Secondo Natura - accudire, nascere, crescere

Secondo Natura - accudire, nascere, crescere Percorsi di accompagnamento alla genitorialità empatica. Gravidanza e parto fisiologici. Alto Contatto. Ascolto attivo. Allattamento. Portare. Cosleeping.

L'approccio di riferimento dell'Attachment Parenting (William Sears, 1993, The Baby Book), ovvero della Genitorialità empatica o Genitorialità ad alto contatto sostiene la conoscenza del bambino attraverso l'ascolto, l'accoglienza e il rispetto dei suoi bisogni, in armonia e complicità con quelli della madre. Attraverso le pratiche dell'ALLATTAMENTO, del PORTARE e del COSLEEPING che insieme garantiscono il continuum tra la vita prenatale e quella postnatale, aiutando l'intero sviluppo psicoaffettivo dei bambini, si crea una relazione piena e totale nella quale il CONTATTO sostiene lo sviluppo ed il rinforzo dell'affettività dei bimbi e della loro crescita psicofisica globale

Post molto importante, da leggere con attenzione
23/08/2022

Post molto importante, da leggere con attenzione

Sedia a dondolo… luce soffusa…

Una giovane mamma in attesa si dondola delicatamente lavorando con l’uncinetto per fare delle scarpette al suo bambino...

Un giovane papà le porta dei fiorellini…

Si abbracciano, accarezzando il pancione…

Che meraviglia!

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E invece…

“Dottore ho lavorato fino a 15 giorni prima di partorire…”

“Dottore 9 mesi di ansia terribile! Avevano sospettato…”

“Dottore ho già due bambini, sono sola e non era proprio il momento…”

“Dottore il mio compagno se ne è andato…”

“Dottore mi hanno licenziata e ora…”

“Dottore 9 mesi costretta a letto…!”



Quante voci nella realtà.

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Ma quanto è importante la serenità di una mamma felice e rilassata per il bambino che cresce dentro di lei?

E’ solo “romanticismo” parlare della “magia dell’attesa”?

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Noi dottori prescriviamo acido folico (si deve prendere prima! Non lo deve prescrivere il dottore in occasione della prima visita!) e tante analisi.

Certo, sono importanti, ma spesso iniettiamo ansie e facciamo fare tanti controlli anche inutili.

Gravidanze della serie “Attenta a…” “Vediamo se…” Mi raccomando…”

Ansia.

Spesso paura.

Qualche volta solitudine.

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Ragazze schiacciate da un peso insopportabile verso cui non si sentivano pronte.

Il corpo che cambia rapidamente, troppo rapidamente.

Il pancione… “Ok è bello, lo fotografo ogni mese per vedere come cresce, ma… tornerò come prima?”

Ipersensibilità emotiva, “Dottore basta un niente per farmi piangere o anche arrabbiarmi…”

Il terrore delle malattie…

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Sappiamo che l’ansia, lo stress, la depressione e la fatica della mamma hanno una stretta relazione con parti più precoci e rischio maggiore di basso peso alla nascita.

Sappiamo che i neonati di mamme depresse in gravidanza hanno una frequenza cardiaca più elevata, risultati peggiori nella scala di valutazione del comportamento (NBAS) e, secondo la stessa scala, minori capacità affettive.

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In questi neonati è possibile documentare un disturbo della regolazione neuro comportamentale fin dalla nascita, e per dirla in “medichese”, questi neonati hanno livelli di cortisolo più alti, dopamina più bassa, attivazione EEG frontale destra e depressione del tono vagale.

Tradotto: mal di pancia più frequente, maggiore irritabilità, sonno più instabile, difficoltà ad alimentarsi, maggiore difficoltà di gestione generale.

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Nella pancia di una mamma succedono tantissime cose meravigliose ad un ritmo vertiginoso!

E’ un periodo delicatissimo in cui si organizza una struttura con cui si dovranno fare i conti per tutto il resto della vita!

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I livelli di cortisolo materno (quello che aumenta nello stress e nella depressione) e tutta la cascata di mediatori che veicolano gli stati emotivi, incidono negativamente sullo sviluppo.

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E allora?

E allora voglio solo dire che quella sedia a dondolo, l’uncinetto per fare le scarpette, ma soprattutto i fiorellini del papà sono importanti!

