Centro Zephiro. Psicologia scolastica e dintorni

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⭕️GENITORI: FERMIAMO IL BULLISMO(3 suggerimenti concreti)di Stefano Rossi Ieri ho scritto una lettera a tuo figlio. Oggi...
18/09/2025

⭕️GENITORI: FERMIAMO IL BULLISMO
(3 suggerimenti concreti)
di Stefano Rossi

Ieri ho scritto una lettera a tuo figlio. Oggi mi rivolgo a te.

La morte di Paolo e di tutte le vittime del bullismo si poteva e doveva evitare.
Come? Partendo da noi.
Da tempo ripeto che i corsi sul contrasto al bullismo, non vanno rivolti solo ai figli, vanno rivolti anche a noi adulti.
Il bullismo però, è solo l’ultima pagina del libro della prevenzione.
Ci sono 3 cose che un genitore può fare.

La prima è l’amore.
Quando un figlio non si sente amato il suo cuore va in frantumi. Per sopravvivere a quel dolore lo riempie di cemento. Con un cuore pieno di cemento, non sentirà più niente e diventerà sordo e crudele.

Il secondo ingrediente è la presenza. Tuo figlio ha bisogno di te. Ha bisogno di sentire che ci sei, non col corpo, ma con l’anima e con la materia più rara del nostro tempo: il tempo. Se è un adolescente ti sfiderà, si lamenterà e sbufferà. Ti dirà che gli stai “troppo addosso” ma, in cuor suo è grato che tu ci sia. Se invece riduci tuo figlio ad un Eco, lo costringerai ad alzare i decibel della sua distruttività.

Il terzo ingrediente sono gli argini. Senza “NO”, senza regole, senza sanzioni responsabilizzanti tuo figlio sprofonderà nell’angoscia. Diventerà un piccolo e terribile imperatore. Userà gli altri come un trono. Li calpesterà, non perchè è cattivo, ma perché il tuo permissivismo gli ha messo tra le mani un potere assoluto. Un potere che nessun bambino e nessun adolescente può reggere da solo. Per liberarsi di questa angoscia scatenerà tutta la sua onnipotenza contro gli altri.

Ripartiamo da queste tre principi.
1. Vuoi bene a tuo figlio?
2. Investi del tempo per stare a contatto col suo cuore?
3.Ha il coraggio di dargli argini, limiti e regole?

Dobbiamo fermarci e dobbiamo formarci. Se vuoi crescere tuo figlio con la forza dell’intelligenza emotiva non basta un post. Prova a leggere “Genitori in ansia” (Feltrinelli).
https://amzn.eu/d/dx2c3gj

Troverai tanti spunti per evitare che Icaro schianti contro il sole se stesso…o il figlio di qualcun altro.
Stefano Rossi

📚 𝗖𝗢𝗡𝗚𝗥𝗘𝗦𝗦𝗢 𝗘𝗖𝗠 𝗣𝗦𝗜𝗖𝗢𝗟𝗢𝗚𝗜𝗔 𝗦𝗖𝗢𝗟𝗔𝗦𝗧𝗜𝗖𝗔L'Ordine degli Psicologi della Regione Campania con il 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 "𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮...
17/09/2025

📚 𝗖𝗢𝗡𝗚𝗥𝗘𝗦𝗦𝗢 𝗘𝗖𝗠 𝗣𝗦𝗜𝗖𝗢𝗟𝗢𝗚𝗜𝗔 𝗦𝗖𝗢𝗟𝗔𝗦𝗧𝗜𝗖𝗔

L'Ordine degli Psicologi della Regione Campania con il 𝗚𝗿𝘂𝗽𝗽𝗼 𝗱𝗶 𝗟𝗮𝘃𝗼𝗿𝗼 "𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗲 𝗦𝗰𝘂𝗼𝗹𝗮", organizza il congresso dal titolto: "𝙄𝙡 𝙨𝙚𝙧𝙫𝙞𝙯𝙞𝙤 𝙙𝙞 𝙋𝙨𝙞𝙘𝙤𝙡𝙤𝙜𝙞𝙖 𝙎𝙘𝙤𝙡𝙖𝙨𝙩𝙞𝙘𝙖: 𝙡'𝙚𝙨𝙥𝙚𝙧𝙞𝙚𝙣𝙯𝙖 𝙞𝙣 𝘾𝙖𝙢𝙥𝙖𝙣𝙞𝙖, 𝙥𝙧𝙤𝙨𝙥𝙚𝙩𝙩𝙞𝙫𝙚 𝙚 𝙡𝙞𝙣𝙚𝙚 𝙙𝙞 𝙨𝙫𝙞𝙡𝙪𝙥𝙥𝙤".

