Dottoressa Lidia Pitruzzella biologo nutrizionista

Dottoressa Lidia Pitruzzella biologo nutrizionista Nutrizionista riceve per appuntamento a Palermo

Ecco cosa Mangiare a Marzo☺️
01/03/2025

Ecco cosa Mangiare a Marzo☺️

Ruolo dell'alimentazione dopo diagnosi di cancro Anche per le persone a cui è stato diagnosticato un cancro, un'alimenta...
27/11/2024

Ruolo dell'alimentazione dopo diagnosi di cancro

Anche per le persone a cui è stato diagnosticato un cancro, un'alimentazione adeguata aiuta ad affrontare i malesseri provocati dalla malattia o gli effetti collaterali delle cure.

La selezione degli alimenti, insieme alla loro distribuzione nel corso della giornata, influisce sul modo in cui il paziente può:

✅affrontare la malattia;

✅fronteggiare gli effetti collaterali delle cure;

✅contrastare la crescita o la ricomparsa del tumore.

✳️Affrontare la malattia
Molte forme di cancro si associano a una perdita di peso, che può anche essere importante: si calcola che fino al 40 per cento dei pazienti oncologici sia già dimagrito al momento della diagnosi o abbia problemi di nutrizione. Questo fenomeno, che non riguarda solo i tumori dell'apparato digerente, è determinato da vari fattori tra cui:
la produzione di sostanze chimiche a opera delle cellule tumorali, che portano a un consumo più rapido di grassi e proteine, determinando una riduzione del peso a parità di apporto calorico;
il cattivo assorbimento (malassorbimento) delle sostanze nutritive, specie in conseguenza di interventi chirurgici di rimozione di tratti gastroeneterici;
le difficoltà di masticazione o di deglutizione o di percezione dei sapori dovute alla sede del tumore (bocca, gola o altre parti del volto) o alla terapia;
la riduzione dell'appetito: una persona malata può essere molto debole, soffrire di depressione, avere dolori vari non ben controllati, avere nausea o vomito o difficoltà nella respirazione, tutte situazioni che tolgono la voglia di mangiare.
Occorre tuttavia fare il possibile per seguire una dieta bilanciata al fine di:
recuperare le forze;
affrontare meglio le terapie;
ottimizzare l'effetto dei farmaci;
combattere le infezioni;
far funzionare al meglio il sistema immunitario.

✳️Mangiare in ospedale e a casa
Per molti pazienti mangiare a sufficienza è un vero e proprio sforzo, che richiede comprensione da parte di chi li assiste. Negli ospedali i pasti sono serviti a orari fissi, spesso diversi da quelli a cui le persone sono abituate, condizione che non favorisce l'alimentazione del malato. Altre volte i pasti vengono serviti mentre il malato è fuori dal reparto per eseguire un esame, per cui al suo ritorno sono freddi e poco appetibili. O ancora, la scarsità di personale non permette di assistere il paziente durante il pasto. Per quanto comuni, queste situazioni devono essere arginate. Si potrebbe chiedere ai familiari di portare alimenti più graditi, farsi riscaldare i cibi dagli infermieri od ottenere la collaborazione di volontari, parenti o amici al momento del pasto. Questo è un aspetto che non va mai sottovalutato, anche per contrastare l'evoluzione della malattia.
D'altra parte per molti pazienti oncologici solo l'idea di mangiare può essere fonte di stress e ansia, mentre per i loro cari la difficoltà a nutrirli può essere molto frustrante. Chi sta vicino a un malato di cancro può aiutarlo in molti modi, ma non dovrebbe costringerlo a mangiare contro voglia, né risentirsi se i suoi sforzi non ottengono i risultati sperati, né tantomeno colpevolizzare il paziente se non mangia adeguatamente. Parlarne in famiglia e con personale specializzato, dal nutrizionista allo psicologo, può essere di grande aiuto per scegliere i cibi più adatti e la modalità più corretta per proporli.