Importanti!

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E’ importante abbracciare le mamme in attesa!

E’ importante dar loro tempo e spazio.

E’ importante lasciarle riposare, essere tolleranti se sono irritabili…

E’ importante farle sentire amate, apprezzate, belle!

Non come “contenitori” delle serie “non fare, non mangiare, non ti innervosire perché il bambino…”

ma come donne e compagne!

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E’ importante per la mamma, certo, ma di più per il bambino che sta iniziando il suo percorso vitale (da subito!) dentro di lei!

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I figli si concepiscono con un atto di amore, ma nascono bene se quell’atto si protrae!

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Gli studi dimostrano che…

“Il massaggio regolare alle mamme può migliorare molto il contesto, specie se l’operatore è il compagno!”

Scoperta dell’America!

Ci vogliono gli studi per confermare che accarezzare (uno degli “ingredienti” più delicati e teneri dell’amore!) fa bene?

Ok, “si porta” la parola “massaggio”, chiamatelo come volete, ma accarezzate le mamme!

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Perché una mamma rilassata e felice ha un ritmo cardiaco diverso, livelli di pressione sanguigna più bassi, e tanti tanti mediatori del benessere in circolo che vanno ad accarezzare il bambino mettendo per lui i mattoni migliori al posto giusto!

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E allora…

Messaggio per i papà (più di tutti!) e poi per le nonne, le zie, le amiche… :

Il pancione siete tutti voi!

Non servono raccomandazioni e consigli. Ma il vostro sorriso, il vostro abbraccio forte e caldo, la vostra presenza, il vostro aiuto e sostegno.

Diamo alle mamme il tempo e la possibilità di sognare e rilassarsi ad occhi chiusi!

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Poi andateci pure dal ginecologo, (e cari amici colleghi: lavorate per costruire sorrisi!) ma attenzione all’ansia che si può evitare!

Non serve una ecografia al mese per allontanare lo spettro di chissà quale malformazione!

Serve… la sedia a dondolo!

Dopo anni…se ne rendono conto…meglio tardi che mai!
28/03/2022

Dopo anni…se ne rendono conto…meglio tardi che mai!

Sulla commercializzazione del latte materno, nel 1981, è stato stipulato un codice internazionale allo scopo di proteggere le madri dal aggressivo delle aziende.

“La finalità del presente codice - si legge all’articolo 1 - è quella di contribuire ad assicurare ai lattanti una nutrizione sicura e adeguata, proteggendo e promuovendo l’allattamento al seno, e assicurando l’utilizzazione appropriata dei sostituti del materno, ove necessari, sulla base di informazioni adeguate e attraverso forme appropriate di commercializzazione e distribuzione”.

Ora, da un rapporto di Oms e , emerge come la promozione del latte in formula stia portando, invece, a un consumo eccessivo del latte artificiale scoraggiando l’allattamento al seno.

Le due organizzazioni delle Nazioni Unite hanno mosso una vera e propria denuncia all’industria del latte artificiale accusandolo di utilizzare strategie di marketing sistematiche, aggressive e pervasive e di aver spinto gli operatori sanitari a influenzare le nuove madri sulle scelte di alimentazione dei bambini.

Nel mondo solo il 44 per cento dei bambini di età inferiore ai sei mesi viene allattato esclusivamente al seno. E mentre i tassi globali di allattamento al seno sono aumentati molto poco negli ultimi vent’anni, le vendite di latte artificiale sono più che raddoppiate più o meno nello stesso periodo raggiungendo un valore di mercato di 55 milioni di dollari.

Una tendenza causata, secondo il rapporto, dai messaggi fuorvianti e scientificamente privi di fondamento dell’industria del latte artificiale che contribuisce a diffondere falsi miti sull’allattamento al seno.

Il latte materno, ribadiscono le due organizzazioni, è il miglior nutrimento per il bambino e la scienza continua a dimostrare le sue proprietà benefiche per lo sviluppo e la prevenzione delle malattie, anche nelle madri.

L’Oms e l’Unicef hanno invitato al rispetto del codice di commercializzazione dei sostituti del latte materno e all’investimento in politiche e programmi di sostegno per l’allattamento al seno, come un congedo parentale retribuito adeguato.

