
29/09/2025
In Sicilia i principali indicatori di salute restituiscono un quadro meno favorevole rispetto alla media nazionale: l’aspettativa di vita è in media circa 2 anni più bassa rispetto al Nord, e la mortalità cardiovascolare è tra le più elevate. Inoltre, la popolazione siciliana presenta un profilo di rischio cardiovascolare oggetto di attenzione: il 34,6% degli adulti è in sovrappeso e il l’11,3% è obeso, contro un dato nazionale del 32.6% e 10,4%, rispettivamente. Soltanto il 27,9% dei siciliani pratica sport regolarmente (tale dato si attesta, invece, al di sopra del 40% nel centro-nord). Ed ancora, oltre un terzo dei bambini (33,9%) presenta un eccesso ponderale, rispetto alla media nazionale pari al 28,8%.
Questi dati dimostrano quanto sia importante puntare sulla prevenzione del rischio cardiovascolare, promuovendo l’adozione di corretti stili di vita e una diagnosi precoce.
A tal fine al Policlinico “Paolo Giaccone” di Palermo è in corso il progetto di ricerca “INNOPREV”, finanziato dal Ministero della Salute coi fondi del PNRR, che ha l’obiettivo di adottare strategie di prevenzione personalizzate per migliorare l’aderenza a stili di vita salutari, ridurre il rischio e l’incidenza delle malattie cardiovascolare, che possono avere effetti invalidanti e condizionare la qualità della vita, e alleviare l’impatto socio-economico delle malattie cardiovascolari sul Servizio Sanitario Nazionale.
Nell’Azienda ospedaliera universitaria le attività di ricerca sono coordinate dal Professore Walter Mazzucco, dirigente medico dell’U.O.C. Epidemiologia Clinica, diretta dal Professore Francesco Vitale, e sono realizzate in collaborazione con la U.O.C. di Medicina Interna con Stroke Care, diretta dal Professore Antonino Tuttolomondo.
“Il progetto INNOPREV (Approcci INNovativi per una PREVenzione cardiovascolare personalizzata), coordinato dalla Fondazione Policlinico Gemelli di Roma, consiste in uno studio sperimentale di comunità, randomizzato e controllato, condotto in 4 centri Italiani (Roma, Palermo, Perugia e Catania), finalizzato alla prevenzione delle malattie cardiovascolari attraverso l’integrazione di un approccio tradizionale (modifica dei fattori di rischio) con approcci innovativi, quali la valutazione del rischio genetico, stimato attraverso il Polygenic Risk Score (PRS) da tampone salivare, e l’utilizzo di tecnologie digitali (app e smart band per il monitoraggio e cambiamento degli stili di vita non salutari)” - spiegano i professori Mazzucco e Tuttolomondo.
L’AOUP ha reclutato 351 persone di età compresa tra i 40 e i 69 anni, con un rischio cardiovascolare a 10 anni compreso tra il 2,5% e il 10%, che sono state assegnate a 4 gruppi di intervento: 1) soggetti sottoposti a una valutazione e a un counselling del rischio (approccio tradizionale); 2) soggetti sottoposti, oltre che all’approccio tradizionale, alla somministrazione di un test genetico (PRS) tramite tampone salivare; 3) soggetti sottoposti, oltre che all’approccio tradizionale, ad un intervento digitale tramite una smart band collegata ad un’App scaricabile sullo smartphone; 4) soggetti sottoposti all’insieme di tutti gli interventi predetti.
I risultati preliminari evidenziano come gli approcci innovativi di prevenzione proposti abbiamo apportato un miglioramento dell’adesione a stili di vita sani dei soggetti reclutati, una riduzione del peso medio complessivo, una riduzione del valore di colesterolemia totale.
Il Professore Mazzucco sottolinea: “Questi dati, seppure preliminari, confermano l’importanza di dispiegare interventi di prevenzione diffusi, efficaci, personalizzati e innovativi. L’innovazione e la tecnologia digitale possono favorire l’accesso ai cittadini ai percorsi di prevenzione, rendendo sistematici e capillari gli interventi, ma occorre favorire le sinergie tra tutti gli attori della prevenzione, dalle Aziende Sanitarie e i Policlinici Universitari, ivi includendo le Case di Comunità e i Dipartimenti di Prevenzione, alle Università, Scuole, medici del territorio, farmacie di comunità e Comuni.”.
In piazza Verdi anche gli operatori del dipartimento di prevenzione dell’Asp che hanno fornito consiglio sui corretti stili di vita. “Le malattie cardiovascolari – ha concluso il direttore del dipartimento di prevenzione dell’Asp, Domenico Mirabile- rappresentano anche a Palermo la prima causa di morte. È fondamentale sensibilizzare la popolazione e intervenire sui fattori di rischio modificabili: corretta alimentazione, attività fisica, lotta al fumo e all’abuso di alcol. La prevenzione è l’arma più efficace che abbiamo per salvare vite e ridurre la mortalità legata a queste patologie”.