Dott.ssa Marilena Senatore- Psicologa Psicoterapeuta Palermo

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“Noi siamo fatti anche da tutti i nostri innumerevoli morti, da tutte le perdite che hanno scavato nella nostra anima de...
02/11/2023

“Noi siamo fatti anche da tutti i nostri innumerevoli morti, da tutte le perdite che hanno scavato nella nostra anima dei vuoti, da tutte le persone significative che abbiamo incontrato e poi perduto: maestri, amori che sono finiti, amici che abbiamo perso. Tutto quello che è stato e che non è più, che ha marchiato la nostra vita e si è perduto nel tempo, resta in qualche modo ancora qui perché lo portiamo dentro noi stessi”. Al punto che “chiunque di noi è circondato da assenze presenti”. Ma non esiste lavoro del lutto rapido: Ci vuole tempo, memoria e dolore per trasformare un lutto in una rinascita”

M. Recalcati

“La voce delle nuove generazioni si è alzata con forza a difesa della vita del nostro pianeta. Non solo della forma uman...
24/09/2023

“La voce delle nuove generazioni si è alzata con forza a difesa della vita del nostro pianeta. Non solo della forma umana della vita e del futuro di quelle stesse generazioni, ma per la vita della terra che gli esseri umani abitano. Questo grido è, come ogni grido, una invocazione. I nostri figli ci ricordano che la vita non si esaurisce né nel confine della nostra nazione, né in quello del nostro Io. In questo non intendono sostituirsi alla politica, che è un mestiere per adulti, ma la convocano alle sue responsabilità irrevocabili: non dimenticate che non siete padroni della terra, ma solo dei suoi ospiti!”
M. Recalcati La tentazione del muro
Foto: Ponte d’Arbia

19/09/2023

Con i miei neuroni specchio è stato amore a prima vista. Questi sfrontati paladini della mente sono dei gran romantici, innamorati dell’amore e li puoi incontrare in tantissime persone. Nei bambini che per sentirsi amati imitano le parole dei genitori, in quelli che durante la crescita si muovono in simbiosi con i propri fratellini o sorelline, negli amici fracassoni delle compagnie che diventano imitatori da bar di professione, negli artigiani che da allievi diventano maestri, negli attori e nelle attrici di teatro e di cinema e nei danzatori che entrano in simbiosi con il corpo e con la natura umana, ma anche negli sportivi che anticipano le mosse degli avversari così come in tutte quelle persone in cui i movimenti e il linguaggio si trasformano in puro collezionismo. Quindi in particolare modo nei musicisti e negli artisti in genere che entrano in simbiosi con gli strumenti musicali che suonano e con il loro pubblico. Non tutti lo sanno ma i neuroni specchio scrivono canzoni, le più belle, quelle che cantiamo più volentieri. È per questo che tutte o quasi tutte le melodie che impariamo a memoria ne contengono molte altre che non riusciamo a identificare ma che ci sono. Come in un profumo con le sue essenze, i neuroni specchio nascondono dentro di noi le mille melodie che abbiamo incontrato nella vita per donarci sfumature aggraziate, di cui dovremmo essere grati. A volte questi luminosi alleati fanno anche disastri, si sa. Quando si finisce ad amare solo se stessi, davanti a un telefono, per esempio. Perché questi neuroni si annoiano davvero facilmente e quando non hanno più nulla da imparare, muoiono, o vanno in vacanza. I neuroni specchio, davanti a uno specchio, vanno in tilt e si addormentano.

Le loro strade sono le strade infinite delle , le nostre meravigliose inquietudini.

Foto:

15/08/2023

Che secondo me il cuore é sopravvalutato.
Mica ci sta Tutto lì dentro.
a mio parere le cose stanno nella pancia, ognuno col suo spazio autogestito.
Metti l amore, con quel suo vizio di stiracchiarsi e buttare tutti gli altri giù dal letto, lui ha bisogno di spazio, altroché, si mescola nel sangue ed esce dalla pelle perché si deve sparpagliare nell'aria, mica può starsene rinchiuso in un ventricolo.

