Studio Kai&Kairos

Studio Kai&Kairos Consulenza, valutazione e intervento psicologico rivolto a individui, coppie e famiglie

Lo studio di psicologia Kai&Kairos si propone come spazio per la promozione del benessere psicologico per persone che presentano difficoltà emotive e relazionali, comportamentali o cognitive, attraverso interventi personalizzati in base alle esigenze e alle risorse della persona. Lo Studio è composto dalla Dott.ssa Azzurra Rizzo e dalla Dott.ssa Alba Leone ad orientamento sistemico-relazionale con competenze neuropsicologiche e formazione in ABA (Applied Behavior Analysis). Offre servizi di:
- Consulenza, valutazione e intervento psicologico rivolti a individui, coppie e famiglie
- Sostegno psicologico
- Interventi di prevenzione, diagnosi e cura del disagio psicologico, emotivo e relazionale
- Counseling e orientamento nelle transizioni di vita
- Stimolazione e riabilitazione cognitiva e interventi ABA

Lo Studio offre inoltre la possibilità di effettuare incontri online tramite piattaforma PsyCare. Gli interventi sono rivolti a bambini, adolescenti e adulti che si trovano ad affrontare situazioni di disagio, difficoltà o cambiamento e utilizzano strumenti specifici delle scienze psicologiche (colloqui, test, osservazioni).


**Orari**
Si riceve solo su appuntamento.

**Contatti**
Per informazioni o appuntamenti potete contattare i seguenti recapiti:
Dott.ssa Rizzo 3805889892
Dott.ssa Leone 3276267290

Email: studiokaikairos@outlook.it

Il pagamento può essere effettuato in contanti o con POS.

Fermarsi, ascoltarsi per poi ripartire. Non perdetevi.                              .
05/11/2023

Fermarsi, ascoltarsi per poi ripartire. Non perdetevi.



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E se ti dicessi che il tuo corpo parla?   vuol dire esprimere qualsiasi forma di sofferenza psichica sul piano corporeo....
22/10/2023

E se ti dicessi che il tuo corpo parla?

vuol dire esprimere qualsiasi forma di sofferenza psichica sul piano corporeo.

Le emozioni non potendo essere riconosciute ed elaborate sul piano mentale ed espresse attraverso un canale verbale, si traducono in sintomi fisici di diversa natura e gravità, colpendo organi sensibili. Tali sintomi se cronicizzati, possono essere più o meno invalidanti per la persona che li vive.

La sofferenza però non è scomparsa. Ha solo cambiato linguaggio, ossia il linguaggio del corpo.

All'interno dello spazio di terapia è possibile riconoscere il proprio dolore, raccontarlo e rinarrarlo, esprimerlo in parole. Questo ci consentirà di apprendere nuove modalità comunicative e un'adeguata espressione emozionale.

"Il corpo dice quel che le parole non possono dire." Martha Graham.


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17/10/2023

Il 17 ottobre 2023 sarà ricordato come una data storica per la Sicilia: il Servizio di Psicologia delle Cure Primarie e dello Psicologo delle Cure Primarie è finalmente realtà.

"Come Ordine degli Psicologi della Regione Siciliana - dichiara la presidente Gaetana D’Agostino – siamo lieti di avere dato il nostro contributo per raggiungere un testo organico che tenesse conto di alcuni aspetti tecnici e siamo molto soddisfatti del risultato che diventa un riconoscimento importante per la nostra categoria. L’approvazione di questo disegno di legge segna l’inizio di un lungo lavoro di studio e di progettazione che metta sempre più al centro dell’agenda politica il benessere mentale e la cultura della prevenzione con l’obiettivo di accrescere il benessere dell’individuo e dunque della collettività. Ad oggi, il sistema sanitario regionale, non riesce a prendere in carico tutte le richieste provenienti dal territorio, per questo, molti cittadini sono costretti a rivolgersi al privato, sostenendo i costi delle relative cure psicologiche. In questa direzione l’istituzione del servizio di psicologia delle cure primarie colmerà questo vuoto, assicurando un primo livello di cura accessibile a tutti, costituendo un importante filtro per i livelli secondari di cure.
Con l'approvazione odierna, si è compiuto un grande passo avanti nell'assicurare l'accesso ai servizi psicologici per l'intera cittadinanza. Questo rappresenta un passo significativo nella promozione della salute mentale e nel miglioramento del benessere complessivo della popolazione siciliana".

Ognuno di noi ha una storia da raccontare e battaglie da affrontare, spesso invisibili agli occhi degli altri. Oggi, par...
10/10/2023

Ognuno di noi ha una storia da raccontare e battaglie da affrontare, spesso invisibili agli occhi degli altri. Oggi, parliamo apertamente dei nostri sentimenti, delle nostre paure e delle nostre ansie. Ricordiamoci che chiedere aiuto non è un segno di debolezza, ma di incredibile forza e coraggio.