26/08/2020

Un dono per tutta la vita!

dalla bacheca di gabriella falcicchioLa Società Italiana di Neinatologia è purtroppo non nuova ad affermazioni corporati...
15/06/2020

dalla bacheca di gabriella falcicchio

La Società Italiana di Neinatologia è purtroppo non nuova ad affermazioni corporativistiche e antiscientifiche, rese pubbliche da comunicati della Società stessa o agevolate da pessimi servizi giornalistici. Il parto a casa viene da anni osteggiato come una scelta sconsiderata e pericolosa. Una opinione non solo non supportata da evidenze scientifiche, ma contraddetta ampiamente da analisi e meta analisi.
È penoso vedere quelli che dovrebbero essere luminari della cultura, docenti universitari, specialisti della salute perseguire solo fini di categoria sulla pelle delle donne e delle nuove generazioni.
Dispiace per noi donne, per i nostri figli, per le donne che nutrono paure legittime a causa di un permanente allarme sul parto, e anche per il destino del sapere, che perde ogni giorno più legittimità a vantaggio di opinionismi da TV e giochi di potere.
Grazie a Ivana Arena per aver chiarito alcuni passaggi indispensabili.

di Ivana Arena Sono ostetrica da quasi vent’anni, ho lavorato otto anni in sala parto in due grandi ospedali romani e dal 2011 faccio libera professione occupandomi prevalentemente di parto extra-ospedaliero. Sono autrice del libro Dopo un cesareo, del documentario Nascita…non disturbare e Presi...

06/06/2020

Il lockdown e la paura di contrarre l’infezione sono forse i fattori che hanno indotto le donne a non correre in ospedale. Ma la Società Italiana di Neonatologia ricorda che i punti nascita sono sicuri e rimarca che se durante il parto in casa si rendesse necessario un trasferimento in ospedale, ...

Leggete donne e fate leggere e riflettere i vostri uomini, padri, mariti, compagni, figli e figlie   Prendiamo coscienza...
28/05/2020

Leggete donne e fate leggere e riflettere i vostri uomini, padri, mariti, compagni, figli e figlie
Prendiamo coscienza e agiamo!
Grazie Marzia Floridia ostetrica

Molte donne denunciano abusi, maltrattamenti e comportamenti scorretti subiti al momento del parto. Alcuni paesi si sono dotati di leggi apposite, ma non sono sufficienti. Leggi

19/03/2020

Informazioni e consigli per vivere in serenità la gravidanza e il post-parto anche in epoca di Coronavirus.

Succede spesso purtroppo
10/01/2020

Succede spesso purtroppo

Inducevano le mamme a utilizzare latte artificiale al posto di quello materno mentre stavano allattando i propri bambini al seno. E questo non per motivi di salute, ma per favorire alcune aziende di note ditte produttrici. In cambio, ricevevano i più svariati “regali”, da smartphone a computer,...

08/11/2019
08/10/2019

Caro pediatra, che sei medico e un punto di riferimento per i neogenitori, sostieni l'allattamento! La scienza lo ha dimostrato: il latte umano è un salva-vita

21/08/2019

Emelia, 16 mesi, adottata. Nonostante le mille difficoltà tra protocolli propedeutici per l’avvio della lattazione, frenuli sublinguali e frenuli labiali e conseguenti multiple operazioni, vasospasmi, settimane di stanchezza, una madre e una bambina si sono incontrate nel latte.
E questa foto è di una dolcezza infinita.
Allattare un bambino adottato si può.

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15/08/2019

Immer gut informiert ➡️ www.dhz.de

31/07/2019

Informazione&Consapevolezza 💡

"Dobbiamo fare il cesareo, il bambino ha il cordone intorno al collo"

Il forame di Botallo è una meravigliosa invenzione di Madre Natura, un foro di comunicazione tra gli atri del cuore che, chiudendosi dopo la nascita, permette che nell'utero l'ossigenazione del sangue avvenga per via interna. I polmoni e le vie aeree non vengono utilizzate per la respirazione, è quindi impossibile che il bambino soffochi per un restringimento intorno al collo.

Il Cordone ombelicale spesso è usato come capro espiatorio per ricorrere al cesareo, ma se i giri intorno al collo non sono associati ad altro (patologia del cordone, clampaggio precoce, rottura delle membrane, induzione) non è affatto pericoloso, viene ritenuto Normale tanto da non essere nemmeno indicato in cartella.

