02/08/2025
🛑Oggi vi parlo di una condizione che sembra uscita dalla cronaca domestica: la calcificazione. No, non è quella nel bollitore, ma un deposito di “calcare” dentro i tessuti del corpo. Se vi siete mai chiesti perché un tendine può diventare duro come una pietra.. preparatevi a scoprirlo! 🫨
❓Cos’è e dov’è?
✅La calcificazione è un deposito di sali di calcio (spesso cristalli di idrossiapatite) dentro un tessuto dove normalmente non dovrebbero accumularsi.
Può colpire i tendini (spalla, tendine d’Achille), borse sierose, muscoli e legamenti.
✅Quando i cristalli si formano, il corpo reagisce con infiammazione e dolore. È un po’ come se decidesse di “murare” un’area problematica, peccato che faccia male!
❓Curiosità divertente
✅Sai che la calcificazione più famosa è quella della spalla? La tendinopatia calcifica della cuffia dei rotatori è così comune che viene definita anche “la spalla pietrificata”. E in alcuni casi, i depositi si riassorbono da soli, ma prima possono infiammare come un barbecue acceso!
❓Come si sviluppa?
✅Non c’è una sola causa certa, ma si pensa che possa derivare da microtraumi ripetuti, scarsa vascolarizzazione del tendine, errori di carico, alterazioni metaboliche locali.
✅Il corpo cerca di riparare e alla fine deposita calcio, come se stesse stuccando un muro crepato!
❓Nella vita quotidiana
✅La calcificazione può dare dolore intenso e continuo, soprattutto nei movimenti, gonfiore e rigidità articolare e sensazione di blocco o “frizione” interna. Spesso i sintomi peggiorano di notte, rendendo difficile trovare una posizione comoda.
Parole complicate, spiegate semplici💪
✅Idrossiapatite: cristalli di calcio che si depositano nei tessuti molli.
Fase di riassorbimento: quando il corpo prova a "sciogliere" il deposito, provocando una reazione infiammatoria.
❓Quale terapia
La terapia che aiuta a ridurre il dolore: laser, ultrasuono, onde d’urto, tecar, mantenere la mobilità articolare con esercizi mirati, rinforzare i muscoli per compensare la rigidità e prevenire ricadute migliorando postura e gestione dei carichi.
❓Curiosità scientifica
✅Sapevi che la fase più dolorosa è spesso proprio quando il deposito inizia a riassorbirsi? È un paradosso: il corpo cerca di guarire, ma scatena un’infiammazione pazzesca. Per fortuna, questa fase può risolversi spontaneamente in poche settimane.
Durante il riassorbimento, la calcificazione perde la sua durezza e si trasforma in una massa biancastra, con la consistenza della pasta dentifricia, che il corpo prova a eliminare spontaneamente o che, in alcuni casi, può essere aspirata con un ago.
❓Conclusione
✅Le calcificazioni sono come piccoli muratori che lavorano senza permesso nei tendini. Ma con pazienza, terapia adeguata e qualche strategia mirata, si può tornare a muoversi liberi dal “calcare”. Vi aspettiamo