Dott.ssa Maria C. Calabrese

Dott.ssa Maria C. Calabrese Dott.ssa Maria C. Calabrese, psicologo, psicoterapeuta individuale e di gruppo, esperto in Disturbi dell'Apprendimento

E ci furono mille cose che non scelsi, che mi arrivarono all'improvviso e mi cambiarono la vita.Cose belle e brutte che ...
03/09/2025

E ci furono mille cose che non scelsi, che mi arrivarono all'improvviso e mi cambiarono la vita.
Cose belle e brutte che non cercavo, sentieri in cui mi smarrii, una vita che non mi aspettavo.
E scelsi, almeno, come viverla.
Scelsi i sogni per decorarla, la speranza per sostenerla, il coraggio per affrontarla.

[Rudyard Kipling]

“Lloyd, soffia un gran vento del cambiamento, ma qui si ristagna"“Temo sia colpa di una delusione che la sta tenendo anc...
31/08/2025

“Lloyd, soffia un gran vento del cambiamento, ma qui si ristagna"
“Temo sia colpa di una delusione che la sta tenendo ancorato al passato, sir”
“È difficile levare certe ancore quando sono così pesanti, Lloyd”
“Ma sciogliendo i giusti nodi le si può abbandonare per tornare a navigare, sir”
“Issa le vele, Lloyd”
“A lei il timone, sir”

✍🏻 Simone Tempia

24/08/2025

"Quando trovi il coraggio di raccontarla, la tua storia,
tutto cambia.
Perché nel momento stesso in cui la vita si fa racconto,
il buio si fa luce
e la luce ti indica la strada".

Ferzan Özpetek, Rosso Istanbul

21/08/2025

> «I pensieri possono esistere prima della capacità di pensarli.
Essi sono esperienze grezze, stati emotivi, frammenti sensoriali che, non trovando un apparato che li contenga, restano come oggetti in cerca di un pensatore.
Quando manca la funzione alfa, queste impressioni non vengono trasformate in elementi pensabili, ma rimangono come cose in sé, elementi-beta, che il paziente espelle o proietta, incapace di assimilarli.
In tal modo l’individuo è circondato da pensieri non pensati, che possono essere solo evacuati, non utilizzati per la crescita della mente.»

Wilfred Bion

🌻
15/08/2025

🌻

24/07/2025

CONTRO L’ABUSO DELLA PSICOTERAPIA
Giuseppe Raniolo

La psicoterapia è un atto di cura: silenzioso, complesso, trasformativo. Implica rispetto per la soggettività e per i tempi della psiche. Ma oggi questo spazio “sacro” è spesso travolto da logiche di mercato, potere, narcisismo e spettacolo. Occorre ricordare cosa la psicoterapia è e cosa non deve mai diventare.
1. Non è una merce.
Quando è confezionata come prodotto, venduta con slogan, pacchetti o “risultati garantiti”, la psicoterapia perde la sua anima. La cura non è consumo: non si misura in efficienza né in stelle su una piattaforma.
2. Non è una chiesa.
Le scuole che si chiudono in dogmi e carismi tradiscono il pensiero clinico. La clinica viva non ripete formule: interroga, ascolta, si trasforma.
3. Non è esercizio di potere.
Chi cura non domina, accompagna. Non offre soluzioni preconfezionate, ma sostiene la soggettivazione. Ogni sfruttamento, anche sottile, è abuso.
4. Non è un surrogato affettivo.
La relazione terapeutica non sostituisce legami mancati: li elabora. Se resta nella fusione idealizzante, produce dipendenza, non libertà.
5. Non conferma l’Io: lo interroga.
La psicoterapia non adatta, non potenzia. Non promette benessere o successo, ma consente di abitare la propria verità, anche scomoda.
6. Non è uno spettacolo.
La narrazione clinica non è materiale da brand. Esibire il dolore altrui o il proprio ruolo di “guaritore” è una violazione etica.
7. Non deve servire il dominio.
La cura psichica non normalizza, non addomestica. Interroga i codici del potere, non li conferma.
8. Richiede pensiero e formazione continua.
Non basta un titolo. Serve un percorso personale, una supervisione costante, una responsabilità etica attiva.
9. È sempre un atto etico.
Curare è sostenere il soggetto, non la prestazione. È tollerare il silenzio, custodire l’invisibile, resistere alla semplificazione.

