06/09/2025
Il Covid torna a riaffacciarsi. Già nella seconda parte dell'estate si era notato un incremento di casi in Italia con molti cittadini costretti a letto con la febbre alta di ritorno dalle vacanze. Ora, in vista dell'autunno, a preoccupare è l'avanzata della variante Stratus, emersa prima con forza in India e ora approdata anche in Europa.
Il Sars-CoV-2 «non ci ha mai abbandonato e come negli anni precedenti in questo periodo post vacanze sta girando di più e ne vediamo gli effetti con i casi in lieve aumento. Un trend confermato anche dall'Oms, visto che in alcuni stati (Grecia, Irlanda, Romania e Francia) l'incidenza è in aumento. In Italia c'è un incremento ma è contenuto e non sostenuto, diciamo che non c'è un allarme. Vediamo qualche ricovero di over 80 con comorbidità». A fare il punto per l'Adnkronos Salute è Mauro Pistello, direttore dell'Unità di virologia dell'Azienda ospedaliera universitaria di Pisa.
Proprio sul tema dell'evoluzione del Sars-CoV-2, il virologo cita gli ultimissimi dati: «La variante che oggi va per maggiore, siamo già oltre il 50% di presenza nei contagi, è XFG o 'Stratus', arrivata dagli Usa - frutto della ricombinazione di altre mutazioni- e oggi dominante anche da noi». Il suo sintomo più distintivo? Una voce rauca che può comparire prima dei consueti effetti del Covid-19.
L'ultimo report del ministero della Salute sui casi Covid in Italia, riferito alla settimana 21-27 agosto, registrava 1.391 contagi (erano 1.091 sette giorni prima). «Nei positivi al Covid stanno tornando i 'vecchi' sintomi che abbiamo conosciuto nella prima fase della pandemia».
Cosa dobbiamo aspettarci per l'autunno? «Se osserviamo i dati delle vaccinazioni non vediamo segnali positivi - risponde il virologo - io darei due consigli: il primo alle autorità sanitarie nazionali di lavorare sulla campagna vaccinale autunnale e spingere sia per l'antinfluenzale che per l'anti-Covid. E poi alla popolazione di scegliere per la doppia vaccinazione, abbiamo visto che è sicura ed efficace».
[ ]