27/04/2025
Vuoto, sgomento, paura.
Come siamo arrivati fin qui?
Un uomo che preme il gr*****to circa 20 volte.
Due giovani ragazzi hanno perso la vita e un altro lotta tra la vita e la morte.
Uscire armati significa avere l’intenzione di fare male all’altro, chiunque esso sia.
Significa essere violenti, criminali.
Significa aver perso la via del “bene”.
Non voglio cadere in banalizzazioni… l’uomo è privato ormai di empatia, compassione, intelligenza emotiva; che lasciano posto all’odio, all’aggressività, all’incapacità di tollerare la rabbia e la frustrazione.
Questo mondo, allo sbaraglio, fa paura.
Paura di passeggiare, di guardare le vetrine di una città, di rincasare più tardi la sera.
Paura per ciò che sarà, per il mondo che è diventato per i nostri bambini, i cittadini del futuro.
Dovremmo vivere ogni giorno secondo questi principi.
"Il mondo è più bello quando si costruiscono ponti, non muri." Papa Francesco
"Con la pace si guadagna sempre, con la guerra si perde tutto." Papa Francesco
Serve, allora, educazione alla gentilezza, all’accettazione del no e della sconfitta, serve sostegno per regolare emozioni e comportamenti. Sostegno alle famiglie, sostegno agli insegnanti, sostegno alle persone.
Ci troviamo di fronte ad una società che non insegna più a respirare prima di reagire, a riconoscere che la rabbia è nostra e non colpa di chi abbiamo davanti.
Ogni giorno mi faccio carico di questo, come professionista e come madre.
Una piccola goccia nell’oceano.
Serve fare di più, come comunità, società e come istituzioni. Finché continueremo a ignorarlo, finché penseremo che siano solo casi isolati, la prossima volta basterà ancora meno di questo.