06/09/2025
Ci sono cose da dire ai nostri figli.
Come ad esempio che il fallimento
è una grande possibilità.
Si ricade e ci si rialza.
Da questo s’impara.
Non da altro.
Dovremmo dire ai figli maschi che se piangono,
non sono femminucce.
Alle femmine che possono giocare alla lotta
o fare le boccacce senza essere dei maschiacci.
Dovremmo dire che la noia è tempo buono per sé. Che esistono pensieri spaventosi,
e di non preoccuparsi.
Dovremo dire che si può morire,
ma che esiste la magia.
Ai nostri figli dovremmo dire che il giorno del matrimonio non è il più bello della vita.
Che ci sono giorni sì, e giorni no.
E hanno tutti lo stesso valore.
Che bisogna saper stare, e basta.
E che il dolore si supera.
Ai nostri figli maschi dovremmo dire che non sono Principi azzurri e non devono salvare nessuno.
Alle femmine che nessuno le salva,
se non loro stesse.
Altrimenti le donne continueranno a morire
e gli uomini a uccidere.
Ai nostri figli dovremmo dire
che c’è tempo fino a quando non finisce,
e ce ne accorgiamo sempre troppo tardi.
Dovremmo dire che non ci sono né vinti né sconfitti, e la vita non è una lotta.
Dovremmo dire che la cattiveria esiste
ed è dentro ognuno di noi.
Dobbiamo conoscerla per gestirla.
Dovremmo dire ai figli che non sempre un padre e una madre sono un porto sicuro.
Alcuni fari non riescono a fare luce.
Che senza gli altri non siamo niente.
Proprio niente.
Che possono stare male.
La sofferenza ci spinge in avanti.
E prima o poi passa.
Dovremmo dire ai nostri figli che possono
non avere successo e vivere felici lo stesso.
Anzi, forse, lo saranno di più.
Che non importa se i desideri non si realizzano,
ma l’importante è desiderare.
Fino alla fine.
Bisogna dir loro che se nella vita
non si sposeranno o non faranno figli,
possono essere felici lo stesso.
Che il mondo ha bisogno del loro impegno per diventare un luogo bello in cui sostare.
Che la povertà esiste e dobbiamo farcene carico.
Che possono essere quello che vogliono.
Ma non a tutti i costi.
Che esiste il perdono.
E si può cedere ogni tanto, per procedere insieme.
Ai figli dovremmo dire che possono andare lontano. Molto lontano.
Dove non li vediamo più.
E che noi saremo qui.
Quando vogliono tornare.
✍️Cinzia Pennati