✳️Fronteggiare gli effetti collaterali delle cure
Non è solo la chemioterapia a provocare sgradevoli effetti collaterali: anche i più recenti farmaci a bersaglio molecolare, la radioterapia o le conseguenze di un intervento chirurgico possono causare nausea e vomito, stipsi o diarrea e perdita di appetito, inducendo un calo di peso. La nausea, in particolare, interessa quasi il 70 per cento dei pazienti sottoposti a chemioterapia e rimane uno dei problemi più difficili da gestire nonostante la disponibilità di farmaci che funzionano con molti diversi meccanismi d’azione. Prima di ricorrere ai medicinali, un aiuto inaspettato può però arrivare proprio dal cibo: piccole dosi di zenzero o prodotti a base di menta possono contribuire a ridurre questo sintomo, ma sono moltissimi gli accorgimenti che si possono adottare per seguire una dieta il più possibile corretta ed equilibrata, in modo da aiutare l'organismo a rispondere alle cure riducendo al minimo questo e altri effetti collaterali (si ricordi che prima di un intervento chirurgico importante e dopo di esso è richiesto un arricchimento della dieta in proteine).
Ecco alcuni consigli, illustrati in un manuale pubblicato dall'American Cancer Society, per contrastare alcuni degli effetti collaterali

Molte forme di cancro si associano a una perdita di peso, che può anche essere importante: si calcola che fino al 40 per cento dei pazienti oncologici sia già dimagrito al momento della diagnosi o abbia problemi di nutrizione. Questo fenomeno, che non riguarda solo i tumori dell'apparato digerente, è determinato da vari fattori tra cui:
la produzione di sostanze chimiche a opera delle cellule tumorali, che portano a un consumo più rapido di grassi e proteine, determinando una riduzione del peso a parità di apporto calorico;
il cattivo assorbimento (malassorbimento) delle sostanze nutritive, specie in conseguenza di interventi chirurgici di rimozione di tratti gastroeneterici;
le difficoltà di masticazione o di deglutizione o di percezione dei sapori dovute alla sede del tumore (bocca, gola o altre parti del volto) o alla terapia;
la riduzione dell'appetito: una persona malata può essere molto debole, soffrire di depressione, avere dolori vari non ben controllati, avere nausea o vomito o difficoltà nella respirazione, tutte situazioni che tolgono la voglia di mangiare.
Occorre tuttavia fare il possibile per seguire una dieta bilanciata al fine di:
recuperare le forze;
affrontare meglio le terapie;
ottimizzare l'effetto dei farmaci;
combattere le infezioni;
far funzionare al meglio il sistema immunitario.
Mangiare in ospedale e a casa

Per molti pazienti mangiare a sufficienza è un vero e proprio sforzo, che richiede comprensione da parte di chi li assiste. Negli ospedali i pasti sono serviti a orari fissi, spesso diversi da quelli a cui le persone sono abituate, condizione che non favorisce l'alimentazione del malato. Altre volte i pasti vengono serviti mentre il malato è fuori dal reparto per eseguire un esame, per cui al suo ritorno sono freddi e poco appetibili. O ancora, la scarsità di personale non permette di assistere il paziente durante il pasto. Per quanto comuni, queste situazioni devono essere arginate. Si potrebbe chiedere ai familiari di portare alimenti più graditi, farsi riscaldare i cibi dagli infermieri od ottenere la collaborazione di volontari, parenti o amici al momento del pasto. Questo è un aspetto che non va mai sottovalutato, anche per contrastare l'evoluzione della malattia.
D'altra parte per molti pazienti oncologici solo l'idea di mangiare può essere fonte di stress e ansia, mentre per i loro cari la difficoltà a nutrirli può essere molto frustrante. Chi sta vicino a un malato di cancro può aiutarlo in molti modi, ma non dovrebbe costringerlo a mangiare contro voglia, né risentirsi se i suoi sforzi non ottengono i risultati sperati, né tantomeno colpevolizzare il paziente se non mangia adeguatamente. Parlarne in famiglia e con personale specializzato, dal nutrizionista allo psicologo, può essere di grande aiuto per scegliere i cibi più adatti e la modalità più corretta per proporli.
Fronteggiare gli effetti collaterali delle cure