📅 𝗦𝗮𝗯𝗮𝘁𝗼 𝟬𝟰 𝗢𝗧𝗧𝗢𝗕𝗥𝗘 𝟮𝟬𝟮𝟱
📍 𝘚𝘢𝘭𝘢 𝘎𝘢𝘭𝘢𝘵𝘦𝘢 - 𝘊𝘦𝘯𝘵𝘳𝘰 𝘊𝘰𝘯𝘨𝘳𝘦𝘴𝘴𝘪 𝘚𝘵𝘢𝘻𝘪𝘰𝘯𝘦 𝘔𝘢𝘳𝘪𝘵𝘵𝘪𝘮𝘢 | Napoli
🕘 ore 8:00 - 18:00

L'evento sarà interamente dedicato all'incontro tra scuola e psicologia, in un dialogo costruttivo tra professionisti e istituzioni, per consolidare e rafforzare la 𝗣𝘀𝗶𝗰𝗼𝗹𝗼𝗴𝗶𝗮 𝗦𝗰𝗼𝗹𝗮𝘀𝘁𝗶𝗰𝗮 𝗶𝗻 𝗖𝗮𝗺𝗽𝗮𝗻𝗶𝗮.

Il programma è suddiviso in due momenti principali:

1️⃣ la mattinata sarà dedicata agli 𝗶𝗻𝘁𝗲𝗿𝘃𝗲𝗻𝘁𝗶 𝗶𝘀𝘁𝗶𝘁𝘂𝘇𝗶𝗼𝗻𝗮𝗹𝗶, alla descrizione delle 𝗯𝘂𝗼𝗻𝗲 𝗽𝗿𝗮𝘀𝘀𝗶 e delle 𝗻𝗼𝗿𝗺𝗲 che regolano la figura dello psicologo a scuola;
2️⃣ nel pomeriggio 𝟲 𝗴𝗿𝘂𝗽𝗽𝗶 𝗹𝗮𝗯𝗼𝗿𝗮𝘁𝗼𝗿𝗶𝗮𝗹𝗶 su tematiche specifiche.

L'evento è accreditato per il rilascio di 𝟳 𝗖𝗿𝗲𝗱𝗶𝘁𝗶 𝗘𝗖𝗠 per i primi 200 partecipanti.

È rivolto alle psicologhe e agli psicologi iscritti all’Ordine degli Psicologi della Regione Campania.

Per iscriversi è necessario compilare il form a questo 𝙡𝙞𝙣𝙠: https://bit.ly/congresso-ecm-psicologiascolastica

OPRC - Ordine Psicologi Regione Campania

⭕️LETTERA sul BULLISMO (per tuo figlio)di Stefano Rossi Paolo aveva solo 14 anni e, da quanto sappiamo, ad ucciderlo è s...
17/09/2025

⭕️LETTERA sul BULLISMO (per tuo figlio)
di Stefano Rossi

Paolo aveva solo 14 anni e, da quanto sappiamo, ad ucciderlo è stato il bullismo.
Lavorando con gli adolescenti so che questa parola ha perso potenza.
Spaventa i genitori, ma non i ragazzi
Forse è colpa di noi adulti. Ne abbiamo parlato in modo nozionistico, pedante ed edulcorato.
Con questa lettera proverò nel mio piccolo a rimediare.

*Il bullismo è mort3.
Che si tratti di prese nomignoli, botte, esclusione, il bullismo ha sempre a che fare con la mort3.
Non mi riferisco alla mort3 del corpo, ma alla morta dell'Anima, della psiche, del cuore.
Paolo si è tolto la vita pochi giorni fa, ma la sua psiche era mort0 da tempo.
Lo chiamavano Paoletta, uccidendolo con la Vergogna.
Lo minacciavano, uccidendolo col Terrore.
Lo deridevano, uccidendolo col Disgusto.
Lo isolavano, uccidendolo con il Rifiuto.
Li ho scritti con la l'iniziale maiuscola perchè Vergogna, Terrore, Disgusto, Rifiuto, non sono semplici emozioni, sono Torturatori che fanno a pezzi l'anima dall'interno.
Paolo è rimasto troppo tempo da solo con questi Mostri. Anche se non l'ho mai incontrato di persona, dalle foto online i suoi occhi erano gentili, persino sorridenti.