disegno&parole ~ GIULIA PINTUS

11/08/2023

"Non c’è stato di famiglia che possa vincere la battaglia contro i pomeriggi di sole estivo in cui si è riusciti a infilare il primo pallone in porta tra le grida dei compagni, o liberato insieme una libellula gigante entrata per sbaglio in un retino per farfalle. Cosa può il richiamo del proprio sangue contro la consapevolezza di essere stati la causa involontaria del primo sangue sgorgato dal ginocchio di un amico?"
Michela Murgia, L' incontro

https://ilcenacolointellettuale.blogspot.com/2023/08/michela-murgia_11.html?m=1

09/08/2023

Tra giugno e settembre può permettersi di andare in vacanza soltanto un italiano su due. Anche chi parte, però, fa sempre più fatica a staccare davvero la spina, a cambiare abitudini e a sentirsi altrove, pur trovandosi a centinaia o addirittura migliaia di chilometri da casa. E così, durante e dopo, le vacanze lasciano addosso sempre più un senso di insoddisfazione, come se non riuscissimo davvero a viverle pienamente. Come riscoprirne, allora, il senso profondo?

La vacanza, innanzitutto, è un periodo di interruzione dal lavoro e dalla vita quotidiana in cui si compie un viaggio.
È il tempo dell’interruzione necessaria, della disconnessione dal lavoro, dalla routine e dalla vita ordinaria. "Vacanza", infatti, viene dal latino vacans, che indica l’essere vacante, vuoto, libero, senza impegni e occupazioni.
Oggi facciamo sempre più fatica a liberare davvero il tempo e a non sentire il fiato sul collo della vita ordinaria. Non siamo davvero in vacanza se incombono le mail e le notifiche sul cellulare, e se continuiamo a seguire le solite vite altrui sui social. È come se controllassimo la cassetta della posta di casa ogni giorno, come se un enorme elastico ci tirasse costantemente indietro verso la vita ordinaria.

Viviamo un obbligo alla familiarità che ci maldispone verso le novità. Il nostro ambiente cognitivo rimane sempre lo stesso: a cambiare è soltanto lo sfondo su cui si staglia. Questo provoca un’insoddisfazione diffusa in chi sente di non riuscire davvero a viaggiare, che genera disagio e tristezza.
Oggi, allora, dobbiamo pensare a delle vacanze che siano anche interruzioni della vita online, dagli innumerevoli ma identici stimoli che riceviamo ogni giorno. Un detox digitale che elimini i campanelli ordinari e ci apra realmente verso l’altrove che ci aspetta.

Così da scoprire e capire quelle parti di noi che solo andando oltre la routine, solo staccando le spine fisiche e digitali possono, finalmente, manifestarsi e realizzarsi.

Fermarsi… e prendersi cura di sé. Lo studio riapre a settembre.
04/08/2023

Fermarsi… e prendersi cura di sé.
Lo studio riapre a settembre.

29/07/2023

Somiglianze - di Erri De Luca

Negli anni seguenti la morte di mio padre lo vedevo apparire sulle facce di sconosciuti incontrati per strada. Restavo sorpreso dall’improvvisa somiglianza.
Era lui che mi veniva incontro su teste prese in prestito un istante, così credevo. Da molto tempo non mi succede più. Ho l’età della sua morte e incontro i suoi lineamenti allo specchio. La forma del cranio, la stempiatura, il sorriso impacciato che mi affiora stando soprapensiero: lo riconosco sopra la mia faccia o la mia sovrapposta alla sua. Chi è ricalco di chi?
Nel continuo rinnovo delle cellule che in ogni età aggiornano fattezze, succede di risalire all’indietro.
L’idea che il tempo avanzi fluviale in una sola direzione non mi riguarda più. La memoria recupera gli inizi, li riavvolge, li avvicina.
Sento sulla mia faccia l’aggiornamento del passato.
Ora il tempo per me ha la forma del gomitolo.

Erri De Luca, 24 luglio 2023

26/07/2023

Buon viaggio Sinead, per sempre nei nostri cuori ❤️

Massimo Recalcati - La luce delle stelle morte
16/07/2023


Massimo Recalcati - La luce delle stelle morte

16/07/2023
24/03/2023

Consigli per riconoscere, capire e gestire la rabbia degli adolescenti, un’emozione che invoca la richiesta di riconoscimento da parte dei più giovani.

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