SIPPE Polizia Penitenziaria Sicilia

SIPPE Polizia Penitenziaria Sicilia Informazioni di contatto, mappa e indicazioni stradali, modulo di contatto, orari di apertura, servizi, valutazioni, foto, video e annunci di SIPPE Polizia Penitenziaria Sicilia, Palermo.

16/11/2025

La Polizia Penitenziaria garantisce sicurezza e svolge un ruolo educativo nel reinserimento dei detenuti: serve formazione adeguata

15/11/2025

Il “Decreto Forze di Polizia”, fondamentale per garantire la piena funzionalità delle Forze di Polizia e per la crescita professionale del personale, è ancora fermo.

Da oltre un anno il Governo lavora al provvedimento e già dalla scorsa primavera si era aperto un confronto con le Organizzazioni Sindacali della Polizia (i sindacati della Polizia Penitenziaria mai convocati dal DAP). Nel mese di giugno, il Ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi aveva assunto un chiaro impegno politico: il Decreto sarebbe stato portato in Consiglio dei Ministri entro l’estate, prima della pausa estiva o, al più tardi, subito dopo.

Purtroppo, gli impegni non sono stati rispettati. Da settembre, le scelte politiche e i provvedimenti urgenti dell’Esecutivo hanno seguito altre priorità, senza considerare le esigenze del personale e l’urgenza del provvedimento.

Durante l’ultimo incontro del 4 novembre scorso, con i sindacati della Polizia di Stato (ricordiamo che il Dap non ha mai convocato i sindacati della polizia penitenziaria, nonostante sia stato piu volte chiesto), il Ministro Piantedosi ha preso atto delle difficoltà nel licenziare il Decreto Legge e ha proposto di trasformarlo in disegno di legge con priorità parlamentare, nel tentativo di superare le difficoltà.

In diverse occasioni, in incontri sindacali diversi dal tema sul Decreto Forze di Polizia, il sottosegretario Andrea Delmastro aveva assunto precisi impegni con i sindacati della Polizia Penitenziaria ma, ad oggi, la novità di trasformare il DL Forze Polizia in DDL viene conosciuta non dal nostro Dipartimento dell’Amministrazione Penitenziaria, ma da quello della Pubblica Sicurezza.

Tra le principali novità che il Decreto dovrebbe introdurre, fondamentali per il personale segnaliamo:

• L’anticipazione dei concorsi da ispettore superiore del 2026 e del 2027 al 2025 e 2026. Sebbene l’anticipazione al 2025 non sarà più possibile, la modifica normativa principale prevede che i concorsi si svolgeranno esclusivamente per valutazione dei titoli, senza prove scritte, orali o ulteriori esami. Questo permetterà un percorso di carriera più celere, garantendo il riconoscimento dell’anzianità nel ruolo degli ispettori e favorendo l’avanzamento più rapido.

Il SIPPE Polizia Penitenziaria e il SINAPPE seguiranno attentamente la vicenda , auspicando un intervento chiaro affinché il personale possa contare su norme certe, risorse adeguate e opportunità di crescita professionale, senza ulteriori ritardi.

13/11/2025

“Caos al carcere di Como: il sistema penitenziario torna a mostrare le sue fragilità”

Ancora disordini dietro le sbarre. Al carcere di Como oggi si sarebbe verificata una rivolta o comunque gravi episodi di tensione che hanno costretto la Polizia penitenziaria ad attivare i protocolli d’emergenza. Un fatto che non sorprende: dal 2020 a oggi, cioè da quando la pandemia ha travolto anche il sistema carcerario, situazioni di questo tipo si ripetono con una preoccupante regolarità.

Il Covid-19 ha rappresentato uno spartiacque per le carceri italiane. Ha mostrato quanto fragile fosse la tenuta della sicurezza interna e quanto illusoria fosse l’idea che il carcere potesse reggersi solo sulla dimensione “rieducativa” prevista dalla Costituzione. In quella fase drammatica, tra rivolte, evasioni e violenze, è emersa una verità troppo a lungo ignorata: senza sicurezza, non può esserci rieducazione.

Da allora, lo Stato ha cercato di correre ai ripari. Sono nati nuovi strumenti e reparti operativi – come i GIO e i GIR – è stato elaborato un manuale operativo e il personale è stato dotato di mezzi più adeguati per affrontare le emergenze. Tuttavia, questi correttivi non bastano se non si accompagna a essi un cambiamento culturale: per anni si è creduto che la funzione rieducativa potesse sostituire quella di controllo, ma l’esperienza ha dimostrato che l’una non può esistere senza l’altra.

L’articolo 2 del regolamento di esecuzione all’ordinamento penitenziario è chiaro: la sicurezza è il presupposto di ogni attività trattamentale. Eppure, in molte realtà, la sicurezza è ancora percepita come un ostacolo, non come una condizione necessaria per far funzionare il sistema.

