05/11/2023
Educazione psicoaffettiva: riconoscere le emozioni per vivere meglio
Quanto vite ancora devono spegnersi prima di rendercene conto?
La diffusione di un’adeguata educazione psicoaffettiva può fare la differenza tra la malattia e il benessere e sì, anche tra la vita e la morte. Non sono stati i farmaci, le droghe o l’alcol a uccidere Matthew Perry, ma il bisogno di proteggersi dalle proprie (ingombranti) emozioni. È questo il bisogno che innesca l’abuso.
Ma in realtà, noi non dovremmo sentire il bisogno di proteggerci da qualcosa che è NOSTRO che è dentro di noi.
Come sto ripetendo MILLE VOLTE nei nostri incontri (e come non smetterò mai di farlo), vi dirò ancora che: le emozioni sono funzioni biologiche e come tali andrebbero trattate. Non dovremmo sentire il bisogno di proteggerci da una funzione corporea e non lo sentiremmo se solo questa ci venisse “spiegata”, se solo sapessimo come “maneggiarla” o “cosa farci”.
La realtà è questa: la nostra psicoaffettività è così potente che può distruggerci o farci sentire in cima al mondo e, prima che qualcuno riduca tutto al denaro, sappiate che può farlo sia se vivi in un attico a Manhattan, sia se sei in un piccolo appartamento di periferia. Può farlo sia se sei cresciuto in una famiglia agiata di centro città, sia se sei cresciuto in una baracca di campagna, nella periferia di provincia. L’assenza di una sana educazione psicoaffettiva è trasversale, così come i suoi effetti.
Allora mettiamocela tutta per diffondere consapevolezza e sensibilizzare. Informiamoci, documentiamoci, leggiamo, consultiamo professionisti, «formiamoci alle emozioni». Stiamo male? Allora trattiamo la nostra psicoaffettività come un intestino infiammato, prendiamocene cura! Le emozioni sono funzioni biologiche.
~ Anna De Simone