Psicologa -Anna Maria Gentile

Psicologa -Anna Maria Gentile Psicologa, Psicoterapeuta Cognitivo-Comportamentale.Terapeuta EMDR. Esperta nella valutazione psicod

Per iniziare un percorso di psicoterapia ci VUOLE CORAGGIO!!Si perché Il primo passo per cambiare è rendersi conto di no...
05/08/2025

Per iniziare un percorso di psicoterapia ci VUOLE CORAGGIO!!
Si perché Il primo passo per cambiare è rendersi conto di non essere impotenti. Non si tratta di essere deboli per chiedere aiuto, ma di essere abbastanza forti per voler stare meglio. Il percorso inizia quando decidi di smettere di scappare da te stesso e per questo che ci vuole coraggio!

                  Ogni dolore è più sopportabile se lo possiamo raccontare a qualcuno Cit. Cesare Pavese
04/06/2025



Ogni dolore è più sopportabile se lo possiamo raccontare a qualcuno

Cit. Cesare Pavese

01/06/2025

Il 1° giugno si celebra la Giornata Mondiale dei Genitori.
Un’occasione per riconoscere un ruolo fondamentale nella crescita delle persone e nella costruzione del tessuto sociale.

Essere genitori, oggi, significa molto più che educare: vuol dire accompagnare nello sviluppo emotivo, gestire incertezze, fatiche e cambiamenti, saper chiedere aiuto e costruire relazioni sane, anche nei momenti difficili.

In un tempo di trasformazioni culturali, nuovi modelli familiari, pressioni educative e solitudini silenziose, la genitorialità non è mai scontata. È un’esperienza che richiede sostegno, consapevolezza, ascolto.

Il CNOP ribadisce il valore della psicologia nel sostenere le famiglie.
Perché prendersi cura dei genitori significa prendersi cura anche delle generazioni future.

        GUARDIAMO BINGBing è un cartone animato che ha come protagonista un coniglietto. Ha un approccio educativo, in c...
01/06/2025



GUARDIAMO BING

Bing è un cartone animato che ha come protagonista un coniglietto. Ha un approccio educativo, in cui tratta i temi della crescita, delle e della gestione delle . 
Bing affronta situazioni che stimolano il pensiero e la gestione delle emozioni, aiutando i bambini a sviluppare le proprie capacità di -solving e . 

Nel cartone c'è un altro personaggio Flop, un pupazzo di pezza che rappresenta un modello di adulto paziente e comprensivo, che guida Bing e lo aiuta a superare le difficoltà, incoraggiandolo a imparare e a crescere.
Le avventure di Bing sono incentrate sul gioco, che permette ai bambini di imparare in modo naturale e divertente.

            Cos’è il Disturbo di Conversione? Come si cura?Il disturbo di conversione, detto anche disturbo da sintomi n...
27/05/2025




Cos’è il Disturbo di Conversione? Come si cura?

Il disturbo di conversione, detto anche disturbo da sintomi neurologici funzionali, è un disturbo di origine psicologica in cui i sintomi riguardano un’alterazione della funzione motoria volontaria o sensoriale.

Nel disturbo di conversione possono esserci uno o più sintomi di vario tipo:

Sintomi motori: debolezza, paralisi, movimenti anomali (quali tremori, movimenti distonici, mioclonici, postura anomala degli arti);

Sintomi riguardanti la deglutizione;

Sintomi riguardanti l’eloquio (es. biascicamento);

Sintomi con attacchi epilettiformi o convulsioni;

Perdita di sensibilità;

Sintomi sensoriali (problemi visivi, olfattivi, uditivi ecc.).

Il disturbo si definisce acuto se i sintomi si manifestano per meno di 6 mesi, si definisce persistente se i sintomi si verificano per un periodo superiore ai 6 mesi.

Per definizione il disturbo di conversione deve escludere che i sintomi siano legati ad una condizione medica, quindi devono esserci dei chiari segni clinici e diagnostici che i sintomi non siano dovuti ad una malattia neurologica.

Il disturbo di conversione potrebbe essere associato ad eventi stressanti, ad un trauma psicologico o di natura fisica.

Il disturbo è spesso associato a sintomi dissociativi quali depersonalizzazione e derealizzazione e amnesia dissociativa.

CURARE IL DISTURBO DA CONVERSIONE

La psicoterapia risulta essere il trattamento più efficace per il disturbo di conversione, attraverso la tecnica EMDR è possibile elaborare i vissuti traumatici che ad esso correlati.