Se stai torturando un tuo compagno, parlane con un adulto di cui ti fidi. Il tuo cuore è pieno di emozioni incandescenti. Non sei cattivo/a, ma scaricarle contro qualcun altro, non ti farà stare bene. Mentre uccidi l'anima altrui, anche una parte bella di te sta morendo. Soffrire non ti autorizza a far soffrire.

Se invece stai subendo qualcosa di simile parlane con i tuoi genitori. I quattro Torturatori forse ti hanno fatto perdere la Speranza. Ti hanno convinto che non c'è via di scampo. NON CREDERE alle loro minacce. Questi pensieri sono le catene con cui cercano di imprigionarti. NON SEI SOLO. NON SEI SOLA. Hai diritto di essere felice. Hai diritto di essere sereno. Hai diritto di avere degli amici. Hai diritto di sentirti al sicuro.
Chiedere aiuto è il primo passo per spezzare le catene dei tuoi carcerieri.

Se invece sai che un tuo compagno/a
è braccato, non lasciarlo solo. Non girarti dall'altra parte,

Se invece sei un adulto non sottovalutare MAI il bullismo. Il bullismo è una dinamica persistente, ripetitiva, ossessiva. Una tortura che non smette di torturare.

Se sei un genitore ricorda che tuo figlio ha bisogno di due cose: argini (in caso contrario userà la sua angoscia contro il mondo) e occhi (i figli hanno bisogno di essere visti).

Se ti senti smarrito e cerchi strumenti per essere la guida di cui tuo figlio ha bisogno prova a leggere "Genitori in ansia" (Feltrinelli). Fermiamoci e formiamoci.

Non si può morir3 a 14 anni.
Non si può morir3 per bullismo.
Non può scendere il tramonto su una vita che ha da poco visto l'alba.
Stefano Rossi

✳️ *Bonus Psicologo 2025: come richiederlo* Le domande per il Bonus Psicologo si potranno presentare dal 15 settembre al...
16/09/2025

✳️ *Bonus Psicologo 2025: come richiederlo*
Le domande per il Bonus Psicologo si potranno presentare dal 15 settembre al 14 novembre 2025.

❓️ *Chi può fare domanda?*
I cittadini residenti in Italia con un ISEE fino a 50.000 euro, in corso di validità al momento della domanda.

❓️ *Quali gli importi massimi, in base agli scaglioni ISEE?*
ISEE ≤ 15.000: viene riconosciuta una spesa per psicoterapia, fino a 1.500 euro (50 euro a seduta) per beneficiario.
ISEE tra 15.001 e 30.000 euro: riconosciuta una spesa per psicoterapia fino a 1.000 euro (50 euro a seduta).
ISEE tra 30.001 e 50.000 euro: riconosciuta una spesa per psicoterapia fino a 500 euro (50 euro a seduta).
❓️ *Come si accede al Bonus?*
Online, tramite il portale INPS, sezione “Contributo sessioni psicoterapia – 2025”, usando SPID, CIE, o CNS.
È anche possibile chiamare il Contact Center Multicanale ai numeri:
803.164 (gratuito da rete fissa) 06 164.164 (a pagamento da rete mobile, secondo la tariffa dell’operatore).

❓ *Come funziona il Bonus?*
Si può fare una sola richiesta per beneficiario.
Se la domanda viene accolta, si riceve un codice da comunicare allo psicoterapeuta aderente.
Il codice è valido 270 giorni (9 mesi) dall’accoglimento della domanda.
Il beneficio decade se non si effettua alcuna seduta entro 60 giorni dall’assegnazione.
❓ *Presso chi è valido il Bonus?*
Psicoterapeuti privati, regolarmente iscritti all’Albo degli Psicologi e presenti nell’elenco dei professionisti che hanno aderita all’iniziativa comunicandolo al CNOP.

LETTERA AI GENITORI IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELLA SCUOLACari mamma e papà, io oggi comincio la scuola primaria. Divento...
15/09/2025

LETTERA AI GENITORI IN OCCASIONE DELL’INIZIO DELLA SCUOLA
Cari mamma e papà, io oggi comincio la scuola primaria. Divento ufficialmente uno scolaro. So quanto voi ci teniate a me e alla mia istruzione. So che studiare è importante. Ma se possibile, vi consiglio di leggere queste piccole regole che ci permetteranno di capire che la scuola serve per la vita ma che non è tutta la nostra vita.

