Dott.ssa Manuela Fagone -Psicoterapeuta -

05/11/2025

Un piccolo esercizio per te, prima di andare a letto ☺️.
Chiudi un momento gli occhi e pensa a tre cose per cui, oggi, ti senti grato.
Non serve che siano grandi: anche un sorriso, un caffè condiviso, una pausa in silenzio.
Scrivile, sì, proprio scrivile, su un foglio o nelle note del telefono.
Rileggile lentamente.
Ti accorgerai che, mentre lo fai, qualcosa dentro di te cambia ritmo.
La gratitudine è così: non risolve tutto, ma trasforma il modo in cui guardi ciò che già hai.
Allenarla, giorno dopo giorno, può diventare un’abitudine potente.

26/10/2025

10/10/2025

Oggi ricorre la Giornata Mondiale della Salute Mentale, il cui obiettivo è quello di ricordarci che chi soffre di un disagio psicologico è una persona normale, con un disagio identico a chi ha una disfunzione fisica.

La disabilità psichica fa paura perché è invisibile e ciò che non si vede fa molta più paura di ciò che si può vedere o toccare.

Possiamo fare qualcosa per vincere i pregiudizi sulla malattia mentale?

Certamente, sapere che camminiamo tutti su un cavo sottile sospeso a 50 metri di altezza, in un equilibrio precario, che potrebbe farci passare in un istante dall’altra parte.

Sono migliaia le persone che soffrono di ansia, di attacchi di panico, di depressione, di fobie, di somatizzazioni da stress, ecc. e lo tengono nascosto.

Probabilmente lo stai facendo anche tu, per timore di essere additato/a, discriminato/a, stigmatizzato/a.

Questo silenzio pesa a te e pesa agli altri. Rompere il silenzio è un dovere sociale, poiché è solo tramite la condivisione che ci si sente meno soli e fa sentire meno soli anche gli altri.

I segreti pesano più di quanto non si immagini. L’ammissione è il primo, necessario passo verso la guarigione.

La condivisione è già una forma di terapia.

Buona Giornata Mondiale della Salute Mentale a tutti! 💚

12/08/2025

Per riflettere, anche in estate...E da settembre, decidere di "lavorarci".

27/04/2025

Rimugini, ma non perché non sai cosa vuoi.
Lo sai fin troppo bene.
E che ogni scelta che fai ha un impatto e un costo: da qualche parte, qualcosa, si paga.
E tu lo consideri tutto: cosa cambia, chi ci resta male, cosa perdi, cosa rischi.
Anche quando non dovresti essere tu a fartene carico.
Perché non è indecisione ma iper responsabilità.
Se dici di no, ti senti in colpa.
Se dici di sì, ti snaturi.
Se parli, temi di creare un conflitto.
Se stai zitto, ti scoppia la testa.
Così resti lì.
A rigirarti addosso le stesse domande.
A cercare una soluzione che metta tutti d'accordo.
Che non esiste.
Il punto non è decidere meglio.
È smettere di cercare la soluzione perfetta e iniziare a guardare cosa stai proteggendo davvero.
Il tuo valore? L'approvazione? L'armonia?
L'idea che hai costruito di te?
Rimuginare non è pensare troppo.
È sentirsi intrappolati in una scelta che non esiste. Il punto non è decidere meglio.
È smettere di cercare la soluzione perfetta e iniziare a guardare cosa stai proteggendo davvero.
Il tuo valore? L'approvazione? L'armonia?
L'idea che hai costruito di te?
Rimuginare non è pensare troppo.
È sentirsi intrappolati in una scelta che dovrebbe essere libera.
E quando la libertà manca, la mente gira a vuoto.
Non ti serve un altro giro di pensieri.
Ti serve un punto fermo. Un confronto vero.
Un modo per uscirne.
Se sei motivato a farlo, scrivimi. 339 282 6144

01/04/2025

“Dottoressa devo annullare la seduta”

Quando annulli una seduta all’ultimo minuto, probabilmente pensi che sia solo una questione di tempo: “Ci vedremo la prossima volta, che sarà mai?”

Ma dietro a quella sedia vuota c’è una persona.

Una persona che magari ha lasciato il letto da rifare per arrivare in studio in tempo.
Che ha lasciato suo figlio a riscaldarsi un pranzo preparato alle sei o che deve tornare a piedi a casa.
Che ha pranzato al volo con un panino per non farti aspettare.
Che ha rifiutato un altro impegno perché aveva riservato quel tempo per te.
Che, come ogni libero professionista, vive del proprio lavoro e subisce un danno economico per una seduta cancellata all’ultimo momento.

La terapia è un impegno reciproco.

Certo, gli imprevisti capitano, ma se ti accorgi che rimandare diventa un’abitudine, prova a chiederti:
❓ Cosa sto evitando?
❓ Perché fatico a dare valore a questo spazio?
❓ Se fosse un altro tipo di appuntamento, lo annullerei comunque?

🤔 Ti concedi davvero il diritto di prenderti cura di te?

Non è una questione di rigidità, ma di rispetto.

Rispetto per il mio tempo e per il tuo.

Perché ogni volta che rimandi, stai dicendo a te stesso che il tuo percorso può aspettare.

E invece no. Non può e non deve essere l’ultima cosa della lista.

Se tendi a rimandare, parliamone.

Perché la terapia serve anche a questo: a prendersi sul serio.

Parlarne è il primo passo.

Perché la terapia non serve solo a risolvere problemi, ma anche a imparare a dare valore a se stessi… e agli altri.

👉 Ti è mai capitato di sottovalutare l’importanza di un appuntamento?

Vi lascio a riflettere con forza gentile 🌹come sempre ma anche con un pizzico di rabbia e dispiacere (eh sì, le proviamo anche noi ).

30/01/2025

Nella vita si muore più volte e più volte si risorge.
Muori quando vieni tradito, quando ti voltano le spalle.
Quando ti negano il sostegno, una parola di conforto, quando perdi una persona cara, quando perdi te stesso.
Rinasci quando impari ad accettare che spesso le tue aspettative non sono la realtà, che l'eternità non esiste, che tu vali e se resti il centro del tuo mondo diverrai la mano che ti rialza, la spalla che ti sostiene, la forza che ti fa reagire e le parole di cui hai bisogno.

20/01/2025

Questo è ciò che è il dolore.
Un buco strappato nel tessuto stesso del tuo essere.
Il buco alla fine si cicatrizza lungo i bordi frastagliati che rimangono. Potrebbe anche ridursi di dimensioni.
Ma quel buco sarà sempre lì.
Un pezzo di te sempre mancante.
Perché dove c'è un dolore profondo, c'era un grande amore.
Non vergognarti del tuo dolore.
Non giudicarlo.
Non reprimerlo.
Non affrettarlo.
Piuttosto, riconoscilo.
Avvicinati ad esso.
Ascoltalo.
Sentilo.
Siediti con esso.
Siediti con il dolore. E ricorda l'amore.
È qui che inizierà la guarigione.