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 ,  ,   DEPRESSIONE POST-PARTUM. SINTOMI, FATTORI DI RISCHIO E TRATTAMENTOLa depressione post-partum è una condizione de...
22/05/2025

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DEPRESSIONE POST-PARTUM. SINTOMI, FATTORI DI RISCHIO E TRATTAMENTO

La depressione post-partum è una condizione depressiva che si manifesta dopo il parto.
I sintomi sono comuni alla depressione maggiore sono i seguenti:
1. Umore depresso;
2. Marcata o perdita di interesse o piacere per le attività che prima si svolgevano;
3. Insonnia o ipersonnia quasi tutti i giorni;
4. Agitazione o rallentamento psicomotorio quasi tutti i giorni;
5. Faticabilità o mancanza di energia;
6. Sentimenti di svalutazione o sensi di colpa;
7. Difficoltà nella concentrazione;
8. Pensieri suicidari.
Nella depressione post-partum si aggiungono la sensazione di sopraffazione e preoccupazioni ossessive, spesso relative alla salute, all’alimentazione e alla sicurezza del bambino.
Alcune donne con depressione postpartum presentano pensieri riguardanti l’intento di fare del male al proprio figlio. I pensieri di intenzione o desiderio di fare del male al bambino devono essere distinti dai sintomi ossessivi, in cui la donna ha l’immagine o l’idea di nuocere a sé stessa o al bambino ma è molto angosciata da questa visione e non ha alcuna intenzione di agire di conseguenza.
I sintomi persistono per almeno 2 settimane.

Scopri i FATTORI DI RISCHIO e come si CURA
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 ❤️
11/05/2025

❤️

Liberatevi da tutto quello che vi opprime e vi limita. Regalatevi la libertà.AUGURI DI BUONA PASQUA
20/04/2025

Liberatevi da tutto quello che vi opprime e vi limita. Regalatevi la libertà.
AUGURI DI BUONA PASQUA

      # Ti senti a disagio quando ti fanno un complimento? C’è una spiegazione psicologicaTi è mai capitato di arrossire...
08/04/2025


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Ti senti a disagio quando ti fanno un complimento? C’è una spiegazione psicologica

Ti è mai capitato di arrossire o di sentirti a disagio quando qualcuno ti fa un complimento o di non credere a quell’apprezzamento? Eppure ricevere un complimento dovrebbe essere un momento piacevole, ma per molte persone, non è così.
Di fronte a quel disagio che si scatena dentro di te, tu come reagisci? Arrossisci, cambi discorso, guardi altrove o sminuisci ciò che ti viene detto.
La spiegazione a questo comportamento si cela dietro a radici psicologiche profonde che hanno a che fare con l’autostima, le esperienze passate e il contesto in cui siamo cresciuti.
Spesso chi ha una bassa autostima non crede ai complimenti che riceve perché pensa di non meritarli, perché dentro di noi c’è la convinzione di non essere capaci, di non essere abbastanza, di non avere valore e quindi ogni apprezzamento lo vediamo come inopportuno o pensiamo che l’altro ci stia prendendo in giro, che quello che dice sia una menzogna.
Questo accade perché ciò che noi crediamo di noi stessi si scontra con l’idea che gli altri hanno di noi, si crea una “dissonanza cognitiva”, ovvero un conflitto tra le nostre credenze e quello che gli altri dicono di noi.
Se fin da piccoli siamo cresciuti con un’immagine negativa di noi stessi e continuiamo da adulti a reiterare pensieri del tipo “non sono abbastanza”, “sono incapace” ecc. questo genera in noi confusione e disagio di fronte ad un complimento, insomma sostanzialmente non riusciamo a far combaciare l’immagine che abbiamo di noi con quella che ci viene riflessa.
Se invece sin da piccoli siamo stati elogiati per ogni nostra prestazione anche in questo caso possiamo provare disagio in quanto non riusciamo a reggere le aspettative altrui generando in noi ansia e un’eccessiva preoccupazione. C’è in noi la paura di deludere l’altro o di essere giudicato.
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02/04/2025

In occasione della Giornata mondiale della consapevolezza sull'autismo, ricordiamo quanto sia importante dare ascolto ai bisogni e alle sfide che le persone autistiche e le loro famiglie affrontano quotidianamente.

Al centro di questo tema si collocano diverse iniziative tra cui quelle dell'Istituto Superiore di Sanità, un punto di riferimento per l’aggiornamento e la condivisione di dati e strategie, che persegue attività istituzionali e di ricerca sperimentale ad alta valenza applicativa.
Ne è un esempio la sorveglianza neuroevolutiva BABY@NET, che coinvolge 31 terapie intensive neonatali e 158 servizi di neuropsichiatria per monitorare e intervenire precocemente. Grazie a 7.534 schede di sorveglianza compilate da 549 pediatri, è stato possibile monitorare lo sviluppo di 3.284 bambini, di cui 397 sono stati indirizzati ai Servizi pubblici tramite la piattaforma dell'ISS.
Celebriamo questa giornata con l'impegno di ascoltare, comprendere e agire.

Scopri di più 👉 https://www.iss.it/-/giornata-della-consapevolezza-sull-autismo-dal-progetto-che-monitora-3mila-bambini-alla-rete-per-le-emergenze-comportamentali-le-iniziative-dell-iss

Indirizzo

Via Paolo Veronese, 13
Palermo
90145

Orario di apertura

Lunedì 09:00 - 20:00
Martedì 09:00 - 20:00
Mercoledì 09:00 - 20:00
Giovedì 09:00 - 20:00
Venerdì 09:00 - 20:00
Sabato 09:00 - 20:00

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