Un terzo dei bambini nasce infatti con il cordone intorno al collo che viene sfilato manualmente dell'ostetrica durante l'uscita.

Una parziale occlusione e un ridotto apporto di ossigeno si risolve alla nascita liberando il collo del bambino e lasciando il cordone attaccato finché non smetta di pulsare.

Inoltre tra i regali che ci ha fatto Madre Natura abbiamo la gelatina di Warton che, ricoprendo il cordone e proteggendo i 3 vasi sanguigni al suo interno, evita i possibili nodi (1%) e le compressioni.

"Il cordone impedisce al bambino di scendere"

Un altro luogo comune è che il cordone diventi più teso progressivamente durante il parto.
Come ci spiega la Dott.ssa Rachel Reed, che ha condotto un Dottorato sull'argomento, durato 4 anni di studi “il bambino non è tenuto dal cordone ombelicale perchè il pacchetto fondo dell’utero-placenta-cordone scende verso il canale del parto simultaneamente. L’utero si ritira verso il basso (si contrae) facendo muovere il bambino in quella direzione, contemporaneamente alla placenta e quindi al cordone ombelicale. E’ quando la testa del bambino entra nella va**na che qualche centimetro in più di lunghezza è necessario (non molto, dato che la va**na fa stretching e si accorcia molto rispetto alla sua lunghezza naturale!)”.

"Il bambino è in stress perché ha il cordone intorno al collo, il battito scende"

La bradicardia o l'alterazione del battito del bambino durante la contrazione è un evento assolutamente normale, Gli studi confermano che “non è necessario intervenire, a meno che non si tratti di reale stress fetale” (esistono apposite linee guida per discriminare le situazioni di normale bradicardia/tachicardia fetale da quelle che necessitano di interventi d’emergenza).

Anche se il cordone fosse molto stretto intorno al collo non risulta pericoloso e questo accade al 6,6% su 200.000 bambini nati vivi.

Il cordone intorno al collo NON È UN VALIDO MOTIVO PER RICORRERE AL TAGLIO CESAREO.
Come afferma ancora la Dott.ssa Reed
“molto raramente causa un problema. Perchè non aspettare quando e se si manifesti una problematica? Se vuoi veramente prevenire complicanze legate al cordone ombelicale, allora non rompere le membrane per evitare la compressione del cordone, una eventualità molto più frequente“.

Nel caso di giri multipli del cordone intorno al bambino, non si riscontrano complicanze finché il cordone è abbastanza lungo per garantire di far uscire la testa attraverso la lunghezza della va**na. Nel caso in cui il cordone fosse molto corto invece si potrà notare una scarsa progressione del travaglio e stress fetale. Solitamente i bambini in questa condizione si mettono in posizione podalica prima del travaglio.

Uno studio ha dichiarato che i giri di cordone possono variare da 1 a 4, e 2 o più giri caratterizza tra il 2.5% e l’8.3% di tutte le gravidanze. Lo stesso studio dice che la maggioranza dei bambini aveva punteggi Apgar tra 7 e 10 dopo un minuto, e solo 8 bambini avevano avuto un punteggio inferiore a 7 dopo 5 minuti (5.2%), suggerendo che ogni possibile effetto del cordone intorno al collo sia transitorio.

Studi tratti da lavitafertile.com
Foto dal Web

19/07/2019

🌸MINI-LOTUS BIRTH IN OSPEDALE🌸

Si chiama mini birth quando il ombelicale viene lasciato intatto fino a dopo la nascita della , quando tutto il sangue dalla placenta è arrivato al bambino ed lui si è ben adattato all’ambiente esterno, i suoi polmoni funzionano bene ed è pronto a poppare il latte della mamma.

🌻Perché il mini lotus è così importante per la salute del neonato?

Ciò che i neonatologi hanno scoperto è che ritardare il clampaggio del cordone attendendo che la placenta sia nata e abbia trasfuso al bebè tutto il sangue che tratteneva, assicura ai neonati esiti di nascita molto migliori, tanto da ridurre il numero di bambini da tenere sotto osservazione da percentuali a 2 cifre a poche unità.

