23/09/2025
Vorrei raccontarti che questa è la storia di una mia paziente, ma purtroppo, in questi anni mi è capitato più volte di ascoltare racconti simili.
La storia che si ripete è più o meno la medesima:
💬 “In passato sono stata seguita da un/una nutrizionista e mi è stata proposta una dieta molto schematica e precisa. C’erano grammature, era una dieta calcolata per permettermi di perdere X chili in Y mesi. All’inizio è stato esaltante: il numero sulla bilancia scendeva, il dimagrimento era rapido. Dopo ogni pesata dalla nutrizionista (per le prime settimane) mi sentivo soddisfatta e su di giri.
Fino a quando, un giorno, il peso si è fermato.
Abbiamo provato a rendere il percorso più restrittivo, riducendo ancora le porzioni, ma nulla: il peso non scendeva. Il sistema sembrava bloccato.
A quel punto la/il nutrizionista non ha più fissato appuntamenti. È sparita/o. 🥀
Ed è qui che voglio inserire la mia riflessione.
Nel punto in cui il percorso viene interrotto bruscamente, io riconosco la fase in cui sarebbe servita la presenza del professionista. Quando fila tutto liscio è facile seguirsi a vicenda, il punto è esserci e prendersi cura quando emergono le difficoltà, quando il corpo e il peso devono essere raccontati adeguatamente e non ridotti ad un numero calcolato da un software.
Io credo che il nostro mestiere non possa essere vissuto come una performance personale aspettandoci che il corpo del paziente segua un foglio di calcolo.
Non possiamo trasformare il lavoro di cura in un’attività centrata su di noi, sui risultati che ci aspettavamo e sulla vetrina Instagram dei corpi “prima e dopo” ottenuti con la dieta restrittiva.
Il nostro compito è restare ACCANTO alla persona proprio quando i risultati non arrivano, quando le difficoltà si presentano, quando la vita reale prende il sopravvento: sostenere la fatica, rimanere nella relazione di cura, accompagnare nei momenti complessi, raccontare il corpo e il peso in modo adeguato.
Questo è un messaggio per riflettere insieme ai miei colleghi e colleghe.
Se invece, come paziente, ti è capitata un’esperienza simile e ti va di condividerne il peso, ti leggo con attenzione e rispondo con cura.