Non è solo la chemioterapia a provocare sgradevoli effetti collaterali: anche i più recenti farmaci a bersaglio molecolare, la radioterapia o le conseguenze di un intervento chirurgico possono causare nausea e vomito, stipsi o diarrea e perdita di appetito, inducendo un calo di peso. La nausea, in particolare, interessa quasi il 70 per cento dei pazienti sottoposti a chemioterapia e rimane uno dei problemi più difficili da gestire nonostante la disponibilità di farmaci che funzionano con molti diversi meccanismi d’azione. Prima di ricorrere ai medicinali, un aiuto inaspettato può però arrivare proprio dal cibo: piccole dosi di zenzero o prodotti a base di menta possono contribuire a ridurre questo sintomo, ma sono moltissimi gli accorgimenti che si possono adottare per seguire una dieta il più possibile corretta ed equilibrata, in modo da aiutare l'organismo a rispondere alle cure riducendo al minimo questo e altri effetti collaterali (si ricordi che prima di un intervento chirurgico importante e dopo di esso è richiesto un arricchimento della dieta in proteine).
Ecco alcuni consigli, illustrati in un manuale pubblicato dall'American Cancer Society, per contrastare alcuni degli effetti collaterali delle terapie più comuni.

Nausea e vomito
Spuntino: ecco la parola d'ordine per continuare a nutrirsi anche quando nausea e vomito non danno tregua. La soluzione migliore può essere mangiare poco e spesso, spezzando i tre pasti principali in sei-otto snack al giorno.
Meglio dimenticare i piatti troppo elaborati o pesanti. È più utile:
mettere sotto i denti cibi secchi, come pane e cereali integrali;
evitare i cibi con sapori e odori troppo forti;
mangiare cibi freschi invece di cibi caldi o piccanti o fritti;
assumere solo piccoli sorsi di liquidi durante i pasti per evitare di sentirsi pieni;
bere la maggior parte dei liquidi tra i pasti preferendo acqua e tisane tiepide (specialmente a base di zenzero);
preferire cibi facili da deglutire e con molte calorie concentrate in poco volume, eventualmente accompagnati da integratori in bevanda;
mangiare a una tavola ben apparecchiata, ascoltando la musica preferita o insieme a qualcun altro.

🤐Perdita di appetito
È fondamentale mantenersi fisicamente attivi il più possibile. Aiuta iniziare lentamente e aumentare l'attività nel corso del tempo. A volte una breve passeggiata (anche solo di 10 minuti) un'ora prima dei pasti può aiutare a farsi tornare un po' d'appetito.

😐Stipsi
Farmaci, scarsa attività fisica e nuove abitudini alimentari possono rendere l'intestino pigro. Per dargli la sveglia si può optare per cibi ricchi di fibre, come cereali integrali, verdura e frutta con la buccia, ma senza esagerare con cibi che favoriscono la formazione di gas, come legumi, broccoli e cipolle, che si possono mangiare a piccole dosi facendone delle creme.

😥Diarrea
Oltre alla stitichezza, le cure antitumorali possono indurre anche il problema opposto, ovvero la diarrea, che provoca disidratazione, perdita di peso, debolezza e scarso appetito.
Anche in questo caso le raccomandazioni sono di bere lontano dai pasti e di mangiare piccoli pasti distribuiti durante la giornata.
È un po' più lunga, invece, la lista dei cibi cui bisogna prestare attenzione. È bene sapere che oltre a evitare i cibi grassi, fritti, o speziati, dolci, latte e latticini e le gomme da masticare, può essere utile mangiare alimenti ricchi di potassio e di sodio (come banane e mele) e di fibre solubili (come il riso e i fiocchi d'avena), magari ridotti in crema.

😪Spossatezza
Per i malati di cancro, la stanchezza e la mancanza di forze possono condizionare pesantemente la vita di tutti i giorni: quando non basta dormire per ricaricare le pile e le normali attività quotidiane appaiono come ostacoli insormontabili, si parla di fatigue, una vera malattia nella malattia. Per combatterla la scelta più ovvia potrebbe sembrare fare il pieno di dolciumi ricchi di zucchero, ma secondo gli esperti dell'American Cancer Society non è la cosa migliore: questi alimenti possono dare una carica immediata, ma l'effetto degli zuccheri svanisce rapidamente.
Dopo c'è il rischio di sentirsi ancora più a terra. Da qui il suggerimento di puntare su cibi integrali, legumi, fibre con un po' di olio extravergine di oliva che aiutano a mantenere livelli di energia più stabili nel tempo. Per fare una merenda veloce e leggera si può mangiare una porzione di frutta essiccata o qualche noce, mandorla o nocciolina che, contenendo magnesio, aiutano a combattere la fatigue.
Inoltre il tè è preferibile al caffè, perché la teina è a lento rilascio (a differenza della caffeina) e svolge un'azione che si prolunga di più nel tempo.