La   dell'  , la paura che le persone a lei care la lascino - muoiano, scompaiano, vadano via - è il filo con cui Ariann...
03/10/2023

La dell' , la paura che le persone a lei care la lascino - muoiano, scompaiano, vadano via - è il filo con cui Arianna tesse le sue relazioni. Una paura che viene dal passato e che agisce indisturbata ma disturbante, in tutte le sue storie attuali fino a quando il diventare madre non sconquassa l'ordinato disordine e le fa perdere il filo.

Arianna in questo libro ci mostra quanto la paura di essere abbandonati ci faccia "giocare d'anticipo" e quanto sia importante - anche se non affatto semplice - avere il coraggio di abbandonarsi per affrontare il terrore di essere abbandonati.

E così vivere, senza necessariamente provare a scappare, a nascondersi, ad abbandonare.

Alba.




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''Ricordo l'odore buono che proveniva dalla cucina della nonna, quello dei libri riposti in una vecchia libreria, il pro...
29/09/2023

''Ricordo l'odore buono che proveniva dalla cucina della nonna, quello dei libri riposti in una vecchia libreria, il profumo dei fiori di campagna quando arrivava la primavera…''

In psicoterapia si chiamano ''memorie corporee''.

Arriva un odore, inaspettato, improvviso o una sensazione fisica a rievocare ricordi che si arricchiscono di immagini e parole.
Le memorie corporee ci insegnano che mente e corpo sono profondamente connessi e che - se noi siamo la nostra memoria - questa è inscritta nel nostro corpo.
Lavorare sulla consapevolezza di questo inestricabile legame è una parte fondamentale del lavoro terapeutico.

Alba.

28/09/2023
Lunedì. Mi sembra un giorno perfetto per ascoltare la nostra ANSIA. Ciao sono l'ansia. La prossima volta che mi sentirai...
25/09/2023

Lunedì.
Mi sembra un giorno perfetto per ascoltare la nostra ANSIA.

Ciao sono l'ansia.
La prossima volta che mi sentirai arrivare, chiudi gli occhi, spegni la mente razionale per un momento, lasciati andare, respira e cerca di comprendermi.
Poi inizia il cambiamento nella tua vita con azioni chiare e specifiche, vedrai che me ne andrò.
Spero di non dover entrare molte volte nella tua vita, ma se ritorno ricordati che non voglio farti del male, voglio aiutarti a recuperare la tua strada.
E per finire, spero che tu possa vedermi come sono: la Tua Essenza.
Sono te stesso che urlo disperatamente e imploro di ascoltarmi, ti parlo dal profondo del tuo cuore, che scoraggiato cerca di farsi notare.
Quello che senti non è ''tachicardia'', sono io, che vuole semplicemente venir fuori.

Con affetto,
la Tua Essenza mascherata da Ansia.

Carla Babudri - Le streghe vanno a letto presto.

Autunno bussa alla porta...In questo periodo aspetto sempre con trepidazione di sentire nuovamente l'odore di petricore,...
23/09/2023

Autunno bussa alla porta...
In questo periodo aspetto sempre con trepidazione di sentire nuovamente l'odore di petricore, l'odore della terra bagnata che torna prospera, che sprigiona i suoi oli custoditi, anche quando era secca, come piccoli tesori.
🍃Non c'è tempo che più di questo ci ricordi che nulla tocca la mente se prima non ha toccato i nostri sensi, che orienti alle nostre radici, che ci chieda di coltivare il nostro pezzetto di anima selvatica, quella parte che sa bene i ritmi e le risorse che ci appartengono e che forse sono rimaste inascoltate.

Azzurra

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Oggi è la giornata Mondiale dell'Alzheimer. Solo in Italia sono circa un milione i casi di Disturbi Neurocognitvi Maggio...
21/09/2023

Oggi è la giornata Mondiale dell'Alzheimer. Solo in Italia sono circa un milione i casi di Disturbi Neurocognitvi Maggiori. L'Alzheimer è la forma più diffusa.
Anche se oggi non c'è ancora una cura definitiva che permetta di arrestare la progressione neurodegenerativa, la ricerca non si arresta e passi enormi sono stati fatti per rallentare il declino cognitivo e funzionale dovuto alla malattia.

Dietro i numeri e le etichette diagnostiche però c'è altro che bisogna conoscere: c'è un volto che sappiamo a memoria o qualcuno che abbiamo incontrato anche solo per un breve momento, un familiare, un amico, qualcuno che abbiamo amato, qualcuno che abbiamo la fortuna di conoscere oggi.