Oggi più che mai, il Governo è chiamato a non arretrare. Garantire carceri sicure non significa rinunciare alla rieducazione del condannato, ma renderla possibile. Perché solo dove lo Stato mantiene il controllo, la legge e il rispetto delle regole possono davvero prevalere.
E in fondo, è una semplice equazione: se il carcere è sicuro, lo è anche l’Italia.


Tag: Andrea Delmastro Andrea Ostellari Giorgia Meloni Matteo Salvini SIPPE Sindacato Polizia Penitenziaria

10/11/2025

“Formazione carente, futuro incerto: il problema del sistema penitenziario italiano”

Il sistema penitenziario italiano vive da anni una crisi silenziosa. Una delle cause principali è la scarsa attenzione alla formazione dei neo agenti di polizia penitenziaria, che è il pilastro fondamentale per garantire sicurezza e rispetto dei principi costituzionali.

Corsi di formazione che dovrebbero durare dodici mesi, vengono spesso ridotti a pochi mesi, privando i giovani agenti del tempo necessario per acquisire competenze tecniche, relazioni umane. Così, ragazzi appena usciti dal liceo si trovano improvvisamente a gestire situazioni complesse e delicate, senza la preparazione adeguata.

La formazione non può essere vista come una formalità: è ciò che dà senso al ruolo dell’agente e ne definisce la professionalità. Se viene compressa o trattata con superficialità, l’intero sistema perde credibilità e si allontana dal suo obiettivo più alto: la rieducazione e il reinserimento del condannato.

Non stupisce, quindi, che molti neoassunti scelgano di dimettersi o di cercare altre strade. Finché la polizia penitenziaria sarà percepita come una “tappa di passaggio” e non come una scelta di valore, sarà difficile parlare di un sistema penitenziario moderno ed efficace.

Investire seriamente nella formazione degli operatori penitenziari, significa investire nel futuro della Giustizia.

Senza persone preparate, motivate e consapevoli, nessuna riforma potrà davvero funzionare per trasformare il sistema penitenziario in un sistema moderno e aderente ai principi costituzionali.
Tag: Andrea Delmastro Andrea Ostellari

🟦 Le misure annunciate sono un segnale positivo, ma il personale merita un progetto complessivo e duraturo.
20/10/2025

🟦 Le misure annunciate sono un segnale positivo, ma il personale merita un progetto complessivo e duraturo.

🔵 LEGGE DI BILANCIO 2026: ARRIVANO RISPOSTE PER LA POLIZIA PENITENZIARIA, MA NON BASTA!

Il Consiglio dei Ministri ha approvato la bozza della Legge di Bilancio 2026. Il testo sarà discusso in Parlamento nei prossimi giorni, ma già da ora possiamo analizzare alcune misure che riguardano direttamente il personale della Polizia Penitenziaria.

▶️ ASSUNZIONI STRAORDINARIE
Annunciate 2.000 assunzioni straordinarie nel triennio:
• 500 unità nel 2026
• 1.000 nel 2027
• 500 nel 2028
Un segnale atteso, ma insufficiente a colmare le gravi carenze negli istituti.

▶️ TRATTENIMENTO IN SERVIZIO
Previsto il trattenimento volontario per un massimo di 150 unità nel triennio, ma con criteri selettivi molto rigidi e limiti anagrafici (fino a 62 anni).

▶️ RIDUZIONE IRPEF
Scende di 2 punti l’aliquota per i redditi tra 28.000 e 50.000 euro (dal 35% al 33%). Un piccolo alleggerimento fiscale per molti appartenenti al Corpo.

▶️ TFS PIÙ VELOCE
Dal 2027 la liquidazione arriverà in 9 mesi invece che 12. Un miglioramento, ma che non cancella il ritardo inaccettabile rispetto al settore privato.

▶️ CONGEDI: PIÙ TUTELE PER I GENITORI
Esteso da 12 a 14 anni l’età dei figli per il congedo parentale e i permessi per malattia. Un passo avanti importante per la conciliazione vita-lavoro.

————————————————————————

🔴 COSA MANCA?
• Nessun accenno a un serio piano di valorizzazione economica e professionale del personale.
• Ancora nulla su straordinari non pagati, carichi di lavoro insostenibili, stress operativi e sicurezza interna agli istituti.

⸻————————————————————

🗣️ IL NOSTRO MESSAGGIO AL GOVERNO:
Serve coraggio. Servono investimenti veri. Le misure annunciate sono un inizio, non la fine della battaglia.

Continueremo a vigilare in Parlamento e a pretendere risposte vere. Il Corpo merita rispetto, non contentini.

❗ NOTA FINALE: UN’ASSENZA CHE PESA

Grave la mancata discussione del Decreto Forze di Polizia durante la seduta del Consiglio dei Ministri. Un provvedimento atteso da molti mesi, che riguarda direttamente il futuro del comparto sicurezza e l’adeguamento delle tutele e dei trattamenti del personale.