😫Fastidi in bocca
Alcuni tipi di chemioterapia e la radioterapia localizzata su testa e collo possono ridurre il flusso di saliva e causare una fastidiosa secchezza della bocca, rendendo difficile la masticazione e la deglutizione. Per avere un po' di sollievo può essere utile bere spesso piccole quantità di liquidi, ma anche succhiare cubetti di ghiaccio e ghiaccioli alla frutta.
Un altro utile suggerimento può essere di evitare cibi che richiedono una masticazione faticosa, come quelli più asciutti e che tendono a impastare la bocca (crackers, grissini e affini). Se il disturbo è accompagnato anche da piccole ulcere della mucosa orale, allora è meglio evitare tutto ciò che è troppo salato, speziato o caldo, così come i cibi secchi e duri (tra cui anche il pane integrale al quale preferire un pane di semola di grano duro), l'alcol o il caffè e preferire delle creme di cereali integrali o di legumi.
Le cure possono provocare un sapore cattivo in bocca, amaro o metallico: sorseggiare dell'acqua con qualche goccia di limone può contribuire a eliminare questa sensazione.

🔥Vampate
Le terapie ormonali, come quelle usate per la cura e la prevenzione dei tumori al seno, possono indurre vampate di calore simili a quelle che compaiono in menopausa e che sono più forti se il tumore è insorto prima della menopausa. Molte donne riferiscono che il disturbo è scatenato da tè, caffè o altre bevande contenenti caffeina, dall'alcol, dai cibi speziati, oltre che dal fumo e dalle emozioni. Se le vampate sono insopportabili, il medico potrà suggerire qualche farmaco che le attenui; non è invece raccomandabile per le donne con tumore della mammella assumere cibi ricchi in estrogeni vegetali.

L'arcobaleno 🌈 della frutta e della verdura Scegliere frutta e verdura di ogni colore per arricchire i propri piatti e p...
21/11/2024

L'arcobaleno 🌈 della frutta e della verdura

Scegliere frutta e verdura di ogni colore per arricchire i propri piatti e per mantenersi in salute. Dovrebbe essere questa la prima regola da seguire nella scelta di ciò che portiamo in tavola: non dimenticare di abbondare con le porzioni di frutta e verdura, basandosi sulla varietà dei loro colori, oltre che sulla stagionalità. Frutta e ortaggi formano un vero e proprio arcobaleno di tonalità differenti e di benefici, associati proprio al loro colore, per via della presenza di speciali pigmenti, ognuno con le proprie caratteristiche da non sottovalutare, soprattutto per quanto riguarda la loro capacità di proteggere il nostro organismo da patologie gravi come tumori, infarto e ictus.

Ecco una possibile divisione di frutta e verdura in base a colori e proprietà benefiche:

Bianco 🍈
– La frutta e la verdura di colore bianco può contenere sostanze in grado di agire positivamente nei confronti della nostra salute, come l’allicina, che è stata collegata all’abbassamento del colesterolo nel sangue e della pressione sanguigna, così come ad una possibilità di riduzione del rischio di cancro allo stomaco e di patologie cardiache. Alcuni membri del “gruppo bianco”, come le banane e le patate, possono essere considerati buone fonti di minerali come il potassio.

Giallo e Arancio 🍊🍋🍅🍑
– I vegetali di colore giallo o arancio sono solitamente ricchi di carotenoidi. Il beta-carotene, contenuto ad esempio nelle carote e nella zucca, viene convertito in vitamina A da parte dell’organismo, in modo tale da mantenere in salute occhi e mucose. Secondo gli esperti, gli alimenti ricchi di carotenoidi possono ridurre il rischio di cancro e patologie cardiache, oltre che migliorare le funzioni del sistema immunitario. Gli agrumi di colore giallo o arancio sono ricchi di vitamina C e acido folico, considerato fondamentale durante la gravidanza per il corretto sviluppo del nascituro. Recenti ricerche hanno rivelato come gli ortaggi ricchi di carotenoidi possono prevenire malattie degenerative come la SLA.

