Dr.ssa Patrizia Oliveri - Psicologa Psicoterapeuta

Dr.ssa Patrizia Oliveri - Psicologa Psicoterapeuta La Dr.ssa Patrizia Oliveri effettua consulenze individuali, di coppia e di gruppo. Valutazione: 110/110. Abilitata all'esercizio della professione di Psicologo.

Ambiti d'intervento:

Psicologia dell’età adolescenziale
Psicologia dell’adulto
Psicologia della coppia
Psicologia della famiglia

Servizi offerti:

Consulenza psicologica
Valutazione psicodiagnostica
Sostegno psicologico
Conduzione di gruppi
Riabilitazione psicologica
Psicoterapia individuale
Psicoterapia di coppia
Psicoterapia di gruppo

Si occupa di:

Adolescenza
Relaz

ioni di coppia
Relazioni familiari
Sostegno alla genitorialita'
Promozione della salute
Bullismo
Disturbo bipolare
Disturbi depressivi
Disturbi d'ansia
Disturbo ossessivo-compulsivo
Disturbi correlati a eventi traumatici e stressanti (lutti, malattie, separazioni e perdite)
Disturbi dissociativi
Disturbi del comportamento alimentare
Dipendenze patologiche
Disturbi psicosomatici
Disturbi psicotici
Disturbi da comportamento dirompente, del controllo degli impulsi e della condotta
Disturbi di personalità


Ha conseguito la laurea in Psicologia ad indirizzo Clinico e di Comunità presso la Facoltà di Scienze della Formazione, Università di Palermo. Tesi: "Educazione socio-affettiva a scuola: prevenzione del disagio adolescenziale". Iscritta all'Ordine degli Psicologi Regione Sicilia n°5282/sezione A

Ha conseguito la Specializzazione in Psicoanalisi di Gruppo e Psicoterapia a funzione analitica presso l' I. I. P. G. (Istituto Italiano di Psicoanalisi di Gruppo)
Tesi: "Alla scoperta del(i) Nuovo(i) Mondo(i) possibile(i). Trasformazioni in un gruppo terapeutico. Valutazione: Eccellente 50/50


(http://www.iipg.it/) Sede Palermo - Via Notarbartolo 15 – 90144

L’ I.I.P.G. eredita e prosegue la tradizione e l’esperienza dei Centri Ricerche Psicoanalitiche di Gruppo, sorti a Roma (Il Pollaiolo) ed a Palermo, sul finire degli anni ’60, grazie all’opera di Francesco Corrao tesa a far conoscere, sperimentare ed evolvere le teorie psicoanalitiche di Wilfred R. Bion sul pensiero, sulla psicosi e, soprattutto, sui gruppi. L’applicazione e lo sviluppo del modello originale del gruppo analitico proposto da Bion ha rilevato lo straordinario valore trasformativo:

· In ambito terapeutico, nei confronti di una vasta gamma di sintomatologie cliniche, fino a quelle psicosomatiche, borderline e psicotiche, in quanto capace di attivare e trasformare livelli molto arcaici di funzionamento del pensiero;

· In ambito formativo, particolarmente nei settori socio-sanitari, in quanto capace di offrire risposte efficaci e trasformative agli operatori di varie professionalità che si confrontano, sia individualmente che in equipe, con problematiche di disagio psichico. Svolge dal 2012 l'attività di Psicologo Psicoterapeuta Libero Professionista. Riceve per appuntamento. Consulente Psicologo, ha collaborato con:

- l’Osservatorio D’Area contro la Dispersione Scolastica “Centro Storico”, Piazza Montevergini, 8 Palermo

- l’U.O. di Psicologia del Distretto 11, ASP 6 c/o sede Ambulatorio Neuropsichiatria Infantile, Via La Loggia, Palermo

- il CSM (Centro di Salute Mentale) Distretto 39 - Bagheria (ASP 6 Palermo) Via De Spuches, 2 - 90011 Bagheria

(Presso tale struttura ha anche condotto un gruppo terapeutico a funzione analitica della durata di 2 anni con pazienti psichiatrici adulti) .

- l'Ordine degli Psicologi della Regione Sicilia nell'ambito del Progetto Cu Si', un intervento di sviluppo di Comunità rivolto agli abitanti del quartiere Albergheria del Comune di Palermo

- diverse scuole, cooperative sociali, centri aggregativi, associazioni e studi medici di Palermo e provincia, lavorando sia alla progettazione e alla realizzazione di interventi rivolti a minori e genitori che alla progettazione di interventi sociali

- Centro Didattico "Piccoli Talenti" Misilmeri (PA)


Presidente dell'Associazione "Il Mosaico" onlus, Associazione di psicoterapeuti ad orientamento dinamico-relazionale che svolge la propria attività nel settore sociale. Vice-Presidente e Segretario dell'Associazione Eirene-idee in rete, associazione che intende promuovere lo sviluppo culturale del territorio attraverso la realizzazione di iniziative educative, formative, culturali e sociali


Partecipazione in qualità di relatore alla Tavola rotonda "RevoLution" organizzata dall'A.G.E.S.C.I. Gruppo Scout Bolognetta 1 con la relazione "La fragilità dei legami nella post-modernità"

