
17/09/2025
La vera intimità la si raggiunge
quando due persone condividono,
ciascuna, la verità di sé stessa con l'altra.
Non è da tutti,
non è per tutti.
L'intimità è una conquista vicendevole,
lenta e graduale.
Somiglia ad un assedio delicato.
È rimanere accampati sotto le mura altrui
senza tentare di espugnarle.
A luccicare al sole
non sono le lance e gli scudi,
ma teiere d'argento.
Un invito a sedersi su cuscini di seta,
l'uno di fronte all'altro,
ciascuno a parlare di sé.
La vera intimità è quando due persone
si espongono l'un l'altra
in maniera vulnerabile.
Non è da tutti, non è per tutti.
L'intimità non è da tutti
perché l'intimità è avere cura,
l'intimità è cura,
è l'arte del curare.
La paura di essere feriti,
spesso spinge ad indossare una corazza,
a mantenersi superficiale, distante.
La paura di essere giudicati
spesso impedisce di sperimentare
se, dietro la maschera dell'altro,
esista la compassione.
La paura di essere venduti
al mercato degli inciuci
fa indossare la maschera
più sorridente e silente
che si possiede.
L'intimità non è per tutti
perché avere cura dell'intimità dell'altro
è un gesto di amore,
il più nobile
perché spoglio di egoismo,
di sessualità, di possesso.
È fatto principalmente
di silenzio e ascolto.
Ti offro un tè e tu mi parli di te.
Mi offri un tè ed io ti parlo di me.
Io ti ascolterò in silenzio,
tu farai altrettanto.
E quando le parole si faranno amare
io mi limiterò a porgerti
una zolletta di zucchero.
(Veronica Fortunati)
Immagine: Opera di Duy Huynh - "Selfless Devotion"