1. Io non sono i voti che prendo. E voi neppure. Quindi se qualche volta prendo benino (e non bene), se la maestra mi mette qualche visto, se addirittura arriva a casa l’invito a rifare qualcosa perché ho sbagliato tutto: calma e sangue freddo! Non è morto nessuno, domani il sole continuerà a sorgere nel cielo. E io ho diritto a fare qualche errore. Non controllate ossessivamente i miei voti, non chiedetemi sempre cosa ho preso nei compiti. Ve lo ripeto: io non sono i voti che prendo.

2. Non mi piace farvi la lista dei voti che hanno preso i miei compagni. Detesto quando mi chiedete chi ha preso più di me e chi ha preso le insufficienze. Voi avete un figlio: me. Sono unico e speciale e non mi piace essere messo in classifica prima o dopo questo o quel compagno, in base ai voti ottenuti. Se non capite bene perché, rileggete il punto 1.

3. Al mattino, se possibile, rallentiamo le corse. A volte mi sembra di essere il vostro portachiavi. Mi svegliate, mi alzate, mi vestite, mi colazionate, mi lavate i denti, mi buttate sulla macchina. E l’unica frase che riuscite a dire è: Corri che è tardi. Possiamo rallentare un po’?

4. Collegato al punto 3: è bello svegliarsi al mattino con i volti dei tuoi genitori che sorridono. Con una bella canzoncina. Con una carezza sul viso. Ma anche con tutti gli schermi spenti. E’ più bello svegliarsi quando i vostri cellulari sono ancora sconnessi. Così abbiamo il tempo di dirci buongiorno. Poi magari vi racconto che ho un po’ di “ansietta” perché a scuola non so bene che cosa mi aspetta. Allora voi mi guardate negli occhi e mi fate un sorriso. Poi magari papà mi dice anche una barzelletta. E mamma mi fa un massaggino sulla pancia. E io, non so dirvi perché, comincio subito a stare meglio. E l’ansia scompare. E mi viene da ridere. E ho voglia di uscire di casa insieme a voi. Poi magari vi racconto che ho un po’ di “ansietta” perché a scuola non so bene che cosa mi aspetta. Allora voi mi guardate negli occhi e mi fate un sorriso. Poi magari papà mi dice anche una barzelletta. E mamma mi fa un massaggino sulla pancia. E io, non so dirvi perché, comincio subito a stare meglio. E l’ansia scompare. E mi viene da ridere. E ho voglia di uscire di casa insieme a voi.

5. Quando mi accompagnate a scuola ricordatevi che io non parto per la guerra. E voi neppure. Perciò, sul cancello di ingresso, basta un bacino e un saluto di buona giornata. Non serve che ci baciamo dieci volte, che ci abbracciamo venti volte. Che mi stringete la mano e poi la lasciate andare e poi la stringete di nuovo. Così come non serve che rimaniate lì sul cancello a vedere che salgo le scale che portano dal cortile all’ingresso dell’edificio. E non serve neppure che rimaniate lì fuori dal cancello ad aspettare che io salga la rampa delle scale, entri nella mia classe e poi corra ai vetri della finestra della mia classe per farvi un’ennesima serie di saluti. E’ vero: i primi 2 o 3 giorni può essere anche bello. Ma poi non serve più. E ve lo do per certo: nel passaggio dal piano terra al primo piano state sicuri che non morirò cadendo nel vuoto della tromba delle scale. Perciò state sereni e andate al lavoro contenti. Quando suonerà la campanella di fine scuole state sicuri che ci ritroveremo all’uscita sorridenti. E saremo tutti sani e salvi.
Mi sembra che sia tutto. State tranquilli. La scuola mi farà bene. E farà tanto bene anche a voi. Crescere è bello.
Ogni anno, all’inizio della scuola, ripropongo questo breve “prontuario per genitori”. Contiene tante piccole grandi verità. E’ una summa dell’allenamento alla vita che serve a noi genitori se vogliamo essere buoni allenatori del percorso scolastico dei nostri figli.
Buona scuola!
Alberto Pellai

Opportunità molto interessante per le scuole!
15/09/2025

Opportunità molto interessante per le scuole!

Avviso di selezione per la Sperimentazione nazionale sulle competenze emotive, sociali ed etiche. Il bando scade il 5 ottobre.