Rosso🍎🍒🌶🍓🍅🌶
– La frutta e gli ortaggi di colore rosso devono la propria tinta alla presenza di pigmenti come il licopene e gli antociani. Il licopene, presente ad esempio in pomodori, angurie e pompelmo rosa, potrebbe essere il responsabile della riduzione del rischio di numerosi tipi di cancro, con particolare riferimento al cancro alla prostata. Gli antociani, presenti ad esempio in fragole e lamponi, agiscono come potenti antiossidanti nel proteggere le cellule da possibili danneggiamenti e tutelando la salute del cuore.

Verde🥝🍏🥒🥑
– Il colore della frutta e della verdura verde è dovuto principalmente alla presenza di un pigmento chiamato clorofilla. Alcuni tra i vegetali di questo gruppo, come spinaci, piselli, peperoni verdi, cetrioli e sedano, contengono luteina. La luteina, in sinergia con la zeaxantina, presente in particolare in mais, peperoni rossi e arance, contribuisce al mantenimento della salute degli occhi. Spinaci e broccoli sono una fonte preziosa di acido folico e di ferro.

Viola e Blu🍇🍆
– Frutta e verdura di colore viola o blu presenta una simile tonalità per via del proprio contenuto di pigmenti naturali denominati antociani. Essi, presenti soprattutto in mirtilli ed uvetta, agiscono come potenti antiossidanti nei confronti delle cellule del nostro organismo e ci proteggono dal rischio di cancro, ictus e patologie cardiache. Il consumo di mirtilli potrebbe inoltre contribuire al miglioramento della memoria e ad un invecchiamento in salute.

🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂Il Sale fa male?Se assunto in eccesso il sale è nemico della nostra salute, soprattutto alla luce delle ultime ...
12/11/2024

🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂🧂
Il Sale fa male?

Se assunto in eccesso il sale è nemico della nostra salute, soprattutto alla luce delle ultime ricerche scientifiche. In particolare un eccessivo consumo di sale può essere responsabile di malattie come:

❤️IPERTENSIONE:
il sale è dannoso soprattutto per le persone che soffrono di pressione alta. Sebbene un organismo sia perfettamente in grado di eliminare l'eccesso di sodio, assumere troppo sale, a lungo andare, favorisce l'insorgenza della malattia nelle persone predisposte.

🦴OSTEOPOROSI:
l'eccesso di sale favorisce l'escrezione renale di calcio, di cui la dieta è spesso povera. Il calcio è un minerale essenziale per le ossa e una sua carenza aumenta significativamente il rischio di osteoporosi.

🍩 OBESITÀ:
chi consuma regolarmente cibi salati corre un maggior rischio di diventare obeso. Il sale, si sa, non ha calorie ma stimola la sete che può essere soddisfatta con bibite zuccherate o alcoliche. In questo caso è facile assumere calorie extra (circa 50-150 kcal per lattina da 330 ml), poco sazianti e di cui spesso non ci si rende conto.

L'apporto di sale nella dieta va assolutamente ridotto anche in presenza di malattie quali l'insufficienza renale, lo scompenso cardiaco e la cirrosi. Queste malattie aumentano sensibilmente la ritenzione di sodio alterando i meccanismi di eliminazione renale. In un individuo sano il metabolismo del sodio funziona perfettamente e consente di regolare l'assorbimento e l'escrezione urinaria in relazione alle quantità di sale introdotte con gli alimenti. Per una persona in salute l'assunzione di eccessive quantità di sale non rappresenta dunque un problema anche se, a lungo andare, predispone l'individuo ad ipertensione e ritenzione idrica.

