
16/07/2025
Perché i ragazzi si ritirano? «Per ansia sociale. Non lo vedono come atto auto sabotante, ma come opzione. Sui social o sui media vedono modelli che sentono troppo lontani dalla loro realtà. Li spaventa la performance chiesta dalla società e dalla scuola. Hanno paura di fallire e questo timore non diventa una cosa attivante, ma un congelamento - ha spiegato Marco Crepaldi, presidente di Hikikomori Italia, alla presentazione dei risultati del progetto Segmenti- È importante l’intervento nei primi 6 mesi, perché il ritiro diventa cronicizzante. E non funziona nulla, neppure levare le porte di tutte le camere». Nel caso del ritiro sociale, inoltre, va evitato l’home schooling. «Deve essere davvero ultima scelta perché lo aggrava: un ragazzo ha bisogno di più figure educative, l’home schooling appiattisce l’esperienza sociale. Noi consigliamo un piano didattico personalizzato, che renda la scuola uno spazio protetto. La priorità è tenere il ragazzo in aula, magari evitando interrogazioni davanti a tutti o farle in modo programmato, oppure valutando altre opzioni». «Il nostro progetto ambisce a mettere in campo un modello sperimentale di cooperazione educativa territoriale, replicabile su larga scala» sottolinea infine Dafne Guida, presidente di Stripes
Il racconto di due genitori di Legnano, che si sono rivolti al progetto della cooperativa Stripes.