PRIMO GIORNO DI SCUOLACondivido, qui sotto, le parole del dott. Dott. Giuseppe Lavenia che ci devono far riflettere come...
15/09/2025

PRIMO GIORNO DI SCUOLA
Condivido, qui sotto, le parole del dott. Dott. Giuseppe Lavenia che ci devono far riflettere come genitori ed educatori perché spesso si condividono informazioni o foto dei propri figli con orgoglio, tenerezza, con buone intenzioni ma.... con poca consapevolezza di questi aspetti...voi che ne pensate?

"Un tempo il primo giorno di scuola era una foto mossa davanti al portone di casa, un grembiule spiegazzato e lo sguardo assonnato. Restava chiusa in un album, tirata fuori dopo anni, tra le risate dei parenti. Oggi quella stessa foto finisce in pasto all’algoritmo. Non resta in salotto: vola su TikTok, Instagram, Facebook. Diventa contenuto.

Lo facciamo per orgoglio, per amore, per dire “ci siamo anche noi”. Ma dimentichiamo un dettaglio: i social non sono album di famiglia, sono piazze pubbliche. E nelle piazze non sempre ci sono amici. Oggi quella foto è un ricordo tenero, domani può essere un meme crudele, un’arma di cyberbullismo, o peggio ancora, materiale pronto per un circuito pedopornografico.

I numeri lo confermano: l’ENISA, l’Agenzia europea per la cybersicurezza, segnala che oltre il 70% delle immagini usate in casi di cyberbullismo o furto d’identità arriva da foto condivise in famiglia, spesso nei primi anni di scuola. E la Polizia Postale registra ogni anno un aumento impressionante di segnalazioni legate a foto innocenti di bambini riutilizzate nei circuiti pedopornografici online. Non servono immagini “compromettenti”: basta una divisa scolastica, uno zaino colorato, un volto sorridente.

Quando posti il primo giorno di scuola di tuo figlio, stai davvero condividendo un ricordo o stai consegnando il suo volto al peggior pubblico possibile?

La verità è che la rete non dimentica. Non ha tenerezza, non ha pietà. Una foto che oggi fa sorridere non avrà più contesto domani: diventerà un file, pronto a essere scaricato, modificato, deriso, usato contro chi meno se lo aspetta. E chi paga il prezzo non sei tu, ma tuo figlio.

Il primo giorno di scuola dovrebbe essere un rito, non un reality. Un passaggio di crescita, non un contenuto da monetizzare in like. Se vogliamo davvero proteggerli, dobbiamo capire che il vero atto d’amore non è mostrare, ma custodire. Non è regalare immagini, ma lasciare esperienze. Non è consegnarli al giudizio del mondo, ma insegnare loro che la vita non ha bisogno di spettatori per avere valore.

Perché non ci uccide la solitudine. Ci uccide l’idea di non valere nulla se nessuno ci guarda."
Dott. Giuseppe Lavenia

15.09.2025 Auguro un buon 1^giorno di scuola a tutti i bimbi e ragazzi con queste bellissime parole del nuovo Dirigente ...
14/09/2025

15.09.2025 Auguro un buon 1^giorno di scuola a tutti i bimbi e ragazzi con queste bellissime parole del nuovo Dirigente Scolastico dell'I.C. Montechiarugolo (PR):

"C’era una volta…
C’era una volta… Non in un regno lontano, ma proprio qui, un luogo fatto di mattoni, grandi finestre e corridoi in attesa. Un luogo dove ogni anno, in questo periodo, un’aria di magia e di attesa riempie ogni angolo, fatta del profumo dei libri nuovi e del suono di mille voci che stanno per tornare a riempirlo.

C’è un bambino, un po’ come tutti i bambini, con la pancia che fa le capriole. Ha un quaderno nuovo con le pagine bianche e una matita appuntita. Non importa se è il suo primo giorno in assoluto o il primo di un nuovo anno; per lui, domani è l’inizio di una storia nuova.

Quel bambino sa che, oltre il cancello della scuola, ad aspettarlo non ci sono solo banchi e lavagne, ma persone. Persone come una maestra che non insegna solo a leggere e scrivere, ma che accende la curiosità e la passione, mostrando che ogni errore è un’occasione per imparare qualcosa di nuovo. Come un collaboratore scolastico che non si limita a vegliare sui corridoi, ma che lo accoglie con un sorriso che fa sentire al sicuro.

Il bambino sente la mano della sua famiglia, forte e rassicurante, che lo accompagna fino all’ingresso. Non lo sta lasciando solo. Lo sta affidando a una comunità. E in quel momento in cui la sua mano si stacca da quella di un genitore, ne trova un’altra, pronta ad accoglierlo, che lo guiderà in questo nuovo tratto di strada. È la mano della comunità scolastica, un luogo di crescita comune che si arricchisce ogni giorno grazie al contributo, al dialogo e alla partecipazione di tutti.

