09/10/2024
Vignetta divertente ma che suscita una riflessione:
QUANTO IMPATTANO SUI PAZIENTI LE PAROLE DI NOI CLINICI?
"dobbiamo riallineare la tua schiena", "proteggi la tua schiena", "mi raccomando non muoverti e soprattutto riposo", "occhio all'ernia che ti schizza fuori"
Questi sono solo alcuni esempi di parole utilizzate e che possono influire negativamente sui pazienti scaturendo ciò che viene definito EFFETTO NOCEBO con tutto ciò che ne deriva, compreso la Kinesiofobia (la paura del movimento).
Con EFFETTO NOCEBO si intende un evento avverso, non dovuto alla terapia, ma "prodotto" dalle aspettative negative del paziente.
A differenza dell'effetto placebo, l'effetto nocebo può condizionare il paziente riducendo l'outcome positivo atteso da una terapia.
Le aspettative negative del paziente evocate dalle suggestioni verbali del clinico sono in genere sufficientemente “potenti” da creare un effetto nocebo maggiore dell’effetto placebo indotto da paragonabili opposte condizioni. Sembra, infatti, che le parole abbiano un ruolo più determinante nello sviluppo dell’iperalgesia da nocebo, piuttosto che in quello dell’analgesia da placebo. Paradossalmente, istruzioni verbali possono addirittura modificare l’azione ed il conseguente effetto di un farmaco.
Capiamo bene, quanto sia fondamentale prestare attenzione, durante la gestione della seduta fisioterapica, alle parole che utilizziamo.
QUALSIASI COSA NOI FACCIAMO O DICIAMO, E' INFLUENZATA DAI FATTORI CONTESTUALI (Testa, Rossettini, 2016).
Testa M, Rossettini G. Enhance placebo, avoid nocebo: How contextual factors affect physiotherapy outcomes. Man Ther. 2016 Aug;24:65-74. doi: 10.1016/j.math.2016.04.006. Epub 2016 Apr 20. PMID: 27133031.
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