19/01/2023
IL CORPO NON DIMENTICA
Francesco, un uomo di 42 anni, si reca in studio facendo presente il suo disagio quotidiano.
โDottore ho un forte dolore alla zona dorsale accompagnato da una tensione che sale fino alla regione del collo, sia da seduto che in piedi. Dolore ormai presente da circa 15 anni, ma con il passare del tempo diventa sempre piรน forte e invalidante. Ho provato diverse cure ma non riesco a risolvere il problemaโ.
Nella risonanza magnetica che mi mostra, si evidenziano molteplici protrusioni nella zona dorsale.
Dentro me pensavo: ma siamo sicuri che queste protrusioni siano lโorigine del problema, visto che Francesco soffre da circa 15 anni?
Sia lโernia che le protrusioni rappresentano il punto di arrivo, ovvero lโeffetto finale di fenomeni perturbativi del Sistema tonico Posturale. A volte le protrusioni possono essere completamente asintomatiche. Saranno le compressioni delle radici nervose a dare informazioni precise. Ovviamente, quando il quadro non รจ chiaro, รจ auspicabile potersi confrontare con una RMN O TAC e con lo specialista di riferimento. Cerco dunque di scavare piรน a fondo, ponendogli diverse domande.
- Francesco ha mai avuto dei traumi?
โSi dottore, allโetร di 12 anni mi sono rotto il polso. Ogni tanto mi fa male, soprattutto quando cambia il tempo, ma niente di cheโ.
- In passato ha mai sofferto dello stesso problema?
โSi, quando ero piccolo era molto simile, ma veniva sporadicamente e poi passava da soloโ.
- Francesco non ha mai avuto colpi di frusta o cadute violente sullโosso sacro?
โNo dottore, almeno che io mi ricordiโ.
- Soffre di disbiosi alimentare, di reflusso gastro-esofageo?
โSi, dottore ma non sempre, ogni tanto mi capitaโ.
Come puรฒ un dolore tanto intenso essersi manifestato cosรฌ improvvisamente? Cosa era successo quando Francesco era piccolo?
Dopo unโaccurata raccolta dati, non mi resta che effettuare una valutazione posturale, per cercare di capire quale zona del suo corpo proteggesse in modo inconscio, assumendo โposture difensiveโ.
La prima cosa che noto sul piano Frontale รจ il RESPIRO.
Francesco respira solo ed esclusivamente con il torace che ha una forma alterata (bloccato in fase di inspirazione).
- Francesco, per caso alcune volte ha mancanza dโaria?
โSi dottore, alcune volte ho necessitร di prendere piรน aria. Quando lo faccio sento un bruciore dietro la zona dorsale, insomma lo stesso dolore che sento sempreโ.
Sappiamo che il diaframma รจ al centro delle catene mio-fasciali e potrebbe essere responsabile dei suoi malesseri.
Ma per quale motivo il diaframma รจ entrato in disfunzione?
Ancora non riuscivo a darmi una risposta.
Dopo aver effettuato un esame posturale e obiettivo chiedo al paziente di distendersi.
Innanzitutto effettuo una valutazione del movimento del torace, dello sterno e delle coste, ed improvvisamente, in modo inconscio, con velocitร Francesco leva la mia mano.
- Ho fatto qualcosa che non va?
โNo dottore, mi scusi, non voglio che mi venga toccato il petto. Da piccolino, ho avuto un trauma diretto allo sterno e da quella volta non voglio che mi si tocchiโ.
Finalmente avevo trovato la mia risposta!
Forse il trauma riportato da bambino con il tempo ha fatto assumere inconsciamente una posizione di difesa con un atteggiamento di ipercifosi. Il diaframma ha modificato il suo movimento, la sua posizione ed รจ anche per questo che Francesco ogni tanto soffre di reflusso gastro-esofageo, essendo il principale sistema anti-reflusso.
Chiedo a Francesco di effettuare una respirazione profonda.
โNo dottore, non riesco, mi viene il dolore dietro la schiena, mi tira tantissimoโ.
Cosi inizio ad effettuare una respirazione guidata per 10 minuti, manovre dirette e delicate sul diaframma ed un trattamento fasciale, rispettando il โlimiteโ imposto da Francesco nella zona sternale e costale. La tensione nella zona dorsale durante il trattamento diminuiva sempre di piรน, fino a ripristinare un corretto movimento del torace.
Al termine della seduta Francesco respira in maniera diversa, anche la sua postura รจ cambiata notevolmente.
- Allora, come si sente?
โDottore non ci credo, la tensione che avevo nella zona dorsale รจ diminuita tantissimoโ.
Mi raccomando Francesco fino a quando non ci rivedremo continua con quel tipo di respirazione.
Nella seduta successiva, vedo un Francesco diverso, piรน sorridente, dato che il suo dolore non era piรน invalidante.
- Francesco, come รจ andata?
โBene dottore, la tensione รจ diminuita notevolmente โ.
Dalla seconda seduta e nelle altre due successive a distanza di 20 giorni, sono riuscito finalmente a โtoccareโ lo sterno di Francesco senza alcuna reazione negativa, grazie anche al suo aiuto. Per un obiettivo a lungo termine svolgo un lavoro viscerale per ripristinare la corretta mobilitร organico- viscerale (esofago, stomaco, diaframma) e un lavoro cranio-sacrale per dissipare gli effetti negativi dello stress sul sistema nervoso centrale, che a sua volta agisce sul sistema endocrino e immunitario. Infine consiglio alcuni esercizi da fare a casa per allungare la catena posteriore.
RICORDIAMOCI CHE:
โil corpo รจ la nostra cassettina di attrezzi dei ricordiโ. I ricordi sono memorizzati nei meandri dei nostri tessuti.
Tutte le informazioni, i traumi, costituiscono il nostro atteggiamento, il modo di vivere la NOSTRA POSTURA.
Attraverso il trattamento si offre lโopportunitร di fare uscire allo scoperto i ricordi incastrati nei tessuti, permettendo alla persona di entrare in contatto con i conflitti o le ferite emozionali che col tempo hanno portato ad avere quel dolore.
Confrontandomi con diversi psicologi, รจ emerso che dal punto di vista psico-fisico, la situazione traumatica viene percepita come una minaccia alla sicurezza e stimola risposte difensive subcorticali. Il corpo, ricordando i traumi passati, tende a memorizzare la sensazione di pericolo anche dopo che questo รจ passato.
Come diceva Harvey, "le vittime di traumi spesso hanno sintomi anzichรฉ ricordiโ.
In questo caso, il corpo si รจ difeso dalla paura generata durante l'evento traumatico attraverso l'assunzione inconscia di una postura difensiva.
Sperimentare sensazioni corporee positive, come nel caso del trattamento osteopatico, permette di concentrarsi sul qui e ora, favorendo lโintegrazione fra emozioni e attivazione fisiologica.
Come afferma un grande osteopata francese, Jean-Pierre Barral, โnon puoi trattare la struttura senza trattare le emozioni, e viceversaโ.
DR. ALFONSO CAMPISI OSTEOPATA- POSTUROLOGO.