Questa, in fondo, è la nostra speranza per ogni bambino e ragazzo che varca la soglia della nostra scuola.

La nostra scuola, infatti, non è un’isola, ma parte integrante della comunità in cui viviamo. Il nostro compito più grande è quello di essere un luogo che non si limita a trasmettere nozioni, ma che educa alla civiltà e alla convivenza, che spinge a superare l’individualismo e a costruire una comunità vera. Come sosteneva un grande intellettuale e profondo pensatore italiano, “la scuola è la casa dell’umanità”.

Un augurio di buon inizio, sereno e pieno di scoperte, a tutti i bambini, ragazzi, docenti, personale e famiglie."

Il Dirigente Scolastico I.C. Montechiarugolo (PR)
Prof. Alessandro Roehrssen di Cammerata
https://icmontechiarugolo.edu.it/

12/09/2025

“Lo sportello psicologico non può essere un privilegio, ma un presidio stabile e accessibile per ogni scuola: i ragazzi ci stanno chiedendo aiuto, dobbiamo rispondere con responsabilità e continuità.” Con queste parole la Presidente del CNOP, Maria Antonietta Gulino, richiama l’attenzione sull’urgenza di rafforzare il presidio psicologico nel sistema scolastico italiano.

Le richieste di supporto psicologico da parte degli studenti sono in crescita, ma il numero di professionisti nelle scuole è ancora insufficiente. Nel 2025 solo 350 psicologi potranno essere finanziati, a fronte di oltre 8.000 istituti.

Nel frattempo, anche gli studenti si fanno portavoce di questa esigenza, con campagne come “Chiedimi come sto”, ma le proposte di legge sul tema restano ferme in Parlamento.

“Investire nel benessere psicologico scolastico significa rafforzare l’intero sistema educativo - sottolinea la Presidente Gulino - È una scelta di responsabilità verso le nuove generazioni”.

Leggi l’articolo completo 👉🏻 https://www.ilfattoquotidiano.it/2025/09/12/psicologo-scolastico-cresce-la-richiesta-ma-i-fondi-restano-pochi-finanziati-circa-300-professionisti-per-oltre-8mila-istituti/8114495/

11/09/2025

Intelligenza artificiale a scuola. Sfide e opportunità

L' Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia organizza 2 webinar online sulla Psicologia scola...
28/08/2025

L' Ordine delle Psicologhe e degli Psicologi del Friuli Venezia Giulia organizza 2 webinar online sulla Psicologia scolastica!

🎯 07.10.2025
Essere nella scuola: il ruolo dello psicologo scolastico, limiti, buone prassi e consenso informato

🎯 14.10.2025
Essere nella scuola: cosa prevede la legge su obbligo di referto e di denuncia, casi di studio

Relatrice: Dott.ssa Federica Anastasia
Orario 18,30-20,00
Online su zoom
Partecipazione gratuita

12/06/2025

Rapiti. In autobus, camminando, alla fermata e al ristorante, nelle sale d’aspetto, in fila al supermercato, a teatro e ai concerti, mentre si sta parlando, fuori dalle scuole, dentro le aule. Riguarda tutti, nessuna eccezione: uomini, donne, anziani, ragazze e ragazzi. Persino i bambini nei passeggini sono come ipnotizzati da luci e colori, e stanno buoni davanti a un cartone.

Lo smartphone è diventato un’appendice imprescindibile nelle nostre vite. In effetti aiuta a fare moltissime cose, e ci aiuta a risparmiare tempo in tanti contesti, ma non siamo ormai arrivati all’abuso di questi strumenti, con conseguenze negative, in particolare sui più giovani?

In tanti se lo stanno chiedendo. La Regione Emilia-Romagna ha provato a cercare delle risposte organizzando la prima edizione degli Stati generali per l’infanzia e l’adolescenza: un articolato ciclo di eventi, incontri e riflessioni, che si sono concentrati sugli effetti su bambini e adolescenti delle nuove tecnologie, partendo da alcuni dati sanitari.

Sul sito web dedicato sono disponibili le registrazioni integrali dei relatori che hanno partecipato all’evento della Regione: professori universitari, ricercatori, scrittori e formatori con la loro posizione sul tema, con un approccio scientifico e basato su esperienze concrete 👉 https://regioneer.it/oltreglischermi2025

Indirizzo

Parma

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