
20/03/2024
“Anche io ho avuto dei momenti in cui sarei voluto andare in terapia, ma avevo difficoltà a farlo solo per questioni economiche. Infatti, questa iniziativa del bonus credo sia positiva. Come c’è il medico di base che controlla il corpo, deve esserci qualcuno con cui si possa parlare. Perché non è scontato che le persone abbiano con chi farlo.
[…] Sono stato meglio e penso di poter stare meglio. Ma ci sto lavorando, sono realmente interessato a migliorare. E questo è fondamentale, perché lo psicologo apre strade, ma poi sta alla persona intraprenderle”.
In un’intervista al Corriere della Sera, il giovane cantante gIANMARIA si è aperto al pubblico per parlare del disagio psicologico e dell’importanza dei percorsi di terapia, sottolineando come il bonus psicologico sia stato d’aiuto per le persone in condizioni economiche complicate.
Sempre più artisti e personaggi stanno parlando apertamente dei propri problemi e della psicoterapia, contribuendo sensibilmente a sconfiggere i tabù in merito.
In Italia sono 5 milioni le persone che cercano un aiutano, ma non possono permetterselo. Questo significa che il bonus psicologico non basta: bisogna andare avanti con la legge per istituire lo psicologo di base in tutto il Paese.
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Il cantautore vicentino ha raccontato il suo rapporto con la salute mentale e la terapia, «la società chiede tanto, ma sta a noi decidere di metterci al primo posto». Fermarsi come Sangiovanni? «Dobbiamo imparare a riconoscere i campanelli d’allarme prima»