai pazienti, in maniera omogenea sull'intero territorio nazionale, la diagnosi più completa ed accurata e quindi la migliore terapia personalizzata.

Melanoma Italia ONLUS
www.melanomaitalia.org









15/04/2025

Dentro ciascuno di noi vive una colonia di batteri che pesa quanto un computer portatile. Sì, portiamo fino a 2 kg di batteri nell'intestino, un vero e proprio esercito microscopico che lavora instancabilmente.

Non è tutto. In termini numerici, ospitiamo più cellule batteriche che umane. Siamo praticamente degli ecosistemi ambulanti, delle galassie viventi che ospitano miliardi di minuscoli abitanti.

Ma la cosa davvero affascinante è che questo universo batterico non si limita a occupare spazio...

Questi batteri formano quello che gli scienziati chiamano il nostro "secondo cervello". Non è solo un modo di dire: l'intestino ha un proprio sistema nervoso che comunica direttamente con il cervello principale. Ecco perché quando siamo nervosi sentiamo farfalle nello stomaco, o perché un problema digestivo può influenzare il nostro umore.

La prossima volta che "senti qualcosa nella pancia", ricorda che non è solo un modo di dire. I tuoi coinquilini microscopici stanno cercando di comunicare con te.

15/04/2025

Uso eccessivo e sovradosaggio TC, le radiazioni provenienti dalle scansioni TC potrebbero rappresentare ogni anno il 5% di tutti i tumori.

Sempre in costante aggiornamento...
07/10/2024

Sempre in costante aggiornamento...

25/12/2023

Auguro a tutti i miei cari pazienti un Natale sereno e pieno di salute!!!

04/11/2023

Sono circa 55.000 i nuovi casi di tumore al seno che si contano ogni anno in Italia. Conoscere bene il proprio corpo e il proprio seno, per accorgersi se ci sono delle differenze rispetto al normale, è una delle tante attività che si possono fare di prevenzione. Rivolgiti immediatamente al medico specialista se noti delle differenze.

Sostieni anche tu la ricerca sui tumori femminili ➡ https://bit.ly/jennifer-fb

Illustrazione: Marta Tranquilli

A breve non sarà più necessario aspettare di sottoporsi ad una tac o una colonscopia per sapere se si ha un tumore....
03/11/2023

A breve non sarà più necessario aspettare di sottoporsi ad una tac o una colonscopia per sapere se si ha un tumore....

L'esame del sangue, rapido ed economico, rileva una proteina prodotta dalle cellule tumorali prima ancora dell'insorgenza dei sintomi.

15/09/2023

Da oggi è disponibile anche in Italia la nuova terapia che cambierà lo standard di cura di seconda linea (dopo un primo trattamento farmacologico) per le pazienti con tumore al seno metastatico HR2- positivo.

Si tratta dell’anticorpo coniugato trastuzumab deruxtecan che, come dimostrano i risultati dello studio internazionale DESTINY-Breast03, ha un’efficacia di oltre 4 volte rispetto all’anticorpo coniugato di prima generazione ed è capace di migliorare il controllo della malattia per oltre due anni e mezzo, aumentare la sopravvivenza ed essere anche ben tollerato dalle pazienti.

“Un risultato senza precedenti nella storia della patologia mammaria HER2 positiva- commenta Giuseppe Curigliano, Ordinario di Oncologia Medica all’Università di Milano e direttore Divisione Sviluppo di Nuovi Farmaci per Terapie Innovative IEO - Trastuzumab deruxtecan viene somministrato per via endovenosa ogni tre settimane ed è altamente selettivo per le cellule tumorali, riducendo al minimo i danni alle cellule sane circostanti e aumentando l’efficacia del trattamento. La superiorità è emersa anche in termini di qualità di vita, grazie al miglior controllo della malattia e dei sintomi”.

👉Per saperne di più: https://tinyurl.com/2s4c24d6

Indirizzo

Via Ponte Di Mare 91
Palermo
90123

Sito Web

https://www.palumbochirurgia.it/

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