
03/08/2025
La reverie materna è un concetto che si colloca nel cuore del pensiero psicoanalitico, specificamente legato all’esperienza soggettiva della madre durante i primi anni di vita del bambino.
-Questo stato mentale, caratterizzato da una costante e profonda sintonizzazione emotiva, permette alla madre di rispondere non solo ai bisogni fisici del suo bambino, ma anche a quelli emotivi, spesso inespressi o inconsci.
-Si tratta di una forma di pensiero e percezione quasi intuitiva, che rende la madre capace di “leggere” i segnali del neonato con una precisione che sembra sfiorare l’istinto, permettendole di anticipare le sue necessità e di offrire un accudimento che risponde in modo ottimale allo sviluppo del bambino.
-All’interno della teoria psicoanalitica, diversi autori hanno contribuito a sviluppare e affinare il concetto di reverie materna, sottolineandone l’importanza cruciale per lo sviluppo psicologico del neonato.
-Wilfred Bion, psicoanalista britannico, ha elaborato il concetto di funzione alfa, collegandolo strettamente alla capacità della madre di trasformare le esperienze emotive grezze del bambino in pensieri e sentimenti comprensibili e gestibili.
-Questo processo di trasformazione è reso possibile proprio dalla reverie, che funge da filtro emotivo attraverso il quale le ansie e le paure del neonato vengono accolte, elaborate e restituite in una forma mitigata e rassicurante.
-L’importanza della reverie materna non si limita però solo alla capacità di accudimento fisico ed emotivo.
-Essa è fondamentale anche per la costruzione del mondo interno del bambino, che comincia a formarsi proprio attraverso queste prime interazioni con la madre.
-Il neonato, grazie alla reverie della madre, sviluppa gradualmente una sensazione di sicurezza e fiducia nel mondo circostante, che costituirà la base per la sua futura capacità di affrontare e gestire le sfide della vita.
-In altre parole, la reverie non solo protegge il bambino da potenziali pericoli esterni, come l’ipotesi di un soffocamento durante il sonno, ma costruisce anche un “cuscinetto” emotivo interno, che lo prepara a gestire le inevitabili frustrazioni e difficoltà che incontrerà.
-La reverie materna è dunque molto più di un semplice stato di preoccupazione o di ansia iperattiva. Essa rappresenta un ponte invisibile tra la madre e il bambino, un canale attraverso il quale si trasmettono non solo cure e protezione, ma anche messaggi profondi e formativi che plasmano la personalità del neonato.
Una Madre che Veglia: La Reverie Materna nei Contributi Psicoanalitici
Massimo Franco 17 Agosto 2024 Psicologia: Teorie, Dinamiche e Approfondimenti.
Wilfred Bion nella foto.