❗️CARENZA DI SALE: il sodio è un minerale essenziale per il nostro organismo in quanto regola la trasmissione dell'impulso nervoso, il bilancio idrico, l'equilibrio acido-base e la permeabilità di membrana. Un apporto ridotto di sale nella dieta può, specie nei periodi estivi, favorire l'insorgenza di crampi, diminuendo l'appetito e la lucidità mentale.

🥗SALE E DIETA: il cibo confezionato è uno dei principali ostacoli alla riduzione del sodio nella dieta. Limitare l'apporto di sale con gli alimenti è tutto sommato facile, basta adottare alcuni semplici accorgimenti:

non salare le pietanze.
Utilizzare poco sale durante la cottura (quando si prepara la pasta abituarsi, per esempio, ad aggiungere il sale a cottura ormai terminata; in questo modo si riduce considerevolmente la quantità di sale assorbito dalla pasta).
Limitare il consumo di cibi conservati sotto sale o trasformati (insaccati, formaggi, patatine ecc.).
Limitare il consumo di cibi confezionati.
Esaltare la sapidità dei cibi con spezie, limone o aceto tradizionale/balsamico.
Se la frutta è gradita può essere consumata in sostituzione degli snack salati come spuntino.
Il contributo del sodio presente nell'acqua che beviamo ogni giorno è praticamente nullo dato che in un litro di una comune acqua oligominerale si trovano solitamente 5-15 mg di sodio.

🆘
Mangiare spesso fuori casa aumenta notevolmente l'apporto di sale nella dieta: basti pensare, ad esempio, alla diffusa abitudine dei ristoratori di aggiungere sale per insaporire le pietanze, o ai quasi 2 grammi di sodio contenuti in un etto di prosciutto crudo.

‼️‼️‼️‼️Basterebbe che lo stato intervenisse ponendo dei limiti all'aggiunta di sale negli alimenti conservati, per risparmiare ogni anno numerose vite e parecchi milioni di euro nella spesa sanitaria nazionale. In Inghilterra e soprattutto in Finlandia tale limitazione ha ridotto notevolmente la mortalità da ictus cerebrale. In America, dove il consumo di sale è aumentato del 50% negli ultimi 15 anni, l'incidenza di tali malattie è invece nettamente aumentata.

10/11/2024

FRUTTA E VERDURA: PERCHÉ MANGIARE DI STAGIONE?

È ormai risaputo che consumare frutta e verdura, ogni giorno e nelle giuste quantità, faccia bene. Mangiare di stagione però fa ancora più bene per la salute e per l’ambiente. Non sapete il perché? Scopriamo insieme il motivo e a fine articolo potrete ricevere gratuitamente anche il calendario della frutta e verdura di stagione.

L’importanza di consumare frutta e verdura di stagione
Frutta e verdura sono la base della dieta mediterranea, tanto che la dose raccomandata dall’OMS e dalle Linee guida per una sana alimentazione sono di 5 porzioni al giorno. Si tratta infatti di 2 porzioni di verdura e 3 di frutta, come minimo, ogni giorno.

Anche nella regola del piatto, proposta dagli scienziati della Harvard School of Public Health, metà piatto è destinato a verdure e frutta.

Oltre alla frequenza di consumo esistono anche delle “regole” che consento di giovare al massimo delle proprietà nutritive di questi prodotti. Variare frutta e verdura, per tipologia e colore, permette, infatti, di diversificare le sostanze che immettiamo nel nostro organismo. Altro aspetto importante è la loro stagionalità.

La frutta e verdura presente sul mercato durante le stagioni non è, teoricamente, sempre la stessa. Hanno infatti una loro stagione e seguirla nell’acquisto dei prodotti garantisce, oltre alla sicurezza e alla genuinità, anche un notevole risparmio. La realtà è che invece sui banconi del supermercato e del fruttivendolo troviamo una grande varietà di frutta e ortaggi costantemente presente ogni mese dell’anno. Ma non tutto ciò che è offerto sul mercato è di stagione.

Mangiare di stagione per l’ambiente

Alcune varietà di frutta e verdura, ad esempio, sono di importazione e provengono da paesi con climi più caldi. Questi prodotti prima di arrivare sulle nostre tavole attraversano, in alcuni casi, addirittura interi continenti e fanno giorni e giorni di viaggio. Allora perché non scegliere i prodotti italiani, ancor meglio se a km 0 o comunque buono, facendo attenzione alla stagionalità? L’ideale sarebbe infatti rifornirsi nei mercati gestiti direttamente dagli agricoltori.