Chi cura deve proteggere il confine tra parola e potere, tra incontro e invasione, tra cura e dominio.

17/07/2025

“Neppure una parola sulla necessità di provvedere ad un reale potenziamento di servizi che non riescono, per l’insufficienza cronica di mezzi e di personale a offrire assistenza ai bambini di cui dovrebbero occuparsi terapeuticamente.”
È l’allarme lanciato dal Professor Luigi Cancrini psichiatra e psicoterapeuta, a commento di una nuova proposta di legge sulla neuropsichiatria infantile attualmente in discussione in Parlamento.

Tra le misure previste, si parla di un ampliamento degli screening per l’individuazione precoce nei bambini a rischio. Ma senza un rafforzamento strutturale dei servizi clinici, il rischio concreto è quello di aumentare le diagnosi senza garantire una presa in carico effettiva.

Secondo Luigi Cancrini, la misura si inserisce in un contesto già gravemente segnato da un sottofinanziamento storico, una condizione che ha conseguenze dirette sulla qualità e sull’accessibilità dei servizi, tanto per i minori quanto per gli adulti.

Nel suo intervento, il Professore richiama anche casi emblematici, come quello di un bambino di 10 anni affetto da schizofrenia infantile, da anni accolto in una comunità educativa a Cagliari, in assenza di strutture specializzate in grado di offrire un percorso di cura adeguato. E parlando delle situazioni di emergenza, aggiunge: “Roma e il Lazio dispongono di due sole strutture, cronicamente sovraffollate per il ricovero dei minori che vengono accolti solo in Pronto Soccorso".

Ciò che manca, conclude Cancrini, è un piano nazionale per l’assistenza psichiatrica e psicologica dell’età evolutiva, sostenuto da un finanziamento adeguato e da una visione strutturale.

Come Consiglio Nazionale dell’Ordine degli Psicologi, condividiamo l’urgenza di riportare i bisogni psicologici di bambini e adolescenti al centro dell’agenda pubblica.
Ma ribadiamo che non può esserci risposta efficace per la salute senza un investimento serio nei servizi e nel ruolo della psicologia all’interno dei percorsi di prevenzione e di cura. Servono strategie concrete, risorse stabili e una visione di lungo periodo che includa le competenze professionali di tutti gli operatori sanitari e sociosanitari.

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17/07/2025

Parecchi mesi dopo l'inizio del seminario, io e le ragazze scoprimmo che quasi tutte avevamo almeno un incubo ricorrente, nel quale eravamo senza velo - per dimenticanza o per scelta, a seconda dei casi - e fuggivamo non si sa bene da chi o da cosa.
A. Nafisi, Leggere Lo**ta a Teheran, Adelphi Edizioni

17/07/2025

Aperte le iscrizioni per l’Anno Accademico 2026Diventa psicoterapeuta con una formazione fondata sull’esperienza clinica, la teoria psicoanalitica e il lavoro con i gruppi.

12/07/2025

Ci sono viaggi che finiscono prima di cominciare. Perché tutto ti sembra lontano. Ci sono viaggi da fare da soli. Perché mai nessun altro capirebbe dove vuoi andare. Ci sono viaggi che guardi avanti. Perché se ti voltassi, non faresti un passo in più. Ci sono viaggi che sono solo chilometri. Altri, che ogni chilometro è una conquista. Ci sono viaggi di sola andata. Sono quelli che quando te ne vai, lasci un pezzo di te. Ci sono viaggi che ti porti tutto sulle spalle. E a ogni passo, le ossa ti fanno male. Ci sono viaggi che ti ritrovi in un punto e non sai perché. Altri che ti ritrovi e basta. Ci sono viaggi che ti cambiano. E te ne accorgi solo quando torni, e non ti riconosci. Ci sono viaggi che sono un colpo di spugna. E tutto quello che è stato, non sarà più. Ci sono viaggi che ricominciamo ogni giorno, quando la mattina apriamo gli occhi. Sono gli unici da cui non possiamo mai tornare indietro.

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