30/10/2024
Giorno 5 Ottobre si è tenuto presso l'associazione Dallastessaparte, il laboratorio "Alla ricerca della creatività". Il laboratorio è stato rivolto ad un gruppo di giovani colleghi tirocinanti, nell'ambito della formazione, in cui i soci propongono le loro attività professionali, condividono le loro competenze.
Siamo partiti dalle loro associazioni sul tema della creatività, scoprendo come possa riguardare tutti, non solo i bambini o gli artisti e abbiamo osservato come molti partecipanti lo associavano alla scrittura o al disegno.
Per molti la scrittura era un canale privilegiato, per qualcun altro invece approcciarvisi ha comportato una “dura prova”.
Durante il laboratorio si è provato a ridare un posto alla creatività nella propria vita, a riscoprire come si collega alle cose che viviamo: dalle nuove idee che possono arrivarci, espresse da qualcuno come “un battito di mani”, al processo di invenzione o al “problem solving”.
Viene anche sottolineato di come per poter esprimere la propria creatività bisogna sentirsi al sicuro, in un contesto che faciliti questo tipo di espressività.
Abbiamo iniziato con l’ascolto del respiro nel contatto con sé e con l’altro, pronunciando ciascuno il proprio nome che collega alle origini e mette a contatto con il mondo.
Partendo dalla sollecitazioni di alcune immagini i tirocinanti hanno lavorato in piccolo gruppo con una produzione scritta in forma corale, vi è stato poi un momento di elaborazione individuale, sempre attraverso la scrittura, ed infine il gruppo si è ritrovato per la condivisione.
Ciascuno ha lavorato dal suo punto di osservazione, qualcuno ha provato anche a modificarlo e ad entrare dalla prospettiva meno confortevole, qualcun altro quel tipo di aspetto avrebbe voluto che non ci fosse, riconoscendo in questo una propria modalità.
Alcuni hanno ritrovato parti della propria storia: da una nuova nascita avvenuta da poco in famiglia, a desideri di contatto e addomesticamento verso un animale piuttosto insolito, alle narrazioni nella dimensione familiare.
Alcuni si sono sentiti vicini con gli altri, come connessi attraverso un “filo” più grande nell’intreccio dei racconti di ognuno. Qualcun altro si è sentito in “compagnia” potendo raccontare tutti insieme una propria storia.
Le immagini utilizzate per sollecitare la scrittura parlavano nella specularità e complementarità delle parti, nella direzione davanti e dietro, sopra e sotto.
Insieme al piacere di raccontare c’è stato anche quello di ascoltare con curiosità l’altro, anche da parte di chi doveva andare via un po’ prima.
C’è stata la possibilità di sperimentarsi e di scoprire qualcosa di nuovo, come per qualcuno il poter scrivere anche divertendosi, non solo quando si è tristi, per qualcun altro il riuscire a divertirsi scrivendo anche se la mano fa male. O ancora c’è stato chi ha potuto scoprire che la creatività può riguardare sè, sebbene non lo avesse mai considerato.
In questa esperienza dai colori del gioco, qualcuno si è sentito tornare un po’ bambino, per qualcun altro c’è stata la possibilità attraverso la creatività di “essere più veri”, c’è stato chi si è portato un “sorriso stampato sulle labbra”, altri ancora uno stato di “serenità”.
Due frasi sono venute fuori dal lavoro comune e queste due frasi racchiudono le due anime che si sono alternate in questo gruppo:
La prima frase è stata:
"Siamo l'uccellino che cammina sulla sua ombra". Delicata e introspettiva.
L’uccellino è giovane, procede quasi in punta di piedi, forse è incerto? Ma allo stesso tempo nel suo andare entra a contatto con parti meno conosciute di sé.
L’altra frase è stata: "Hello, Emozioni. Accolgo il vostro jet stream di energia che alimenta i nostri sogni".
Questa è l’anima più energica che ho condensato nella parola vitalità.
Vitalità come carica di energia che viene fuori “prorompente” quando si entra a contatto con la vita, con gli altri e con se stessi e che viene molto sollecitata dalla creatività.
E’ stato bello partecipare all’incontro di queste due parti così diverse.