Mangiare di stagione per l'ambiente e la salute

Mangiare di stagione non riguarda quindi solo l’alimentazione, un modo sano ed equilibrato di mangiare. Ma contribuisce anche a proteggere l’ambiente, limitando fra l’altro l’inquinamento dovuto al trasporto delle merci. Aiuta l’economia nel nostro paese incoraggiando e sostenendo il lavoro dei produttori più piccoli. Infine, acquistare prodotti di stagione conviene anche per il prezzo: considerata la maggiore offerta, infatti, i prodotti stagionali costano meno. Siete seriamente disposti a pagare a gennaio le zucchine a 8 euro al kg, quando invece nella loro stagione si trovano anche a meno di 1 euro?

Mangiare di stagione per la salute

Fino ad adesso abbiamo parlato del perché da punto di vista ecologico è molto importante mangiare di stagione scegliendo prodotti, nella misura possibile, di produzioni locali o almeno nazionali. Ma per quanto riguarda la salute?

Partiamo da un’esempio: fragole d’inverno, arance d’estate. Pensate che questo sia normale? I prodotti consumati nel momento in cui avviene la naturale maturazione offrono il massimo delle loro caratteristiche qualitative e gustative rispetto a un frutto o a una verdura maturata al di fuori del proprio arco temporale ideale.

Le golose primizie che tanto ci attirano, in realtà, non racchiudono il massimo del sapore e del valore nutritivo, a differenza dei prodotti che seguono il normale ciclo di vita, che ci permettono di mangiare in modo più equilibrato in quanto ricchi di vitamine, sali minerali e nutrienti.

In generale, quindi, la frutta e verdura raccolta molto tempo prima di essere consumata perde alcune delle sue proprietà, cala il contenuto di vitamine ed anche il sapore ne risente.

Un calendario per mangiare di stagione

La natura ci fornisce tutto ciò di cui abbiamo bisogno al momento giusto. Cerchiamo quindi di mangiare di stagione. Ma come facciamo a saper quale frutta e verdura consumare? Non tutti i tipi di prodotti nascono e crescono nello stesso periodo dell’anno e quindi è fondamentale sapere quando è loro naturale periodo di maturazione.

Per questo ho pensato di realizzare per voi il calendario della frutta e verdura di stagione. Ogni mese ha i suoi prodotti, distinti per frutta e verdura. Intanto vi condivido il mese di novembre. Se volete il pdf completo con tutti i mesi scrivete nei commeti e vi sarà inviato.

Ho raggiunto 800 follower! Grazie per il continuo supporto. Non ce l'avrei mai fatta senza ciascuno di voi. 🙏🤗🎉
01/01/2023

Ho raggiunto 800 follower! Grazie per il continuo supporto. Non ce l'avrei mai fatta senza ciascuno di voi. 🙏🤗🎉

Ecco una piccola guida per acquistare gli alimenti per il mese di ottobre. Nulla è più salutare che assumere gli aliment...
04/10/2022

Ecco una piccola guida per acquistare gli alimenti per il mese di ottobre. Nulla è più salutare che assumere gli alimenti di stagione!💪🏻

Ecco la frutta e la verdura nel mese di giugno. La ciliegia probabilmente è il frutto che più rappresenta questo mese. È...
03/06/2022

Ecco la frutta e la verdura nel mese di giugno. La ciliegia probabilmente è il frutto che più rappresenta questo mese. È un frutto dalle molteplici proprietà ma oggi voglio parlavi non del frutto ma del suo picciolo . Il picciolo della ciliegia è molto prezioso poiché ha proprietà drenanti.
Conserviamo i piccioli o gambi di ciliegie per preparare una tisana drenante e depurativa che farà molto bene anche alle vie urinarie. La tisana piccioli di ciliegie ci aiuterà a sgonfiarci. I piccioli sono i rametti sottilissimi delle ciliege con grandi proprietà depurative e diuretiche, ovviamente astenersi dal bere questa tisana drenante naturale se assumete già dei farmaci. Recuperare i piccioli di ciliegie è semplicissimo, data la bontà di questo frutto non si farà fatica a metterne un bel po’ da parte, li faremo essiccare all’aria e li conserveremo in vasetti di vetro pronti per essere utilizzati. La tisana piccioli di ciliegie si può sorseggiare calda o fredda.