In circostanze in cui i neonati sono in condizioni critiche e necessitano di rianimazioni o nascono con bassi, decidere di lasciare intatto il cordone e beneficiare dell’afflusso di sangue dalla placenta al bambino può fare la differenza negli esiti della rianimazione.

👇Alcuni numeri:

gli ultimi dati disponibili dell'Istat registrano circa 500.000 nati l'anno e circa 140.000 ricoveri neonatali fra terapia intensiva neonatale, patologia neonatale ed osservazione clinica, ovvero il 28% dei bambini, cioè quasi 1 su 3 neonati, finisce in terapia intensiva, patologia neonatale o osservazione clinica.

Bene, in uno studio del prof. Maurizio Bonati dell’Istituto “Mario Negri” in collaborazione con l’associazione di ostetriche esperte di parto a domicilio e case maternità, dell’iniziativa “nascere a casa si può", il prof. Bonati ha studiato gli esiti delle gravidanze a termine in cui si prevedeva un parto spontaneo, seguite dalle ostetriche domiciliari, ed ha documentato che su oltre 400 (433) parti in casa o casa maternità i ricoveri in patologia neonatale, per problemi la maggior parte lievi peraltro, sono stati 11 su 433 cioè il 2,5 % del totale dei nati mentre le mamme ricoverate per problemi nel puerperio sono state 7 su 433 cioè l' 1,5 % del totale. In queste nascite viene documentato un taglio del cordone ombelicale non prima di 60 minuti (1 ora) dalla nascita, se non più a lungo.

🌻Il pediatra ospedaliero Massimo M. Alosi, documenta che nell’ospedale presso il quale lavora ed ha introdotto la pratica del mini lotus, il tasso dei bambini ricoverati in patologia neonatale, o messi sotto osservazione vanno dal 4 al 7%. La sua osservazione clinica dei casi più gravi in cui il neonato non viene separato dalla placenta fintanto che il suo adattamento alla vita fuori dall’utero è completamente compiuto, mostrano che i bambini con alcune patologie congenite, mostrano esiti migliori della media anche dopo alcuni anni dalla nascita.

Fonte: Genitori Channel
(Foto Amy Swagman)

17/07/2019

“I bambini piccoli non si svegliano per poppare, così come non si svegliano per poter succhiare il ciuccio.
Si svegliano.
E quando sono svegli cercano qualcosa da succhiare, perché li aiuta a riaddormentarsi. (il seno è quello che la natura ha disposto, poi il ciuccio lo abbiamo inventato per sostituirlo).

[...] Non è che si svegliano allo scopo di poppare (che sia per mangiare o per contatto): cercano il seno, il latte, il contatto perché si svegliano e ne hanno bisogno per rilassarsi e dormire di nuovo. Infatti anche i neonati che dormono addosso alla mamma e poppano a richiesta, durante la notte ogni tanto si svegliano, perché sono fatti così, i bambini piccoli si svegliano perché hanno il sonno leggero, anche quelli allattati al biberon.

La SIDS è un'evenienza RARA che colpisce alcuni bambini che per immaturità neurologica hanno un meccanismo di respirazione un po' incerto. In questo senso:
- tutti i bambini piccoli hanno momenti di apnea durante il sonno
- tutti i bambini piccoli tranne alcuni (quelli a rischio) riprendono a respirare in automatico dopo pochi secondi di apnea
- tutti i bambini piccoli hanno il sonno leggero (e per fortuna, così c'è meno rischio di non riprendere a respirare dopo le apnee)
- fra i 2 e i 6 mesi (grosso modo, chi prima chi dopo) il sonno dei bambini cambia e aumentano le fasi di sonno profondo e senza sogni. È lì che il rischio di SIDS è più alto.
- i pochi bambini ancora immaturi dal punto di vista neurologico possono a volte non riprendere a respirare dopo le apnee, e quindi si verifica la SIDS. Per questo la suzione notturna aiuta ad evitare la SIDS: perché avere in bocca un capezzolo o un ciuccio stimola la suzione e la suzione stimola la respirazione, anche durante il sonno, e riduce le fasi di sonno profondo. È la suzione che previene la SIDS e non il ciuccio in sé.