Partecipazione in qualità di relatore al Ciclo di Conferenze "Insieme per capirci qualcosa" organizzato da Radio Studio Centro Consorzio Radiofonico Siciliano con la relazione "Dipendenze e comportamenti a rischio nella società contemporanea"

Partecipazione in qualità di relatore alla Tavola rotonda "Educare: il coraggio di una scelta" organizzata dall'A.G.E.S.C.I. Gruppo Scout Bolognetta 1 con la relazione "Essere adolescenti oggi: aspetti del disagio adolescenziale nella società contemporanea"

Partecipazione in qualità di relatore al Convegno "Marineo si illumina. Giornata mondiale della fibromialgia" con la relazione "Gli aspetti psicologici della fibromialgia". Pubblicazioni

Patrizia Oliveri, "L'adolescenza tra conflitti e nuovi adattamenti nel complesso processo di costruzione della propria identità", Eleuteriolab, 2016

S. Caronia, M. A. Diana, S. M. Gentile, P. Oliveri, "Pensieri migranti", Ordine Psicologi Regione Sicilia Rivista ottobre 2018

S. Oliveri, "Pensieri migranti", Poliedro, ottobre 2018

06/08/2025
“Il neonato, quando è turbato da un disagio, proietta quel contenuto mentale grezzo – un’emozione intollerabile, una pau...
06/08/2025

“Il neonato, quando è turbato da un disagio, proietta quel contenuto mentale grezzo – un’emozione intollerabile, una paura primitiva, una confusione – dentro la madre. Se la madre è in grado di ricevere questa proiezione con uno stato mentale che possiamo chiamare reverie, essa lo accoglie, lo contiene, lo elabora, e lo restituisce al bambino in una forma modificata e tollerabile.

La reverie materna è dunque quella funzione mentale che permette alla madre di entrare in contatto con l’esperienza emotiva del bambino senza esserne travolta. Essa consente la trasformazione degli elementi β – grezzi, non pensabili – in elementi α, pensabili, comunicabili.

Quando questa funzione è presente, il bambino comincia a interiorizzare questa capacità di pensare e sentire. Se invece la madre è rifiutante, anaffettiva, o disturbata al punto da non poter accogliere quelle proiezioni, allora il bambino resta invaso da quegli elementi β, che non diventano mai pensieri.

Allo stesso modo, nell’analisi, l’analista deve essere capace di reverie: ricevere ciò che il paziente proietta, contenerlo senza reagire in modo impulsivo o difensivo, e restituirlo sotto forma di interpretazione pensabile. Questo è un processo psichico tanto sottile quanto essenziale.

La reverie non è un sogno ad occhi aperti né una semplice fantasia. È un modo speciale di ascoltare, con la mente e col corpo, una forma di rêverie emozionale, in cui l’analista si lascia attraversare dalla comunicazione inconscia dell’altro, per poi restituirla trasformata, come una madre capace di “sognare” ciò che il suo bambino sente, prima ancora che egli possa esprimerlo”.

Wilfred Bion

Tutti conosciamo il mito dell’Androgino descritto da Platone nel “Simposio”, l’essere perfettamente sferico, sintesi di ...
29/07/2025

Tutti conosciamo il mito dell’Androgino descritto da Platone nel “Simposio”, l’essere perfettamente sferico, sintesi di maschile e femminile. Proprio la sua perfezione aveva suscitato l’invidia degli dèi e indotto Zeus a dividerlo con un taglio netto: da quel momento le due metà amputate avrebbero tentato di ristabilire l’unità perduta.
Il mito è stato sempre interpretato come la ricerca dell'altra "metà della mela", come la continua ricerca, da parte dell’uomo e della donna, di un partner amoroso con il quale realizzare l’unione perfetta.
In realtà nessuno completa nessuno perché ognuno di noi è già intero, unico e diverso e l'altro è fonte di un'originalita' tutta da scoprire e conoscere. Quando nella vita si continua a nutrire la convinzione di essere mancanti di qualcosa o di qualcuno ci si espone al rischio di cadere nella trappola della dipendenza affettiva.
È naturale nella vita provare nostalgia per quel legame simbiotico che caratterizza le prime fasi dell'esistenza in cui l'essere umano è inizialmente in una condizione di dipendenza assoluta dalla figura di attaccamento, ma crescendo, è importante che egli si individui, attraversando una condizione di dipendenza relativa e di progressiva indipendenza.
Una dipendenza non risolta rischia di ripercuotersi negativamente sulle successive scelte amorose come si osserva in quelle coppie caratterizzate da un legame simbiotico in cui i due membri non hanno esistenza autonoma, ma si comportano come se fossero una sola identità.
Naturalmente qualsiasi relazione affettiva significativa comporta una condizione di dipendenza e quindi anche di possibile sofferenza perché continuamente esposta al pericolo della fine della relazione, ma è importante accettarne il rischio e riconoscere l'autonomia di ogni membro della coppia.

Dr.ssa Patrizia Oliveri
Psicologa Psicoterapeuta
Psicoanalista di gruppo

Indirizzo

Via Pippo Rizzo
Marineo
90035

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