Come fare la tisana: in un pentolino versare una tazza di acqua, unire due cucchiai di peduncoli di ciliegie sminuzzati ed essiccati e portare a bollore. Far bollire per 3 minuti circa, spegnere il fuoco e coprire. Lasciare in infusione per circa 10 minuti. Sorseggiare la tisana drenante calda o fredda.

Il Sedano e le sue proprietà
23/10/2021

Il Sedano e le sue proprietà

Uva 🍇 : proprietà, valori nutrizionali, calorieL'uva, il frutto della vite (Vitis vinifera) ha la forma di un grappolo e...
24/09/2021

Uva 🍇 : proprietà, valori nutrizionali, calorie

L'uva, il frutto della vite (Vitis vinifera) ha la forma di un grappolo ed è ricca di proprietà nutritive. Grazie ai suoi effetti stimolanti, diuretici e antivirali svolge molte funzioni. Scopriamola meglio.

🍀Proprietà e benefici
dell'uva

Un componente dell’uva molto importante è il resveratrolo, ossia un fenolo non flavonoide contenuto nella buccia dell’uva con importanti proprietà benefiche sull’organismo (azione antinfiammatoria, antibatterica e antifungina, azione diuretica e antiossidante, ecc).I pigmenti responsabili dei colori differenti delle bucce d’uva si formano durante l'invaiatura, il processo che porta alla maturazione, e sono costituiti da sostanze antiossidanti come acidi fenolici, antociani, flavonoli.Questi ultimi sono presenti nella buccia insieme a fibre e acidi organici mentre nei semi, oltre a cellulosa, amido, tannini, sostanze antiossidanti e protettive della pelle e sali minerali, c’è una percentuale di olio ricca di acido linoleico.

🍀Calorie e valori nutrizionali dell'uva

Ricca di proprietà nutritive e benefiche, l’uva è uno dei frutti più energetici e zuccherini, vivamente consigliata per i bambini e per gli anziani data la rapida assimilazione degli zuccheri semplici (glucosio, fruttosio, destrosio e levulosio) in essa contenuti. L'uva contiene circa 60 kcal ogni 100 grammi di alimento fresco sale a oltre 260 calorie per l’uva sultanina (detta anche uva passa o uvetta).Nella sua costituzione ci sono: acqua 70-85%, zuccheri 15-20%, poche proteine, pochissimi grassi a elevato contenuto in acido linoleico (un acido grasso essenziale capostipite della serie omega-sei), fibre, calcio, ferro, magnesio, fosforo, rame e una buona concentrazione di potassio. Contiene anche minime quantità di sodio, carotenoidi, vitamine A, vitamine del gruppo B (B1 e B6), vitamina C e Acido Folico.

❤️Uva, alleata di salute

Una tale ricchezza di nutrienti corrisponde a un altrettanto ampio spettro di funzioni

✅effetto stimolante
delle funzioni intestinali;

è bene consumare gli acidi d’uva interi, poiché buccia e semi potenziano l’azione delle sostanze contenute nella polpa. Ma chi soffre di calcoli renali, gastroenterocoliti, ulcera e diverticolosi dovrebbe limitarne il consumare per il suo contenuto di fibra e semi (per non privarsi dei benefici effetti di questo frutto può scegliere il succo d’uva);

✅diuretica e disintossicante

grazie al potassio, utile per eliminare le scorie accumulate ma in modo particolare per chi soffre di artriti, reumatismi e di edemi;

✅azione preventiva

insieme all’effetto fortificante delle pareti dei vasi sanguigni e all’azione degli antiossidanti, di malattie degenerative come quelle cardiovascolari;

✅utile agli anemici

per la sua ricchezza di ferro, potenziata dalla presenza del rame che ne favorisce l’assorbimento insieme alla vitamina C;

✅potere antivirale

grazie all’azione dell’acido tannico e del fenolo.

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