17/02/2021
“S” DI SALE E SALUTE CEREBRALE
QUALE CONNESSIONE?
• Come tutti sappiamo, una dieta ad elevato contenuto di sodio ha come conseguenza un aumento della pressione sanguigna, uno dei principali fattori di rischio per le malattie cardiache. Tuttavia, dalle ultime ricerche è emerso come l’effetto nocivo sia indipendente dall’ipertensione.
• Alcuni studiosi hanno dimostrato che l’assunzione di sale è correlata all’elevazione del rischio di ictus, anche in assenza di un aumento della pressione sanguigna, pertanto si è ipotizzata l’esistenza di un “ASSE INTESTINO-CERVELLO” il quale è strettamente connesso al sistema immunitario: i segnali inviati dall’intestino sembrano danneggiare i vasi sanguigni cerebrali causando danni neurologici e di conseguenza un deterioramento delle funzioni cognitive.
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Sono stati condotti degli esperimenti sui topi che hanno evidenziato come l’intestino reagisca all’eccesso di sale inviando dei segnali immunitari alla corteccia e all’ippocampo, due regioni cerebrali fondamentali per apprendimento e memoria.
L’elevata assunzione di sodio determina un aumento dei linfociti T helper 17 e rilascio della proteina pro-infiammatoria, interleuchina-17. Quest’ultima agisce sulle cellule cerebrali portando ad una riduzione del flusso ematico nella corteccia e nell’ippocampo.
🐁 I topi sono stati alimentati con una dieta ricca di sodio per 8 settimane.
· Quali sono state le conseguenze?
I topi hanno mostrato una riduzione delle prestazioni della memoria spaziale e nelle attività di vita quotidiana, indipendentemente dalla loro età o da condizioni cliniche preesistenti (Shaik e Hillman, 2018).
Successivamente, dopo 4 settimane, quando i ricercatori hanno ristabilito una dieta normale, hanno notato come gli effetti nocivi causati da un elevato contenuto di sale nell’alimentazione siano stati eliminati (Grinstein, 2018).
• L’Organizzazione Mondiale della Sanità raccomanda di non introdurre più di 2 gr di sodio con la dieta giornaliera; corrispondenti a 5 gr di sale da cucina, che sono all’incirca quelli contenuti in un cucchiaino da the.
(Per un approfondimento sulle quantità di sodio nascoste nelle pietanze sulle nostre tavole: )