
10/09/2025
Ci sono parole che non si riescono a dire.
E dolori che nessuno ha insegnato a nominare.
Quando una persona arriva a pensare al suicidio, non sta cercando la morte.
Sta cercando una tregua. Un varco. Una via di uscita da un dolore che sembra non avere nome, né fine.
Molti lo chiamano gesto estremo. Ma la verità è che, spesso, chi lo compie non voleva farla finita. Voleva solo che finisse il dolore.
È questo che ci invita a ricordare la Giornata mondiale per la prevenzione del suicidio:
_ che non è vero che chi ne parla non lo fa.
_ che non è vero che “voleva solo attirare l’attenzione”.
_ che non è vero che “non si poteva fare nulla”.
Parlare di suicidio non lo provoca. Ma ignorarlo, sì.
Oggi 10 settembre è il giorno in cui ricordiamo che il dolore mentale non va taciuto. Va riconosciuto. E curato.