❗ Un silenzio che lascia l’amaro in bocca e che non è più accettabile.

Chi indossa una divisa non può continuare a essere ignorato.

📣 Seguici sui nostri social per aggiornamenti in tempo reale sull’iter della Legge di Bilancio 2026.

Tag: Andrea Ostellari Andrea Delmastro Giorgia Meloni Matteo Salvini Alessandro De Pasquale - Presidente SIPPE

04/09/2025

🟢 185^ Corso allievi agenti assegnazioni e procedure di mobilità connesse 🟢


Con riferimento agli esiti dell’incontro del 01 settembre u.s., ecco l’aggiornamento, frutto del confronto sindacale con i sindacati rappresentativi.

➡️ I frequentatori del corso - e dunque gli agenti che andranno ad incrementare gli organici dei Reparti del Corpo - sono 2071 alla data odierna (n.1434 uomini e n.637 donne). Il minor apporto, pari a n.82 unità rispetto alla precedente informativa, è stato distribuito come si rileva nella tabella allegata alla comunicazione fornita ai sindacati.

➡️ gli organici dei Reparti degli istituti delle Regioni Abruzzo e Molise, Umbria e Marche - e le connesse proposte di incremento - sono stati
scorporati, rispettivamente, da quelli del Lazio, della Toscana e dell'Emilia Romagna, al fine di assicurare un congruo apporto ai distretti la cui
dimensione territoriale è oggetto di riorganizzazione: sarà quindi conferito ai Provveditori competenti espresso mandato a contrattare nel distretto di competenza, tenendo conto degli incrementi organici prestabiliti per le Regioni che andranno a confluire nei nuovi Provveditorati;

➡️ gli incrementi prospettati per gli agenti del ruolo maschile, come richiesto, sono stati elaborati valorizzando le carenze della forza operativa, il tasso di sovraffollamento dei provveditorati, le caratteristiche del territorio, gli eventi critici, le particolarità gestionali dei diversi distretti; all'esito, sono stati rivalutati per omogeneizzarli il più possibile, con il fine di evitare divari eccessivi;

➡️ gli incrementi prospettati per le agenti del ruolo femminile, come nella precedente informativa, sono stati distribuiti proporzionalmente alla presenza di detenute di genere femminile;

➡️ sono stati riportati, altresì, i dati relativi alla mobilità provvisoria, in entrata ed in uscita, ex art. 33, comma 5 legge 5 febbraio 1992, n. 104 ed ex art. 42bis D.Lgs. 26 marzo 2001, n. 151, riferiti all'anno in corso e quelli relativi ai pensionamenti per limiti di età dal 01 settembre 2025 al 31 dicembre 2025;

➡️ le modifiche prospettate consentiranno di raggiungere una parziale omogeneizzazione delle carenze organiche dei distretti che, dopo la mobilità a domanda e le connesse assegnazioni dal corso di formazione, si
attesteranno al 15,50% di carenza media nazionale (dal 22,34%) sulla forza
operativa;

➡️ in assenza di ulteriori osservazioni, che dovranno giungere non oltre il 15 settembre 2025, il piano di incremento sarà rimesso a ciascun Provveditore il 16 settembre 2025, per il successivo confronto con le Organizzazioni
sindacali in sede regionale (con vincolo espresso, come sopra indicato, per
le Regioni Umbria, Marche, Abruzzo e Molise); gli esiti dovranno pervenire al DAP non oltre il 23 settembre 2025.
(Fonte: Dap)

21/08/2025

Le carceri italiane vivono una situazione critica, segnata da sovraffollamento, episodi di autolesionismo e difficoltà legate alla carenza di personale. S

L’intervento di Alessandro De Pasquale - Presidente SIPPE su Radio LatteMiele , la più ascoltata in
02/06/2025

L’intervento di Alessandro De Pasquale - Presidente SIPPE su Radio LatteMiele , la più ascoltata in

*Servizio di Filippo Virzì per Intervista ad Alessandro De Pasquale, Presidente del Si.P.Pe. Alessandro De Pasquale

Indirizzo

Palermo
90100

Notifiche

Lasciando la tua email puoi essere il primo a sapere quando SIPPE Polizia Penitenziaria Sicilia pubblica notizie e promozioni. Il tuo indirizzo email non verrà utilizzato per nessun altro scopo e potrai annullare l'iscrizione in qualsiasi momento.

Contatta Lo Studio

Invia un messaggio a SIPPE Polizia Penitenziaria Sicilia:

Condividi

Share on Facebook Share on Twitter Share on LinkedIn
Share on Pinterest Share on Reddit Share via Email
Share on WhatsApp Share on Instagram Share on Telegram