Tra moltissime, due lezioni fondamentali ho appreso da chi continua a essere vita rigogliosa nonostante la diagnosi.

La prima essenziale è che tutto il nostro esistere è emozione e relazione: è un abbraccio, il tocco di qualcuno amato, lo sguardo di chi ti vede, una musica che ti aveva dato la pelle d'oca, l'odore di un dolce ancora caldo che riempiva la casa al tuo ritorno.

Quando le capacità cognitive non riescono a diradare la nebbia, le emozioni possono essere ancora vivide e trovare la loro via per comunicare.
“Ognuno ha una favola dentro, che non riesce a leggere da solo, ha bisogno di qualcuno che con la meraviglia e l'incanto negli occhi gliela legga e gliela racconti" (P. Neruda). Questo è vero per tutti ed è vero ancora di più quando la parola stenta, il ricordo si disperde.

E quindi la seconda lezione che ho imparato: che prestare ascolto alla malattia non riguarda solo prestare ascolto all'individuo singolo che ne è affetto ma all'intera famiglia. A ogni Caregiver che con incredibile resilienza diventa contenitore di paure, gioie, amore, ricordi per l'altro e ha bisogno che il sistema più grande di cui fa parte lo aiuti, e sia il suo di contenitore, mentre indossa le scarpe di questo enorme ruolo.

Perchè cura è anche chi è pronto a leggere, far rivivere e conservare la narrazione unica, singolare, irripetibile di una vita intera.

Cambiare vuole tempo, non è distruggere in un solo colpo.Ognuno si muove nel mondo attraverso mappe che ha tracciato, tr...
20/09/2023

Cambiare vuole tempo, non è distruggere in un solo colpo.
Ognuno si muove nel mondo attraverso mappe che ha tracciato, tratto per tratto, per sopravvivere, per trovare rifugio, nutrirsi di vita.
Cambiare vuole tempo perché lento e lungo è stato il tempo che abbiamo attraversato per costruire le nostre mappe.
Forse ora non portano più o non hanno mai portato ai luoghi sperati, ma cambiare non è gettarle via. È essere pazienti, con se stessi, con le parti di sé che imparano ancora nuove biforcazioni, che imparano a scegliere anche vie alternative, mai esplorate, le parti di sé che non si stancano di cercare a luce fioca, a piedi scalzi.
"Cambiare" da κάμπτειν (kamptein) significa curvare...Il cambiamento è una curva, spostare lo sguardo verso una nuova direzione; girare, girare in tondo, riconoscere le strade in cui siamo già passati e poi sostare quando si scopre un nuovo orizzonte.

Azzurra



📷Fotografia: Thierry De Mey - Anne Teresa De Keersmaeker's performance Fase, four movements to the music of Steve Reich

L'importanza di essere tristi. La tristezza è un'emozione primaria e innata, fondamentale nel processo di evoluzione del...
19/09/2023

L'importanza di essere tristi.

La tristezza è un'emozione primaria e innata, fondamentale nel processo di evoluzione della specie e nella nostra vita.
Come tutte le emozioni, anche questa ha diverse funzioni importanti per il nostro equilibrio psichico: promuove la riflessione autentica sugli eventi della nostra vita, ci informa su come stiamo in un determinato momento in relazione al nostro stato di energia, segnala alle persone a noi care, il bisogno della loro vicinanza, del loro sostegno, aiuto o conforto soprattutto quando viviamo eventi particolarmente dolorosi.
Proviamo tristezza infatti, come stato emotivo transitorio, in relazione ad una perdita, una mancanza, un lutto e per tale motivo, è tra quelle emozioni che consideriamo
''spiacevoli''.
Spesso tendiamo ad allontanarla, rifiutando il pensiero di poter stare e sostare con questa emozione: ''non voglio essere triste'' , '' devo ritornare a sorridere'', sono espressioni tipiche che spesso siamo abituati a sentire.
La nostra cultura ci ha insegnato che le emozioni che etichettiamo come ''negative'', vadano evitate, zittite ed eliminate il prima possibile.
Oggi, mostrare tristezza ed esprimerla potrebbe non essere socialmente accettato, equivale a non essere sufficientemente attraenti o interessanti per gli altri, a mostrarci vulnerabili, in una società che ci vuole belli, felici e performanti. Questo però, non è funzionale per il nostro benessere psicologico e innesca il meccanismo di allenare la nostra mente ad averne paura.
E' importante accogliere la tristezza, lasciarla fluire, soprattutto quando viviamo eventi particolarmente difficili. Questo ci consentirà di dare un senso a quello che ci accade e al nostro dolore e ci aiuterà ad elaborarlo.

Diamole spazio.

Alba.

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Via Emilia 65
Palermo
90100

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