Quindi ecco perché si sconsigliano tutte le cose che fanno dormire profondamente il bambino: ad es la posizione prona. I bimbi dormono "meglio" a pancia sotto? SÌ! ma noi vogliamo che dormano PEGGIO, finché sono così piccini, proprio per scongiurare la SIDS.
Per lo stesso motivo, se si svegliano spesso la notte, anche se per i genitori è dura!!!! , è una protezione per la SIDS.

Allattare al seno previene la SIDS anche perché:
1) la suzione al seno favorisce il modellamento fisiologico delle strutture di bocca naso e laringe, e quindi vie respiratorie ampie e funzionanti (Il ciuccio e la tettarella e qualsiasi cosa dura che viene succhiata spinge il palato in alto, cioè schiaccia le vie aeree nasali, favorendole apnee)
2) la suzione al seno stimola la respirazione, e visto che al seno il bambino digerisce in fretta, fa più poppate notturne e rischia meno apnee
3) nel latte materno ci sono sostanze che favoriscono un rapido sviluppo del sistema nervoso, superando più in fretta il periodo "a rischio"
4) allattare al seno in genere significa vicinanza fisica. Il bambino che dorme vicino ai genitori viene mantenuto in un sonno più leggero proprio perché sente il loro movimento, respiro, battito cardiaco ecc. Persino il campo elettromagnetico cardiaco materno si "collega" con quello cardiaco del bambino, se è a una distanza inferiore ai 5 metri, e mantiene la frequenza cardiaca del bambino più regolare e coerente (sembra fantascienza ma non lo è).

ULTIMA COSA: soffocamento, schiacciamento, rigurgiti di traverso ecc non c'entrano NULLA con la SIDS. Sono cause di morte di tipo completamente diverso. Ovvio che se sei in fase rischio sids e in più ti hanno messo a dormire a pancia sotto sprofondato fra i cuscini di un divano, è peggio!

Quindi dormire con i genitori non aumenta il rischio di morte per SIDS o soffocamento: lo aumentano le condizioni pericolose, come genitori obesi, sotto psicofarmaci o alcool, fumo, materassi molli o con spazi in cui il bambino può scivolare, ecc. Dire che dormire coi genitori è rischioso è fuorviante, sarebbe come dire che portare i bambini in auto li espone a rischi di morte... certo, se non li leghi al seggiolino!”
Antonella Sagone, psicologa e IBCLC
A settembre torneremo a trattare di questo tema e molti altri di interesse per i neo genitori agli incontri tematici settimanali di Latte & Coccole. Per sapere i prossimi temi iscriviti alla newsletter dalla home page del sito www.latteecoccole.it

12/07/2019

Quando una madre dice che è stanca
non ditele che anche voi oggi avete fatto un sacco di cose

Quando una madre dice che ha bisogno di dormire
non ditele che anche voi non avete dormito per il caldo

Quando una madre chiede un aiuto
non datele solo il minimo richiesto

Quando una madre dice che è stanca vuol dire che lo è già oltre ad ogni suo limite, chissà da quanto tempo

Quando una madre dice che ha bisogno di dormire
vuol dire che non dorme da mesi, a volte anni tanto che forse non è più capace di dormire

Quando una madre chiede aiuto
vuol dire che ha già fatto tutto il possibile e anche di più, vuol dire che ha bisogno di mangiare, di bere, di lavarsi, vuol dire che ha già annullato se stessa per troppo tempo.

Quando una madre CHIEDE ha già fatto uno sforzo che non dovrebbe fare.

Le madri dovrebbero sentirsi dire
Io ci sono, ti vedo, ti apprezzo, so quello che fai. Vieni che ti abbraccio.

( Ve Gayatri)

11/07/2019

Meravigliosa scoperta!

Meravigliosa!
25/06/2019

Meravigliosa!

" Non mi dire mai
che non ce la posso fare.
A me, che ho ballato
con due cuori.
Ed ho respirato
con quattro polmoni.
A me, che sono stata
ghiaccio fuoco e vento.
Che ho portato
nella mia pancia
il peso di due mondi,
e ho partorito
la vita a squarciagola.
Che ho abbracciato
la tristezza senza paura.
E ho pianto sorrisi.
A me non dire
che non sono capace
di qualcosa.
O di tutto."

Autrice: Eva lopez martinez
Testo e immagine tratto
dal muro delle memorie

Insieme al Reparto Maternità Iseo 🙏

Indirizzo

Palermo

Telefono

3484737955

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